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Autore Come segnare un portico nell'elaborato planimetrico

tractor

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07 Febbraio 2005

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Como

 0 -  0 - Inviato: 25 Febbraio 2007 alle ore 21:07

ciao a tutti,
nell'elaborato planimetrico al piano terra come deve essere segnato un portico?
nel piano primo vanno anche segnate le sagome dei blaconi o solo la sagoma del primo piano senza balconi?
infine,sempre nell'elaborato planimetrico al piano terra,deve essere segnata anche la presenza di un piano sottostrada?
grazie

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Autore Risposta

gaetano59

Iscritto il:
04 Gennaio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 26 Febbraio 2007 alle ore 10:21

L'elaborato planimetrico va fatto per ciascun livello (piano) del fabbricato, quindi anche per il piano sottostrada.

Per quanto riguarda i balconi e il portico devi tenere presente che l'elaborato planimetrico è quel documento tecnico che serve a rappresentare nel modo più chiaro possibile tutti i sub. del fabbricato, quindi non c'è una norma specifica alla quale attenersi ma è il tecnico redattore che in base alla propria esperienza lo disegna come meglio crede per raggiungere il livello di "chiarezza e leggibilità" necessario ad una corretta iterpretazione (in special modo per i beni comuni).

ciao

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Maurizio76

Iscritto il:
26 Febbraio 2007

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254

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 0 -  0 - Inviato: 26 Febbraio 2007 alle ore 10:48

"gaetano59" ha scritto:
...devi tenere presente che l'elaborato planimetrico è quel documento tecnico che serve a rappresentare nel modo più chiaro possibile tutti i sub. del fabbricato, quindi non c'è una norma specifica alla quale attenersi ma è il tecnico redattore che in base alla propria esperienza lo disegna come meglio crede per raggiungere il livello di "chiarezza e leggibilità" necessario ad una corretta iterpretazione (in special modo per i beni comuni).

ciao



Se per elaborato planimetrico intendete il quadro d'unione di tutti i subalterni mi vien da dissentire sul fatto che questo dovrà essere più chiaro possibile in quanto a seguito di diverse modifiche indicatemi e fattemi fare da svariati tecnici catastali mi son trovato ad avere dei quadri d'unione tutto fuorchè chiari e comprensibili, ma privi ad esempio di linee di divisione tra i vari subalterni e le parti comuni, con magari solo indicate le frecce d'accesso e cose simili. Il tutto magari per snellire i sistemi informatici del catasto, ma a discapito della chiarezza dei contenuti...se poi al tutto uniamo la discrezionalità con cui un tecnico catastale può giudicare l'elaborato rispetto ad un suo collega mi trovo ancor più in disaccordo col termine "chiaro"... ovviamente non dico questo come sfogo nei confronti di Gaetano, ci mancherebbe, in quanto lui ha perfettamente ragione...

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gaetano59

Iscritto il:
04 Gennaio 2007

Messaggi:
1296

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 0 -  0 - Inviato: 26 Febbraio 2007 alle ore 12:31

7. ALCUNI CHIARIMENTI DI NATURA PROCEDURALE E CATASTALE

Elaborato planimetrico

Come e' noto, questa elaborazione grafica rappresenta, come dichiarazione di parte, la chiave di lettura della subalternazione eseguita dal professionista, il quale indica anche la destinazione d'uso delle varie unita' immobiliari e delle varie parti comuni, allo scopo di permetterne una agevole individuazione. La rappresentazione grafica puo' essere eseguita nella scala ritenuta piu' opportuna dal tecnico presentatore, preferibilmente 1:500 o 1:200.

Inoltre, si precisa quanto segue:

. l'elaborato planimetrico e' obbligatorio per:

- denuncia di nuova costruzione quando siano presenti due o piu' unita' immobiliari aventi porzioni e/o dipendenze in comune;

- denunce di unita' in corso di costruzione quale che sia il numero di u.i. anche se non sono presenti parti comuni;

- denunce di variazione qualora l'elaborato sia gia' presente agli atti dell'ufficio ovvero quando si costituiscono beni comuni censibili e beni comuni non censibili.

. l'elaborato planimetrico puo' essere omesso qualora siano presenti solo corti di proprieta' esclusiva di ogni singola unita' immobiliare, le quali devono essere rappresentate graficamente per intero e senza interruzioni della linea di confine, esclusivamente nella corrispondente planimetria;

. le unita' ascrivibili alle cosiddette categorie fittizie (F1, F2, ...), devono essere individuate esclusivamente nell'elaborato planimetrico, con esclusione della presentazione di singole planimetrie;

. le parti comuni (cortili, ingressi, vani scale, centrale termica ...) devono essere indicate, in modo completo, solo nell'elaborato planimetrico, in quanto, a seguito di una eventuale variazione dei beni comuni non censibili, sara' possibile ripresentare solo il modello EP di aggiornamento e non tutte le singole planimetrie nelle quali sono rappresentate le parti comuni oggetto di variazione;

. le corti comuni ed i beni comuni non censibili, come i vani scala, le lavanderie, le centrali termiche ecc..., indicati nel modello EP vanno rappresentati interamente, evitando interruzioni della linea di confine;

. qualora si debba variare un elaborato planimetrico gia' depositato agli atti, si possono ripresentare le sole pagine variate;

. i beni comuni non censibili (vano scala, centrale termica ...) ed i beni comuni censibili (garage condominiale, cantina condominiale, alloggio del portiere...), indicati nell'elenco subalterni, devono essere chiaramente definiti nella loro destinazione e nel loro abbinamento agli identificativi principali (...comune ai sub...);

. l'elaborato planimetrico a seguito di tipi di frazionamento, per espropri relativi a strade, ferrovie e canali deve essere ripresentato qualora sia gia' agli atti, mentre puo' esserne omessa la presentazione qualora non sia presente. In entrambi i casi non e' comunque obbligatoria la ripresentazione delle planimetrie;


Ferme restando le presenti indicazioni di massima, riprese dalla circolare n. 9/2001:

Ribadisco che il tecnico proponente è il solo responsabile dell’elaborato planimetrico, soprattutto in caso di insorgenza di contenzioso tra i diversi proprietari, per cui non vedo come il tecnico catastale possa sindacare su un atto tecnico così importante.
Io in alcuni casi particolari (ad esempio viali comuni di larghezza variabile) ho scritto addirittura le misure nell’elaborato.

Ciao

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Maurizio76

Iscritto il:
26 Febbraio 2007

Messaggi:
254

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 0 -  0 - Inviato: 26 Febbraio 2007 alle ore 14:09

Se fosse possibile ti allegherei un esempio di quadro d'unione dei subalterni così come mi è stato richiesto ed accettato dal catasto di una certa città e credo che di comprensibile trovereste poco...ma la cosa assurda è che mentre magari in un comune l'elaborato lo vogliono così, in un altro comune lo vogliono in maniera un poco diversa...e questo comporta l'andare avanti e indietro con la pratica diverse volte dall'ufficio al catasto...

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