La suddetta Guida è lodevole da un punto di vista dell'ampia casistica ed esempi trattati in modo chiaro ed esauriente.
Tuttavia vi sono alcune considerazioni da fare in merito ad alcuni aspetti, considerazioni, esempi di elaborati grafici, ecc. trattati in essa i quali, a mio avviso, risentono dell'aspetto soggettivo di chi ha redatto e predisposto detta Guida, non certamente coerente con quanto riportato in atti ufficiali (Circolari, Note, Istruzioni, ecc.) dell'Agenzia delle Entrate e/o dell'ex Agenzia del Territorio.
Di seguito descrivo quello che io ritengo di non condividere su alcuni aspetti trattati e perché.
In tutti gli esempi di planimetrie ivi contenute sono state riportate anche le destinazioni dei locali quali soggiorno, camera, pranzo, ecc. mentre invece dette indicazioni non andrebbero messe come per ultimo risulta anche dalle Istruzioni Operative Docfa 4.00.3 del 1° febbraio 2016, in particolare come raffigurato alle figure 5 e 8 delle suddette Istruzioni, salvo se in altre precedenti Istruzioni e/o Circolari e/o Note.
Il fatto che le causali contestuali Altre (le riporto per intero per chiarezza, pur non entrando tutti i caratteri nell'apposito rigo del Docfa per cui le varie Circolari ne hanno previsto, l'abbreviazione) ovvero "FUSIONE CON CAMBIO DI DESTINAZIONE", "FRAZIONAMENTO CON CAMBIO DI DESTINAZIONE" , ecc. debbano essere utilizzate solo se tutte le unità derivate cambino destinazione rispetto alla o alle unità originarie oggetto di soppressione, non corrisponde a quanto dettato dalle Circolari che le hanno definite.
Se andiamo a vedere il Paragrafo 4 della Circolare 1/2006, prot. 326 del 3 gennaio 2006, antesignana delle altre successive Circolari che hanno definito ulteriori variazioni di destinazione contestuali, si capisce chiaramente che dette causali contestuali "ALTRE" che comportano cambio di destinazione sono state concepite allo scopo di:
- evitare dei passaggi intermedi di Docfa tali da attribuire categorie fittizie provvisorie con un Docfa iniziale provvisorio, tale da richiedere la predisposizione di un ulteriore successivo contestuale Docfa a parte o di più successivi contestuali Docfa a parte per definire le singole destinazioni e/o per distinguere le singole rispettive causali di variazione delle rispettive unità derivate;
- superare le limitazioni della Circolare n° 9/2001 che consentiva la "variazione di destinazione" solo quando l'unità immobiliare veniva interamente trasformata di destinazione e non nei casi di cambio d'uso parziale.
Pertanto, in attesa che individui altre situazioni de me non condivisibili e che potranno essere oggetto di discussioni e/o contestazioni (anche a carico del sottoscritto), per il momento ritengo di non condividere:
A) gli esempi di compilazione delle planimetrie dove sono inseriti nel locali diversi da cucina, corridoio, ripostiglio, bagno, w.c. , ecc. , le scritte soggiorno, pranzo, camera, letto, ecc.
B) le conclusioni in merito al fatto che le causali Altre che io definisco pseudo codificate dalle Circolari relative ovvero le causali "FRAZIONAMENTO CON CAMBIO DI DESTINAZIONE" ecc. , debbano essere utilizzate solo se tutte le unità derivate subiscono il cambio di destinazione e non se solo almeno una.
In merito a detto cambio di destinazione faccio un esempio:
- la Circolare n° 9/2001 impediva cambi di destinazione contestuali alla divisione, con unico documento Docfa, anche nei casi in cui ad esempio si frazionava un'unità abitativa e si ricavava un'unità abitativa ed un'unità a negozio.
Secondo quanto indirettamente riportato in detta Guida, nei casi di cui all'esempio sovrastante, non può essere utilizzata la causale Altre "FRAZIONAMENTO CON CAMBIO DI DESTINAZIONE" ma di fatto dovrà essere utilizzata la causale codificata "Divisione".
Ebbene tutto quanto sopra è in contrasto con quanto dice la Circolare 9/2001, come richiamato al paragrafo 4 della Circolare 1/2006.