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Autore Muro Sotto il metro

felisida

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14

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 0 -  0 - Inviato: 25 Febbraio 2011 alle ore 18:00

Ciao,
sto preparando una variazione catastale, il proprietario ha abbattuto parte di una parete ed ha lasciato un muretto alto circa un muro 1 m,

mi chiedo se va rappresentato o meno e se si, è differente da un muro alto normale?


una altra piccola domanda, il proprietario oltre ad abbattere parte del muro ha invertito il bagno con la cucina, quindi non sono variati i vani.

va bene come causale diversa distribuzione spazi interni?

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Autore Risposta

gerardocampagna

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Rapolla (PZ)

 0 -  0 - Inviato: 28 Febbraio 2011 alle ore 03:09

le causali sono 5 (diversa distr. spazi int.) e 6 (ristrutturazione). rifai il calcolo dei vani con la loro attuale superficie e destinazione, e rappresenta la situazione attuale di bagno e cucina. il muro basso, se riesci, rappresentalo con una linea più sottile

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 28 Febbraio 2011 alle ore 08:37

"gerardocampagna" ha scritto:
.... il muro basso, se riesci, rappresentalo con una linea più sottile



Gerardo,
sono parzialmente d'accordo con la tua risposta!
non lo sono affatto con la parte che qui ho evidenziato in rosso e qui di seguito riporto uno stracio della

"circolare 04 29ottobre2009" ha scritto:
La planimetria, a pena di mancata accettazione della pratica DocFa, deve contenere:

l'indicazione dell'altezza dei singoli locali; nel caso di altezza costante su tutto il piano è sufficiente riportarne la misura una volta sola;
nel caso di locali ad altezza variabile, per ciascuno di essi devono essere riportate le altezze: minima e massima; nel caso di altezza minima inferiore a m. 1,50, deve essere rappresentata, a linea tratteggiata sottile, la delimitazione tra le porzioni a diversa altezza e, a margine della stessa, deve essere riportata l’indicazione h = m 1,50;

il simbolo di orientamento a mezzo di freccia rivolta verso il Nord, tracciato esternamente al disegno, in qualunque posizione, ma preferibilmente in basso a destra del foglio;

la corretta indicazione del piano o dei piani in caso fossero in numero maggiore di uno; la planimetria delle unità immobiliari a più piani deve essere estesa a tutti i piani, anche se solo alcuni accessori sono posti in piani differenti da quello che contiene il resto dell'unità immobiliare non deve mai mancare la rappresentazione della pertinenza scoperta esclusiva, se presente;

accesso all'unità immobiliare e, in mancanza dell'elaborato planimetrico, anche dei perimetro del fabbricato;

nell'interno del disegno, in corrispondenza del vano destinato a cucina, la parola "cucina" o il simbolo "K" ed in corrispondenza di ciascun accessorio (a servizio diretto o indiretto) la denominazione che ne spiega l'uso: "ingresso”, "corridoio";

la corretta rappresentazione delle corti esclusive senza interruzione delle linee di confine e quindi della loro estensione; nei caso di corti esclusive di estensione tale che la rappresentazione alla scala ordinaria dell'unità immobiliare (1:200) ecceda il formato disponibile, la corte potrà essere rappresentata in una scheda separata, nella scala più opportuna, conseguentemente al medesimo identificativo catastale.

l'indicazione dei muri delimitanti gli ambienti, ivi compresi quelli perimetrali dell'unita immobiliare, anche se in comunione;
ogni muro deve essere sempre delimitato da linee continue anche allo scopo di un corretto calcolo della superficie.

La planimetria non deve contenere:
le resinature, gli arredi, le informazioni superflue, quali l'indicazione dei nominativi dei confinanti, al posto dei quali sono indicati i numeri di mappa e subalterni e/o la dicitura "altra u.i";

L'elaborato planimetrico, la cui presentazione risulta sempre necessaria nel caso che la dichiarazione interessi due o più unità immobiliari dotate di beni comuni non censibili, oppure anche un solo immobile da censire in una delle categorie del gruppo F, deve contenere, sempre a pena di rifiuto, le seguenti indicazioni:

- per ogni piano, le parti coperte e quelle scoperte;
- per ogni porzione di fabbricato rappresentata, il subalterno assegnato ed eventuali riferimenti di
piano, che delimiti ciascuna porzione immobiliare coperta o scoperta, comprese quelle
raggruppabili nelle categorie fittizie F/1, F/2, F/3, F/4 ed F/5 ;
- il subalterno di ogni porzione immobiliare identificata, ovvero il numero di mappa per le aree
urbane, in modo che tutte le superfici di piano risultino completamente .

Relativamente alle pertinenze esclusive dell'unità immobiliare, è facoltà dei professionista attribuire un nuovo subalterno (dando luogo conseguentemente ad un identificativo graffato), ovvero assegnare il medesimo subalterno dell'unità cui fa riferimento;
in tale ultima circostanza nell'elenco dei subalterni si dovrà fare espressa menzione delle diverse destinazioni (ad es. abitazione con corte esclusiva).



come vedi dice cose leggermente diverse da quello che sostieni tu!

un muro alto circa un metro è arredamento e non divide un vano !!!

quindi le affermazioni non supportate da documentazioni pertinenti è meglio evitare di darle

cordialità

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gerardocampagna

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Rapolla (PZ)

 0 -  0 - Inviato: 28 Febbraio 2011 alle ore 15:38

certo geoalfa, ma la legge è astratta e generica. nella realtà invece può accadere che un muro basso divide es.: la cucina dalla sala pranzo, oppure il disimpegno dal soggiorno; quindi va rappresentato a prescindere dalla sua altezza.
il fatto che si possa usare una linea sottile, ho specificato "se riesci" innanzitutto per il fatto che DocFa non codifica spessori e tratteggi.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 28 Febbraio 2011 alle ore 15:48

si,
ma c'é sempre l'opportunità di rappresentare questo famoso muro con linea tratteggiata, che forse è meglio e non confonde e consente di distinguere le superfici dei vani di diversa natura.

cordialità

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jema

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 28 Febbraio 2011 alle ore 15:54

"gerardocampagna" ha scritto:
certo geoalfa, ma la legge è astratta e generica. nella realtà invece può accadere che un muro basso divide es.: la cucina dalla sala pranzo, oppure il disimpegno dal soggiorno; quindi va rappresentato a prescindere dalla sua altezza.
il fatto che si possa usare una linea sottile, ho specificato "se riesci" innanzitutto per il fatto che DocFa non codifica spessori e tratteggi.


Effettivamente la Circolare 4/09 non è il massimo della chiarezza: per fortuna che ci sono i chiarimenti interpretativi! :wink:

In linea di principio condivido quanto da Te espresso, anche se sarebbe preferibile ragionare sulla planimetria dell'unità in oggetto.

Per quanto riguarda gli spessori invece, devo comunicarti che la cosa è possibile.

Cordialmente 8)

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 28 Febbraio 2011 alle ore 16:36

"jema" ha scritto:
..........
Per quanto riguarda gli spessori invece, devo comunicarti che la cosa è possibile.

Cordialmente 8)



NO! Emanuele,

non sono d'accordo con te e con tutti coloro i quali vogliono rappresentare e rappresentano le uiu con lo stesso criterio e grafica di come fanno per i disegni in urbanistica!

e ci sono pure indicazioni in tal senso, ora no ho tempo di cercarvele, ma se la discussione continua, forse troverò e vi indicherò il dispositivo!

anche se la norma non è perfettamente chiara, ci sono poi tutte le discussioni che ne sono seguite e quindi ribadisco che per rappresentare la scheda planimetrica occorrono linee di spessore minimo, simboli di scale, porte e finestre ridotti all'osso!!

credo di averne fatta pure una FAQ, eccola:

www.geolive.org/modules.php?name=Forums&...

che è stata solo marginalmente modificata dalla circolare 4 citata e dalle successive istruzioni per l'uso e vari allegati....
:lol:
se poi nei vs UP tollerano tutto,.... è un'altra cosa! :lol:

cordialità

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felisida

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2011 alle ore 12:06

per la cronaca, non ho rappresentato il muro onde evitare confusioni...
cmq grazie a tutti

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jema

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2011 alle ore 12:47

"felisida" ha scritto:
per la cronaca, non ho rappresentato il muro onde evitare confusioni...
cmq grazie a tutti


[size=18]E, a mio parere, hai fatto male![/size] 8)



Caro Gianni,
a parte il fatto che l’estratto della Circolare 4 che hai allegato (ed invito tutti a leggere) è incompleto, mi soffermerei su due aspetti:

1) cosa si intende per Vano;

2) cosa è assolutamente vietato nella rappresentazione delle planimetrie catastali.


Ora, per avere l'idea di cosa si intenda per Vano, dobbiamo riesumare e leggere con attenzione il DPR 1142/49 e la successiva Circolare 1820/60.


Nel primo dei due riferimenti normativi richiamati, vediamo all'articolo 45 che:

- "Per la misura della consistenza dell'unità immobiliare ... ad uso di abitazione si assume come elemento unitario il vano utile.
Si considera vano utile quello che ha destinazione principale (camera, stanza, salone, galleria e simili), nell'uso ordinario della unità immobiliare
".


Al successivo articolo 46, troviamo la deroga per i locali destinati ad uso Cucina, la quale "è considerata vano utile, qualunque ne sia la superficie, purché sia fornita degli impianti relativi alla sua speciale destinazione nel modo ordinario per la categoria e classe cui appartiene l'unità immobiliare."



Nella Circolare del 1960, per ovviare alla mancanza di criteri generali ed ufficiali per la determinazione delle definizioni più sovente e largamente adoperate, in materia di costruzioni edilizie, ai punti B.2 e B.3 sono forniti i seguenti chiarimenti:

VANO - Per vano si intende lo spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno, vetro, ecc.) anche se qualcuna non raggiunga il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura (arco o simili) deve considerarsi come divisoria di due vani, salvo che uno di questi, per le sue piccole dimensioni, non risulti in modo indubbio come parte integrante dell'altro.

STANZA (vano utile) - Per stanza (vano utile) si intendono le camere da letto, le camere da pranzo, da studio, da soggiorno, le soffitte abitabili, le camere dei domestici, le cucine e gli altri spazi destinati all'abitazione, separati da pareti che vadano di norma dal pavimento al soffitto, che abbiano luce ed aria dirette ed un'ampiezza sufficiente a contenere un letto di adulto (almeno 8 metri quadri) ed il cui soffitto si trovi ad una altezza media di almeno metri 2,20 dal pavimento.



Passiamo ora al secondo dei due aspetti trattati, quello che riguarda la rappresentazione grafica delle planimetrie.

La Circolare 4 precisa che la planimetria non deve contenere:

- le retinature, gli arredi, le informazioni superflue, quali l'indicazione dei nominativi dei confinanti, al posto dei quali sono indicati i numeri di mappa e subalterni e/o la dicitura "altra u.i" ;

- le campiture od i riempimenti che pongano in evidenza muri portanti e pilastri od altri manufatti edilizi.



Nulla trovo in merito alla possibilità di rappresentare le strutture murarie sezionate con uno spessore idoneo, come avviene nell’abituale disegno tecnico, in maniera da rendere più leggibile l'elaborato grafico

Potrei anche aver preso un abbaglio, per cui attendo pazientemente approfondimenti in merito agli appunti sopra riportati.

Cordialmente.
:wink:

MP x geoalfa
i muretti che fungono da parapetto nei poggioli, mediamente alti cm 100, come li rappresenti?

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2011 alle ore 18:47

"jema" ha scritto:
"felisida" ha scritto:
per la cronaca, non ho rappresentato il muro onde evitare confusioni...
cmq grazie a tutti


[size=18]E, a mio parere, hai fatto male![/size] 8)

Caro Gianni,
a parte il fatto che l’estratto della Circolare 4 che hai allegato (ed invito tutti a leggere) è incompleto, mi soffermerei su due aspetti:
1) cosa si intende per Vano;
2) cosa è assolutamente vietato nella rappresentazione delle planimetrie catastali.
Ora, per avere l'idea di cosa si intenda per Vano, dobbiamo riesumare e leggere con attenzione il DPR 1142/49 e la successiva Circolare 1820/60.
Nel primo dei due riferimenti normativi richiamati, vediamo all'articolo 45 che:
- "Per la misura della consistenza dell'unità immobiliare ... ad uso di abitazione si assume come elemento unitario il vano utile.
Si considera vano utile quello che ha destinazione principale (camera, stanza, salone, galleria e simili), nell'uso ordinario della unità immobiliare
".
Al successivo articolo 46, troviamo la deroga per i locali destinati ad uso Cucina, la quale "è considerata vano utile, qualunque ne sia la superficie, purché sia fornita degli impianti relativi alla sua speciale destinazione nel modo ordinario per la categoria e classe cui appartiene l'unità immobiliare."
Nella Circolare del 1960, per ovviare alla mancanza di criteri generali ed ufficiali per la determinazione delle definizioni più sovente e largamente adoperate, in materia di costruzioni edilizie, ai punti B.2 e B.3 sono forniti i seguenti chiarimenti:
VANO - Per vano si intende lo spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno, vetro, ecc.) anche se qualcuna non raggiunga il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura (arco o simili) deve considerarsi come divisoria di due vani, salvo che uno di questi, per le sue piccole dimensioni, non risulti in modo indubbio come parte integrante dell'altro.
STANZA (vano utile) - Per stanza (vano utile) si intendono le camere da letto, le camere da pranzo, da studio, da soggiorno, le soffitte abitabili, le camere dei domestici, le cucine e gli altri spazi destinati all'abitazione, separati da pareti che vadano di norma dal pavimento al soffitto, che abbiano luce ed aria dirette ed un'ampiezza sufficiente a contenere un letto di adulto (almeno 8 metri quadri) ed il cui soffitto si trovi ad una altezza media di almeno metri 2,20 dal pavimento.
Passiamo ora al secondo dei due aspetti trattati, quello che riguarda la rappresentazione grafica delle planimetrie.
La Circolare 4 precisa che la planimetria non deve contenere:
- le retinature, gli arredi, le informazioni superflue, quali l'indicazione dei nominativi dei confinanti, al posto dei quali sono indicati i numeri di mappa e subalterni e/o la dicitura "altra u.i" ;
- le campiture od i riempimenti che pongano in evidenza muri portanti e pilastri od altri manufatti edilizi.
Nulla trovo in merito alla possibilità di rappresentare le strutture murarie sezionate con uno spessore idoneo, come avviene nell’abituale disegno tecnico, in maniera da rendere più leggibile l'elaborato grafico
Potrei anche aver preso un abbaglio, per cui attendo pazientemente approfondimenti in merito agli appunti sopra riportati.
Cordialmente.
:wink:

MP x geoalfa
i muretti che fungono da parapetto nei poggioli, mediamente alti cm 100, come li rappresenti?


Emanuele,
di sicuro mi era sfuggita questo tuaarticolata risposta , contrariamente a quanto tu hai, categoricamente asserito, in risposta a felisida io sostengo che:
[size=14] ha fatto bene a non indicare il muretto! [/size]
perchè è evidente che esso può essere ricompreso nelle opere di arredamento che nella schede non vanno rappresentate !

il muretto nei poggioli ( semprechè i poggioli siano i balconi o terrazzi a livello ) li rappresento in doppia linea sottile dello stesso spessore che utilizzo a rappresentare tutti gli altri divisori o muri portanti che sia!

e così si fa per la maggior parte delle schede che vedo in giro, salvo qualche estemporaneo architettoide che duplica pari passo le planimetrie già usate per il progetto presentato al comune!

e ti posso assicurare che sono andate tutte a buon fine!

ciao

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vordcienpion

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02 Giugno 2008

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1998

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 0 -  0 - Inviato: 25 Gennaio 2012 alle ore 20:52

Buonasera cari colleghi,

secondo voi, questo muretto indicato in bianco e nero, cosa sta a significare? Un muretto basso, una ringhiera o cos'altro?
Clicca sull'immagine per vederla intera


Grazie a tutti...

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bioffa69

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23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 25 Gennaio 2012 alle ore 22:40

..scusami ma verificare in loco?

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vordcienpion

Iscritto il:
02 Giugno 2008

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1998

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 0 -  0 - Inviato: 25 Gennaio 2012 alle ore 22:47

Ciao Bioffa, non volevo addentrarmi... e ti spiego il perchè.

Una mia cliente sta per vendere un appartamento su condominio , edificato ante 1967.
A quanto pare di questo fabbricato non esiste concessione edilizia, anche se io ho richiesto un accesso agli atti, non voglio aver sorprese.
Devo capire se dopo il 1967, son state richieste delle varianti allo stesso, oppure se invece fu a suo tempo emessa regolare concessione edilizia; devo capire se quella veranda perimetrata da quel "muro" era aperta o chiusa...i discorsi poi vengon da se (volumi, abusivismi etc....)

Praticamente, i miei clienti sostengono che ciascun condomino ha chiuso , probabilmente in assenza di titolo autorizzativo, la propria veranda perimetrata da quel muro tratteggiato, quindi in loco è un muro a tutt'oggi è alto da "solaio a solaio".

Il mio problema era capire cosa aveva voluto indicare a suo tempo, il geometra che fece l'accatastamento;voleva indicare un muretto basso, oppure voleva indicare una chiusura totale?

Perchè se in comune non esiste nessun atto riferito all'immobile, si puo' dichiarare che la veranda è da sempre cosi, ossia chiusa...a meno che qualcuno non abbia qualche bella foto...del prima e del dopo;
se invece in comune risulta un progetto edilizio dove la veranda è aperta, i miei clienti si potrebbero rivalere su chi gli ha venduto un immobile costruito abusivamente, e vedere eventualmente se è possibile sanare
Quindi avevo la curiosità di sapere cosa indicava quel muro...

Grazie ancora

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 25 Gennaio 2012 alle ore 23:36

Scusate se esprimo il mio parere, di planimetrie catastali ne ho viste tante disegnate anche in modi diversi. Personalmente penso che non esiste un modo univoco uguale per tutti per disegnare le planimetrie. Io le disegno nella maniera più semplice possibile, escludendo ogni particolare che possa dare adito a contestazioni. Ritengo che il disegno della planimetria catastale non debba seguire le regole del disegno architettonico (spessore di muri differenti, riempimenti parziali, disegni di porte e finestre particolari ecc..). Certo so che ci sono diverse circolari catastali che regolano la compilazione delle planimetrie catastali, ma lo scopo principale di queste planimetrie, non dimentichiamoci, che è quello impositivo.

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geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 25 Gennaio 2012 alle ore 23:41

[quote="vordcienpion"]Buonasera cari colleghi,

secondo voi, questo muretto indicato in bianco e nero, cosa sta a significare? Un muretto basso, una ringhiera o cos'altro?
Clicca sull'immagine per vederla intera

particolare che, come dice Bioffa69, è da scoprire in loco :!:

comunque il vano c'è....

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