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Argomento: Accatastamento Fabb. Rurali e... non proprio

Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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11967

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 0 -  0 - Inviato: 20 Marzo 2012 alle ore 08:13

"lupi" ha scritto:
Riprendo questo vecchio post nella speranza di sviscerare un problema quanto mai attuale vista la scadenza ormai prossima per i F.R. (30/06/2012).
GEOMANCONI coerentemente si era soffermato su un particolare:

"GEOMANCONI" ha scritto:
salve, avevo già letto la FAQ ed altri argomenti simili, ma mai sono arrivato con sicurezza alla conclusione circa i miei dubbi...

questa affermazione:

La sentenza precisa che gli immobili strumentali all'attività agricola sono rurali se sono oggettivamente adibiti a tale attività, a prescindere dalla circostanza che l'utilizzatore sia possessore anche dei terreni ove si esercita un'impresa agricola.


sembrerebbe confermare intanto che il requisito è del fabbricato e basta, ma non capisco poi in che modo se ne possa eventualmente dare la prova contraria:

mi spiego meglio, se costruisco io un fabbricato a deposito attrezzi e coltivo il fondo per passatempo tra un docfa e l'altro, quindi non per professione, non per lucro, e nemmeno lo affitto a persona che fa questo mestiere, PERO' effettivamente l'immobile è adibito a questo, cioè non è utilizzato come la classica casetta di campagna dove vai a fare le gite la domenica con gli amici ma solo per riporre zappe e pale...
IN QUESTO CASO:

1) è D10?
2) non paga l'ICI

mi piacerebbe anche che Bioffa chiarisca il suo intervento, per arrivare ad una soluzione condivisa che vada a formare una bella ed utile FAQ



Ma come spesso accade in perfetto stile italiano emergeva da bioffa69 l'interpretazione diversa data dall'Ufficio Prov.le dell'A.D.T. in cui opera (Brescia) a cui tutti i tecnici si sono adeguati e che in realtà è la stessa adottata dalla A.D.T. in cui normalmente io opero (Pordenone).

"bioffa69" ha scritto:
..se riesci ad allegarla, ti dico se e' quella che usiamo noi, e' un a/4, con l'intestazione come sopra ti ho scritto, dove l'imprenditore agricolo indica tutti i suio dati c.f. iscrizione camera di commercio p.iva e dichiara, come sopra, gli identificativi delle costruzioni a servizio dell'attivita' agricola.

Da noi e' obbligatorio presentarla, se vogliamo classare le unita' in D/10, se non esiste un utilizzatore imprenditore agricolo , non si classa in D/10.



Dirò di più. In questi giorni sono venuto a sapere che la coldiretti provinciale della mia zona sta facendo quintalate di ruralità relative a fabbricati strumentali ad attività agricola i cui proprietari o utilizzatori non sono imprenditori agricoli ma fanno tutt'altro, allegando l'opportuna autocertificazione allegata alla circolare 7/2007 dell'A.D.T. e tralasciando l'aspetto del reddito richiamato anche da bioffa69, vincolante per la ruralità stessa dall'A.D.T. di Brescia, da quella di Pordenone e probabilmente da molte altre.
l'A.D.T. di Pordenone, opportunamente interpellata, ribadisce la sua posizione restrittiva (volume d'affari derivante da attività agricola del soggetto prevalente, come da art.9 d.l. 557/1993) per il riconoscimento della ruralità il cui esame definitivo viene demandato a data successiva.
La coldiretti provinciale rimpalla il quesito fra varie figure fantomatiche che probabilmente per opportunità dicono di non conoscere a fondo il problema :cry: :cry: :cry: (ma allora come fanno a fare le pratiche alla gente? :cry: :cry: :cry: )

Quindi alcuni fanno in una maniera ed altri in un'altra con la differenza che alcuni pagheranno le tasse in una maniera ed altri in un'altra (beneficiando di una riduzione).
Il comma 3bis del d.l. 557/1993 art.9 effettivamente fa propendere alla conclusione sensata di GEOMANCONI ma lo spettro della falsa autodichiarazione che può sottoscrivere il proprietario o l'utilizzatore, avvalorato da una diversa interpretazione di molte A.D.T. (vedi bioffa69) può rivelarsi un'arma che può ritorcersi verso il professionista che ha seguito il tutto.

Qual'è quindi la corretta interpretazione?

Che ne sarà di quelli che hanno fatto in una maniera (magari che poi si rivelerà sbagliata)?

Credo sia opportuno, per quanto possibile, chiarire a questo punto definitivamente la questione.

Come sempre in questa repubblica delle banane da sesto mondo tutto deve essere complicato, ambiguo e soggetto ad interpretazioni contrastanti. In mezzo a questa marea putrida ci sguazzano sempre troppi soggetti che pensano solo a coltivare il proprio orticello godendo nel vedere gli altri affogare nel mare del caos legislativo.

VIVA L'ITALIA

lupi


Luca,
bentrovato!
ti quoto, perfettamente e... dal momento che i furbi si trovano in Italia direi

VIVA L'ITALIA DEI FURBI :wink:

non credi :?:

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lupi

Iscritto il:
01 Novembre 2005

Messaggi:
184

Località

 0 -  0 - Inviato: 20 Marzo 2012 alle ore 11:12

Ciao Gianni e grazie della risposta Alessandro.

Spero che sia nell'interesse di molti se faccio un upgrade della questione che ho avuto modo stamattina di dibattere all'A.D.T.
L'ufficio di Pordenone ha contattato l'Ing. Cinà che ha ribadito per i fabbricati strumentali ad attività agricola, di cui al D.L. 557/1993 art.9 comma 3 bis che essi sono "rurali" quando rispettano le peculiarità proprie di detto comma (dalla lettera a alla lettera l) e questo ai fini fiscali.
Alla lettera, come anche interpretato da GEOMANCONI, a mio avviso le caratteristiche sono afferenti al solo fabbricato ed alla sua funzione e correlazione con i terreni circostanti. Ininfluente, secondo la mia opinione, il volume d'affari derivante da attività agricola elencato invece alla lettera d del comma 3 del D.L. 557/1993 art.9 per i fabbricati "rurali" ad uso abitativo.
E' stato da lui ribadito che per il classamento in D/10 l'immobile deve avere certe peculiarità, più volte riportate in varie discussioni nel forum, pena la sua esclusione. Per intenderci il casotto 5X4 per la custodia degli attrezzi ad uso dell'attività agricola non potrà mai venire censito in D/10 ma propriamente nella sua categoria più congrua (C/2).
Ciò non preclude (secondo l'A.D.T.) l'esenzione o meglio l'abbattimento dell'aliquota ICI o IMU che dir si voglia in futuro se l'immobile prima esemplificato ha funzione "rurale".
Quindi se ho ben inteso l'autocertificazione in scadenza il 30/06/2012 ha la sola funzione di accertare e quindi bloccare eventuali azioni retroattive di accertamento da parte dei Comuni, ma da inizio anno tutto rientra nella situazione precedente.

E qui non mi torna la questione.....

Con la sentenza 18565 del 21/08/2009 la Corte di Cassazione sanciva che la "RURALITA' PRESUPPONE IL CLASSAMENTO NELLE CATEGORIE A/6 E D/10".
Nel caso dei fabbricati strumentali se essi assolvono i criteri propri del comma 3bis del prima citato D.L. ma per caratteristiche per così dire "catastali" non sono classabili in D/10 che si fà?
Per l'A.D.T. ciò non preclude l'esenzione o l'abbattimento dell'aliquota ICI o IMU, ma a mio avviso ciò entra palesemente in contrasto con la sentenza di Cassazione.
Sono rimasto d'accordo, anche con un tecnico della coldiretti, di approfondire ulteriormente la questione ma il marasma normativo credo sia veramente all'apice e non sarà facile.
Aggiornerò puntualmente il topic, spero nell'interesse generale, perchè credo che la questione sia abbastanza importante.
Invito i colleghi che hanno a loro volta affrontato il problema di accodare le loro considerazioni e interpretazioni nell'interesse di tutti.

Buon lavoro

lupi

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