Salve a tutti,


voglio rendervi partecipi di quello che mi è successo oggi, approfittandone per chiedervi maggiori lumi.

Devo inserire un fabbricato in un terreno di proprietà di Caio Sempronio il quale da visura risulta essere Proprietario per 1000/1000 in regime di comunione dei beni.

Preparo il Tipo e lo faccio firmare a Caio Sempronio, lo invio telematicamente e dopo un giorno (lo ammetto sono stai celeri stavolta :lol: ) mi arriva la sospensione del tipo con la seguente causale:

AGGIORNARE BANCA DATI CONL NOMINATIVO DELLA PERSONA DI CUI ALLA COMUNIONE DEI BENI E PRODURRE LA FIRMA DI QUEST ULTIMO


E' lecita/corretta questa procedura? Mi devo adeguare o posso in qualche modo contestarla? Esistono riferimenti normativi?


Grazie, Fenir.

SI è lecita.....
devi inserire anche il nome del coniuge nel campo dei firmatari

...concordo 100%...se ne e' appena parlato in recentissimo post.

E come faccio ad aggiornare la banca dati con il nome di quest'ultima? Contact center?

ma veramente fai???? 8O 8O
mi sa che è il primo Atto di Aggiornamento che fai......
che centra l'aggiornamento in visura(banca dati)??
uno dei coniugi tranquillamente ai sensi della Legge n° 151/75 e s.m.i. senza alcun dubbio avrà dichiarato(nell'atto notarile) solo di essere coniugato/a in regime di comunione legale dei beni(dichiarazione), quindi se l'altro coniuge non si è costituito, mi dici a chi la fai la voltura???
cosa ben diversa dall'intestazione del tipo mappale(li va messo il nome del coniuge) ma solo come firmatario..........
anzi ti dico di più, ci vorrebbe anche la lettera d'incarico

No, non è il primo aggiornamento che faccio, come ho scritto sopra è il tecnico dell'AdT che me lo ha richiesto:

AGGIORNARE BANCA DATI CONL NOMINATIVO DELLA PERSONA DI CUI ALLA COMUNIONE DEI BENI E PRODURRE LA FIRMA DI QUEST ULTIMO

Probabilmente vuole che nella visura esca la dicitura "In comunione dei beni con Giovanna D'Arco".

chi ti ha detto questo è un asino.........

E su questo siamo d'accordo.. ma purtroppo io devo concincere quest'asino a farmi approvare il tipo.....

Sto pensando di far firmare la moglie e spiegare in relazione il motivo per cui firma.... vediamo se mi chiede ancora di aggiornare il database...

concordo nella sostanza, ma il coniuge non deve essere per forza inserito come firmatario (ovvero basta la firma di uno solo se di tratta di Tipo Mappale ordinario (vedi anche nota 30707/2009), art. 1 co. 2 dm 701/94). La lettera d'incarico ci vuole se intesa per esplicitare l'incongruenza (in realtà meramente catastale) tra i titolari di diritti (citati nell'atto di aggiornamento) e la banca dati.

Mi è sfuggito il post di cui qc riferisce (troppo poco tempo) in precedenza: una bella discussione sulla scarsa funzionalità probatoria della conservatoria, sull'influenza della stessa sul catasto e viceversa e sullo strenuo tentativo del catasto di farsi baluardo di diritti quando dal 1897 ci ha rinunciato...forse non si ricorda di non essere nè probatorio di diritti nè probatorio dal punto di vista topografico (fatto salvo quanto all'art. 950 c.c.)

ciao

Mi sento di solidalizzare con FenirGreen: a rigore formale, il tipo è sottoscritto dagli intestatari che appaiono in catasto; nella "modulistica", non dovremmo nemmeno indicare il titolo e la quota di possesso, ma nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale.
Lo affermo cosciente di essere uno sporco smanettone che in copia-incolla poi mette "in regime di comunione dei beni" sul DocFa, ma nel campo "specificazione del diritto" e non dove se lo aspettano i più.

Permettete che faccia un po’ di chiarezza alla luce della normativa catastale attuale:

Innanzitutto è d’obbligo andare a leggere l’atto notarile: si possono verificare 3 casi:

1) Al rogito era presente sòlo uno dei coniugi e non si fa alcuna
menzione dello stato coniugale.
>>> in Catasto viene intestato solamente il coniuge presente con titolarità:
“PROPRIETA’ 1/1”

2) Al rogito era presente sòlo uno dei coniugi il quale ha dichiarato di
trovarsi in regime di comunione dei beni, senza però dichiarare le
generalità del coniuge.
>>> in Catasto viene intestato solamente il coniuge presente con titolarità:
“PROPRIETA’ IN COMUNIONE DEI BENI” (in questo caso il bene
viene comunque acquisito PER LEGGE da entrambi i coniugi,
indipendentemente dalla iscrizione catastale)
> in Catasto vengono intestati i due coniugi con la titolarità (per
entrambi): PROPRIETA’ PER 1/2 IN COMUNIONE DEI BENI” (il bene
viene acquisito per legge da entrambi).

Qualora in Catasto, in quest’ultimo terzo caso, (per omissione del notaio nella compilazione della D.V. o per errata registrazione in Catasto), si trova intestato solamente il coniuge presente, è possibile inserire al Pregeo il coniuge assente direttamente nella compilazione della ditta richiedente, e segnalando la non corrispondenza della ditta con la motivazione (la prima in elenco) “incompletezza dei dati anagrafici e/o di titolarità”.

Nel quadro successivo il Pregeo richiede che vengano dichiarate le corrette generalità e titolarità: indicheremo quindi “PROPRIETA’ per 1/2“ (la dizione IN COM. DEI BENI va trascritta nel primo quadro.

La ditta corretta viene così automaticamente riportata nell’ultima pagina del file NNN.pdf. SENZA ALCUNA RISERVA: è sufficiente citare in relazione l’atto di acquisto precisando di trovarsi nel terzo caso
(portare possibilmente in visione l’atto).

N.B.: In quest'ultimo 3° caso, in base alle circolari 3 e 4/2009 e sòlo per quegli Uffici in cui viene creata in automatica la "F6" al C.F. , detto preallineamento è obbligatorio.

Buon lavoro a tutti

concordo in generale su tutto quanto hai esposto, ma ritengo che il citare gli estremi del rogito in relazione sia più che sufficiente, senza alcuna copia dell'atto, ai sensi dell'art. 18 L. 241/90 altrimenti continueremo a legittimare continue richieste di documentazioni superflue, per lo più già in mano alla P.A., anche negli invii telematici.

ciao