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Autore Rappresentazione delle parti comuni e parti esclusive

geoalfa
(GURU)

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02 Dicembre 2005

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Inviato: 05 Giugno 2013 alle ore 12:34

Domanda:
Mi ritrovo a dover accatastare un ampliamento (modestissimo) di un fabbricato in cui le parti comuni dovrebbero essere rappresentate tutte nella planimetria ( anni '60 ).
In realtà nella vecchia planimetria non si fa alcun riferimento allo scoperto,se non quello esclusivo.
Fin'ora in questi casi avevo provvisto io ad identificarlo e descriverlo come comune (indicazione dei vari tecnici dell'AdT) e avendo trattato casi in cui era pacifico e semplice individuare l'area comune non mi son mai posto il porblema se questa richiesta fosse legittima e quindi normata da qualche circolare e perciò fosse realmente obbligatoria.
Sta di fatto che ora mi trovo a dover modificare una villetta facente parte di un villaggio di discrete dimensioni e non mi vorrei dover assumere la responsabilità di dichiarare quali sono le parti comuni e quali no (oltre all'onere di addebitare un rilievo per nulla semplice al mio cliente). Anche perché in assenza di atti che lo stabiliscano con certezza penso che un rilievo del genere vada fatto in contenzioso con tutti gli aventi diritto sul mappale.
....
probabilmente ho usato improrpiamente il termine planimetria, con il quale intendevo indicare l'intera scheda dell'unità in oggetto.
In tale scheda trovo rappresentato unicamente un estratto mappa e la pianta della mia unità con l'indicazione dello scoperto e della sagoma del fabbricato, ma nessun riferimento agli altri fabbricati esistenti ed all'eventuale scoperto comune (costituito dai camminamenti).
Vale comunque il principio che "In ogni caso le parti comuni non si rappresentano nelle planimetrie (o ev. schede) e gli Uffici che le pretendono hanno sempre sbagliato"?

Risposta:
Tranquillizati perchè la questione è proprio al contrario.
Infatti, la Circolare n. 134 del 6 luglio 1941, al paragrafo 33 (Planimetrie) recita:
"Le dipendenze di uso comune a più unità immobiliari non devono essere rappresentate in planimetria. Esse invece devono essere dichiarate nella scheda di ciacuna unità immobiliare" La circolare fa riferimento al vecchio mod. 1 dove si denunciavano le dipendenze di uso comune.
In ogni caso le parti comuni non si rappresentano nelle planimetrie.
Gli Uffici che le pretendono hanno sempre sbagliato! Questo è poco ma è sicuro.
Altrettanto sicuro è che nelle planimetrie si rappresentano le dipendenze di uso esclusivo, come ad es. i cortili.
Confermo:
non è scritto da nessuna parte che le parti comuni a più unità immobiliari si rappresentano nelle singole planimetrie che descrivono le uiu;
Confermo ancora che sbagliano gli uffici che chiedono tali rappresentazioni.
In ogni caso, se l'Ufficio dovesse insistere, chiedi al Direttore che ti mostri dove è scritto che le parti comuni si rappresentano in planimetria, è semplice, no?

Per quanto attiene alla pubblicazione della ricordata Circolare, andiamoci piano, caro il mio Trevisan.
A me non risulta che sia in rete, ma la firma non la metto, per carità.
Comunque, qui si tratta
di 70 anni di invecchiamento,
di roba da intenditori,
di gente di vecchio lignaggio,
di distillato di puro catasto,
di vero e proprio elisir catastale,
di profumo di planimetrie di impianto,
di Very Old Catast.
Se proprio ti ritieni all'altezza di potere degustare ed apprezzare quanto descritto, comunica l'indirizzo di posta elettronica e ti farò avere un bicchierino, un piccolo estratto di elisir, ossia la prima pagina, la seconda e la pagina interessata.
L'intera botticella ti darebbe alla testa (ed è troppo lunga per scannerizzarla tutta.....)

E invece eccola qua:
http://www.geolive.org/normativa/circolari/1941/circolare-134-quadro-generale-delle-categorie-catastali-e-massimario-42/

***************************
Trevisan; anonimo_padovano;

 
 

 

 

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