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Autore Fusione unità abitatie

Stefano27

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25 Aprile 2020 alle ore 19:51

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2020 alle ore 21:00

Salve a tutti, la mia committente ha un immobile per metà di proprietà esclusiva e per metà di proprietà con il marito. I coniugi sono in comunione dei beni. Mi ha chiesto di fargli una fusione in modo tale da pagare meno tasse sul primo immobile considerato che gli stessi sono già uniti tra loro. Facendo una ricerca ho trovato che un immobile ha in catasto una vecchia planimetria non aggiornata, l'altro non ha alcuna planimetria. Potete aiutarmi? Io pensavo di fare:

- rettifica planimetria immobile 1

- presentazione planimetria mancante immobile 2

- fusione

C'è un altro modo per fare tutto contemporaneamente in un'unica soluzione?

ps. dal punto di vista urbanistico non ci sono problemi perche l'immobile è di vecchia data e non c'è nulla presentato al comune in quanto non ha alcuna licenza e/o concessione. Inoltre non ci sono lavori edili da eseguire essendo solamente una variazione catastale.

Grazie per le eventuali risposte.

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Autore Risposta

EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 26 Aprile 2020 alle ore 20:55

Primo: le variazioni catastali non si fanno al solo scopo di ridurre le tasse ma si fanno quando le circostanze lo richiedono e ne ricorrono le condizioni.

Secondo: la fusione di unità appartenenti a ditte non omogenee non si può fare a meno di dichiarare dette unità come porzioni unite di fatto ai fini fiscali; comunque rimarranno sempre due unità separate ai fini catastali.

Terzo: ai fini fiscali le porzioni unite di fatto possono essere considerate come unica porzione solo qualora il regolamento IMU e/o TARI prevedano detta circostanza (nei vari Comuni in cui eseguo pratiche non mi è mai capitato di vedere che nel loro regolamento IUC si parli delle porzioni unite di fatto e relative agevolazioni).

Quarto: quando un appartamento contiene due cucine, salvo casi particolari, andrebbe comunque accatastato come due unità separate.

Quinto: la fusione fittizia di unità di fatto separate, anche se utilizzate contemporaneamente, comporta di sicuro la verifica a tavolino da parte dei tecnici catastali e, come spesso capita di sentire in discussioni su Geolive, il Catasto potrebbe anche provvedere a separarle d'ufficio o ad invitare le parti affinché eseguano una nuova variazione per la divisione dell'unità precedentemente costituita come unica; non è escluso che le verifiche possano avvenire anche in sopralluogo e quindi in tal caso i tecnici catastali devono trovare la situazione conforme a quanto dichiarato e/o comunque alla normativa in materia.

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americansniper
Chris Kyle
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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 09:01

Cavoli Ealfin

Come mai non sei intervenuto nell'altra discussione prima che degenerasse?

Sono giorni che cerco di spiegare al Professor Bioffa quello che hai detto tu al secondo punto ma non ci sente. La lettura giusta l'ha fatta lui. Gli altri non sanno leggere o non capiscono niente.

Io povero Geometra da strapazzo, Totonno e ora anche tu. Non gli è venuto il dubbio che forse era lui che sbagliava.

Chris

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 09:32

M aguarda che io sono concorde su quello è evidente due porzioni rimangono denunciate, che costituiscono di fatto e fiscalmente una unità, sempre detto questo, lo sapevo che non leggevi le mie.

Tutto questo perchè tu avevi capito che io facevo un'unica scheda? non ci credo

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americansniper
Chris Kyle
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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 10:13

Non ci fare la supercazzola Bioffa, non ne abbiamo bisogno. Altrimenti sei come Conte ieri sera che ha parlato più di mezz'ora senza dire niente.

Tu hai sempre ribadito che quella è una fusione anche se si chiama diversamente, che i dati nei due documenti andavano indicati come globali, che bisogna fare soppressione e costituzione di nuovo identificativo e che a ritroso bisogna fare una divisione nuovamente con cambio di identificativo.

Io invece ho sempre sostenuto che non è una fusione (lo è solo di fatto), che le due unità immobiliari mantengono una loro identificazione catastale origianria (gli viene aggiunta solo la parte in tratteggio per far capire che è unita di fatto ad altra), variazione senza nessun cambio di identificativo perché non vi è nessun ampliamento, fusione, frazionamento o cambio di destinazione. In ritorno procedura inversa senza cambio di identificativo. Perché non c'era nessuna fusione in andata e non c'è nessuna divisione in ritorno. L'unità è quella e quella rimane.

Chris

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 10:34

"EALFIN" ha scritto:


Secondo: la fusione di unità appartenenti a ditte non omogenee non si può fare a meno di dichiarare dette unità come porzioni unite di fatto ai fini fiscali; comunque rimarranno sempre due unità separate ai fini catastali.

Tu hai sempre ribadito che quella è una fusione anche se si chiama diversamente, che i dati nei due documenti andavano indicati come globali, che bisogna fare soppressione e costituzione di nuovo identificativo e che a ritroso bisogna fare una divisione nuovamente con cambio di identificativo

.



Attribuire ad ogni porzione la propria consistenza, non quella precedente come fai tu, vuol dire indicare globali? ma hai le traveggole? L'unica cosa su io mi discosto dalla nota, come altre Aegnzie e tecnici, è sulla soppresione, perchè la nota è del 2002.

La fusione delle due porzioni in carico a ditte di verse, non si può fare, questo è chiaro da sempre a tutti, a meno di dichiarare l'unità come porzioni,



In Italiano: La fusione fra uiu in carico a ditte diverse la si può fare solo attraverso la denuncia di porzioni di uiu. (è la nota che tiu dice che di fatto vi è la fusione e la duncia la si fa per denunciare ai fini fiscli l'unica unità di fatto)



Continuo a dire che non capisci l'Italiano



Chiedigli anche come vanno classate, e se una villa, unica villa, composta da porzione di uiu è una unita o sono due.

Di fatto e fiscalmente sono una unità, le planimetrie sono sempre due porzioni della stessa unità, non parlare a vanvera e se trovi ho ho detto che fondo fisicamnete le due planimetrie esistenti postalo, ma tu non posti mai ninete, offendi e basta.

Adesso lascio il post pulito per Elafin



Saluti



P.S. e piantala di farmi dire copse che non ho mai detto, che tu non le abbia capite è un'altro discorso

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americansniper
Chris Kyle
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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 11:23

L'unica cosa certa è che hai fatto una confusione che la metà bastava e l'hai fatta perchè ce l'hai nella tua testa la confusione.

Chi legge l'altro topic ne esce con le ossa rotte.

Io avevo cercato di far chiarezza (per chi leggeva) attraverso un' esempio pratico che era il seguente:

Casetta in linea composta da due unità immobiliari (appartamenti) mappali 100 sub. 1 e 100 sub. 2 adiacenti e collegati da una porta. Oggi di fatto queste due possono essere considerate come una unica unità grazie alla trasformazione della cucina della seconda in una camera. La 100 sub. 1 ha consistenza di 6 vani ed è un A/3 di classe 5, La 100 sub. 2 ha consistenza di 4 vani ed è un A/4 di classe 7. Tizio è unico proprietario della 100 sub.1 ed è proprietario con la moglie Caia (ognuno per 1/2) della 100 sub. 2.

Siamo stati incaricati di eseguire l'unione di fatto tra le 2 unità.

Pertanto:

1) Quanti Docfa dobbiamo fare?

MOD. D:

2) soppressione e costituzione o variazione?

3) Quale causale scegliamo?

4) Nella Categoria, classe e consistenza cosa mettiamo?

5) Nella Relazione cosa scriviamo?

MOD. 1N Parte 1:

6) Al Punto C2 cosa scriviamo?

MOD. 1N Parte 2:

7) Al Punto C1 riguardo alle consistenze cosa scriviamo?

Al quale io avevo risposto così:

1) Quanti Docfa dobbiamo fare? 2

MOD. D:

2) soppressione e costituzione o variazione? variazione e di conseguenza si mantengono gli identificativi.

3) Quale causale scegliamo? 5 - Altre : DICHIARAZIONE DI PORZIONE DI U.I.

4) Nella Categoria, classe e consistenza cosa mettiamo? In questo caso di fattispecie e in tutte e due i Docfa: A/3 di classe 5 con numero di vani 6 nel sub. 1 e 4 nel sub. 2

5) Nella Relazione cosa scriviamo? Porzione di UIU unita di fatto con quella di Foglio X Particella 100 sub. 2 (primo docfa) 100 sub.1 (secondo docfa). Rendita attribuita alla porzione di uiu ai fini fiscali.

MOD. 1N Parte 1:

6) Al Punto C2 cosa scriviamo? Abitazioni n. 2

MOD. 1N Parte 2:

7) Al Punto C1 riguardo alle consistenze cosa scriviamo? Le consistenze di ogni singola porzione.

Tu non ti sei voluto cimentare perché sei il Prof. e dici solo dove gli altri sbagliano.

E quindi ti sei limitato a dire: Pertanto non rispetti le disposizioni, e le tue risposte ai punti 4 e 6 sono sbagliate.

E io ti ho risposto: Caro Professore, visto che sono sbagliate, ma me le hanno approvate per ben tre casi analoghi (perché dove vivo io sono sottosviluppati) potresti correggere a beneficio di chi ci legge?

Sto ancora aspettando.

Grazie

Chris

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 11:56

"americansniper" ha scritto:


Casetta in linea composta da due unità immobiliari (appartamenti) mappali 100 sub. 1 e 100 sub. 2 adiacenti e collegati da una porta. Oggi di fatto queste due possono essere considerate come una unica unità grazie alla trasformazione della cucina della seconda in una camera. La 100 sub. 1 ha consistenza di 6 vani ed è un A/3 di classe 5, La 100 sub. 2 ha consistenza di 4 vani ed è un A/4 di classe 7. Tizio è unico proprietario della 100 sub.1 ed è proprietario con la moglie Caia (ognuno per 1/2) della 100 sub. 2.

Siamo stati incaricati di eseguire l'unione di fatto tra le 2 unità.




In questo esempio non si possono unire di fatto le due unità immobiliari perchè in origine sono talmente autonome da non essere sufficienti le sole opere di trasformazione della cucina in camera e l'apertura di una porta. I finti fessi li riconosce anche l'Agenzia, per cui una cucina che diventa una camera non necessita di alcuna opera edilizia.



Saluti

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americansniper
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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 12:22

"totonno" ha scritto:

In questo esempio non si possono unire di fatto le due unità immobiliari perchè in origine sono talmente autonome da non essere sufficienti le sole opere di trasformazione della cucina in camera e l'apertura di una porta. I finti fessi li riconosce anche l'Agenzia, per cui una cucina che diventa una camera non necessita di alcuna opera edilizia.
Saluti



C'è stata l'apertura della porta di collegamento. L'Agenzia, come giustamente diceva Ealfin, si tiene la possibilità di fare riscontri successivi e di verificare se le cose sono conformi a quanto dichiarato.

Chris

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 17:56

"americansniper" ha scritto:


C'è stata l'apertura della porta di collegamento. L'Agenzia, come giustamente diceva Ealfin, si tiene la possibilità di fare riscontri successivi e di verificare se le cose sono conformi a quanto dichiarato.

Chris



L'apertura della porta interna è un collegamento funzionale tra due unità immobiliari. Non è una fusione nè una unione di fatto.



Saluti

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americansniper
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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 18:36

"totonno" ha scritto:


L'apertura della porta interna è un collegamento funzionale tra due unità immobiliari. Non è una fusione nè una unione di fatto.
Saluti



E la Cucina che non c'è più determina o meno la perdita di autonomia reddituale dell'unità immobiliare?

Chris

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Stefano27

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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 21:34

"EALFIN" ha scritto:
Primo: le variazioni catastali non si fanno al solo scopo di ridurre le tasse ma si fanno quando le circostanze lo richiedono e ne ricorrono le condizioni.

Secondo: la fusione di unità appartenenti a ditte non omogenee non si può fare a meno di dichiarare dette unità come porzioni unite di fatto ai fini fiscali; comunque rimarranno sempre due unità separate ai fini catastali.

Terzo: ai fini fiscali le porzioni unite di fatto possono essere considerate come unica porzione solo qualora il regolamento IMU e/o TARI prevedano detta circostanza (nei vari Comuni in cui eseguo pratiche non mi è mai capitato di vedere che nel loro regolamento IUC si parli delle porzioni unite di fatto e relative agevolazioni).

Quarto: quando un appartamento contiene due cucine, salvo casi particolari, andrebbe comunque accatastato come due unità separate.

Quinto: la fusione fittizia di unità di fatto separate, anche se utilizzate contemporaneamente, comporta di sicuro la verifica a tavolino da parte dei tecnici catastali e, come spesso capita di sentire in discussioni su Geolive, il Catasto potrebbe anche provvedere a separarle d'ufficio o ad invitare le parti affinché eseguano una nuova variazione per la divisione dell'unità precedentemente costituita come unica; non è escluso che le verifiche possano avvenire anche in sopralluogo e quindi in tal caso i tecnici catastali devono trovare la situazione conforme a quanto dichiarato e/o comunque alla normativa in materia.







Grazie per le delucidazioni, chiarissimo. Quindi l'unica cosa che potrei fare , qualora il regolamento comunale lo preveda ai fini IMU/Tari, fare una unione ai fini fiscali. In questo caso come dovrei procedere? Grazie ancora

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2020 alle ore 23:08

Fermo restando se la cosa si possa fare, trattandosi di unità già esistenti, devi presentare una denuncia di variazione per ogni unità con causale Altre DICHIARAZIONE DI PORZIONE DI U. I.

In relazione scrivi: "porzione di u. i. u. unita di fatto con quella di foglio ___ part. ____ sub. ___. rendita attribuita alla porzione di u.i.u. ai fini fiscali."

In ogni planimetria devi riportare tutto l'appartamento al completo solo che la parte facente parte dell'altra unità va disegnata a linea tratteggiata ed il confine fra le due unità deve essere caratterizzato da una linea a tratto e punto.

In ogni planimetria devi riportare le descrizioni previste dalla norma (bagno, cucina, ripostiglio,e cc.) tale da far capire la reale consistenza dell'unità complessiva.

La consistenza e rendita vanno calcolate considerando la porzione intera, come se l'oggetto dell'accatastamento fosse un'unica unità immobiliare.

Di conseguenza la consistenza e la rendita vanno poi ripartite proporzionalmente per ogni unità sulla base del numero e destinazione dei rispettivi locali, il tutto comunque deve dare un totale identico a quello ottenuto considerando l'appartamento nel complesso.

Devi presentare i due Docfa contestualmente ovvero uno dopo l'altro.

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Stefano27

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 0 -  0 - Inviato: 28 Aprile 2020 alle ore 01:01

"EALFIN" ha scritto:
Fermo restando se la cosa si possa fare, trattandosi di unità già esistenti, devi presentare una denuncia di variazione per ogni unità con causale Altre DICHIARAZIONE DI PORZIONE DI U. I.

In relazione scrivi: "porzione di u. i. u. unita di fatto con quella di foglio ___ part. ____ sub. ___. rendita attribuita alla porzione di u.i.u. ai fini fiscali."

In ogni planimetria devi riportare tutto l'appartamento al completo solo che la parte facente parte dell'altra unità va disegnata a linea tratteggiata ed il confine fra le due unità deve essere caratterizzato da una linea a tratto e punto.

In ogni planimetria devi riportare le descrizioni previste dalla norma (bagno, cucina, ripostiglio,e cc.) tale da far capire la reale consistenza dell'unità complessiva.

La consistenza e rendita vanno calcolate considerando la porzione intera, come se l'oggetto dell'accatastamento fosse un'unica unità immobiliare.

Di conseguenza la consistenza e la rendita vanno poi ripartite proporzionalmente per ogni unità sulla base del numero e destinazione dei rispettivi locali, il tutto comunque deve dare un totale identico a quello ottenuto considerando l'appartamento nel complesso.

Devi presentare i due Docfa contestualmente ovvero uno dopo l'altro.



Grazie mille per l'aiuto. 💪🏻 A buon rendere!

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americansniper
Chris Kyle
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 0 -  0 - Inviato: 02 Maggio 2020 alle ore 18:12

"EALFIN" ha scritto:
...........

1) La consistenza e rendita vanno calcolate considerando la porzione intera, come se l'oggetto dell'accatastamento fosse un'unica unità immobiliare.

2) Di conseguenza la consistenza e la rendita vanno poi ripartite proporzionalmente per ogni unità sulla base del numero e destinazione dei rispettivi locali, il tutto comunque deve dare un totale identico a quello ottenuto considerando l'appartamento nel complesso.




Ealfin

Che è una supercazzola?

Mi sembra che quello che dici al punto 1) contraddice quello che dici al punto 2) e anche quello che hai detto nel tuo primo intervento al punto secondo).

Ti potresti spiegare meglio con un esempio. Magari sulla base di quello mio postato sopra. Grazie

Ricordo che la Nota riporta testualmente:

Ai fini del classamento, ad entrambi i beni è attribuita la categoria e classe più appropriata, considenrando le caratteristiche proprie dell'unità immobiliare intesa nel suo complesso (cioè derivante dalla fusione di fatto delle due porzioni), mentre la rendita di competenza viene associata a ciascuna di dette porzioni in ragione della relativa consistenza.

Pertanto: Categoria e classe considerando l'unità nel suo complesso, consistenza e rendita sono quelle della porzione.

Tutto il resto sono fantasie e interpretazioni personali.

Non sono d'accordo nemmeno sulle descrizioni in planimetria: nella parte tratteggiata va scritto solo il mappale. Ma su questo credo ogni Regione possa intepretare perché non è scritto da nessuna parte né quello che dici tu né quello che dico io.

Chris

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