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Passaggio di particelle da catasto fabbricati a terreni |

eclisse
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provincia firenze
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Salve a tutti. E' possibile riportare a terreni tre particelle aventi attualmente qualità ente urbano? Preciso che non ci sono fabbricati sulle particelle in oggetto. La procedura catastale corretta quale è? Un normalissimo Do.C.Te.? Grazie
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CESKO
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"eclisse" ha scritto: Salve a tutti. E' possibile riportare a terreni tre particelle aventi attualmente qualità ente urbano? Preciso che non ci sono fabbricati sulle particelle in oggetto. La procedura catastale corretta quale è? Un normalissimo Do.C.Te.? Grazie NO......... il docte non ti permette di ripristinare la ditta. Devi procedere con Mod. 26/A cartaceo.....allegando il titolo di provenienza. Ma se attualmente sono "Enti Urbani" un motivo deve esserci
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giamma
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se non ci sono corrispondenze all'urbano la procedura è la seguente: 1 - docfa per costituzione area urbana 2 - docfa per soppressione di area urbana 3 - mod 169 (demolizione di enti urbani) saluti
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"giamma" ha scritto: se non ci sono corrispondenze all'urbano la procedura è la seguente: 1 - docfa per costituzione area urbana 2 - docfa per soppressione di area urbana 3 - mod 169 (demolizione di enti urbani) saluti si puo' evitare tranquillamente questo macello col Mod. 26/A secondo me
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mirkino
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Imola
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una volta si faceva una richiesta di verifica straordinaria, pagavi l'uscita ai tecnici del catasto che verificavano sul posto il terreno e lo ripristinavano. c'era un tariffario kilometrico, mi è capitato un caso simile a inizio anno in provincia di Bologna e al catasto mi hanno chiesto semplicemente una domanda scritta con allegato l'atto di acquisto e la domanda a nome dei proprietari perchè la verifica straordinaria era stata abolita. buon lavoro ... scusa ho letto il post solo ora e mi incuriosiva sapere come hai risolto
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lzzlcn
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Salve a tutti, è possibile avere una circolare o una normativa dove c'è scritto che questa procedura si può fare? A me è successo che dopo aver fatto il mappale per la demolizione del cassone e dopo aver presentato la docfa per la soppressione dei sub e dopo aver pagato anche la marca da bolo per l'istanza, non riesco a portare avanti il lavoro. Ogni tecnico dell'ADT ha una teoria diversa e non so più cosa fare o dire. Aiuto.
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rossa
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Concordo con CESKO quando dice di evitare il macello proposto da giamma. Relativamente al Mod. 26/A cartaceo non lo ritengo indispensabile perchè solo un paio di mesi fa ho presentato un Do.C.Te. scrivendo nelle osservazioni che la ditta da intestare corrisponde al DICHIARANTE intestato quando era ancora ai terreni. Non ci sono stati intoppi. Saluti.
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giamma
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sarà anche un macello ma da noi a Cuneo è l'unico modo......poi se riuscite più semplicemente sono contento per voi bye bye
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lzzlcn
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Scusate l'insistenza ma ho davvero bisogno di un qualcosa che attesti che è possibile fare ritorno ai terreni. Ho fatto un macello di operazioni su suggerimento dei tecnici dell'ADT e come voi sapete le operazioni costano, ed ora sentirmi dire che il passaggio ai terreni non è consentito, proprio non mi va giù. Nei vari post si parla spesso anche di un modello 169 per demolizine di enti urbani. Potete indirizzarmi per trovarlo? Grazie a tutti.
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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la procedura ha origini "antiche" e non ha subito sostanziali modifiche, nonostante qualche ufficio si inventi l'acqua calda. Non mi risulta esistono altre circolarri che modifichino quanto riportato dalle due norme che cito. Se qualcuno le ha, mi farebbe piacere conoscerle. La demolizione del fabbricato è contemplata dalla circolare 2/84 comma 11.2.10. Dopo la demolizione occorre presentare un docfa per area urbana Se vogliamo portare a terreni l'area urbana, ciò è consentito dalla istruzione XIX del 1950, al comma 170 "Cambiamento nello stato e nella rendita dei terreni". Nel nostro caso si tratta addirittura di una variazione in aumento (da zero ad una rendita). Per presentare la denuncia occorre un modello 26. I modelli 26 venivano introdotti durante le lustrazioni o su richiesta pagando i diritti di sopralluogo. Successivamente è nata la procedura Docte (oggi versione 2) che non fa altro che riempire in automatico un modello 26 introducendolo direttamente in atti. Non è però possibile utilizzare la procedura docte, nemmeno nella versione attuale perchè non è possibile inserire la qualità EU come qualità di partenza (accetta solo qualità a terreni). Per questo motivo si riempie un mod. 26 cartaceo. Dato che i sopralluoghi e le lustrazioni non vengono più fatti, l'unico modo per farsi trattare un mod. 26 è tramite una istanza, utile anche per indicare i dati della ditta ed i motivi del passaggio a terreni. Naturalmente occorrerà anche sopprimere con un docfa l'area urbana precedentemente creata. Ricapitolando, la procedura completa a partire da un fabbricato demolito fino al suo censimento a terreni mi risulta sia la seguente : 1) mappale a demolizione 2) docfa variazione immobile in area urbana 3) docfa demolizione area urbana 4) mod. 26 cartaceo 5) istanza di trattazione. nel tuo caso, se i primi passaggi sono già stati fatti, li devi ritrovare e citare nell'istanza. Se qualche passaggio manca lo devi fare per ricostruire la storia saluti paolo
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lzzlcn
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La tua risposta mi rincuora. Come dicevo nel primo post, la procedura da me adottata segue pari passo quella elencata da te. Adesso non mi rimane altro che scaricare la circolare, studiarmela per bene e domani andare in Agenzia e vedere chi la spunta. Grazie ancora per l'aiuto.
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it9gvo
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trappeto
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"pzero" ha scritto: la procedura ha origini "antiche" e non ha subito sostanziali modifiche, nonostante qualche ufficio si inventi l'acqua calda. Non mi risulta esistono altre circolarri che modifichino quanto riportato dalle due norme che cito. Se qualcuno le ha, mi farebbe piacere conoscerle. La demolizione del fabbricato è contemplata dalla circolare 2/84 comma 11.2.10. Dopo la demolizione occorre presentare un docfa per area urbana Se vogliamo portare a terreni l'area urbana, ciò è consentito dalla istruzione XIX del 1950, al comma 170 "Cambiamento nello stato e nella rendita dei terreni". Nel nostro caso si tratta addirittura di una variazione in aumento (da zero ad una rendita). Per presentare la denuncia occorre un modello 26. I modelli 26 venivano introdotti durante le lustrazioni o su richiesta pagando i diritti di sopralluogo. Successivamente è nata la procedura Docte (oggi versione 2) che non fa altro che riempire in automatico un modello 26 introducendolo direttamente in atti. Non è però possibile utilizzare la procedura docte, nemmeno nella versione attuale perchè non è possibile inserire la qualità EU come qualità di partenza (accetta solo qualità a terreni). Per questo motivo si riempie un mod. 26 cartaceo. Dato che i sopralluoghi e le lustrazioni non vengono più fatti, l'unico modo per farsi trattare un mod. 26 è tramite una istanza, utile anche per indicare i dati della ditta ed i motivi del passaggio a terreni. Naturalmente occorrerà anche sopprimere con un docfa l'area urbana precedentemente creata. Ricapitolando, la procedura completa a partire da un fabbricato demolito fino al suo censimento a terreni mi risulta sia la seguente : 1) mappale a demolizione 2) docfa variazione immobile in area urbana 3) docfa demolizione area urbana 4) mod. 26 cartaceo 5) istanza di trattazione. nel tuo caso, se i primi passaggi sono già stati fatti, li devi ritrovare e citare nell'istanza. Se qualche passaggio manca lo devi fare per ricostruire la storia saluti paolo Nell'Ufficio in cui opero, dopo aver preventivamente presentato TM e Docfa per demolizione a cura del professionista, occorre istanza di richiesta di verifica straordinaria a pagamento. La circolare 2/1984 aveva già previsto il sopralluogo per accertare la demolizione (punto II.2.10). L'Ufficio accerta in sopralluogo la destinazione agricola dellì'area assegnando altresì il corretto classamento, qualità e classe, eventualmente anche per "parificazione". L'ufficio, provvede anche a sopprimere l'area urbana al C.F. (collegando la variazione d'Ufficio col prot. della verifica straordinaria); provvede pure a caricarla con nuovo numero al Catasto Terreni alla ditta proprietaria, che in genere corrisponde alla ditta che l'aveva in carico al C.F. Buon lavoro
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it9gvo
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trappeto
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"lzzlcn" ha scritto: Salve a tutti, è possibile avere una circolare o una normativa dove c'è scritto che questa procedura si può fare? A me è successo che dopo aver fatto il mappale per la demolizione del cassone e dopo aver presentato la docfa per la soppressione dei sub e dopo aver pagato anche la marca da bolo per l'istanza, non riesco a portare avanti il lavoro. Ogni tecnico dell'ADT ha una teoria diversa e non so più cosa fare o dire. Aiuto. Penso che anche nell'Ufficio in cui operi c'è un responsabile a cui rivolgerti! Buon lavoro
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robertopi
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"it9gvo" ha scritto: "pzero" ha scritto: la procedura ha origini "antiche" e non ha subito sostanziali modifiche, nonostante qualche ufficio si inventi l'acqua calda. Non mi risulta esistono altre circolarri che modifichino quanto riportato dalle due norme che cito. Se qualcuno le ha, mi farebbe piacere conoscerle. La demolizione del fabbricato è contemplata dalla circolare 2/84 comma 11.2.10. Dopo la demolizione occorre presentare un docfa per area urbana Se vogliamo portare a terreni l'area urbana, ciò è consentito dalla istruzione XIX del 1950, al comma 170 "Cambiamento nello stato e nella rendita dei terreni". Nel nostro caso si tratta addirittura di una variazione in aumento (da zero ad una rendita). Per presentare la denuncia occorre un modello 26. I modelli 26 venivano introdotti durante le lustrazioni o su richiesta pagando i diritti di sopralluogo. Successivamente è nata la procedura Docte (oggi versione 2) che non fa altro che riempire in automatico un modello 26 introducendolo direttamente in atti. Non è però possibile utilizzare la procedura docte, nemmeno nella versione attuale perchè non è possibile inserire la qualità EU come qualità di partenza (accetta solo qualità a terreni). Per questo motivo si riempie un mod. 26 cartaceo. Dato che i sopralluoghi e le lustrazioni non vengono più fatti, l'unico modo per farsi trattare un mod. 26 è tramite una istanza, utile anche per indicare i dati della ditta ed i motivi del passaggio a terreni. Naturalmente occorrerà anche sopprimere con un docfa l'area urbana precedentemente creata. Ricapitolando, la procedura completa a partire da un fabbricato demolito fino al suo censimento a terreni mi risulta sia la seguente : 1) mappale a demolizione 2) docfa variazione immobile in area urbana 3) docfa demolizione area urbana 4) mod. 26 cartaceo 5) istanza di trattazione. nel tuo caso, se i primi passaggi sono già stati fatti, li devi ritrovare e citare nell'istanza. Se qualche passaggio manca lo devi fare per ricostruire la storia saluti paolo Nell'Ufficio in cui opero, dopo aver preventivamente presentato TM e Docfa per demolizione a cura del professionista, occorre istanza di richiesta di verifica straordinaria a pagamento. La circolare 2/1984 aveva già previsto il sopralluogo per accertare la demolizione (punto II.2.10). L'Ufficio accerta in sopralluogo la destinazione agricola dellì'area assegnando altresì il corretto classamento, qualità e classe, eventualmente anche per "parificazione". L'ufficio, provvede anche a sopprimere l'area urbana al C.F. (collegando la variazione d'Ufficio col prot. della verifica straordinaria); provvede pure a caricarla con nuovo numero al Catasto Terreni alla ditta proprietaria, che in genere corrisponde alla ditta che l'aveva in carico al C.F. Buon lavoro Nel caso in cui, la p.lla risulta EU, per un pregresso TM, cui però, relativamente a tale p.lla, non ha avuto seguito al CF nessuna denuncia (non è stata creata nessuna area urbana nè costruito nulla), vale la stessa procedura? Non è superfluo creare un'area urbana? Inoltre, se una piccolissima parte del mappale da portare al CT, è occupata da un tratto di strada (privata), per giungere al fine, è necesario TF per individuare la strada, che ovviamente non potrà avere un qualità colturale? Grazie saluti
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"it9gvo" ha scritto:
Nell'Ufficio in cui opero, dopo aver preventivamente presentato TM e Docfa per demolizione a cura del professionista, occorre istanza di richiesta di verifica straordinaria a pagamento. La circolare 2/1984 aveva già previsto il sopralluogo per accertare la demolizione (punto II.2.10). L'Ufficio accerta in sopralluogo la destinazione agricola dellì'area assegnando altresì il corretto classamento, qualità e classe, eventualmente anche per "parificazione". L'ufficio, provvede anche a sopprimere l'area urbana al C.F. (collegando la variazione d'Ufficio col prot. della verifica straordinaria); provvede pure a caricarla con nuovo numero al Catasto Terreni alla ditta proprietaria, che in genere corrisponde alla ditta che l'aveva in carico al C.F. Buon lavoro Se non sbaglio, però, l'istruzione XIX prevedeva che la verifica straordinaria potesse essere chiesta solo in presenza di un mod. 26 presentato, quindi tale presentazione rimane obbligatoria. Per quanto riguarda il pagamento, poi, avevo da qualche parte una risoluzione che diceva in sostanza che la verifica straordinaria a pagamento si faceva nel periodo intercorrente le lustrazioni per farsi introdurre il 26 con urgenza. Dato che gli uffici non compiono più le lustrazioni, veniva meno il carattere straordinario, quindi si trasformava in una istanza tradizionale. Per quanto riguarda la soppressione d'ufficio, era una cosa che io avevo sempre sostenuto ma che non ho mai visto applicata, per mia esperienza! tanto di cappello al tuo ufficio! saluti paolo
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