19 Giugno 2006 - A Padova si parla di Atti di contestazione per errate denunce Docfa

Continua a Padova la collaborazione Ufficio-Professionisti.
Giorno
24 maggio, presso la sede dell’Ufficio dell’Agenzia di piazzale
Stazione, si è svolto un incontro fra i preposti Funzionari del Catasto
ed i Membri della Commissione interordini per le tematiche catastali.
I
Funzionari catastali hanno esposto le tematiche relative agli Atti di
contestazione per errata compilazione delle denunce Docfa, a seguito
dei controlli eseguiti d’Ufficio.
E’ stato ribadito e garantito che, anche in questo frangente, l’approccio dell’Agenzia di Padova sarà di tipo “amichevole”.
A
riprova di questa posizione, infatti, i Funzionari hanno spiegato che
come primo passo l’Ufficio non notificherà l’Atto di contestazione ma
contatterà il Tecnico redattore della denuncia Docfa mediante il
cosiddetto “avviso bonario” nel quale saranno illustrati e comunicati
gli estremi della denuncia, le manchevolezze riscontrate, i
suggerimenti per la correzione, il funzionario responsabile
dell’istruttoria, il termine di trenta giorni per provvedere alla
bisogna.
E’ stato altresì precisato che il suddetto termine di
trenta giorni è indicativo. Tale termine potrebbe anche essere
differito nel caso di motivata esigenza espressa dal Professionista.
Una
volta definiti i termini e gli esiti dell’avviso bonario senza alcun
riscontro da parte del Professionista, l’Ufficio provvederà ad emettere
l’Atto di contestazione, a notificarlo al Tecnico redattore ed a darne
contestuale notizia alla Ditta che ha sottoscritto la denuncia
catastale, ovvero alla ditta subentrante, ed al Comune.
Infine è
stato anticipato che è allo studio un’analoga iniziativa per quanto
attiene l’errata redazione dei tipi di frazionamento e dei tipi mappale.
Fonti
vicine alla Dirigenza assicurano che l’incontro si è svolto in un clima
cordiale e si è concluso con ampia reciproca soddisfazione.
Se
questa fosse la verità sarebbe la dimostrazione di come, se si vuole,
si possono rispettare gli ineludibili dispositivi legislativi
attraverso un costruttivo dialogo fondato sulla trasparenza, sul
rispetto reciproco dei ruoli e su tanto buon senso.

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