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Identificazione BCNC e successiva divisione |

landrearossi
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Buon giorno, spero di non prendermi delle bacchettate perchè non ho cercato bene ma veramente non ho trovato la soluzione al problema che mi viene posto. Per prima cosa vi chiedo, qual'è la procedura per la redazione di un DOCFA con lo scopo di identificare un bcnc non identificato con un subalterno preciso? è una cosa che non ho mai fatto purtroppo... l'idendificazione deriva da una controversia fra vicini, i quali sono giunti ad una soluzione, praticamente hanno deciso d'andare a spartirsi da un notaio un'area comune facendola diventare 2 corti esclusive... quest'area comune però non risulta in banca dati essendo i documenti catastali presenti risalenti a parecchi decenni fa... quindi niente elenco subalterni e niente elaborato planimetrico... come dovrei procedere secondo voi?
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SIMBA64
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"landrearossi" ha scritto: Buon giorno, spero di non prendermi delle bacchettate perchè non ho cercato bene ma veramente non ho trovato la soluzione al problema che mi viene posto. Per prima cosa vi chiedo, qual'è la procedura per la redazione di un DOCFA con lo scopo di identificare un bcnc non identificato con un subalterno preciso? è una cosa che non ho mai fatto purtroppo... l'idendificazione deriva da una controversia fra vicini, i quali sono giunti ad una soluzione, praticamente hanno deciso d'andare a spartirsi da un notaio un'area comune facendola diventare 2 corti esclusive... quest'area comune però non risulta in banca dati essendo i documenti catastali presenti risalenti a parecchi decenni fa... quindi niente elenco subalterni e niente elaborato planimetrico... come dovrei procedere secondo voi? Prima risposta, come si identifica un BCNC: Dovrai presentare una pratica docfa (credo nuova costruzione) con motivo creazione del BCNC, dovrai fare un grafico dell'EP con indicati tutti i sub. interessati e poi pratica docfa. Seconda risposta, come dividere questo BCNC in due corti esclusive: Se lo scopo della divisione è finalizzato alla compravendita, prima dovrai eseguire TF ai terreni, e poi successivamente variazione docfa al fine di identificare all'urbano le due nuove particelle. Infine andare dal notaio e fare atto di assegnazione/divisione Saluti quotati
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landrearossi
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Ok, grazie 1000 per questo piccolo chiarimento! ma non è finita qui... ci sono più b.c.n.c. non identificati in questa particella, e io andrò a toccarne solo uno dei tanti, per quanto riguarda gli altri che cosa devo fare? devo obligatoriamente subalternarli nell'elaborato e nell'elenco subalterni? e le schede delle altre particelle, che hanno diversi intestatari peraltro in lite fra loro dovranno essere rifatte? non sarebbe cosa semplice convincerli dell'obligatorietà della cosa... :cry:
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SIMBA64
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"landrearossi" ha scritto: Ok, grazie 1000 per questo piccolo chiarimento! ma non è finita qui... ci sono più b.c.n.c. non identificati in questa particella, e io andrò a toccarne solo uno dei tanti, per quanto riguarda gli altri che cosa devo fare? devo obligatoriamente subalternarli nell'elaborato e nell'elenco subalterni? e le schede delle altre particelle, che hanno diversi intestatari peraltro in lite fra loro dovranno essere rifatte? non sarebbe cosa semplice convincerli dell'obligatorietà della cosa... :cry: E' chiaro che il nuovo elaborato planimetrico dovrà rappresentare la nuova situazione che si creerà, quindi dovrai elencare tutti i sub. sia graficamente che in elenco. Per le schede da rifare, ti dico questo, se le schede in atti subiscono delle variazioni (modifica della rendita) mi sembra evidente che dovrai aggiornare anche le planimetrie. Siccome prevedo che questa discussione, andando avanti, avrà bisogno di ulteriori risposte, chiedo l'aiuto anche di altri colleghi esperti (dai CESKO dammi una mano). Saluti aggiornati
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totonno
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Riguardo il frazionamento ai terreni, consiglio di leggersi il paragrafo 3.5 della circolare 4/2009 dell'AdT. Poichè non sempre è richiesto il tipo di aggiornamento al CT, specie se l'area da dividere rimane nel lotto di origine. Saluti territoriali. :wink:
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SIMBA64
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"totonno" ha scritto: Riguardo il frazionamento ai terreni, consiglio di leggersi il paragrafo 3.5 della circolare 4/2009 dell'AdT. Poichè non sempre è richiesto il tipo di aggiornamento al CT, specie se l'area da dividere rimane nel lotto di origine. Saluti territoriali. :wink: Ciao Antonio Grazie dell'aiuto nel rispondere e consigliare di leggere le circolari. E' evidente che solo landrearossi conosce lo scopo preciso e la finalità della sua pratica docfa, e quindi di conseguenza opterà se frazionare ai terreni o solo ai fabbricati con E.P. . Ma io esprimo una mia idea in merito, a me sinceramente il solo frazionamento eseguito ai fabbricati non lo digerisco e non mi piace affatto. E' una soluzione che lascia il tempo che trova, imagginiamo solo che detto E.P. non modifica niente nella mappa ai terreni, e questo a me proprio non piace. Non dimentichiamo poi che per eseguire un buon E.P., che identifichi esattamente due porzioni di area, dobrebbe quanto meno essere corredato di uno sviluppo con relative misure atte ad identificare esattamente le nuove porzioni. Quanti fanno questo tipo di elaborato planimetrico??? Non mi dillungo più di tanto perchè altrimenti dovrei scrivere pagine intere su questo argomento. Saluti misurabili
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totonno
(GURU)
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"SIMBA64" ha scritto: "totonno" ha scritto: Riguardo il frazionamento ai terreni, consiglio di leggersi il paragrafo 3.5 della circolare 4/2009 dell'AdT. Poichè non sempre è richiesto il tipo di aggiornamento al CT, specie se l'area da dividere rimane nel lotto di origine. Saluti territoriali. :wink: Ciao Antonio Grazie dell'aiuto nel rispondere e consigliare di leggere le circolari. E' evidente che solo landrearossi conosce lo scopo preciso e la finalità della sua pratica docfa, e quindi di conseguenza opterà se frazionare ai terreni o solo ai fabbricati con E.P. . Ma io esprimo una mia idea in merito, a me sinceramente il solo frazionamento eseguito ai fabbricati non lo digerisco e non mi piace affatto. E' una soluzione che lascia il tempo che trova, imagginiamo solo che detto E.P. non modifica niente nella mappa ai terreni, e questo a me proprio non piace. Non dimentichiamo poi che per eseguire un buon E.P., che identifichi esattamente due porzioni di area, dobrebbe quanto meno essere corredato di uno sviluppo con relative misure atte ad identificare esattamente le nuove porzioni. Quanti fanno questo tipo di elaborato planimetrico??? Non mi dillungo più di tanto perchè altrimenti dovrei scrivere pagine intere su questo argomento. Saluti misurabili Ciao, Salvatore. Io invece preferisco, quando mi è consentito dalle norme, non intervenire sulla mappa. Prova a mettere una linea di confine collegata ai PF, che ti caschi precisamente a mezzo del lotto originario, come nella realtà. Devo necessariamente adattare il mio rilievo, che diventa indubbiamente distorto come la mappa stessa. Ecco, io quando mi è consentito, evito di adattare e georeferenziare il mio giusto rilievo ai dettami grafici della imprecisa mappa. Saluti intervenuti. :wink:
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landrearossi
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"totonno" ha scritto:
Ciao, Salvatore. Io invece preferisco, quando mi è consentito dalle norme, non intervenire sulla mappa. Prova a mettere una linea di confine collegata ai PF, che ti caschi precisamente a mezzo del lotto originario, come nella realtà. Devo necessariamente adattare il mio rilievo, che diventa indubbiamente distorto come la mappa stessa. Ecco, io quando mi è consentito, evito di adattare e georeferenziare il mio giusto rilievo ai dettami grafici della imprecisa mappa. Saluti intervenuti. :wink: esatto uno dei miei problemi è proprio questo, sono in centro storico e far coincidere in mappa la situazione reale è veramente difficile, e adattare di molto un rilievo strumentale fatto con precisioni elevate rende il tutto una pratica inutile dal punto di vista della mappa... non so come è messo il catasto dalle vostre parti, ma qui a BG ci sono degli errori imbarazzanti! le motivazioni di questo aggiornamento delle parti comuni è la redazione di un atto di acquisto/cessione delle aree per risolvere una controversia. Gli stessi proprietari in lite con i miei clienti sono in lite anche con altri rpoprietari su altre parti comuni... ma non hanno intenzione di spendere una lira per aggiornare la loro situazione catastale che risale a circa 40 anni fa... beh io farò l'elaborato planimetrico identificando le aree come da schede storiche, e sistemerò la parte che interessa i subalterni in comune ai miei clienti. mi sembrerebbe tutto chiaro, ora procederò con l'identificazione sperando di non sbagliare la procedura docfa...
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landrearossi
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"SIMBA64" ha scritto:
Prima risposta, come si identifica un BCNC: Dovrai presentare una pratica docfa (credo nuova costruzione) con motivo creazione del BCNC, dovrai fare un grafico dell'EP con indicati tutti i sub. interessati e poi pratica docfa. Da quanto ho capito devo seguire l'opzione B1 del seguente link: www.geolive.org/modules.php?name=Forums&... ma quindi devo fare 2 docfa? uno per lo stralcio di bcnc come da link, e uno per creare le aree urbane che poi all'atto andranno a spartirsi i clienti?
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landrearossi
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Credo d'aver quasi concluso, il tutto con un docfa unico come da procedura B1... il programma mi ha dato "documento formalmente corretto" e non ho inserito schede per la categroria F, è giusto così? altro dettaglio, le altre parti comune della particella (comuni ad altri soggetti diversi dai miei clienti) dovrebbero essere identificate, ma questi terzi soggetti non hanno intenzione di sistemare l'elaborato, non modificando nulla dei loro documenti catastali ed andando avanti così (testuali parole loro) io nell'elaborato cosa scrivo in quelle aree non subalternate? giustifico in relazione che l'elaborato planimetrico non è completo per questi motivi?
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