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Argomento: Regolamento Urbanistico Frazionamento Immobile | Parti Comunicanti
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totonno
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"MobiusStrip" ha scritto:
E' vero, è una interpretazione, ma che non si discosta troppo da quanto scritto nel decreto citato più e più volte. Nello stato attuale solo una delle "metà" è funzionale. L'altra è completamente vuota, in quanto c'è un cantiere in atto. Ovviamente le cose cambieranno a chiusura lavori ed in base a quali interventi si faranno. Già da quello che sostieni si evince che tu consideri due entità separate, figuriamoci il catasto. "MobiusStrip" ha scritto:
Per me, comunque, restano comunque piuttosto insolute alcune cose: - Notaio, geometra ed architetto non sono in grado, assieme, di distinguere che dalla planimetria dovrebbero risultare due subalterni? Sono pesantemente ignoranti o cosa? - Non sono riuscito a verificare (ancora devo incaricare un tecnico e non so se lo farò) se tutti gli interventi di frazionamento avvenuti in passato erano legittimi o meno. - Spetta al catasto stabilire, in questo caso, il numero di unità immobiliari effettivamente presenti e tra le competenze d'ufficio c'è pure quella di non approvare la denuncia catastale di parte, non perchè irregolare, ma perchè risultante non congrua con l'effettivo utilizzo. - Infatti mi sembra tu abbia acquisito una unica unità immobiliare urbanisticamente regolare. Saluti
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MobiusStrip
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"totonno" ha scritto:
Già da quello che sostieni si evince che tu consideri due entità separate, figuriamoci il catasto. - Spetta al catasto stabilire, in questo caso, il numero di unità immobiliari effettivamente presenti e tra le competenze d'ufficio c'è pure quella di non approvare la denuncia catastale di parte, non perchè irregolare, ma perchè risultante non congrua con l'effettivo utilizzo. - Infatti mi sembra tu abbia acquisito una unica unità immobiliare urbanisticamente regolare. Saluti Cosa intendi con " denuncia catastale di parte"? Intendi quella proposta pre-vendita? Bene. Questo l'ho capito. Resta il fatto che è una grossa "italianata", lasciami passare il termine. Al di là di questo, allora, devo desumere che il geometra che ha proposto la fusione era ignorante o, eventualmente, ha agito in malafede. Sì. L'acquisto è stato regolare dal punto di vista urbanistico. Io mi riferivo, invece, al frazionamento che hanno fatto tot anni fa (presumibilmente 20) e che ha permesso ai vecchi proprietari di avere due subalterni e di vivere separatamente nelle due metà. Mi domando, appunto, se quel frazionamento urbanistico fosse regolare o meno; giacché sull'immobile c'è il vincolo di indivisibilità (attualmente), ammesso che ci fosse anche prima...
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totonno
(GURU)
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"MobiusStrip" ha scritto:
Cosa intendi con "denuncia catastale di parte"? Intendi quella proposta pre-vendita? Bene. Questo l'ho capito. Resta il fatto che è una grossa "italianata", lasciami passare il termine. Al di là di questo, allora, devo desumere che il geometra che ha proposto la fusione era ignorante o, eventualmente, ha agito in malafede. Sì. L'acquisto è stato regolare dal punto di vista urbanistico. Io mi riferivo, invece, al frazionamento che hanno fatto tot anni fa (presumibilmente 20) e che ha permesso ai vecchi proprietari di avere due subalterni e di vivere separatamente nelle due metà. Mi domando, appunto, se quel frazionamento urbanistico fosse regolare o meno; giacché sull'immobile c'è il vincolo di indivisibilità (attualmente), ammesso che ci fosse anche prima... Il Docfa è una denuncia di parte. Sull'"italianata" non commento. Che il Geometra abbia agito in malafede non direi proprio, ed è oltretutto un infamia che tu dovresti denunciare nelle sedi opportune, non saprei come e non ci riusciresti mai. Ci può stare invece che il detto Geometra ignorasse che il catasto avrebbe modificato l'immobile in atti. Essendo la variazione proposta, nessun tecnico o Notaio può prevedere l'intervento del catasto e quindi sicuramente lo stesso tecnico firmatario del docfa non ha alcuna responsabilità che gli si possa attribuire. D'altronde l'attività dell'ufficio non è stata quela di rivedere la pratica docfa ma quella di verificare l'effettivo utilizzo del bene. Il docfa non c'entra niente. Dal punto di vista urbanistico probabilmente il frazionamento non era legittimo ma a te l'hanno venduto come unica unità immobiliare, quindi urbanisticamente la situazione è ineccepibile (anche con due bagni e due cucine o angoli cottura esistenti). Saluti
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MobiusStrip
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"totonno" ha scritto:
Il Docfa è una denuncia di parte. Sull'"italianata" non commento. Che il geometra abbia agito in malafede non direi proprio, ed è oltretutto un infamia che tu devi dimostrare nelle sedi opportune, non saprei come. Ci può stare invece che ignorasse che il catasto avrebbe modificato l'immobile in atti. Essendo la variazione proposta, nessun tecnico o Notaio può prevedere l'intervento del catasto e quindi sicuramente lo stesso tecnico firmatario del docfa non ha alcuna responsabilità che gli si possa attribuire. D'altronde l'attività dell'ufficio non è stata quela di rivedere la pratica docfa ma quella di verificare l'effettivo utilizzo del bene. Il docfa non c'entra niente. Dal punto di vista urbanistico probabilmente il frazionamento non era legittimo ma a te l'hanno venduto come unica unità immobiliare, quindi urbanisticamente la situazione è ineccepibile (anche con due bagni e due cucine o angoli cottura esistenti). Saluti E' da un po' di tempo che non ti ringrazio. Lo faccio ora. Per quanto pensi che ci siano ancora delle incongruenze in tutta questa storia, non posso che ringraziarti per gli interventi e per il tempo che mi stai dedicando. Non so se lo fai per amore della materia o per altri motivi. Io stesso sono un assiduo frequentatore di forum (altri argomenti) e reputo che la condivisione sia una cosa importante, soprattutto se lì fuori (il mondo reale) è pieno di gente un po' "ignorante" o che pensa un po' troppo ai fatti propri. Tornando a noi: Perdonami, ma giustificare che "ignorasse" equivale a sancire la sua ignoranza in materia; cosa, per me, molto grave se si è consapevoli di andare incontro ad una compra-vendita. E' vero: nessuno può prevedere un eventuale intervento del Catasto, ma come giustifichi - ancora una volta - l'ignoranza dei tecnici intervenuti e del Notaio? Voglio dire... un po' di esperienza la avranno? Cioè, mi stai dicendo che un Notaio - guardando una planimetria - non è in grado di stabilire se per il Catasto si tratterà di una o due unità immobiliari, lato fiscale? Se non è in grado lui, come potevo saperlo io? Dire che il frazionamento urbanistico - forse - non era legittimo equivale a dire che i lavori di ristrutturazione interni atti a creare due unità "strutturalmente" autonome non si potevano fare? Perdonami, ma pure spulciando in rete, non ho trovato una chiara definizione di "frazionamento urbanistico", nè è chiaro che ha a che fare con veri e propri parametri "architettonici" (porte, finestre, mura...) o solo con aspetti fiscali.
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totonno
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"MobiusStrip" ha scritto: "totonno" ha scritto:
Il Docfa è una denuncia di parte. Sull'"italianata" non commento. Che il geometra abbia agito in malafede non direi proprio, ed è oltretutto un infamia che tu devi dimostrare nelle sedi opportune, non saprei come. Ci può stare invece che ignorasse che il catasto avrebbe modificato l'immobile in atti. Essendo la variazione proposta, nessun tecnico o Notaio può prevedere l'intervento del catasto e quindi sicuramente lo stesso tecnico firmatario del docfa non ha alcuna responsabilità che gli si possa attribuire. D'altronde l'attività dell'ufficio non è stata quela di rivedere la pratica docfa ma quella di verificare l'effettivo utilizzo del bene. Il docfa non c'entra niente. Dal punto di vista urbanistico probabilmente il frazionamento non era legittimo ma a te l'hanno venduto come unica unità immobiliare, quindi urbanisticamente la situazione è ineccepibile (anche con due bagni e due cucine o angoli cottura esistenti). Saluti E' da un po' di tempo che non ti ringrazio. Lo faccio ora. Per quanto pensi che ci siano ancora delle incongruenze in tutta questa storia, non posso che ringraziarti per gli interventi e per il tempo che mi stai dedicando. Non so se lo fai per amore della materia o per altri motivi. Io stesso sono un assiduo frequentatore di forum (altri argomenti) e reputo che la condivisione sia una cosa importante, soprattutto se lì fuori (il mondo reale) è pieno di gente un po' "ignorante" o che pensa un po' troppo ai fatti propri. Tornando a noi: Perdonami, ma giustificare che "ignorasse" equivale a sancire la sua ignoranza in materia; cosa, per me, molto grave se si è consapevoli di andare incontro ad una compra-vendita. E' vero: nessuno può prevedere un eventuale intervento del Catasto, ma come giustifichi - ancora una volta - l'ignoranza dei tecnici intervenuti e del Notaio? Voglio dire... un po' di esperienza la avranno? Cioè, mi stai dicendo che un Notaio - guardando una planimetria - non è in grado di stabilire se per il Catasto si tratterà di una o due unità immobiliari, lato fiscale? Se non è in grado lui, come potevo saperlo io? Dire che il frazionamento urbanistico - forse - non era legittimo equivale a dire che i lavori di ristrutturazione interni atti a creare due unità "strutturalmente" autonome non si potevano fare? Perdonami, ma pure spulciando in rete, non ho trovato una chiara definizione di "frazionamento urbanistico", nè è chiaro che ha a che fare con veri e propri parametri "architettonici" (porte, finestre, mura...) o solo con aspetti fiscali. Secondo me questa discussione dovrebbero leggerla tutti perchè il tuo caso non è isolato. Nessuno può stabilire come tratterà la pratica il catasto, ed anche se lo sapesse non è compito dei tecnici intervenuti neanche supporlo. L'attività del catasto non può essere gestita dall'esterno. Soprattutto non puoi dare alcuna responsabilità ai tecnici esterni sull'attività dell'ufficio. puoi fare ricorso contro l'ufficio se non ti va bene non contro i tecnici che presuntivamente non ti hanno avvertito. il frazionamernto urbanistico mi dici che non potevano farlo pertanto non sono state eseguite opere che strutturalmente dividevano l'unità in due dal punto di vista urbanistico. Pertanto rimane una unità urbanistica ma contestualmente e funzionalmente due unità fiscali. il tutto completamente legittimo anche se si fa fatica a capirlo, purtroppo è così e dovremo, noi tecnici cominciare a ragionare in maniera diversa rispetto a qualche anno fa. Saluti
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SIMBA4
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Salve frazionamento urbanistico deve intendersi che da una si ricava due unità, ovviamente le due unità devono rispettare le norme urbanistiche, e anche altre, al momento della realizzazione del frazionamento. Non so se l'ultimo testo sull'edilizia parla di frazionamento urbanistico. cordiali saluti
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MobiusStrip
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"totonno" ha scritto:
Il frazionamernto urbanistico mi dici che non potevano farlo pertanto non sono state eseguite opere che strutturalmente dividevano l'unità in due dal punto di vista urbanistico. Pertanto rimane una unità urbanistica ma contestualmente e funzionalmente due unità fiscali. il tutto completamente legittimo anche se si fa fatica a capirlo, purtroppo è così e dovremo, noi tecnici cominciare a ragionare in maniera diversa rispetto a qualche anno fa. Saluti Il vincolo di indivisibilità/frazionamento urbanistico è presente adesso nel 2018, in quanto il bene (il palazzo) è protetto dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali. Purtroppo ignoro se tale vincolo fosse presente già all'epoca quando sono state realizzate le opere di divisione; circa 20 anni fa. Comunque ho capito il tuo punto di vista. Diciamo che la cosa migliore - come ho già letto altrove - sarebbe stata incaricare un tecnico prima dell'acquisto per verificare che quanto depositato al Catasto fosse in linea con le loro direttive. Si sarebbe, in un certo senso, dovuto sollecitare a riguardare le pratiche. Cosa scomoda da fare (oltre che impensabile per un acquirente) e forse anche antipatica nei confronti dei vecchi proprietari. E' come se "non ci fidasse".
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totonno
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"MobiusStrip" ha scritto: "totonno" ha scritto:
Il frazionamernto urbanistico mi dici che non potevano farlo pertanto non sono state eseguite opere che strutturalmente dividevano l'unità in due dal punto di vista urbanistico. Pertanto rimane una unità urbanistica ma contestualmente e funzionalmente due unità fiscali. il tutto completamente legittimo anche se si fa fatica a capirlo, purtroppo è così e dovremo, noi tecnici cominciare a ragionare in maniera diversa rispetto a qualche anno fa. Saluti Il vincolo di indivisibilità/frazionamento urbanistico è presente adesso nel 2018, in quanto il bene (il palazzo) è protetto dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali. Purtroppo ignoro se tale vincolo fosse presente già all'epoca quando sono state realizzate le opere di divisione; circa 20 anni fa. Comunque ho capito il tuo punto di vista. Diciamo che la cosa migliore - come ho già letto altrove - sarebbe stata incaricare un tecnico prima dell'acquisto per verificare che quanto depositato al Catasto fosse in linea con le loro direttive. Si sarebbe, in un certo senso, dovuto sollecitare a riguardare le pratiche. Cosa scomoda da fare (oltre che impensabile per un acquirente) e forse anche antipatica nei confronti dei vecchi proprietari. E' come se "non ci fidasse". Il vincolo è stato notificato quest'anno ??
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MobiusStrip
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"totonno" ha scritto:
Il vincolo è stato notificato quest'anno ?? Non sono informato, ma penso di no. Ad occhio e croce esisterà da almeno una decina d'anni.
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totonno
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"MobiusStrip" ha scritto: "totonno" ha scritto:
Il vincolo è stato notificato quest'anno ?? Non sono informato, ma penso di no. Ad occhio e croce esisterà da almeno una decina d'anni. "MobiusStrip" ha scritto:
Il vincolo di indivisibilità/frazionamento urbanistico è presente adesso nel 2018, in quanto il bene (il palazzo) è protetto dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali. Purtroppo ignoro se tale vincolo fosse presente già all'epoca quando sono state realizzate le opere di divisione; circa 20 anni fa. Sicuramente era presente e nell'atto di acquisto DEVE ESSERE riportata la notifica. La sovrintendenza inoltre deve avere sei mesi di tempo per eventualmente esercitare il diritto di prelazione. Un casino.. Saluti
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MobiusStrip
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"totonno" ha scritto:
Sicuramente era presente e nell'atto di acquisto DEVE ESSERE riportata la notifica. La sovrintendenza inoltre deve avere sei mesi di tempo per eventualmente esercitare il diritto di prelazione. Un casino.. Saluti Ciao @totonno. Volevo darti un piccolo aggiornamento. Il tecnico che ha seguito i lavori di ristrutturazione della "metà" già completa, ha provato a richiedere l'ultima planimetria per via telematica al Catasto. Pare che abbia ricevuto una scansione dell'ultima planimetria depositata con una "X" tracciata a penna per sancirne "l'annullamento". Ora... in quest'ottica, cosa conviene fare? Intendo dire: io, in quanto proprietario, non ho mai ricevuto alcuna notifica; nè sulla variazione catastale effettuata, nè sull'annullamento della planimetria? E' mai possibile che debba essere io ad andare a cercare se e come cambiano i dati fiscali del mio immobile? Ti ringrazio in anticipo.
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