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Autore fotovoltaico su garage C/6

eMANUELA123

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21 Novembre 2013 alle ore 18:12

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 0 -  0 - Inviato: 20 Marzo 2014 alle ore 16:03

Buongiorno a tutti,

sperando di non fare domande banali ma anche utili ad altri,

vi chiedo per calcolare il limite del 15% di rendita di un impianto fv di 3.5 kw per uso domestico/residenziale.

situazione: particella unica con u.i. a/3 (residenza) e C/6 su cui è installato l'impianto a favore di entrambi. La proprietà è la medesima.

devo prendere la rendita dell' A/3, quella dell' C/6 o la somma di entrambe e moltiplicare per il 15% per poi contfrontare il dato con 3.5 kw x 1.200 €?

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Autore Risposta

robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2014 alle ore 16:37

A mio avviso non sei tenuta ad inoltrare la denuncia di variazione.

Ragionaimoci.

In primo luogo, il concetto del 15%, benchè previsto da una nota dell'agenzia, a mio avviso è un concetto un po' astratto. Come valutiamo l'incremento?

Rendita o Valore venale? Opterei per il secondo, lo dice la nota che rimanda alla circ.5/10.

Mettiamo il caso il tuo impianto sia costato 10.000€ (ma sono certo anche meno), applichiamolo al valore dell'immobile, ipotizziamo valga €100.000, l'aumento di valore è stato del 10%......e i benefici derivanti come li calcolo? Certamente son poca cosa se valutiamo la potenza e le unità asservite.

Tra le condizioni poste dalla nota 31892/12, per la quale non sussite l'obbligo di accatastamento è quella che la potenza non superi 3 volte il numero delle uiu le cui parti comuni sono servite dall'impianto.

Fai il conto.....se le uiu sono 2 o 3, la potenza non deve superare rispettivamente i 6kw o 9 kw.

Quindi, concludo, non devi inoltrare denuncia di variazione.

Saluti

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ILLUMINATO

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Dove nasce la luce

 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2014 alle ore 17:43

Salve



Quoto Roberto



Saluti

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eMANUELA123

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2014 alle ore 18:11

Grazie mille per la vostra opinione!

Avete confermato quello che pensavo, ma di cui non ero certa, anch'io non è obbligatoria la denuncia.

Per quanto riguarda la potenza 3 volte le unità immobiliari, penso che però si riferisca alle unità abitative per es. di un condominio: 4 famiglie, unico impianto da 3 x 4 = 12 KW sul tetto comune.

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2014 alle ore 18:20

"eMANUELA123" ha scritto:
penso che però si riferisca alle unità abitative per es. di un condominio: 4 famiglie, unico impianto da 3 x 4 = 12 KW sul tetto comune.



Unità immobiliari, non distingue se abitative o meno.

saluti

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eMANUELA123

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2014 alle ore 19:12

Però se il principio e non tassare i piccoli impianti adibiti alle utenze familiari che non creano fonte di reddito, se una villetta ha 2 garage separati e un piccolo deposito, potrebbe installare 12 kw........

Comunque hai ragione, la tua "sottolineatura" non fa una piega!

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george_ces

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 0 -  0 - Inviato: 23 Marzo 2014 alle ore 08:48

Condivido le risposte di Robertopi anche nelle virgole.

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eMANUELA123

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 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 08:13

Di nuovo grazie mille a tutti, è la prima volta che scrivo su qualche forum e questo dibattito è stato molto interessante!!!

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 08:43

Quoto Robertopi completamente ed a maggior chiarimento allego la copia della risposta fatta al Comune di competenza ed all'AdT per contestare la richiesta di accatastamento - ovviamente depennata dei dati sensibili -:

Al COMUNE di xxxx
VI Settore Funzionale - Uso e Tutela del Territorio
Servizio Concessioni ed Autorizzazioni
E p.c. UFFICIO TRIBUTI
xxxxxxxx
E p.c. Alla AGENZIA DELLE ENTRATE
.....
xxxxxx
Rif. Prot. N°.... del .... Comune di xxxx

Richiesta di accatastamento Impianto Fotovoltaico

Fabbricati Azienda Agricola F. xxx part. xxx subb xxxx.

Il sottoscritto xxx, nato a xxx il xxx
ivi domiciliato in Loc. xxxxxx [color=navy]n. xx, proprietario degli immobili citati in oggetto, in risposta alla lettera di invito all’accatastamento dell’impianto fotovoltaico realizzato con S.C.I.A. N. xxx del xxx, presa visione della stessa, porta a conoscenza agli enti in indirizzo che :[/color]
l’impianto di produzione di energia elettrica realizzato con pratica edilizia detta, sulla copertura del fabbricato sito ove sopra e distinto in Catasto Fabbricati al F xx part. xx subxx è un impianto ad uso principale degli immobili di mia proprietà distinti al F. xx part. xx sub xxx e consistenti quindi in cinque u.i.u.

Quindi la copertura dell’ uiu F xxx part. xx subxx, sulla quale è stato installato l’impianto di produzione della potenza di 6,36 Kw di che trattasi, non ha autonoma rilevanza catastale, ma costituisce semplice pertinenza della uiu detta;

Che l’impianto in parola è di modesta entità in termini dimensionali e di potenza e soprattutto destinato all’uso domestico dell’ abitazione e degli accessori agricoli ad essa annessi ;

Che in base alla circolare dell’Agenzia del Territorio prot. 31892 del 22/06/2012 c. 2 (pag 4) , non sussiste l’obbligo di dichiarazione in catasto di detto impianto perché la potenza nominale complessiva, espressa in Kw non è superiore a tre volte il numero delle uiu le cui parti comuni sono servite dall’impianto :

Kw 6,36 < ( 3 x 5 )

Con osservanza.

zzzz.li xx.xx.xx
xxxxxxx


[color=#ff0000]NOTA: Pratica chiusa positivamente![/color]

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dado48

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 10:49

"Robertopi" ha scritto:
Tra le condizioni poste dalla nota 31892/12, per la quale non sussite l'obbligo di accatastamento è quella che la potenza non superi 3 volte il numero delle uiu le cui parti comuni sono servite dall'impianto.
Unità immobiliari, non distingue se abitative o meno.


"Geoalfa" ha scritto:
Che l’impianto in parola è di modesta entità in termini dimensionali e di potenza e soprattutto destinato all’uso domestico dell’ abitazione e degli accessori agricoli ad essa annessi


Dalla Circolare nº 36/E del 19 Dicembre 2013:

Non hanno autonoma rilevanza catastale, e costituiscono semplici pertinenze delle unità immobiliari, le porzioni di immobili ospitanti gli impianti di produzione di energia di modesta entità, in termini dimensionali e di potenza, come, ad esempio, quelli destinati prevalentemente ai consumi domestici.

la potenza nominale dell’impianto fotovoltaico non è superiore a 3 chilowatt per ogni unità immobiliare servita dall’impianto stesso;

Sono naturalmente d'accordo con quanto scrivono Robertopi e Geoalfa in relazione all'installazione di impiano fotovoltaico con potenza di 3 KW per unità immobiliare, viene chiaramente detto dalla Circolare.

Non lo sono invece in relazione a voler forzare sul numero delle unità immobiliari, senza entrare nel merito della loro destinazione.

Esempio: nº 1 unità abitazione Categoria A con unità garage di categoria C/6, asservite entrambe ad un solo contatore Energia Elettrica.

Secondo il mio parere è ammesso un solo impianto fotovoltaico con potenza massima di 3 KW, poichè la Circolare parla di impianti destinati prevalentemente ai consumi domestici.

Mi sembra più logico, e meno "italiano", conteggiare il numero di unità immobiliari con il relativo numero di contatori elettrici.

Altre considerazioni ?

Ciao, buon lavoro.

NB. Perché non si riesce a formattare i Post secondo i colori ed i caratteri speciali in modo da evidenziare meglio quanto scriviamo, ma ad un certo punto tutto si disfa e si scioglie ?

Sono sei volte che rientro per cercare di .... sistemare !

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eMANUELA123

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 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 11:09

Buongiorno dado48,

devo dire che la dialettica non ti manca e che mi sembri una persona molto funzionale ed organizzata (gerarchia visiva delle frasi) complimenti!!!

Volevo dire che per quanto riguarda edifici con carattere di ruralità, pensavo viaggiasse tutto in maniera leggermente diversa, cioè il limite, se esistono le caratteristiche è 200 Kw, resta comunque l'eventuale richiesta di ruralità....

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SIMBA964

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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20 Marzo 2014 alle ore 17:05

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 11:34

Salve



Sul quesito molto interessante e formativo, sarebe opportuno che chi ha avuto casi simili di mettere a disposizioni le loro esperiente in merito. Credo in Italia ci siano milioni di impianti installati su fabbricati ad uso residenziale con abitazione e garage.

Ma ho l'impressione che non ci sia riscontro in banca dati del censimento di detti impianti, siamo al solito marasma all'Italiana.

Buon lavoro a tutti

Saluti cordiali

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 11:43

Claudio,

complimenti per la tua solita e arcinota precisione, ma questa volta non riesco a seguirti, perchè nella italianità delle conclusione alla mia ovvia e puntuale osservazione c'é un motivo assolutamente e ragionevolmente concludente:

La ovvietà dello scopo per cui, dopo aver forzato ad investire nella applicazione dell'impianto fotovoltaico, lo stato ladrone o la longa manu della assetata burocrazia per esso, ha voluto ancora una volta rimestare con la scusa dell'illeggibilità della lingua italiana usata!

Ebbene, personalmente non sono uso a farmi s. mentali, ma ragiono terra terra:

Ho una azienda agricola, autonoma e nella sua autonomia, mi si consente di possedere una abitazione, un garage, alcune uiu dove svolgo la mia attività e tutte insieme queste mie uiu fanno parte della mia attività e in essa sono compresi i consumi per svolgerla onestamente, come sempre ho fatto!

E fin qui nulla da eccepire, perchè quando lo stato ladrone ( o chi per esso) per cercare di rubare dal mio scarno budget alcuni denari che invece mi occorrono per tirare avanti la baracca, briga per tassare anche ciò che con fatica e sacrifici ho fatto e fo per migliorare la condizione di vita della mia famiglia, poi, mi inc..zo come un toro punzecchiato !

Ed interpreto il passaggio, scritto non in una lingua bellissima: "Non hanno autonoma rilevanza catastale, e costituiscono semplici pertinenze delle unità immobiliari, le porzioni di immobili ospitanti gli impianti di produzione di energia di modesta entità, in termini dimensionali e di potenza, come, ad esempio, quelli destinati prevalentemente ai consumi domestici", la potenza nominale dell’impianto fotovoltaico non è superiore a 3 chilowatt per ogni unità immobiliare servita dall’impianto stesso;" .... ma in un italiota, sempre più difficile con una pomposa e contorta frase di assai dubbia interpretazione scritta per indicare che le uiu le quali ospitano i famigerati impianti, non sono altro che luoghi dove sono installati gli impianti stessi, non censibili in quanto impianti di modesta entità asserviti ad uiu esenti dall'obbligo di censimento e quindi tassazione!

A me sembra una chiara e perseguibile posizione, che ne dici?

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 13:26

Egregio Caludio (dado48), questa volta devo dissentire dal tuo parere.

Ti dico perchè:

L'uso domestico a cui fa riferimento la norma è specificato, a mio avviso, primo, per indicarne la limitata potenza, cui occorre ovviamente per un consumo "casalingo" ed escludere perciò, da questa condizione, l'utilizzo per scopi industriali dell'impianto.

Un C/6 o un C/2, ancorchè potenzialmente pertinenze dell'abitazione, restano delle uiu autonome e come tali, io, non mi sento, ma nemmeno credo fosse intenzione del "legislatore", escluderle dal computo degli immobili per soddisfare la condizione prevista per non procedere al censimento dell'impianto.

Saluti

roberto

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dado48

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 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2014 alle ore 14:11

Voglio innanzitutto ribadire che sono intervenuto solo e soltanto per cercare di porre in discussione il numero degli impianti fotovoltaici con il numero di unità immobiliari a questo asservite e non, invece per controbattere su quanto riportato da Geoalfa, anche se quel caso andrebbe approfondito, solo però se ne conoscessimo perfettamente le dimensioni e le caratteristiche: per quel caso, in ogni modo mi pare d'aver capito che è Pratica chiusa positivamente!

Secondo me, invece, il Legislatore, come al solito abbastanza farraginoso, ha voluto imporre un limite alla potenza massima (3 KW), forse perchè tale potenza ha un trattamento privilegiato quando trattasi di abitazione "prima casa" e su tale limite si è fermato o forse perchè, probabilmente la maggioranza delle abitazioni ha un contatore di tale potenza.

Ed è propriio questo il limite che, secondo il mio parere, non è logico.

Ammettiamo un'abitazione che sia stata munita di impianto geotermico per il riscaldamento invernale ed il condizionamento estivo con una potenza installata sulla pompa di calore di circa 6/8 KW ed ammettiamo che sia stato installato anche un impianto fotovoltaico capace di produrre l'energia elettrica consumata dall'impianto nel corso dell'anno, oltre naturalmente al consumo consueto di energia elettrica, in modo che vi sia pareggio tra produzione e consumo.

Con queste condizioni i 3 KW servirebbero a ben poco e se ne dovrebbero installare, a naso, 10/12, con conseguente aggiornamento obbligatorio della rendita catastale.

E qui non posso che sottoscrivere quanto detto da Geoalfa:

perchè quando lo stato ladrone ( o chi per esso) per cercare di rubare dal mio scarno budget alcuni denari che invece mi occorrono per tirare avanti la baracca, briga per tassare anche ciò che con fatica e sacrifici ho fatto e fo per migliorare la condizione di vita della mia famiglia, poi, mi inc..zo come un toro punzecchiato !

Continuo invece a dissentire con Robertopi, proprio perché ritengo che, nel caso in esame e solo per quanto concerne scopi residenziali, il concetto di unità immobiliare debba comprendere anche quelle pertinenze che, seppure munite di propra rendita, sono strettamente legate all'abitazione.

Ulteriori apporti ?

Ciao, buon lavoro.

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