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Argomento: ACCATASTAMENTO BALCONE - CAUSALE

Autore Risposta

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 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2011 alle ore 14:49

"FEDERICA123" ha scritto:


Volevo solo rispondere a quanto citato da Utente sul fatto che il proprietario del piano sottostante al balcone gode di una superficie coperta data dalla presenza del balcone stesso. Allora mi sorge spontanea questa domanda : dovrei costituire una u.i.u. al piano sottostante come c/7?? Perchè di fatto al piano sottostante ho una tettoia aperta!
Saluti



E' ovvio che non si parli di C/7 ............. anche perche' il concetto dell'U.I.U., catastalmente identificabile, colpisce solo le porzioni immobiliari autonomamente funzionali capaci di produrre reddito.

e non mi sembra che riguardi il nostro caso.

"jema" ha scritto:

E' sempre stato un enigma definire la titolarità in questi casi, ma d'altra parte è l'art. 1117 del Codice Civile che ci viene in aiuto, oltre a diverse Sentenze in materia, chiarendo che: "Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo".


Ecco una breve disamina sulla questione:

studiolegale.longhitano.it/index.php?opt...

Saluti :wink:



aggiungo:

"Il sottotetto costituisce pertinenza dell'appartamento sottostante solo se assolve alla funzione esclusiva di isolare e proteggere l'appartamento stesso dalle condizioni climatiche, ovvero che abbia accesso esclusivo dall'abitazione"

se non e' autonomamente utilizzabile o se non e' disposto diverso dal titolo di proprieta'.

Ora con l'obbligo della dichiarazione di conformita' catastale questi problemi giuridici ci assilleranno e assilleranno anche i tecnici dell'AdT.


"totonno" ha scritto:
Se io amplio un immobile su area non mia esclusiva ledo il diritto di un altro soggetto e quest'ultimo dovrà procedere contro chi si è appropriato indebitamente della cosa, mica contro il catasto che ha accettato la variazione? Il quale catasto, tra l'altro, inserendo in atti l'ampliamento, mica definisce la proprietà e non è probatorio.

Probabilmente nell'atteggiamento del catasto c'è qualcosa che mi sfugge.

Saluti.



Concordo che l'immobile edificato su terreno altrui ne leda i diritti........e che ne risponda chi ha compiuto in "malafede" l'atto...........

e il tecnico professionista che ha accatastato l'immobile?..........

lui procede mediante l'atto tecnico con cognizione di causa...........

Sulla probatorieta' o meno del catasto c'e' un confronto da tempo......... il catasto non e' probante in quanto non fornisce un dato certo ed univoco delle proprieta', perche' l'identificativo non e' sottoscritto da ambo le parti, perche' purtroppo non sono previste ......tante cose..........

che avevano una giustificazione, forse, in sede di formazione, ma non nel 2011............ per la foto identificazione dei fabbricati l'AdT si e' dotata di tecnologie e risorse all'avanguardia, ma dall'orecchio della probatorieta' non ci sente molto..........

peccato.............. sarebbe un'occasione di lavoro per tutti noi e una cultura giuridica per i cittadini.

pero', domando, nel momento in cui la planimetria catastale e' allegata e descritta nel rogito, siamo proprio sicuri che non possa definirsi probante?

avrei qualche dubbio in merito.

credo che il catasto venga preso sottogamba, mentre bisognerebbe prestare la massima attenzione...........

un confronto con il tecnico dell'AdT, quando parla con cognizione di causa, e' sempre auspicato e auspicabile, ma purtroppo, debbo aggiungere, che una la "leggerezza" non riguarda solo i professionisti .........

saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2011 alle ore 15:31

"utente" ha scritto:

Concordo che l'immobile edificato su terreno altrui ne leda i diritti........e che ne risponda chi ha compiuto in "malafede" l'atto...........

e il tecnico professionista che ha accatastato l'immobile?..........

lui procede mediante l'atto tecnico con cognizione di causa...........

Sulla probatorieta' o meno del catasto c'e' un confronto da tempo......... il catasto non e' probante in quanto non fornisce un dato certo ed univoco delle proprieta', perche' l'identificativo non e' sottoscritto da ambo le parti, perche' purtroppo non sono previste ......tante cose..........

che avevano una giustificazione, forse, in sede di formazione, ma non nel 2011............ per la foto identificazione dei fabbricati l'AdT si e' dotata di tecnologie e risorse all'avanguardia, ma dall'orecchio della probatorieta' non ci sente molto..........

peccato.............. sarebbe un'occasione di lavoro per tutti noi e una cultura giuridica per i cittadini.

pero', domando, nel momento in cui la planimetria catastale e' allegata e descritta nel rogito, siamo proprio sicuri che non possa definirsi probante?

avrei qualche dubbio in merito.

credo che il catasto venga preso sottogamba, mentre bisognerebbe prestare la massima attenzione...........

un confronto con il tecnico dell'AdT, quando parla con cognizione di causa, e' sempre auspicato e auspicabile, ma purtroppo, debbo aggiungere, che una la "leggerezza" non riguarda solo i professionisti .........

saluti



A parte la accuratezza che dobbiamo noi tecnici utilizzare per svolgere al meglio l'incarico, quindi compresa la verifica della proprietà è non obbligatoria ma quanto meno opportuna per non fare danni, soprattutto a terzi intaccando la nostra responsabilità professionale e deontologica.
Ma il Catasto di cosa risponde su una dichiarazione di parte? Che responsabilità gliene viene? Oltretutto il funzionario quali requisiti ha per ritenere un sottotetto di proprietà o meno? Perchè se ha la facoltà di non accettare un DOCFA vuol dire che si esprime sulla questione della proprietà o meno e ne fa causa di non accettabilità della pratica. Quindi entra, a mio parere nelle competenze di un Notaio o di un Giudice civilista e le responsabilità di questo comportamento se le deve assumere.
Mi chiedo poi, se il geometra incaricato di eseguire gli accatastamenti degli immobili fantasma dovesse scoprire che una parte di questo sconfina con un balcone su altra proprietà, che fa? Il catasto non glielo prende come ampliamento, il balcone non lo mette? O meglio, se ho un fabbricato da inserire in mappa che dista dal confine due metri sul suo lato finestrato, cosa faccio, non lo accatasto? Scommetti che l'ufficio questi li prende?
A mio parere, il catasto deve fare il catasto, che sostanzialmente è un archivio importantissimo di tutti gli immobili del territorio italiano creato per fini fiscali e ci devono essere iscritti tutti gli immobili sia quelli regolari, sia quelli irregolari dal punto di vista urbanistico, perchè la sua funzione è quella di far pagare il giusto importo di tasse al contribuente proprietario (o quello che si dichiara a sua ragione tale). Ed insieme deve essere aggiornato nelle intestazioni e nelle trascrizioni avvenute. Tutto ciò fatto salvo i diritti di terzi sui quali intervengono altri soggetti e non i funzionari del catasto che non sottoscrivono alcun atto riferito alla questione della proprietà. Di cosa c'è paura, un immobile irregolare urbanisticamente o che sconfina su altra proprietà non può essere venduto al di là se è accatastato o meno o se la sua planimetria è conforme allo stato di fatto non legittimo.

Saluti.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2011 alle ore 16:23

"jema" ha scritto:
Caro Gianni,
mi permetto di dissentire!
Direi, infatti, che l'ipotesi del balcone NON è assimilabile al concetto di fabbricato poiché è configurabile con l'esempio rappresentato in figura 87/a della tav. IX - 6, anziché con quello delle figure 88/b e 89/b della tav. IX - 7 e, secondo la normativa citata, non deve essere rappresentato in mappa.
Cosa dici Gianni, concordiamo? :lol: :lol: :lol:
Cordialmente


concilio! :wink:
dissenti pure,... hai ragione! :oops:
nelle foga di rispondere ho citato l'esempio sbagliato!

Del resto i balconi e simili non vanno rappresentati in mappa, come anche di recente ha confermato l'Ing. Franco Maggio con la Nota alla Dir. Reg. Piemonte e Valle d'Aosta e all' AdT di Biella prot. 32021 del 15giu2010 con la quale si ribadisce testualmente :

● cornicioni, sporti di tetti, balconi a sbalzo, non si considerano porzioni di fabbricato
sovrastanti area inedificata e quindi non si rappresentano in mappa (esempio E);


e fin qui tutti siamo concordi!

altra cosa, invece è il diritto di costruire un ampliamento della uiu sporgente dai muri perimetrali verso la proprietà altrui sia pure essa condominiale! o pubblica!

su ciò non mi va di dissentire da quanto argomentano l'AdT di BS e MI !

e non vedo male il richiamo a fare attenzione in qualità di tecnici nel programmare e portare avanti il discorso!

anche se ritengo che, oggi come oggi, sia molto improbabile che la cosa passi liscia, liscia, senza cioè trovare qualcuno che alzi la cresta!

ne convenite?

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2011 alle ore 17:04

"geoalfa" ha scritto:

non vedo male il richiamo a fare attenzione in qualità di tecnici nel programmare e portare avanti il discorso!

anche se ritengo che, oggi come oggi, sia molto improbabile che la cosa passi liscia, liscia, senza cioè trovare qualcuno che alzi la cresta!

ne convenite?



Convengo. Ma il richiamo è una cosa, la respinta della pratica perchè il funzionario catastale sostiene che il balcone non è di proprietà, è un'altra cosa. A mio parere la dichiarazione di inserimento in atti del balcone non va confusa come un appropiazione indebita di cosa altrui, quella è un altra questione che non può essere di competenza del catasto.
Come tu dici la cosa se fosse "sporca" non passerebbe liscia in altre sedi, e non è il catasto che approva la pratica che fa la "figuruccia", ma il tecnico ed il dichiarante del DOCFA.

Saluti.

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2011 alle ore 20:46

..Brescia fa' un passo indietro, sommersa da lamentele e copie di sentenze, dopo segnalazione alla direzione centrale, ripristina la vecchia procedura.....percio' con un semplice ampliamento, si possono inserire i balconi ...grazie a tutti per gli interventi e gli allegati!!

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