Salve a tutti ,
vi sottopongo il mio caso in quanto non riesco a trovare in rete qualcosa di analogo
.L'immobile da me costruito come prima casa , viene presentato dall'architetto con dicitura "taverna" per un locale non abitabile (completamente interrato ,privo di scarichi ,riscaldamento e superficie vetrata non sufficiente ) nei progetti in comune e al catasto.
purtroppo ignaro della legge Tupini (e della quale il notaio si è ben guardato dall'avvisarmi), verso IVA al 4% sull'importo dovuto all'impresa costruttrice.
L'immobile viene accatastato con DOCFA in classe A7 quindi non di lusso , anche se è ben noto che per la AE non fa testo.
Dopo qualche mese arriva lettera dalla AE dove si chiede corrispettivo ,per arrivare al 20% più mora , in quanto con il locale accatastato come taverna superiamo i 240 mq.(N.B. Sui documenti arrivati hanno sbaglaito alla grande i mq indicando 465 contro i 265 reali!!)
su suggerimento di altro tecnico interpellato eseguiamo nuovo docfa retroattivo accatastando la parte prima indicata come taverna della stessa abitazione , come altro subalterno della particella insieme al garage che era già separato.
Questo a ragion veduta in quanto il locale prima presentato come taverna non è direttamente collegato alla casa ed è raggiungibile solo da una scala situata nel garage che era già accatastato a parte. Praticamente si vuole correggere l'accatastamento con uno ritenuto formalmente più corretto. È infatti noto che qualche catasto per lo stesso tipo di situazione respinge i docfa indicando che locali separati dall'unità immobiliare principale e con altro accesso vanno accatastati con un'altro subalterno.
Il catasto accetta il nuovo accatastamento.
Quindi confidenti nella corretta logica della situazione , faccio ricorso e chiedono annullamento dell'atto da parte della AE.
faccio presente che il tutto viene presentato con documentazione fotografica degli accessi e della stanza che è effettivamente adibita a cantina / deposito.
L'agenzia dell'entrate non accetta in quanto secondo,loro il nuovo accatastamento è pretenzioso e fatto solo per evitare l'accertamento ,tuttavia nell'ambito delle loro possibilità sarebbero disposti a ridurre in parte la mora se accetto di versare il restante 16% senza andare in giudizio.
cosa ne pensate?
vi è mai successo qualcosa di simile?
verso il dovuto o tentò il tutto per tutto?
grazie
Gabriele