Temo a ragion veduta che questa rivoluzione delle rendite catastali che, come sapete, saranno rapportate alle superfici e non piu' al vano, comporterà un aumento considerevole delle tasse (statali e comunali) che hanno come parametro di riferimento appunto la rendita catastale. Per realizzare le nuove rendite catastali rapportate al mq. e non incorrere nelle inevitabili incongruenze nella trasformazione da vano a mq., occorre, come disposto col DPR 22/12/1986 n.917, la Revisione Generale degli Estimi e non un "semplice" calcolo che utilizzi un algoritmo di trasformazione piu' o meno empirico.

E' opportuno citare la fonte delle informazioni che si inseriscono nel forum, non foss'altro per distinguere fra la fantasia e la realtà: non risulta che l'Agenzia delle Entrate e/o altre istituzioni abbiano divulgato queste notizie.

Ad oggi, relativamente all'argomento, vi è soltanto una serie di disposizioni relative alle Commissioni Censuarie, per ultimo il seguente documento, per altro di non poco conto:

CIRCOLARE N. 3/E Roma, 18 febbraio 2015 OGGETTO: Decreto legislativo 17 dicembre 2014, n. 198, concernente “Composizione, attribuzioni e funzionamento delle commissioni censuarie, a norma dell’articolo 2, comma 3, lettera a), della legge 11 marzo 2014, n. 23”, in vigore dal 28 gennaio 2015 – Prime indicazioni

www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsili...

Aggiungo:

Ho appena finito di leggere la Circolare n. 3/E del 18 febbraio 2015 (oggi): se lo fate anche voi, vi accorgerete facilmente di quanto sia impossibile mantenere fede all'affermazione che la riforma del catasto inizi a luglio (il giorno 1, ma non si sa a che ora) di quest'anno. Mi spiego: a pag. 5 c'è scritto: "in particolare, nel nuovo sistema estimativo previsto dalla Legge 23 del 2014 le commissioni censuarie locali provvederanno alla validazione delle funzioni statistiche e dei relativi ambiti di applicazione"; si evince che questi organismi hanno un ruolo fondamentale già nella fase di avvio della riforma tuttavia, sempre a pag. 5, c'è scritto che sarà possibile ricorrere contro le decisioni delle commissioni censuarie locali ... ma anche che sarà necessario attendere un apposito decreto del MEF al fine di individuare le organizzazioni maggiormente rappresentative legittimate a proporre ricorso alla commissione censuaria centrale, dunque, c'è prima da emanare questo "apposito decreto!

A pag. 7 c'è scritto che "per quanto concerne le designazioni da parte dell'ANCI, il Decreto Legislativo demanda ad un apposito Decreto del MEF, d'intesa con la Conferenza Stato-Città ed autonomia locali, l'individuazione del relativi criteri": quindi, è necessario emanare un altro "apposito decreto", e con quello che ne volevo fanno due.

Le nuove commissioni censuarie - locali e centrale - sono insediate con provvedimento del Direttore dell'Agenzia in una unica data a livello nazionale, entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto stesso: ho fatto due conti, parliamo del 13 gennaio 2016! Si dispone che l'insediamento avvenga anche in assegna di designazione di uno o più componenti MA SUPPLENTI: significa che gli effettivi si devono nominare, e come? Senza gli appositi decreti?

Secondo me, c'è più di qualcosa che non torna: se poi si deve stare ogni giorno nei notiziari spacciando per imminente una riforma che non può partire essendo il "quadro normativo" incompleto, è un altro paio di maniche. Stiamo attenti a non finire anche noi nel nebbione.

La fonte è il sole 24 ore (credo abbastanza attendibile) ......mentre sto leggendo la circolare 3/E

http://www.radio24.ilsole24ore.com/med...

Ho visto il video: è più completo rispetto a quanto abbiano pubblicato i giornali e i tg, tuttavia il taglio è simile, il che significa che la fonte è unica con lievi variazioni sul tema. Continuo a chiedermi che senso abbia anticipare un modello che è ancora in progetto e di cui è stata avviata solo la costruzione della fabbrica per produrlo, oltretutto mi pare che siamo ancora al magrone di sottofondazione (le Commissioni Censuarie).

In questo articolo di geometrainfo:

www.geometra.info/riforma-del-catasto-sc...

si parla di "un documento illustrativo dell'Agenzia delle Entrate". Dev'essere questo il testo originario da cui è derivata la diffusione della notizia da parte delle agenzie giornalistiche, a sua volta ripresa dalle redazioni. Non metto in dubbio la loro autorevolezza, tuttavia può darsi che il risultato finale, dopo questi passaggi, sia diverso dall'originale, come ci insegnano episodi recenti di cattiva interpretazione giornalistica delle "cose da geometri". Scusate se insisito, ma il fatto certo è che questo bendetto documento non sono riuscito a trovarlo per leggerlo da me, senza intermediari. Inoltre, della sua esistenza non c'è traccia nel sito dell'AdE: qualcuno ha idea di come risalire al "documento illustrativo originario"? Grazie.

Sono d'accordo con rubino... non si trova il documento illustrativo dell'AdE per cui approfondirei meglio l'argomento.

Il primo dubbio che mi sorge leggendo la news è : ma l'autocertificazione sarà un documento utilie per la prima fase della riforma o anche successivamente in sostituzione alle attuali pratiche docfa ?

Saluti.



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