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Argomento: Quale Formazione?

Autore Risposta

Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 15:21

Premesso che indubbiamente ognuno di noi affronta le esperienze in modo personale, e che ciò giustifica sensazioni differenti nei singoli, mi pare ovvio che anche i corsi che tenemmo a più voci potessero esser visti diversamente da ognuno di noi.

Vorrei quindi aggiungere alla storia che descrivi, Gianni, un elemento che illustra indubbiamente un punto di vista mio, ma che non può escludere riflessi sugli altri. Ed è il motivo per cui cercavamo spesso nuovi metodi di presentazione: mi è sempre sembrato che lo scopo principale di un corso fosse il dibattito, il confronto delle esperienze.

E non credo di ricordare male se dico che questo aspetto, pur affascinandomi in modo “maniacale” era piuttosto condiviso da tutti tre.

Mi piacerebbe che si valutasse se il confronto fra i metodi di cui si parla qui può esser visto in questa chiave: l'efficacia nel promuovere il confronto.

Perché leggere semplicemente “è meglio questo metodo o è meglio quello” mi pare che manchi della motivazione: ma è meglio per far cosa?

Se non specifico l'obiettivo, fatico a giudicare il metodo per raggiungerlo.

È ovvio che un corso o un seminario intendono promuovere qualcosa; diffonderlo. Ma potrei voler diffondere un pensiero; oppure un procedimento, un prodotto o anche soltanto la mia immagine pubblica.

Mi piace l'idea di promuovere il confronto, perché ho incontrato molto spesso, nelle sale, numerosi Colleghi portatori di esperienza, di interesse, di capacità, di idee, di domande, di proposte, di specificità, di passione...

Ecco perché non mi è mai piaciuto chiamare corsi quegli incontri (spesso si scriveva “giornata di studio”, infatti) e perché spesso ci tenevo a premettere che non ero lì per insegnare a nessuno, ma solo per coinvolgere.

Penso che la formazione (altro termine che non mi affascina, e tanto meno mi affascina l'obbligo!) possa voler dire più e meglio di ogni altra cosa approfondire insieme.

Probabilmente è una mia tara genetica se leggo, nel ricordo degli intensi confronti avuti che mio padre scrisse per il volume commemorativo di Aurelio Costa, la conclusione: “Ci ritenevamo entrambi fortunati per avere passato la nostra vita dedicandoci con tanta intensità principalmente alla Topografia, che chiede sempre applicazioni non ripetitive e studi nuovi caso per caso, che rende sopportabili anche il grande caldo e il grande freddo, che rende amici anche quando si vive lontani l'uno dall'altro (o dagli altri) e che, quando ci si incontra, ci porge immediatamente l'argomento di conversazione più bello!

Confronti numerosi e appassionati, non soltanto fra loro due, che mi piace pensare che abbiano contribuito a fare di loro e dei nostri “padri” professionali quelli che tante volte riconosciamo eccellenti maestri. E sono convinto che quelli che maestri non lo diventarono, abbiano sempre rifuggito il confronto, magari ritenendosi paghi del titolo già ottenuto.

O dell'aver trovato regole ferree da seguire

Leonardo

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 16:13

"Leo" ha scritto:
E non credo di ricordare male se dico che questo aspetto, pur affascinandomi in modo “maniacale” era piuttosto condiviso da tutti tre.

Invece secondo me ricordi male.

Perché, ma ne abbiamo parlato a lungo, secondo me Carlo ha sempre sofferto la formula del dibattito e l'eliminazione della "distanza" tra docenti e "discenti", come li chiama lui.

Lui era molto più appagato dal salire sul palco (lui da solo), fare il suo bell'intervento monolitico e ricevere il meritato applauso finale.

E forse è proprio per questo che adesso ha partorito questa FASE_2, probabilmente questo suo nuovo format gli permette di tornare ad avere quell'appagamento che con noi gli era venuto progressivamente a mancare.

"Leo" ha scritto:
Mi piace l'idea di promuovere il confronto, perché ho incontrato molto spesso, nelle sale, numerosi Colleghi portatori di esperienza, di interesse, di capacità, di idee, di domande, di proposte, di specificità, di passione...

Ecco perché non mi è mai piaciuto chiamare corsi quegli incontri (spesso si scriveva “giornata di studio”, infatti) e perché spesso ci tenevo a premettere che non ero lì per insegnare a nessuno, ma solo per coinvolgere.

Penso che la formazione (altro termine che non mi affascina, e tanto meno mi affascina l'obbligo!) possa voler dire più e meglio di ogni altra cosa approfondire insieme.

Come sai, ho sempre condiviso questa tua visione, con la sola variante che il confronto fosse comunque "guidato" dai docenti (e tu riuscivi a farlo con grande efficacia) e che, in caso di opinioni divergenti con i partecipanti, fosse comunque chiara la soluzione proposta dai docenti stessi. Su questo davo quindi in parte ragione anche a Carlo quando diceva che comunque docenti e "discenti" non vanno messi esattamente nello stesso piano.

Come dicevo, pur nell'impossibilità di raggiungere la perfezione, credo che l'ultimo format sui "casi pratici" era, e sarebbe tuttora, la forma migliore per l'obbiettivo di cui tu parli.

Purtroppo Carlo non la pensa così, pazienza. Vedremo a posteriori i risultati di questa sua nuova FASE_2, nella quale sviluppa temi di livello molto elevato: "l'uomo e la sua testolina pensante al centro dell'universo" e cose di questo genere.

Io, nel mio piccolo, cercherò di seguire il consiglio spassionato che mi dette anni fa Pierdomenico Tani quella sera al SAIE di Bologna prima ancora di farmi capire che era lui, e cioè quello di continuare a occuparmi delle corrette procedure da applicare ai principi di base delle riconfinazioni.

Ciao,

Gianni Rossi

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giorgioporetti

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 16:53

Egr. Geom. Rossi

Lei ha uno strano modo di misurare il discredito. In questa discussione il collega Cinelli l'ha nominata 2 volte, sempre in maniera pacata e facendo l'accenno alla serenità. Lei circa una ventina di volte e sempre facendogli "complimenti" molto particolari. Siccome lo conosco non credo che quelle descrizioni da lei fatte corrispondano alla verità. Questo effettivamente non denota grande serenità da parte sua.

Saluti

Giorgio Poretti

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geoalfa

(GURU)

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-

 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 17:06

Giorgio,

mi hai tolto la tastiera da sotto le mani .... mentre scrivevo le stesse cose! ... E non solo!

Buona Pasqua a tutti ivi compresi coloro che non ne conoscono il significato perchè ancora non hanno trovato gli algoritmi !

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 17:09

Caro Giorgio

Come avrai notato e come avranno notato tutti a me non interessa rispondere a queste considerazioni, chiamiamole così.

Credo che i lettori si renderanno ben conto di come è partita questa discussione, di chi ha provato a descrivere la propria idea e di chi invece ha cercato di screditare quella altrui.

Grazie a Dio in tanti mi conoscono, conoscono anche la considerazione che ho dei miei colleghi e conoscono la passione che ho sempre mostrato anche su questo forum.

Non ho certo bisogno di difendermi.

Ho fiducia che chi legge sappia discernere.

Cordialmente Ti saluto

Carlo Cinelli

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georox

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14 Marzo 2008

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 17:10

Egregio Giorgio Poretti,

ognuno ovviamente ha il suo metro per valutare il "discredito".

Può essere che chi usa espressioni "pacate" e in numero limitato, proprio per questa sua capacità di sembrare sobrio e pacato, in realtà discredita molto di più di chi invece cita una persona molte volte usando espressioni più dirette.

Io ho citato Carlo molte volte perché ho ricordato l'esperienza formativa svolta insieme per ben 6 anni. Ho detto quello che secondo me è avvenuto e le mie impressioni sul nuovo corso che lui vuole seguire.

Se questo dà fastidio, ripeto, non vedo a cosa serva un forum dal titolo "Quale formazione?" se poi non si può esprimere la propria opinione sulle iniziative proposte da un collega.

Cordiali saluti,

Gianni Rossi

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 17:10

"geoalfa" ha scritto:
Giorgio,

mi hai tolto la tastiera da sotto le mani .... mentre scrivevo le stesse cose! ... E non solo!

Buona Pasqua a tutti ivi compresi cololo che non ne conoscono il significato perchè ancora non hanno trovato gli algoritmi !



Auguri anche a te Gianni e a tutto il forum.

Carlo

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georox

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14 Marzo 2008

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 17:25

"geocinel" ha scritto:
Credo che i lettori si renderanno ben conto di come è partita questa discussione, di chi ha provato a descrivere la propria idea e di chi invece ha cercato di screditare quella altrui.

Concordo, lasciamo che ciascuno si faccia la sua idea.

Da parte mia non intendo screditare nessuno e pretendo che nessuno mi discrediti, descrivendomi come non-sereno o dandomi del "costruttore di forni".

Negli ultimi due post ho scritto quello che è successo, se tu e Leo pensate che non corrisponda a verità, ditelo.

Viceversa, dire che "non c'è bisogno di rispondere" è sempre molto comodo.

Ciao,

Gianni Rossi

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giorgioporetti

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02 Settembre 2014 alle ore 15:15

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 17:25

"georox" ha scritto:
Egregio Giorgio Poretti,

ognuno ovviamente ha il suo metro per valutare il "discredito".

Può essere che chi usa espressioni "pacate" e in numero limitato, proprio per questa sua capacità di sembrare sobrio e pacato, in realtà discredita molto di più di chi invece cita una persona molte volte usando espressioni più dirette.

Io ho citato Carlo molte volte perché ho ricordato l'esperienza formativa svolta insieme per ben 6 anni. Ho detto quello che secondo me è avvenuto e le mie impressioni sul nuovo corso che lui vuole seguire.

Se questo dà fastidio, ripeto, non vedo a cosa serva un forum dal titolo "Quale formazione?" se poi non si può esprimere la propria opinione sulle iniziative proposte da un collega.

Cordiali saluti,

Gianni Rossi



Ah! Erano impressioni! Allora avevo capito male.

Saluti

Giorgio Poretti

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 17:28

"giorgioporetti" ha scritto:
Ah! Erano impressioni! Allora avevo capito male.

Mi perdoni, ma non ho capito questo suo post.

Certo, quelle che ho espresso sulla formazione che propone Carlo erano opinioni, impressioni, pareri, le chiami pure come vuole.

Dov'è il problema?

Cordiali saluti,

Gianni Rossi

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 18:06

Purtroppo mi capita di essere un po' troppo prolisso, e nella speranza di chiarire finisce che nascondo il nocciolo.

La domanda fondamentale che provavo a porre è: “Quale formazione: per fare cosa?”

E in secondo luogo: “L'obiettivo principale può essere la promozione del confronto professionale?”

Io partirei da qui per paragonare i metodi formativi.

Se poi qualcuno trovasse anche altri elementi ragionevoli o addirittura utili in quello che ho scritto, ne potrei essere lieto. Ma attenzione a non dirlo, perché potrebbe stuzzicare la mia logorrea...

Leonardo

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 18:32

Leo, provo a risponderti io (da programmatore).

"Leo" ha scritto:
La domanda fondamentale che provavo a porre è: “Quale formazione: per fare cosa?”

Per aumentare la conoscenza della materia in modo che chi la affronta, sia da novizio che da navigato, ne abbia maggiore padronanza.

"Leo" ha scritto:
E in secondo luogo: “L'obiettivo principale può essere la promozione del confronto professionale?”

No, il confronto professionale è auspicabile e necessario, ma non è il fine è il mezzo. L'obiettivo è quello di cui sopra. Stiamo parlando di una materia tecnica, non della "professione" in sé.

"Leo" ha scritto:
Io partirei da qui per paragonare i metodi formativi.

Bene, siamo partiti, vediamo se ci sarà un seguito.

"Leo" ha scritto:
Ma attenzione a non dirlo, perché potrebbe stuzzicare la mia logorrea...

Ah, ecco da chi ho imparato ad essere prolisso, volevo dire io

Ciao,

Gianni Rossi

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rubino
.
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Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 19:29

.

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 19:42

Bene. Prendo atto che una opinione è che il confronto professionale non possa essere l'obiettivo principale della formazione, ma è un mezzo per raggiungere il fine di aumentare la conoscenza della materia.

Provo a fare un'altra domanda: prescindendo dalla difficoltà di riuscire, purché questa difficoltà non si dimostri insormontabile, è lecito sostenere che il fine (aumento della conoscenza) può essere perseguito anche autonomamente?

E tento l'analisi delle possibili risposte, delle quali una ovviamente esclude l'altra.

Non è lecito. Mi sembra che implichi che chi ha raggiunto conoscenza tale da proporsi per divulgarla è "sovrumano"; dunque la risposta vacilla.

È lecito. Mi sembra che implichi che in ogni sala che riunisce Geometri potrebbe esserci chi ha raggiunto un'ottima preparazione sull'argomento; cosa che gli incontri realmente avuti mi sembra confermare.

Poiché vedo tremendamente arduo sostenere la risposta negativa, anche se son pronto a valutare eventuali dimostrazioni della natura umana di docenti tanto eccezionali da poter compiere un atto non concesso ad altro umano, assumo come corretta la risposta affermativa e azzardo l'ulteriore domanda: come garantire oggettivamente la superiorità di chi si pone nel ruolo di docente?

Se oggettivamente è possibile, è indispensabile conoscere il modo.

Ma se si dovesse riconoscere l'impossibilità oggettiva mi pare che l'aumento della conoscenza si dimostrerebbe un intento (fine teorico) e fra i metodi (fini pratici) acquisterebbe priorità rispetto agli altri il confronto inter pares. Ecco perché sono convinto che il confronto professionale sia il fine che i responsabili di un incontro formativo devono prefiggersi.

Ma vediamo altre opinioni.

Leonardo

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2015 alle ore 20:13

Vecio,

come ti dico sempre, quando vai su questi alti livelli di disquisizioni io faccio fatica a seguirti. Speriamo che altri qui ci riescano meglio di me. Però provo lo stesso a risponderti.

"Leo" ha scritto:
è lecito sostenere che il fine (aumento della conoscenza) può essere perseguito anche autonomamente?

Certo che è lecito, ma allora non è più un corso, è una libera assemblea inter pares. Può darsi che sia anche più produttiva di corsi e seminari, da provare.

Però non è roba per me. Io penso infatti che se uno, in coscienza sua e per tangibili riconoscimenti ricevuti a fronte del suo curriculum, ritiene di avere conoscenze di grado tale da poter essere messe a disposizione dei colleghi, lo possa e lo debba fare nella forma classica del corso o seminario. Se poi in aula si appalesa qualcuno che ha conoscenze addirittura maggiori, ben venga il confronto con costui. Ma la "norma" è che di base, chi ha maggior conoscenza di causa non partecipa a questi eventi. Il grosso di chi partecipa (se non tutti) vengono all'incontro proprio perché sanno di poter ricavare conoscenza dai docenti.

"Leo" ha scritto:
È lecito. Mi sembra che implichi che in ogni sala che riunisce Geometri potrebbe esserci chi ha raggiunto un'ottima preparazione sull'argomento; cosa che gli incontri realmente avuti mi sembra confermare.

Ok, e allora? Vale quanto detto sopra, ben venga chi ha conoscenze pari o addirittura superiori a quelle dei docenti, dov'è il problema?

"Leo" ha scritto:
azzardo l'ulteriore domanda: come garantire oggettivamente la superiorità di chi si pone nel ruolo di docente?

Semplice, nessuno è obbligato a partecipare al corso, se uno ci viene è perché riconosce la valenza (lasciamo stare la "superiorità") dei docenti. Altrimenti sta a casa, dov'è il problema?

"Leo" ha scritto:
Ma vediamo altre opinioni.

Sì, vediamo altre opinioni, perché se resta tra me e te (e/o Carlo) è una minestra riscaldata molte volte.

Ciao,

Gianni Rossi

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