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16 Ottobre 2011 - La banca dei dati Catastali: considerazioni sul rifacimento totale

Il titolo della news riprende un'articolo pubblicato sulla rivista
 Geomedia n.3/2011 dal Prof. Attilio Selvini docente della
facolta di Architettura di Milano ed ex presidente della SIFET.

Il tutto per richiamare l'accordo quadro tra Agenzia del Territorio e
IGM. che è stato pubblicato tra le news del sito dell'ADT.

Voi senz'altro vi chiederete cosa c'entra questo articolo con
 l'accordo che potete leggere a questo link:

http://www.agenziaterritorio.it/sites/te...
(andate a pag.36 perchè si tratta di ebook)
perchè offre sicuramente spunti di riflessione.

Fatemi sapere le vostre considerazioni perchè DISCUTERE è sempre
sinonimo di crescita.




Ezio Milazzo

Commenti:

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17 Ottobre 2011 alle ore 13:08 - rubino

Re: La banca dei dati Catastali: considerazioni sul rifacimento totale
La proposta è interessante e c'era da aspettarselo, venendo dal Prof. Selvini, tuttavia ha alcuni limiti, primo fra tutti l'ipossibilità di confrontarla con altre prospettive ignorando, ad esempio, quali siano i programmi dell'AdT in tema di cartografia: c'henno messo al corrente dell'accordo con l'IGM, ma non sappiamo come si sostanzierà, esattamente come ignoriamo a che punto siano le sperimentazioni che l'Agenzia stava compiendo, quanto meno per non ricominciare daccapo.   
La proposta è carente sul piano "politico" perchè una riforma del genere, per funzionare, necessita di un quadro normativo nuovo che non si ottiene per opera breve e facile. Consideriamo, ad esempio, l'aspetto della probatorietà delle informazioni dell'oggetto del censimento catastale, immaginate la portata del contenzioso che si avrebbe sostituendo i confini della vecchia cartografia con i dati reali? Si dovrebbe condurre un'operazione di confinazione, terminazione e segnalazione il cui costo dovrebbe gravare, ovviamente, sui proprietari di terreni ... sbaglio o sarebbe un altro balzello sugli agricoltori?
La proposta non tiene conto delle condizioni economiche del Paese, purtroppo ulteriormente mutate ed in peggio: è possibile pensare, oggi, ad un rifacimento totale della cartografia catastale mentre vi è la necessità impellente di fare cassa, oltretutto impegnando risorse per cambiare i componenti di un meccanismo in movimento? Le emblematiche vicende dei fabbricati fantasma e dell'assegnazione delle rendite presunte dimostrano che l'interesse politico sul Catasto è condizionato dal momento contingente ed è concentrato quasi esclusivamente sulle rendite dei fabbricati, tant'è che si parla di reintrodurre l'ICI. Mi sa che certi sogni dobbiamo tenerceli nel cassetto.
Cordialmente
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17 Ottobre 2011 alle ore 14:51 - topogeo

Re: La banca dei dati Catastali: considerazioni sul rifacimento totale
Non si può non essere d'accordo con nl' idea di rilievo ex-novo della mappa ma:- chi ce li da un miliardo ( MILIARDO !) di Euro per un' operazione si utile ma francamente non prioritaria ?- e in tutti quei tantissimi casi che il confine non e' materializzato ? Si fa un' operazione di riconfinamento con le parti ? Immaginate il contenzioso , in primis proprio fra di esse ( il fosso e' mio, no mio, no tu l' hai spostato .. chi io .. guarda che ti denuncio !)? e se non si presenta nessuno ( non dimentichiamo che molte aree sono di interesse scarso per gli stessi proprietari e dove ce' interesse spesso ce' proprio l' incertezza che puo' generare contenzioso)?- siamo poi sicuri che il rilievo fatto da NOI geometri sia poi così preciso ? probabilmente alcuni lotti se li potranno aggiudicare anche quei colleghi che oggi sono la causa, con le loro leggerezze, dell' enorme numero di misurate errate. Sperare di poter affidare gli incarichi in base a qualità operativo poi' e' pia illusione ... Certo il 95% dei rilevatori farà del loro meglio ma io temo i guasti di quel 5% .... Bisognerebbe , per evitare cio' , un cambio di mentalità epocale cioe' far si che i Collegi diventino CERTIFICATORI della professionalità : se io so fare bene i rilievi faccio quelli ma non la progettazione e viceversa. Bisognerebbe .. ma .. sono "uomo di mondo " (non avrò fatto il militare a Cuneo , come Totò ma almeno ci sono nato !) e quindi sono molto scettico che il  condizionale diventi presente .E' vero che in Trentino la stanno facendo , ( il rilievo ex-novo della mappa )ma- li i soldi ce li hanno (  ..molti dei nostri .. mannaggia !)- il rilievo e' limitato SOLO alle parti economicamente interessanti- la mentalità della cura del rilievo topografica e' ben piu' radicata.Io confido invece che si trovino le ben piu' limitate risorse per il recupero dell' attendibilità metrica della mappa attuale mediantea) calibrazione delle mappe di impianto ( possibilmente con un algoritmo a triangoli sui parametri e non ai minimi quadrati su solo 9)b) trasformazione di questa cartografia da Cassini in UTM mediante procedura automatica ( e li centra l' IGM anche se occorre che lor Signori scendano dal piedistallo e si confrontino anche con le soluzioni emerse nella sperimentazioni in atto per esempio con il Poli di Torino)d) georeferenziazioni delle attauali mappe Wegis su questa nuova mappa calibrata.Questa procedura la sto adottando nel lavoro quotidiano nel mio ufficio da circa 1 anno e i riscontri di corrispondenza fra cartografia e rilievi in loco e' sicuramente molto migliore ( certo se un fabbricato e' stato inserito malamente in mappa ce' poco da recuperare),Non dimentichiamo che una precisione ( = differenza fra mappa e stato di fatto in loco) entro 1 mt sarebbe sufficiente per quasi tutte , anzi direi tutte, le applicazioni a grande scala. La precisione decimetrica serve solo a noi topografi nelle operazioni di riconfinamento ( ma li entriamo in un campo specifico e di interesse generale limitato).Topogeo
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17 Ottobre 2011 alle ore 18:26 - topogeo

Re: La banca dei dati Catastali: considerazioni sul rifacimento totale
Caro Carlo
Condivido pienamente ( strano - le tue affermazioni
in primis NON si puo' ragionare di Catasto senza coloro che hanno esprienza diretta sul campo intendendo sia della campagna che della trattazione dei dati .
Hai ragione da vendere ma ... la realta' e' anche che siamo noi talvolta a non preoccuparci di far sentire la nostra presenza. Nel mio piccolo ho partecipato ad un solo convegno Sifet  ( a Salerno) in cui si parlava di  catasto e monitoraggi topografici .. quindi materie interessanti per molti operatori. Tra la platea eravamo solo 7-8 geometri ( di cui 4 del loco ). Cosi' quando Surace parlava di rifacimento di mappa catastale.. tutti i presenti ( Università ed enti)lo ascoltavano in religioso silenzio ( tranne il solito Ferrante che interveniva e giustamente per confutare alcune sue affermazioni ritenute ovviamente dai piu' vangelo !), ma  che diavolo .. quanti riconfinamenti avra' mai fatto Surace ? quante volte avra' mai confrontato un rilievo con la sua rappresentazione puntuale sulla mappa ? Avra' si fatto degli studi ma su restituzione aereofotogrammetrica e mappa ma nulla di piu' minuto... eppure ..eppure quando in quegli ambienti i referenti sono solo di Enti Istituzionali e il mondo accademico .. le castronerie pratiche sono assicurate.
E qui arriviamo al tuo secondo punto. Perche' pocchi geometri si interessano della materia .. perche' la tanto sbanierata nostra professionalità la tiriamo fuori solo quando ci rammarichiamo delle parcelle ! Però  investire in formazione e ricerca ( anche a casa propria cercando e vagliando soluzioni piu' accurate per i soliti problmeni) e' cosa rara.
E cosi' gli errori fioccano .o meglio fiocca il pressapochismo .
Quindi ci vorrebbe piu' severità in primis dai nostri Collegi.
Chi sa, fa .. chi non sa .. sta fermo un turno, impara e .. riparte.
Ma visto che queste sono sono aspirazioni ... ritengo che gli eventuali soldi spesi per il rifacimento delle mappe, senza queste premesse, rischierebbero di essere buttati ( ..vedasi l' esperienza dei punti catastali GPS).
Piercarlo
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24 Ottobre 2011 alle ore 17:15 - dioptra

Re: La banca dei dati Catastali: considerazioni sul rifacimento totale
Ma vah...

Inventeranno solamente qualche algoritmo semplicissimo, ma a noi "sconosciuto", che servirà a ottenere tutte le mappe nello stesso sistema di proiezione.
Ma siccome c'è la faccia dell'IGMI allora sembrerà tutto migliore.
Il fine è quello di potere vendere, cioè fare cassa, il database del catasto a sistemi gis.

 Attualmente il database del catasto non ha alcun valore ma con l'imprimatur dell'IGM diventerà aderente alla realtà come dei calzini elasticizzati.

Vi immaginate quando sciorineranno torte e bastoncini, si riempiranno la bocca di dati: milioni di monografie, ????????, milioni di planimetrie, ??????, ,milioni di particelle, ????, milioni di fogli di mappa, ??????. milioni di atti di aggiornamento in tempo reale, ???????, milioni di misurate, ?????????.

Eppoi realizzeranno un clone, brutta copia, del sito Visualtaf e andranno a risquotere alla cassa del Progetto Finalizzato.

cordialmente

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