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Autore Stato di fatto non legittimato _Ditta all'urbano dopo TM

picchetto_miniato

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 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2023 alle ore 12:15

Salve,



ho un locale, ad uso deposito, che risulta censito in catasto urbano con due distinti subalterni aventi entrambi la medesima ditta proprietaria ("Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area").

Il locale ricade su due distinte particelle; nell'accatastamento il locale risulta censito per la porzione ricadente sulla particella 100 separatamente rispetto alla porzione ricadente sulla particella 200.

In pratica le due "porzioni" sono state censite come 2 unità immobiliari "unite di fatto" ....ma se guardo l'intestazione di ambo le due unità immobiliari risultano le medesime, ovvero "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area"

In tal caso, mi domando, che senso ha avuto censire il locale come se fossero due porzioni unite di fatto, laddove la ditta proprietaria di ambo le porzioni era la medesima ?

Ho quindi effettuato una sorta di controllo a ritroso, e noto che prima del TM una delle due particelle, ai terreni, era intestata alla sola ditta "Bianchi | proprietario". Quindi, dopo aver fatto il TM (che risulta in visura con l'annotazione: sottoscritto da soggetto non intestatario in quanto la ditta risulta disallineata per stato di fatto non lefittimato), è stata costituita l'unità immobiliare di cui sopra ma con la ditta "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area").

In sostanza, mi sembra di evincere, che questa particella ai terreni fosse intestata al solo "Bianchi", ma dopo il TM firmato da "Rossi", al momento dell'accatastamento all'urbano, la nuova ditta indicata è stata "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area".

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Autore Risposta

CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2023 alle ore 12:21

"picchetto_miniato" ha scritto:
Salve,



ho un locale, ad uso deposito, che risulta censito in catasto urbano con due distinti subalterni aventi entrambi la medesima ditta proprietaria ("Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area").

Il locale ricade su due distinte particelle; nell'accatastamento il locale risulta censito per la porzione ricadente sulla particella 100 separatamente rispetto alla porzione ricadente sulla particella 200.

In pratica le due "porzioni" sono state censite come 2 unità immobiliari "unite di fatto" ....ma se guardo l'intestazione di ambo le due unità immobiliari risultano le medesime, ovvero "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area"

In tal caso, mi domando, che senso ha avuto censire il locale come se fossero due porzioni unite di fatto, laddove la ditta proprietaria di ambo le porzioni era la medesima ?

Ho quindi effettuato una sorta di controllo a ritroso, e noto che prima del TM una delle due particelle, ai terreni, era intestata alla sola ditta "Bianchi | proprietario". Quindi, dopo aver fatto il TM (che risulta in visura con l'annotazione: sottoscritto da soggetto non intestatario in quanto la ditta risulta disallineata per stato di fatto non lefittimato), è stata costituita l'unità immobiliare di cui sopra ma con la ditta "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area").

In sostanza, mi sembra di evincere, che questa particella ai terreni fosse intestata al solo "Bianchi", ma dopo il TM firmato da "Rossi", al momento dell'accatastamento all'urbano, la nuova ditta indicata è stata "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area".



Quindi?

Con Istanza (in bollo - trattandosi di errore di parte), va allineata la ditta al CF come proveniente da CT (prima del TM), il tutto supporato dai titoli di provenienza (previa verifica - ANCHE ALL'IPOTECA).

saluti

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2023 alle ore 15:24

"CESKO" ha scritto:
"picchetto_miniato" ha scritto:
Salve,



ho un locale, ad uso deposito, che risulta censito in catasto urbano con due distinti subalterni aventi entrambi la medesima ditta proprietaria ("Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area").

Il locale ricade su due distinte particelle; nell'accatastamento il locale risulta censito per la porzione ricadente sulla particella 100 separatamente rispetto alla porzione ricadente sulla particella 200.

In pratica le due "porzioni" sono state censite come 2 unità immobiliari "unite di fatto" ....ma se guardo l'intestazione di ambo le due unità immobiliari risultano le medesime, ovvero "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area"

In tal caso, mi domando, che senso ha avuto censire il locale come se fossero due porzioni unite di fatto, laddove la ditta proprietaria di ambo le porzioni era la medesima ?

Ho quindi effettuato una sorta di controllo a ritroso, e noto che prima del TM una delle due particelle, ai terreni, era intestata alla sola ditta "Bianchi | proprietario". Quindi, dopo aver fatto il TM (che risulta in visura con l'annotazione: sottoscritto da soggetto non intestatario in quanto la ditta risulta disallineata per stato di fatto non lefittimato), è stata costituita l'unità immobiliare di cui sopra ma con la ditta "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area").

In sostanza, mi sembra di evincere, che questa particella ai terreni fosse intestata al solo "Bianchi", ma dopo il TM firmato da "Rossi", al momento dell'accatastamento all'urbano, la nuova ditta indicata è stata "Rossi | proprietarià superficiaria" + "Bianchi | proprieta per l'area".



Quindi?

Con Istanza (in bollo - trattandosi di errore di parte), va allineata la ditta al CF come proveniente da CT (prima del TM), il tutto supporato dai titoli di provenienza (previa verifica - ANCHE ALL'IPOTECA).

saluti





Perfettamente d'accordo.

La proprietà superficiaria di Rossi non ha alcun titolo legittimato, è stata infatti inserita solo perchè Rossi ci ha costruito sopra il terreno di Bianchi proprietario e per censire l'immobile ci si è inserito questo titolo non legittimato.

Va ricostituita quindi la ditta esatta e legittima di Bianchi intero proprietario con il suo titolo di provenienza.

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picchetto_miniato

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 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2023 alle ore 19:11

Domanda:

dovendo ad oggi fare la sola fusione delle due unità, e trovando all'urbano la ditta identica per ambo le due unità, sono obbligato a dover fare tutte queste "ricerche a ritroso" o, invece, posso più semplicemente procedere con l'incarico di mera fusione al netto di eventuali remote incogruenze che, credo, a suo tempo, il catasto avrebbe dovuto rilevare. Mi spiego meglio: quando al catasto urbano hanno dichiarato la ditta differente rispetto ai terreni, non doveva essere il catasto a inibire tale operazione ?

ad oggi, chi opera sulle due unità, le trova collimanti nella ditta e quindi, se ignaro del pregresso, provvede alla loro fusione.

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2023 alle ore 20:16

"picchetto_miniato" ha scritto:
Domanda:

dovendo ad oggi fare la sola fusione delle due unità, e trovando all'urbano la ditta identica per ambo le due unità, sono obbligato a dover fare tutte queste "ricerche a ritroso" o, invece, posso più semplicemente procedere con l'incarico di mera fusione al netto di eventuali remote incogruenze che, credo, a suo tempo, il catasto avrebbe dovuto rilevare. Mi spiego meglio: quando al catasto urbano hanno dichiarato la ditta differente rispetto ai terreni, non doveva essere il catasto a inibire tale operazione ?

ad oggi, chi opera sulle due unità, le trova collimanti nella ditta e quindi, se ignaro del pregresso, provvede alla loro fusione.



Il catasto non c'entra niente perchè sono dichiarazioni di parte.

Il problema sarà nella vendita per mancata continuità delle trascrizioni in quanto non presenti atti intermedi di trasferimento tra Rossi e Bianchi.

Comunque puoi unire le porzioni e registrare in atti tranquillamente il docfa con la ditta attuale iscritta in banca dati.

A ritroso ci dovrà poi andare il Notaio incaso di trasferimento del bene.

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CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2023 alle ore 20:21

"Latemar" ha scritto:
"picchetto_miniato" ha scritto:
Domanda:

dovendo ad oggi fare la sola fusione delle due unità, e trovando all'urbano la ditta identica per ambo le due unità, sono obbligato a dover fare tutte queste "ricerche a ritroso" o, invece, posso più semplicemente procedere con l'incarico di mera fusione al netto di eventuali remote incogruenze che, credo, a suo tempo, il catasto avrebbe dovuto rilevare. Mi spiego meglio: quando al catasto urbano hanno dichiarato la ditta differente rispetto ai terreni, non doveva essere il catasto a inibire tale operazione ?

ad oggi, chi opera sulle due unità, le trova collimanti nella ditta e quindi, se ignaro del pregresso, provvede alla loro fusione.



Il catasto non c'entra niente perchè sono dichiarazioni di parte.

Il problema sarà nella vendita per mancata continuità delle trascrizioni in quanto non presenti atti intermedi di trasferimento tra Rossi e Bianchi.

Comunque puoi unire le porzioni e registrare in atti tranquillamente il docfa con la ditta attuale iscritta in banca dati.

A ritroso ci dovrà poi andare il Notaio incaso di trasferimento del bene.



Concordo in Toto!

A che serve fondere le due porzioni se a monte le titolarità sono diverse? (furbata ai fini IMU ?)

saluti

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2023 alle ore 20:37

Si fa confusione tra le unità unite di fatto quando le porzioni sono rappresentate su fogli o particelle distinte e provengono da due unità distinte o registrate o acquisite in due periodi differenti e le unità unite di fatto con richiesta di inserimento della annotazione ai soli fini fiscali in visura delle porzioni con ditte distinte.

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picchetto_miniato

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2023 alle ore 10:19

"Latemar" ha scritto:
"picchetto_miniato" ha scritto:
Domanda:

dovendo ad oggi fare la sola fusione delle due unità, e trovando all'urbano la ditta identica per ambo le due unità, sono obbligato a dover fare tutte queste "ricerche a ritroso" o, invece, posso più semplicemente procedere con l'incarico di mera fusione al netto di eventuali remote incogruenze che, credo, a suo tempo, il catasto avrebbe dovuto rilevare. Mi spiego meglio: quando al catasto urbano hanno dichiarato la ditta differente rispetto ai terreni, non doveva essere il catasto a inibire tale operazione ?

ad oggi, chi opera sulle due unità, le trova collimanti nella ditta e quindi, se ignaro del pregresso, provvede alla loro fusione.



Il catasto non c'entra niente perchè sono dichiarazioni di parte.

Il problema sarà nella vendita per mancata continuità delle trascrizioni in quanto non presenti atti intermedi di trasferimento tra Rossi e Bianchi.

Comunque puoi unire le porzioni e registrare in atti tranquillamente il docfa con la ditta attuale iscritta in banca dati.

A ritroso ci dovrà poi andare il Notaio incaso di trasferimento del bene.





Il mio dubbio era appunto questo. Io in banca dati all'urbano trovo per ambo i subalterni la medesima ditta, che mi consente la fusione tra le due unità. Sono tenuto a verificare la correttezza dell'attuale ditta presente in catasto prima della fusione ? il mio dubbio è questo.

Anche perchè laddove l'attuale ditta fosse errata, a cascata, in futuro, verranno annullati tutte le variazioni, compresa l'ipotetica fusione che mi appresterei a fare.

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2023 alle ore 10:30

Dipende da cosa gli serve fare la fusione. A loro cambia poco la fusione in sé stessa rispetto all'unione di fatto attuale.

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picchetto_miniato

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2023 alle ore 10:31

ma come è possibile avere ai terreni una ditta, e poi dopo il TM, con docfa urbano, inserire una ditta palesemente differente rispetto a quanto presenti ai terreni ?

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"picchetto_miniato" ha scritto:
ma come è possibile avere ai terreni una ditta, e poi dopo il TM, con docfa urbano, inserire una ditta palesemente differente rispetto a quanto presenti ai terreni ?



Succedeva spesso prima, fino a quando hanno istituito gli F6. In questo modo hanno assicurato la corrispondenza della ditta tra il catasto terreni e il catasto fabbricati.

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picchetto_miniato

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2023 alle ore 11:04

eh, ma è di 3 anni fa, con tanto di F6

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2023 alle ore 11:17

"picchetto_miniato" ha scritto:
eh, ma è di 3 anni fa, con tanto di F6



Ho capito.

Ha firmato il TM il soggetto che dichiara essere intestatario e ditta disallineata per assenza di titolo.

Quindi non c'è disallineamento tra il catasto terreni e fabbricati per dichiarazione di chi si ritiene possessore senza titolo al terreni. Per questo è stato possibile per il sistema costituire l'f6 con ditta intestata non avente titolo.

Almeno credo senza leggere le visure o i titoli di provenienza al completo.

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picchetto_miniato

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2023 alle ore 11:45

Ai terreni c'era una ditta. il TM l'ha firmato soggetto non titolare di diritti.

Al momento del Docfa la ditta è mutata ed è apparso il soggetto che ha firmato il TM.

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CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2023 alle ore 11:52

"picchetto_miniato" ha scritto:
Ai terreni c'era una ditta. il TM l'ha firmato soggetto non titolare di diritti.

Al momento del Docfa la ditta è mutata ed è apparso il soggetto che ha firmato il TM.



Ok

la situazione è chiara, quindi rimani tutto come sta cercando di allineare la ditta al CF come precedentemente consigliato!

Presentare Istanza di parte per l'inserimento dell'annotazione (porzione di u.i.u. unita di fatto con quella censita al foglio ____ p.lla ____ sub. ____ appartenente ad altra ditta - rendita attribuita ai soli fini fiscali)

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