oggi
14 maggio 2007 è necessario apportare i dovuti adattamenti conseguenti alla esperienza acquisita nell'uso che si è fatto dell'invio telematico, certamente superiore alle conoscenze che si stavano acquisendo a novembre, grazie al considerevole contributo dei frequentatori di questo sito.
Invio telematico DocFa e PreGeo – percorso pratico - aggiornamento del 14 mag 07 Chi si appresta a fare il primo invio telematico di una pratica DocFa o PreGeo non più in forma sperimentale come in passato.
le sofferenze patite per raggiungere il risultato, da noi che abbiamo iniziato senza le necessarie indicazioni chiare ed univoche, sono state tante e di diversa origine, che spero oggi possano essere superate.
per ora non depenno quanto sommariamente, già descritto in passato, cioè le vicissitudini più significative a cui sono andato incontro nelle mie prime esperienze e sperimentazioni, tanto per evitare, a chi si accinge ad attivare l’invio per la prima volta, la stessa routine ( perché se uno non è ultrapaziente, potrebbe andare in tilt ):
1. da qualche tempo ho aderito alla richiesta del mio collegio a fare la sperimentazione per l'invio delle pratiche docfa - su sollecito del CNG -.
2. non avendo granchè tempo da perdere, ho rinviato il tutto fino a quando il mio presidente mi ha risollecitato a farlo.
3. mi sono recato all'AdT della mia provincia per presentare la domanda di abilitazione al servizio, quindi ho ritirato l'attestazione, le chiavi e le password necessarie contenute in due buste sigillate comprese le istruzioni ( preistoriche, vecchie del 2002 fatte per il programma unico destinato ai notai ) contenute in un CD.
4. ho predisposto l'attivazione della sperimentazione utilizzando il canale della GEOWEB ( anche se costa qualcosa debbo dire che in contropartita c’è un risparmio di tempo e di impicci noiosi ) la quale si è attivata immediatamente aprendomi il c/c presso l'Ufficio Postale della mia Provincia.
( ora – il c/c è diventato unico e valido per tutto il territorio nazionale, quindi si eviterà, a chi opera su più provincie, ad aprire più c.c.p ).
Tutto ciò mi ha consentito di spedire alla SISTER, per la prima volta, la pratica DocFa.
Ho provveduto ad aggiornare il programma DocFa alla versione 3.04 e ad installare il programma firma e verifica. ( non è necessario installare genera ambiente se la password è stata creata nella sede dell'UP AdT )
5. nonostante avessi installato correttamente il programma per tre giorni durante il ponte festivo ho smanettato con i programmi e sul sito della
Geoweb, senza poter andare avanti di un mm.
6. lunedì - ormai demotivato, perché non riuscivo a trovare il bandolo della matassa, - ho telefonato al n. verde della SISTER per cercare di risolvere l'enpasse.
7. l'arcano era che, da nessuna parte stanno scritte chiaramente le istruzioni per fare la prima generazione d'ambiente con il floppy delle chiavi di accesso, occorre operare esclusivamente con linea ISDN e non ADSL.
8. quindi mi hanno suggerito di rivolgermi al gestore dell'Ufficio Provinciale AdT, il quale ha provveduto a generare il floppy originale contenente la password che, per sicurezza ho fatto due copie delle password.
9. tornato in ufficio ho preparato il docfa avendo cura di compilare la autocertificazione e l'ho esportato in formato compresso .DC3 nella directory
“dafirmare” del programma FirmaeVerifica ( nella stessa maniera che si usa per esportarlo sul floppy da portare in catasto ;
quindi ho inserito il floppy contenente la password ed ho provveduto a firmare il documento, evidenziando il detto file e cliccando sul bottone con su scritto
firma.
ho anche provveduto a verificare il documento, ( se vi fa piacere, alla sister mi hanno detto che non è più necessario ) evidenziando il detto file e cliccando sul bottone con su scritto
verifica, per questo ricordo che la password che il programma chiede per la verifica, di default è:
123456;
Però giorni fa, parlando con un funzionario della sister, sono venuto a sapere che non è necessario, o meglio non è obbligatorio fare la verifica.
Al momento della firma il programma chiede l'inserimento della password di accesso al servizio ( che si trova nel floppy oppure nella pen drive, o dove volete), quindi ho
confermato la firma e l'applicazione dopo aver calcolato il codice di autenticazione, ha creato il file con estensione
.p7m da utilizzare per l’invio e memorizzato in una directory che opportunamente va chiamata "
firmati" sempre nel programma c:firmaeverifica.
10. ho aperto il sito della GEOWEB che mi ha consentito l’accesso al SISTER cliccando sul bottone
docfa/pregeo,
dopo aver cliccato su
-
nuova pratica, ho assegnato il nome alla stessa,
- ho selezionato l’ufficio provinciale a cui va spedita la pratica;
- ho digitato il numero che descrive la
quantità delle uiu trattate ed
- ho inserito utilizzando il comando sfoglia il file che avevo firmato e memorizzato nella citata directory di “FirmaeVerifica” “
firmato”, quindi ho dato la
-
conferma per ottenere le ricevute dopo il tempo necessario perchè la pratica fosse elaborata, sono ritornato sul sito della sister nella stssa maniera di come ho fatto per l'invio ( con geoweb ) e scelto:
- Elenco pratiche , poi il
- "tipo di documento" che si vuole controllare ( es. pregeo oppure docfa ), quindi va indicato lo
- "stato della pratica"
( per non sapere nè leggere e nè scrivere io uso :
- "qualsiasi stato" e quindi :
- "invii" +
- " ultimi cinquanta invii" e
- "invii effettivi " poi
- "elenco invii" e finalmente
- "confermare la richiesta"
per avere un esatto quadro di quanto spedito io consiglio di cliccare sulla icona gialla a sinistra " dettaglio pratica "
quindi da questo memorizzo i files della
"ricevuta di cassa" e della " ricevuta di registrazione " e con i quali compilo con excel il file per l'archivio delle pratiche da conservare per almeno 5 anni.
aggiunte e precisazioni per coloro che non hanno il lettore del floppy di
emanuel_m che doverosamente ringrazio, mentre mi scuso con coloro che sono stati confusi dalla mia indicazione non esatta
1) per la firma (avendo già le chiavi sui dischetti perchè rilasciate dall'ADT) va indicata come password quella generata dal gestore dell' UP ADT al momento della creazione delle chiavi ...... (
e non quelle inserite nelle buste )
2) per ovviare al problema della mancanza del lettore floppy sul computer, copiate la chiave sull'HD, ( oppure anche meglio nella pen drive ) utilizzare per questo un programma che simulasse il drive A: che si chiama virtual subst e ho associato a: alla posizione del file.
Se il vs. computer lo prende è possibile utilizzare anche il comando subst a: C:percorso chiave.
............. oppure anche meglio Telematiko versione 1.7 che è messo a disposizione gratuitamente in questo stesso sito .
se lo ritenete utile per aumentare l'utilità di questo file, potete inviare i vs suggerimenti costruttivi, in coda a questo stesso topic, si provvederà di volta in volta a migliorarlo, adattarlo e correggerlo al meglio .
cordialità