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Argomento: Rilievo celerimetrico CLONATO!

Autore Risposta

iviarco

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Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2008 alle ore 18:06

Mi spiace fare la voce fuori dal coro in questo dibattito deontologicamente elevato, ma io non vedo una proprietà artistica riservata in un libretto reso "pubblico" con la sua appartenenza al un tipo approvato in atti.
Se anche fosse stata una sola misura, anche con la fettuccia, io secondo tecnico ho il dovere di considerarla, certo verificandola e tutto quello che ne consegue, ricostruirla sul mio rilievo, compararare ecc ecc.
Come posso io prescinderne o ripeterle TUTTE dall'inizio?

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lorenzo8125

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2008 alle ore 18:25

sapete cosa penso? che oltre ad essere furbi ci vuole davvero un gran coraggio a fare cose del genere, i furbi ci sono e ci saranno sempre, e continueranno a fare cose assurde sempre, conosco tecnici che in fase di riconfinamento andavano dal cliente, si guardavano i picchetti messi dal collega (ad occhio), e dicevano "tutto a posto il confine stà proprio quà".
Adesso o questi hanno l'occhio bionico, oppure sono dei gran furbacchioni, che si approfittano dell'ignoranza di un povero vecchietto.
Certo è bello fare cosi spendendo energie zero, prendendo per il culo mille, intascando cinquemila, forza furbacchioni continuate cosi, a forza di provarci prima o poi verrete sputtanati.

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lello59

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torrance

 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2008 alle ore 19:34

Questa la volevo proprio evitare ma, giacché ci siamo, ve la dico.
Prendersi il libretto al Catasto e rintracciarsi le stazioni per poi limitarsi a rilevare quello che interessa è già un lavoro.
Sviluppare a tavolino, poi, quello è un lavoro sporco e falso.
Ma ricevere telefonate di colleghi che ti chiedono, come se nulla fosse, se gli fai vedere dove hai messo le stazioni, con la scusa di evitare problemi con le misurate e di scongiurare collaudi del Catasto (uno ebbe a proferire, di fronte al mio diniego "...la cosa conviene pure a te, evitiamo un collaudo, tutti abbiamo scheletri nell'armadio"), questo è troppo!
O almeno così credevo fino a che un tecnico (a ciò abilitato anche se non geometra), col quale non ho alcun rapporto di collaborazione professionale, si è presentato, con un mio frazionamento in mano, chiedendomi di predisporgli un tipo mappale per un piccolo fabbricato, edificato su una derivata del tipo medesimo, e aggiungendo "...tu lo fai in 5 minuti perchè hai già il rilievo sul computer, non ti costa niente, ti dò le misure, lo monti, così evito di far fare un nuovo rilievo".
Naturalmente gli ho risposto che non se ne parlava nemmeno!
Sulle prime nulla, fino a quando, per strada, non ho incontrato il proprietario il quale, piuttosto in...to, ad alta voce mi accusava dicendomi "...ora, per colpa tua, che non hai voluto fare quello che non ti costava nulla, sono costretto ad esborsare € ....,.. per mettere in mappa il fabbricato!" aggiungendo che "...su un lavoro, quante volte ci volete guadagnare ... etc. etc.".
E' vero, potrei scrivere, denunciare, querelare ... ma poi, il tempo lo passi in un'aula di tribunale.
Anche se, prima o poi, una bella lezioncina non sarebbe male!
Pace e saluti.

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 08:03

"iviarco" ha scritto:
Mi spiace fare la voce fuori dal coro in questo dibattito deontologicamente elevato, ma io non vedo una proprietà artistica riservata in un libretto reso "pubblico" con la sua appartenenza al un tipo approvato in atti.
Se anche fosse stata una sola misura, anche con la fettuccia, io secondo tecnico ho il dovere di considerarla, certo verificandola e tutto quello che ne consegue, ricostruirla sul mio rilievo, comparare ecc ecc.
Come posso io prescinderne o ripeterle TUTTE dall'inizio?



Marco,
ho riletto il tuo post e non riesco a comprendere, immaginare, quello che vuoi sostenere!
ti prego di essere più esplicito possibile, in modo tale che possa risponderti con dovizia di particolari, senza incappare in una discussione impropria.
tu sai che per evitare che molti commettano un errore di interpretazione, quindi involontario, è bene specificare quello che è lecito e quello meno lecito!
questa è una occasione, quindi ben venga un chiarimento, il più esaustivo possibile!
l'hai riconosciuto anche tu, che qui stiamo trattando di un caso di deontologia professionale ed etica!

cordialità

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stephan

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 09:13

[quote="lello59"]
....Ma ricevere telefonate di colleghi che ti chiedono, come se nulla fosse, se gli fai vedere dove hai messo le stazioni, con la scusa di evitare problemi con le misurate e di scongiurare collaudi del Catasto (uno ebbe a proferire, di fronte al mio diniego "...la cosa conviene pure a te, evitiamo un collaudo, tutti abbiamo scheletri nell'armadio"), questo è troppo!....
quote]
A me un collega ha invece chiesto sfacciatamente se potevo passargli il rilievo dopo avermi fregato il cliente riducendo il mio preventivo di parcella di oltre il 50 %.
Sapete che cosa ho fatto? Gli ho passato si il rilievo ma con misure sballate (di poco, di tanto, negli angoli...). Tuttavia mi aspetto una sua chiamata per dirmi che ho sbagliato delle misure! Spero almeno abbia tribulato un pò.
Ciao

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 09:25

"stephan" ha scritto:
.........................
A me un collega ha invece chiesto sfacciatamente se potevo passargli il rilievo dopo avermi fregato il cliente riducendo il mio preventivo di parcella di oltre il 50 %.
Sapete che cosa ho fatto? Gli ho passato si il rilievo ma con misure sballate (di poco, di tanto, negli angoli...). Tuttavia mi aspetto una sua chiamata per dirmi che ho sbagliato delle misure! Spero almeno abbia tribulato un pò.
Ciao



QUESTA OPERAZIONE DEL TUTTO DA SCONSIGLIARE!
E DA NON APPLICARE MAI!


per difendersi da azioni scorrette di qualche collega, ci sono altri sistemi e la deontologia professionale, sempre in vigore!

cordialità

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 09:29

stephan,
secondo me hai sbagliato. Ti sei abbassatto ai suoi livelli facendo il suo gioco.Non si sa mai che il genio vada a dire in giro che fai pure i rilievi sbagliati.
Sono convinto che la tua fama sia pero' ben diversa, e che quindi le persone sappiano chi sei tu e chi è lui.
Purtroppo , al giorno d'oggi nel nostro lavoro la gente pur si spendere 600 € per un accatastamento non gli frega che sia fatto su cad, su google, o chissa' dove. L'importante è vedere la loro casa sulla mappa.

Gli avrei detto, comunque, un bel no secco secco, dicendogli: sei tu quello che fa' i rilievi a basso prezzo, mica io? Quindi gambe in spalla e pedalare!!

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studioGC

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 09:57

Io personalmente ritengo che è non sia lontanamente professionale un rilievo fatto in questo modo.
Proprio venerdì scorso mi è capitato di accatastare un fabbricato che rientrava all'interno del triangolo fiduciale di un rilievo effettuato l'anno scorso. Facendo il furbetto avrei potuto fare tutto a tavolino... dove per la distanza tra PF non ci sarebbe stato nulla da dire... ma il posizionamento del fabbricato sarebbe stato a dir poco approssimativo...
Mi arrabbio nel sentire queste cose, perchè il 90% di tutti gli errori presenti in catasto è dovuto a questi "tecnici" scorretti e a me tocca lavorare il doppio per sistemare certi errori.
Quanto opero in zone che non conosco o lontane, mi capita di richiedere il libretto di un vecchio rilievo, ma solo come appoggio su come organizzare il lavoro, ma rifaccio tutto.
Personalmente ritengo sia quasi impossibile ristabilire in modo centimetrico un vecchio rilievo, con angoli e distanze uguali, anche perchè la precisione che sarebbe necessaria a fare ciò è troppa...
La prova del 9 sarebbe quella di accertare se la posizione dei punti del fabbricato accatastato a tavolino è quella reale o no...
Si parla di rielaborazione delle mappe sulla base dei rilievi, ma in questo modo non è mai attuabile...

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iviarco

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Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 10:22

"geoalfa" ha scritto:

...ti prego di essere più esplicito possibile, in modo tale che possa risponderti con dovizia di particolari, senza incappare in una discussione impropria.
tu sai che per evitare che molti commettano un errore di interpretazione, quindi involontario, è bene specificare quello che è lecito e quello meno lecito!...


due esempi:
1) faccio un rilievo sulla solita montagna comunale pe trovare i possessi del mio cliente; ho i dati in un libretto che non consegno. Un collega rileva il possesso confinante: io fornisco il libretto per sua opportuna e doverosa conoscenza, per capire dove arrivo io e dove parte lui...
Una volta approvato il tipo del collega, lo uso addirittura per autoallestito su cui appoggiare il mio tipo! cosa dovevamo nasconderci, entrambi?
2) rilievo in una aziendola di campagna: la particella urbana esistente venne creata con vecchia procedura. Mi ricostruisco la corte circostante il fabbricato con gli allineamenti che stanno scritti (a questo scopo, devo sottolineare) sul tipo mappale. Dovevo chiederlo al tecnico dell'86?
ma non abbiamo mai dovuto mettere sul terreno dividenti che altri hanno segnato con 0,00 ---> 25,00 ---> 50,00 ecc.: Non c'è mica scritto che possono usarle solo gli autori! sono dati di fatto (per assurdo, anche quando palesemente errati!).
Non vedo nulla di male in tutto questo, ma il mio senso della morale può essere molto soggettivo.

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studioGC

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 19:51

Salve iviarco,
vediamo se come te lo spiego io il fatto, ritieni sia giusto o no.
Io faccio un rilievo semplicissimo, una stazione, 3PF e 4punti di dettaglio che è il mio fabbricato.
Un collega che deve accatastare un fabbricato a 150m dal mio, vede che rientra nel mio triangolo fiduciale e con il cad prende le coordinate dei miei 3PF e posiziona il suo fabbricato (adattando aerofotogrammetrie o altro) con le 4 coordinate dei vertici dell'immobile.
In pratica non và in campagna a rifare il rilievo..
Magari per un rilievo semplice si fà prima ad andare in campagna, ma per uno complicato... ci vuole perdere tempo, cambi stazione, ecc...
Ora, non è che i libretti hanno diritto d'autore... ma la regola di rilievo topografico per accatastamento non permette questo...
Saluti

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 19:56

e se uno sbaglia?

che facciamo sbagliamo tutti.

Ma dai ma nemmeno per scherzo queste cose.

E al proprietario che si dice, quando co chiederà perchè non siamo venuti a misurare con lo strumento , e poi nell'estratto conto si vedra' tot punti battuti, x € tot a punto = xxx €.

Assolutamente mai e poi mai mi sognerei di fare una cosa del genere.

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2008 alle ore 20:11

ognuno è libero a suo spese e pericolo di fare imbrogli...,ma la sincerità vuole che i rilievi vadano fatti sul terreno.
Poi è altra cosa sbirciare un vecchio pregeo e copiare qualche procedura nel proprio rilievo.
Quello è un modo per avvalersi delle fatiche già fatte in precedenza ed evitare di fare poligonali enormi.
insomma se qualcuno avesse rilevato in zona potra' anche essere copiato dal successore.
l'importante che il rileivo lo faccia davvero. sul posto . e non su cad

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lello59

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torrance

 0 -  0 - Inviato: 16 Settembre 2008 alle ore 00:34

Credo che a tutti, me ocmpreso, sia sfuggito un particolare.
L'ultima normativa collaudi (quella di un paio di anni fa) prevede che il Catasto, oltre a controllare le mutue distanze tra i PF del tipo, verifichi anche quelle tra PF e alcuni punti di dettaglio (privilegiando i punti con riferimento altimetrico).
La stessa normativa dispone, tra l'altro, che il Catasto effettui il collaudo dei tipi su sorteggio e non soltanto per quelli che presentano misurate difformi, come, invece, accadeva prima.
L'AdT di Salerno applica in pieno la normativa anzidetta.
Anzi, e mi sembra giusto e corretto, pretende che, sia per i PF sia per i punti con riferimento altimetrico, venga riportata l'esatta descrizione plano-altimetrica del particolare rilevato.
Ad esempio: "intersezione marciapiede/spigolo fabbricato", "centro testa termine lapideo", etc.
Mi stupisce sempre di più che, con questo chiaro di luna, si possa credere di passarla liscia, proprio adesso che l'orientamento dell'Adt è quello di intensificare i collaudi.
Tranquilli, prima o poi, questi meticci di asino e volpe metteranno i piedi sulla buccia di banana lasciata in giro da loro stessi!
Pace e saluti.

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 16 Settembre 2008 alle ore 07:40

"lello59" ha scritto:
........
Tranquilli,
prima o poi, questi meticci di asino e volpe .................



bravo!
mi piace questa definizione!

checchè ................................ qualcuno possa dirne!!!!!

cordialità

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iviarco

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Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 16 Settembre 2008 alle ore 08:27

"studioGC" ha scritto:

...rilievo semplicissimo, una stazione, 3PF e 4punti di dettaglio che è il mio fabbricato.
Un collega che deve accatastare un fabbricato a 150m dal mio, vede che rientra nel mio triangolo fiduciale e con il cad prende le coordinate dei miei 3PF e posiziona il suo fabbricato (adattando aerofotogrammetrie o altro) con le 4 coordinate dei vertici dell'immobile.
In pratica non và in campagna a rifare il rilievo..



E' ovviamente aberrante: a questo livello non servirà neppure il libretto precedente, basteranno le coppie tra PF! con risultati falsi come una banconota da sette euro.
Il caso di amastria è quello per cui viene posizionata, all'interno di una particella rilevata (non dico completamente rilevata, altrimenti è già legittimo e legiferato) un'altra dividente, magari anche con linea 4-5 sul libretto che l'ha generata.
Non ci vedo il dolo. Mi pare una operazione coerente e conseguente.
Tutto vero il resto, compreso la riduzione della parcella in base all'agevolazione ottenuta (e una telefonata di ringraziamento all'altro tecnico).

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