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Argomento: Copyright ...

Autore Risposta

dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2010 alle ore 13:00

Salve

Penso che l'oggetto della discussione non sia il fatto se il cliente paga o meno ma la proprietà intellettuale di quanto redatto o prodotto.

Stamattina ho chiacchierato di questo con un collega Architetto e tutti e due siamo stati concordi su tutto.

Innanzitutto dipende da quale incarico è stato affidato e quì ci dobbiamo svegliare tutti.
La formulazione dell'incarico è vincolante: più ti do e più paghi.

Oggi è più facile e si verifica spesso che il cliente cambi tecnico.
Da questo se ne deduce che, mentre una volta del lucido non gliene fregava niente a nessuno, ora con l'informatizzazione è facile che si possa usufruire gratuitamente del lavoro di un altro.
Anche in campo catastale si verifica spesso che si possa utilizzare, anche solo per verifica, il file del libretto altrui.
Infatti l'ADT NON fornisce file ma solamente stampe.

Infatti, mi diceva l'Architetto, molti danno solo file firmati e protetti, file pdf con scritto sopra che viene rilasciato solamente per gli usi per cui è stato pagato e richiesto.
Stampe con sopra scritto che il file è tutelato dalla legge sul diritto d'autore e via discorrendo e che è di proprietà del Tecnico.

Addirittura file pdf SOLO stampabili e tutto il resto protetto.

Io penso che anche noi dobbiamo iniziare a dare QUALITA' e in cambio pretendere rispetto per la nostra professionalità. E sono convinto che questo paga.

Pensate solamente al fatto che per Privacy nessuno può detenere dati o documenti di altri senza la loro autorizzazione scritta.

Hai voglia a dire che i file sono tuoi.

Penso che ci sia bisogno di un grande e profondo ripensamento di tutta la visione della professione intesa come tutela della stessa anche da parte degli albi professionali.

Se un cliente chiede TUTTA la documentazione riguardante un Atto di aggiornamento, gliela devi dare tutta e se chiede di non conservare nulla di quanto lo riguarda DEVI distruggere tutto, ad esclusione di quanto la legge OBBLIGA a conservare, l'atto di aggiornamento per 5 anni, Le fatture, ecc.

A meno di patti contrari.

Quanti di noi rispettano l'obbligo di segnalazione agli organi competenti di conservazione di un archivio informatico? (Legge penale)

Io inviterei quanti di noi sono ferrati in questo campo a stilare un incarico tipo che preveda tutti questi aspetti in modo evidente e puntuale, a tutela nostra e a garanzia del cliente.
Magari con l'assistenza di un avvocato con i controcosidetti.

cordialmente

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Silvano

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 0 -  0 - Inviato: 06 Dicembre 2010 alle ore 11:26

Trovo questa discussione molto interessante e non mancherò di chiedere lumi ai miei amici avvocati (purtroppo ne ho più d'uno...).
Sono un sostenitore della stesura di contratti per laffidamento dell'incarico, ma giuro che a questo non avevo mai pensato. Per esempio, negli incarichi pubblici che eseguo, è ben specificato cosa devo produrre, e quello devo consegnare per poter richiedere il pagamento. Il dramma più grosso a mio avviso c'è quando operiamo da terzisti (inorridisco a questo termine) o service (questo mi fa passare l'appetito e ce ne vuole...): essere esecutori di un servizio professionale per un altro tecnico è un "affare" delicato proprio per questi aspetti.

Io personalmente, ma è possibile che sbagli, considero mie tutte quelle operazioni atte a personalizzare un documento: dallo stile di stampa all'impaginazione di un file word... al mio cliente a sto punto dò un file di testo con il solo contenuto del documento e non la formattazione... stesso vale per un disegno dwg...
Per un rilievo la fornitura del file modulistica.pdf è come aver dato praticamente tutto! Sappiamo che il pdf è importabile nei programmi di topografia... dirò di più: da una stampa di un progetto chiunque può generare un file dwg editabile, e per questo principio è inutile che io fornisca il cliente di un dwg; questo servirebbe solo ed esclusivamente per essere editato, quindi modificato, quindi riutilizzato: e dovrei quindi a priori farmi pagare il 25-50% o parte di questi per la sola opportunità che dò al cliente di riutilizzarlo...

Un cliente che mi chiede un dwg credo abbia scopi ben precisi che non gli sono consentiti, la miglior tutela che abbiamo, credo, resta quella di accordare preventivamente ogni particolare del rapporto tra noi e il cliente.

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francescox

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 06 Dicembre 2010 alle ore 20:14

Sarebbe opportuno inserire nel modello di incarico professionale anche l'opzione sulla consegna o meno del file editabile del lavoro CAD. Parlando con il settore lavori pubblici di un comune sembrerebbe che per loro sia normale la consegna da parte del tecnico anche del file dell'elaborato. A me tutta sta normalità suona alquanto strana perchè se mi si chiede il progetto di un'abitazione sono tenuto alla consegna del cartaceo e non anche del file. Se dopo di me un altro collega per la stessa abitazione è incaricato della redazione del mappale vuol dire che deve tirar su le maniche a fare il suo bravo rilievo. Cosa diversa se il collega chiede a me la disponibilità del file... in quel caso potrei fare un'eccezione. 8) :roll: :wink:

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dioptra

(GURU)

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 06 Dicembre 2010 alle ore 22:07

Salve

In merito alla discussione riporto un altro caso:

lavoro abbastanza corposo per una impresa di costruzioni.
Il progetto prevede l'esecuzione a stralci ma il progetto stesso è stato, ovviamente, predisposto per intero.
Ad un certo punto l'impresa cambia il progettista e chiede anche il progetto e i file.
Col cavolo, c'è voluta una gran voglia di lavorare ma è stato tranciato di netto tutta la parte non eseguita e consegnato all'imprresa solamente i PDF.

Se ci fosse stato un bel contrattino non si sarebbe arrivati a nessuna discussione o diatriba.

Per ciò che riguarda i lavori topografici sono del parere che un po' alla volta la clientela si eleverà di cognizioni di causa e un poco alla volta inizierà a pretendere di più della semplice stampa, e vorrà anche i file.
E' quindi necessario organizzarsi per farsi pagare il dovuto su tutto, anche i file.
E nel caso il cliente li pretendesse in un formato particolare farsi pagare anche la conversione.

cordialmente

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geosys

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 0 -  0 - Inviato: 06 Dicembre 2010 alle ore 23:51

Salve, leggendo quanto fin qui riportato, mi è venuto spontaneo andare a rivedere lo schema del "Disciplinare di incarico" che ho realizzato sulle indicazioni suggerite dal CNG con Delibera del 06.10.1992 (l'allora Scheda per la tenuta del repertorio della Clientela) e quindi ho modificato alcune parti con l'aggiunta del "mio" paragrafo 6.8 riguardante appunto i rapporti con la Clientela e la proprietà dei vari files.


"6.8
Al Cliente verrà consegnata copia del lavoro svolto, su supporto digitale da cui si potrà stampare su carta il contenuto relativo alla documentazione presentata ai vari Enti preposti in forma di files con estensione .pdf, ai files specifici di presentazione relativamente ai software pubblici Pregeo e Docfa, nelle loro più aggiornate versioni di utilizzo (qualora si utilizzano detti programmi in funzione dell'incarico ricevuto), e alla documentazione cartacea in originale rilasciata dagli Enti quali Ricevute di avvenuta presentazione e liquidazione degli importi dovuti per legge (in ogni caso anch'esse inserite in forma digitale).

dalla Tariffa Professionale:

Art. 7

La proprietà intellettuale che spetti al geometra in conformità alle leggi, per l'opera ideata e gli atti tecnici che la compongono, non è in alcun modo pregiudicata dall'avvenuto pagamento dei compensi e indennizzi dovutigli.
Il committente non può, senza il consenso del geometra, valersi dell'opera e degli atti tecnici che lo compongono per uno scopo diverso da quello per cui furono commessi.

Qualora un elaborato venga usato anche per altre applicazioni, oltre quella per cui fu commesso, o ne venga dal committente ripetuto l'uso, al geometra spetta, per ogni nuova applicazione, un compenso non inferiore al 25 % e non superiore al 50 % delle competenze stabilite dalla tariffa in ragione inversa del numero delle applicazioni oltre alle intere competenze per le nuove prestazioni da esse dipendenti (rilievi, tracciamenti, contratto, direzione dei lavori, liquidazione, ecc.).

Art. 13

Al committente spetta, salvo particolari pattuizioni, una sola copia di tutti gli elaborati di cui si compone l'operazione commessa. Il geometra è tenuto a fornirgli tutti i dati, le notizie e gli atti necessari perché gli sia possibile di valersi pienamente dell'opera commessa, e non avrà diritto a ulteriori compensi per tali notizie, dati e atti, se essi possono implicitamente ritenersi compresi nei compensi esposti nella specifica.

Resteranno proprietà del professionista i files di lavoro propedeutici alla definizione della pratica quali quelli necessari allo sviluppo di disegni utili alla compilazione dei modelli finali (anche per i programmi Pregeo e Docfa), - files in formato .dxf e/o .dwg - per i quali si applica il diritto sulla proprietà intellettuale, essendo detti files il risultato dell'impegno lavorativo propri del professionista in espletamento dell'incarico ricevuto."

Penso che è pur sempre un atto bilateralmente accettato con l'apposizione delle proprie firme per cui....

Un saluto a tutti, Geom. Valeria

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marcusweit

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29 Maggio 2004

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 0 -  0 - Inviato: 07 Dicembre 2010 alle ore 01:18

"geosys" ha scritto:

Resteranno proprietà del professionista i files di lavoro propedeutici alla definizione della pratica quali quelli necessari allo sviluppo di disegni utili alla compilazione dei modelli finali (anche per i programmi Pregeo e Docfa), - files in formato .dxf e/o .dwg - per i quali si applica il diritto sulla proprietà intellettuale, essendo detti files il risultato dell'impegno lavorativo propri del professionista in espletamento dell'incarico ricevuto."

Penso che è pur sempre un atto bilateralmente accettato con l'apposizione delle proprie firme per cui....

Un saluto a tutti, Geom. Valeria



e come comprare un vestito di un noto stilista e poi bussare alla porta e chiedere il disegno e i tessuti con cui l'ha fatto. Te paghi il prodotto finale, non tutto lo studio e la lavorazione. Sennò la ricerca non avrebbe senso.

Chiunque di noi per effettuare un progetto, docfa o pregeo ha fatto degli studi, ha perso tempo, ha cercato, letto, appreso da altri e dagli sbagli che ha fatto, e quindi non sottovalutiamo le nostre intellettualità e non svendiamole. Logico siamo in tanti a poter far questo, ma ognuno comunque alla fine lo fa in una sua maniera e con una sua eleganza, intelligenza e procedura.

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geoermann

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(VA)

 0 -  0 - Inviato: 07 Dicembre 2010 alle ore 08:12

Quando richiesto consegno un pdf protetto con solo la stampa consentita e firmato digitalmente in modo che qualsiasi modifica faccia decadere la validità del file.

Qualora è richiesto il vettoriale fornisco un dxf con tutto il disegno duplicato più volte su layer 0, blocchi e quote esplose in modo da rendere difficile la vita ai furbetti che lavorano sottocosto sfruttando il lavoro altrui, sempre più spesso mai adeguatamente remunerato.

Eccezion fatta per la PA nel rispetto del codice digitale.

Personalmente non vedo l'utilità di avvalermi di file redatti da altri se non come bozze di lavoro, si rischia troppo ad utilizzare file redatti da altri con certe professionalità che circolano ......

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 07 Dicembre 2010 alle ore 08:20

Salve

Mi pare che la formulazione sia abbastanza garante dei rispettivi diritti.

Pongo ora una domanda polemica:
ma chi ci dovrebbe tutelare, che fa?

Non si dovrebbe essere occupato da tempo di emanare o suggerire una aggiunta alla attuale normativa?

Sono tutte domande che sorgono spontanee nel momento in cui si pensa al Superiore come a qualcuno impegnato fortemente nella tutela del sottoposto, a garanzia del superiore stesso che, peraltro, esercita la stessa professione.

cordialmente

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francescox

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24 Marzo 2005

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 07 Dicembre 2010 alle ore 13:06

"geosys" ha scritto:
Salve, leggendo quanto fin qui riportato, mi è venuto spontaneo andare a rivedere lo schema del "Disciplinare di incarico" che ho realizzato sulle indicazioni suggerite dal CNG con Delibera del 06.10.1992 (l'allora Scheda per la tenuta del repertorio della Clientela) e quindi ho modificato alcune parti con l'aggiunta del "mio" paragrafo 6.8 riguardante appunto i rapporti con la Clientela e la proprietà dei vari files.


"6.8
Al Cliente, su espressa richiesta, verrà consegnata copia del lavoro svolto, su supporto digitale da cui si potrà stampare su carta il contenuto relativo alla documentazione presentata ai vari Enti preposti in forma di files con estensione .pdf, ai files specifici di presentazione relativamente ai software pubblici Pregeo e Docfa, nelle loro più aggiornate versioni di utilizzo (qualora si utilizzano detti programmi in funzione dell'incarico ricevuto), e alla documentazione cartacea in originale rilasciata dagli Enti quali Ricevute di avvenuta presentazione e liquidazione degli importi dovuti per legge (in ogni caso anch'esse inserite in forma digitale).

dalla Tariffa Professionale:

Art. 7

La proprietà intellettuale che spetti al geometra in conformità alle leggi, per l'opera ideata e gli atti tecnici che la compongono, non è in alcun modo pregiudicata dall'avvenuto pagamento dei compensi e indennizzi dovutigli.
Il committente non può, senza il consenso del geometra, valersi dell'opera e degli atti tecnici che lo compongono per uno scopo diverso da quello per cui furono commessi.

Qualora un elaborato venga usato anche per altre applicazioni, oltre quella per cui fu commesso, o ne venga dal committente ripetuto l'uso, al geometra spetta, per ogni nuova applicazione, un compenso non inferiore al 25 % e non superiore al 50 % delle competenze stabilite dalla tariffa in ragione inversa del numero delle applicazioni oltre alle intere competenze per le nuove prestazioni da esse dipendenti (rilievi, tracciamenti, contratto, direzione dei lavori, liquidazione, ecc.).

Art. 13

Al committente spetta, salvo particolari pattuizioni, una sola copia di tutti gli elaborati di cui si compone l'operazione commessa. Il geometra è tenuto a fornirgli tutti i dati, le notizie e gli atti necessari perché gli sia possibile di valersi pienamente dell'opera commessa, e non avrà diritto a ulteriori compensi per tali notizie, dati e atti, se essi possono implicitamente ritenersi compresi nei compensi esposti nella specifica.

Resteranno proprietà del professionista i files di lavoro propedeutici alla definizione della pratica quali quelli necessari allo sviluppo di disegni utili alla compilazione dei modelli finali (anche per i programmi Pregeo e Docfa), - files in formato .dxf e/o .dwg - per i quali si applica il diritto sulla proprietà intellettuale, essendo detti files il risultato dell'impegno lavorativo propri del professionista in espletamento dell'incarico ricevuto."

Penso che è pur sempre un atto bilateralmente accettato con l'apposizione delle proprie firme per cui....

Un saluto a tutti, Geom. Valeria



Suggerirei una piccola aggiunta, come evidenziato.

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Silvano

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 0 -  0 - Inviato: 07 Dicembre 2010 alle ore 16:25

Purtroppo normare l'informatica è un'opera titanica... probabilmente improponibile visti i repentini sviluppi tecnologici. L'unica forma di salvaguardia è la scrittura privata e in questo il pubblico ci aiuta: ogni incarico è ben descritto nel disciplinare, opere eseguite dal professionista, documentazione da consgenare (cartacea e informatica), tempistica, scadenze, costi, spese... ogni richiesta in più è oggetto di una nuova disciplinare, con nuove opere, documenti, costi, etc...

Chi ci tutela però dovrebbe mettere un po' di chiarezza perchè, come al solito, l'uniformità di comportamento da parte dei tecnici è segnale di serietà e competenza per tutta la professione.

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geosys

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 0 -  0 - Inviato: 07 Dicembre 2010 alle ore 17:27

x francescox
si, sono d'accordo sull'aggiunta, però io da un po' di tempo uso consegnare al cliente insieme alla "Fattura"... anche il CD di cui sopra e vedessi la contentezza nel trovarsi tra le mani quell'oggetto quasi misterioso, con la bella copertina tutta colorata con il logo dello studio, con i titoli delle varie fasi del lavoro, lì tutto per loro... "altro che la carta di una volta eh signora geometra..."- E ce ne torniamo a casa entrambi felici (lui con il CD) e contenta (io se ho in tasca l'assegno...)

Un caro saluto a tutti, Geom. Valeria

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2011 alle ore 19:40

Salute!
torno sull'argomento per mettervi a conoscenza che il CNG e GL ha pubblicato la circolare n. 832/2011 del 27/1/2011 che chiarisce ufficialmente tutti gli argomenti qui discussi.

chi è interessato potrà averne copia rivolgendosi al proprio collegio.

Nei limiti di tempo , poco, di questi giorni tenterò di farvi avere copia in questo sito.

cordialità

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VisualTAF

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Verbania Piemonte Italia

 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2011 alle ore 20:18

"geoalfa" ha scritto:
Salute!
torno sull'argomento per mettervi a conoscenza che il CNG e GL ha pubblicato la circolare n. 832/2011 del 27/1/2011 che chiarisce ufficialmente tutti gli argomenti qui discussi.

chi è interessato potrà averne copia rivolgendosi al proprio collegio.

Nei limiti di tempo , poco, di questi giorni tenterò di farvi avere copia in questo sito.

cordialità



Ciao Gianni!
La circolare è già in rete.
www.cng.it
Sezione "Circolari CNG" (barra orizzontale sotto i loghi)

Ciao
Beppe

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dado48

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24 Novembre 2005

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2070

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 01 Febbraio 2011 alle ore 18:24

Desunta dal Sito del Collegio di Varese ecco, immediatamente a portata di .... mano, la Circolare:

www.collegio.geometri.va.it/pdf/2011/921...

Ciao, buon lavoro a tutti.

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george_ces

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09 Giugno 2007

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610

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 0 -  0 - Inviato: 02 Febbraio 2011 alle ore 00:03

"marcusweit" ha scritto:
"geosys" ha scritto:

Resteranno proprietà del professionista i files di lavoro propedeutici alla definizione della pratica quali quelli necessari allo sviluppo di disegni utili alla compilazione dei modelli finali (anche per i programmi Pregeo e Docfa), - files in formato .dxf e/o .dwg - per i quali si applica il diritto sulla proprietà intellettuale, essendo detti files il risultato dell'impegno lavorativo propri del professionista in espletamento dell'incarico ricevuto."

Penso che è pur sempre un atto bilateralmente accettato con l'apposizione delle proprie firme per cui....

Un saluto a tutti, Geom. Valeria



e come comprare un vestito di un noto stilista e poi bussare alla porta e chiedere il disegno e i tessuti con cui l'ha fatto. Te paghi il prodotto finale, non tutto lo studio e la lavorazione. Sennò la ricerca non avrebbe senso.

Chiunque di noi per effettuare un progetto, docfa o pregeo ha fatto degli studi, ha perso tempo, ha cercato, letto, appreso da altri e dagli sbagli che ha fatto, e quindi non sottovalutiamo le nostre intellettualità e non svendiamole. Logico siamo in tanti a poter far questo, ma ognuno comunque alla fine lo fa in una sua maniera e con una sua eleganza, intelligenza e procedura.



perfettamente d'accordo

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