vi pongo un quesito
Devo controllare i confini di una dividentederivante da un frazionamento effettuato con pregeo 8 nel 2004 e posti sul terreno da un collega.
Ho rintracciato il libretto delle misure relativo al frazionamento e l'ho introdotto in pregeo facendolo poi elaborare; il programma ha calcolato delle coordinate assolute per i punti 101 e 102 da apporre sul terreno.
Sul libretto depositato a catasto ci sono anche le coordinate dell'estratto di mappa aggiornato, quelle che escono fuori con l'asterisco *. Ebbene tra le coordinate elaborate e quelle con l'asterisco ci sono differenze di 1,5-2 metri sia sulle x che sulle y.
Tutto questo premesso, quali coordinate devo considerare ai fini del riconfinamento?
Io ritengo che si debbano considerare quelle elaborate da pregeo e non quelle con l'asterisco * derivanti dall'aggiornamento dell'estratto di mappa, mentre il mio collega ha posizionato i due punti con le coordinate derivanti dall'aggiornamento dello stralcio (*)
Scusate la lunghezza del post, ma almeno credo di aver spiegato bene il mio caso.
Grazie

Tu non devi fare né l'una, ne l'altra operazione.
La cosa più facile e rapida in questi casi, post circolare 2/88, è andare in campagna, fare un nuovo rilievo battendo gli stessi Punti Fiduciali del Tipo che devi riconfinare e battere la dividente materializzata sul posto.
Di questo rilievo costituisci un file celerimetrico con un Programma di topografia catastale, meglio se non è Pregeo.
A quel punto, in un altro file, digiti il libretto da riconfinare.
I due file li sposti nel Cad (ci sono molti programmi anche all'interno di questo sito che fanno questa operazione) e li sovrapponi, cercando graficamente di uniformare gli scarti che saranno sicuramente minimi (3-10 cm per chi effettua i rilievi!!!!).
A quel punto avrai automaticamente la sovrapposizione tra la linea rilevata da te e quella del Tipo di confinazione e ne potrai misurare gli scarti direttamente sul Cad.

Io questa procedura la eseguo analiticamente con il Programma Geocat della Tecnobit, che esegue una rototraslazione baricentrica di tipo rigido con calcolo degli scarti ai minimi quadrati.
Comunque se esegui bene la sovrapposizione nel Cad i risultati non saranno molto diversi.

Evita assolutamente di manipolare coordinate che hanno origini diverse (Taf di diversi periodi ecc.) perché ti porterebbero in confusione ed a risultati sballati.
Di conseguenza considera il tuo triangolo fiduciale e ciò che c'è dentro (oggetto del rilievo) come avulso totalmente alle coordinate Taf.
Saluti e buon lavoro

ok, soluzione giusta e farò sicuramente così.
Ma non mi basta, io vorrei sapere se le coordinate con l'asterisco * hanno qualche valenza nei riconfinamenti.
Esempio, se i punti fiduciali battuti dal collega non esistono più? (demoliti) cosa faccio?
Faccio una bella poligonale bloccata agganciata su spigoli di fabbricati di impianto nella zona e ottengo delle coordinate assolute della mia stazione, punti ecc.. E poi? tengo in considerazione le coordinate ottenute con pregeo dal libretto del collega e non quelle con l'asterisco (*), giusto?

Le coordinate con l'asterisco * non hanno nessuna valenza nei riconfinamenti.
Quello dei PF demoliti è un problema che l'ADT si è posta più volte consigliando nei tipi di battere alcuni spigoli di altri fabbricati posti nelle vicinanze dell'oggetto da rilevare, aventi a quel punto funzione di inquadramento.
All'ultima parte ti rispondo di non mischiare assolutamente i cavoli con le carote.
Ogni linea va riconfinata in base alla sua genesi e cioè per come è stata confinata.
Se a confinarla è stato un rilievo PREGEO non possiamo noi mischiarci le coordinate di impianto.
Avremmo dei risultati totalmente incoerenti.

A tale scopo ti consiglio di leggerti il mio libro "Casi pratici di riconfinazioni catastali" edito da Maggioli.
Saluti

Ciao
si dovrebbero usare le coordinate dei punti del rilievo ricavate dalla stampa del libretto approvato dall'AdT?

Vedo che siete estremamente affezionati alle coordinate.
Ma questi sono i casi (post circolare 2/88) che non le dobbiamo neanche guardare.
Anche perché non sappiamo assolutamente come si comporta il Programma Pregeo quando esse cambiano o quando cambiano le risultanze del nostro rilievo.
Esempio: se una misurata di riconfinazione su una coppia di PF è diversa da quella di confinazione di m. 1 quale tipo di rototraslazione effettua il Pregeo e come compensa e posiziona i punti e di conseguenza le loro coordinate?
Non lo sappiamo.
Le coordinate della nuova mappa numerica saranno sempre fittizie, provvisorie e mutevoli fino a quando non sarà georeferenziato l'intero sistema, quindi scordiamocele.
Cerchiamo di vedere questo triangolo fiduciale come una figura geometrica da sovrapporre graficamente alla sua analoga ed eseguiamo quella procedura che sopra vi ho illustrato.
Saluti

ciao a tutti, mi ricollego a questo topic per esporre il mio caso:

devo riconfinare una dividente ante circ 2/88, quindi con allineamenti e squadri.
Ho la copia del frazionamento.
Effettuo il rilievo con GPS del confine da picchettare, compreso 3 PF circostanti e alcuni punti di dettaglio.
Mi accorgo che il punto 0.00 di riferimento utilizzato per il frazionamento non esiste più o non è mai esistito.
A questo punto devo picchettare il confine utilizzando le coordinate della mappa ed ignorare questo frazionamento? Oppure mi ricavo dalla mappa le coordinate del punto 0.00 non più esistente e da esso mi ricavo i punti della dividente con le misure rinvenienti dal frazionamento?

grazie

buon lavoro