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istituzione pf e errato posizionamento |

divad81
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07 Giugno 2008
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salve per effetuare un frazionamento ho dovuto prima istituire due PF. immediatamente dopo, due minuti dopo, ho fatto approvare il frazionamento. ora, mi sono accorto che nell'estratto di mappa i due pf che ho fatto istituire compaiono in punti errrati della mappa....eppure le coordinate grafiche che ho messo sulla scheda monografica sono giuste. e poi mi chiedo...come mai i Pf sono erroneamenti posizionati in mappa mentre il frazionamento - che ad essi sono appoggiati - torna perfettamente posizonato in mappa ??? che errore è stato commesso? non capisco...
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cristinacar
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21 Ottobre 2006
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milano
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caro collega, il perchè dell'errore non lo so. Non capisco una cosa: i nuovi pf li hai scelti tu o li hai concordati con l'adt?In genere prima vado in sopralluogo a verificare i pf; se ho la necessità di farne istituire un altro lo concordo con l'adt. si evitano problemi che hai riscontrato. ciao
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divad81
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07 Giugno 2008
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la prassi è quella di istituire i Pf laddove non ve ne siano idonei per la realizzazione di un triangolo fiduciale per gli atti di aggiornamento. non necessita di essere concordato con il catasto. probabilmente il tecnico deve aver inserito i dati dei pf, le coordinate, in modo manuale e deve aver sbagliato un numero. tutto qui.
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carlo69
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17 Maggio 2006
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Ma è errata solo la posizione grafica, o anche le coordinate che si possono scaricare dalla TAF dell'ufficio? Per quanto ne so il posizionamento del PF avviene in modo manuale sulla mappa wegis da parte del tecnico di servizio ai PF.
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divad81
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07 Giugno 2008
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per ora è errato solamente la figurazione in mappa... la taf non è ancora aggirnata. iop pensavo che inserissero i dati automaticamente dal floppy della monografia, ma evidentemente lo fanno manualmente ed ecco l'errore...ancor + se nel farlo manualmente non lo fa il programma in base alle coordinate della monografia ma lo fa "realmente " il tecnico catastale con il mouse andando a pigiare a occhio il cerchietto sull mappa la' dove li sembra + corretto sulla scorta dell'estratto della monografia del libero professionista. non soo.....ma mi informero'
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lorenzo8125
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08 Agosto 2007
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"divad81" ha scritto: salve per effetuare un frazionamento ho dovuto prima istituire due PF. immediatamente dopo, due minuti dopo, ho fatto approvare il frazionamento. ora, mi sono accorto che nell'estratto di mappa i due pf che ho fatto istituire compaiono in punti errrati della mappa....eppure le coordinate grafiche che ho messo sulla scheda monografica sono giuste. e poi mi chiedo...come mai i Pf sono erroneamenti posizionati in mappa mentre il frazionamento - che ad essi sono appoggiati - torna perfettamente posizonato in mappa ??? che errore è stato commesso? non capisco... fallo presente alla tua adt, anche a me è capitato di trovare in mappa wegis pf che in realta non esistono, o sono stati posizionati male, la prima volta che mi successe uscii pazzo, quindi se ci tieni a non far uscir pazzo un collega che dopo di te dovrà trattare quella zona, lo farei presente al responsabile, della tua adt, per risolvere il problema, come dici tu sarà stato un errore di digitalizzazione, facile da risolversi. ciao
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utente
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la materializzazione dei vari PF avviene manualmente sulla base della monografia e dalla sua descrizione. posso suggerire di verificare l'estratto di mappa e la materializzazione descrittiva. se coincidono sulla scheda allora puo' essere solo un errore materiale del tecnico catastale che l'ha posizionato sulla mappa. saluti
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divad81
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la mappa da me allegata all'estratto è corretta cosi come le ccordinate dei pf inseriti, che ovviamente sono stati inseriti sulla base di una lettura grafica dalla mappa. l'errore quindi è quello: inserimento manuale delle coordinate da parte del tencnico catastale. grzie ciao
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it9gvo
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trappeto
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Non mi sembra che operino correttamente quegli Uffici che accettano nuovi PF contestualmente alla presentazione dell'atto di aggiornamento, come asserisce l'amico "divad81" ... Ogni nuovo PF deve necessariamente essere concordato preventivamente con l'Ufficio al quale spetta non sòlo assegnare il nuovo numero ma anche controllare se è idoneo come materializzazione, accessibilità e/o osservabilità con artifici consentiti, e infine come distanza minima (250 m.) dagli altri PF già esistenti in zona. L'Ufficio procede all'inserimento in mappa regolandosi con la posizione cartografica segnata dal professionista sull'estratto di mappa allegato alla nuova scheda monografica, a prescindere dalle coordinate (certamente approssimate) del PF. Particolare attenzione bisogna fare nel caso in cui il nuovo PF è posizionato su un manufatto non rappresentato in mappa: spesso questo è uno dei motivi di errato posizionamento. Certamente saprete che la procedura di inserimento in mappa del tipo impone al tecnico dell'Ufficio l'inserimento in mappa Wegis dei PF esistenti e non ancora rappresentati: ebbene se ciò avviene in front-office, tutto OK ma per i tipi pervenuti per via telematica, ci può essere qualche problema per la corretta rappresentazione cartografica. Buon lavoro a tutti
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divad81
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non ritengo giusto dire che i tecnici catastali abbiano lavorato scorretamente. Vi sono delle norme che il libero professionista deve rispettare nell'apposizione di nuovi pf. Purtroppo ritengo a prescindere che i pf siano una cavolata enorme in quanto letti graficamente e quindi privi di una certa sicurezza. a questo punto si potrebbe redarre tutto il mappale con la letturagrafica sulla mappa delle coordinate dei vertici del fabbricato fregandosene di tutto il resto ovvero di triangoli fiduciali e company.
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it9gvo
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trappeto
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A cosa servono i Punti Fiduciali? Per avere le idee chiare e corrette sull'utilità dei PF, penso che occorrerebbe rileggere (...o leggere per la prima volta) le circolari che trattano la materia, iniziando da quella che li ha istituiti, circ. .2/1987(dove vengono gettate le importanti premesse... e puntualizzati i motivi per cui sono stati inventati), per poi proseguire con la circ.2/1988, 5/1989 e seguenti (facilmente riscontrabili in questo sito). Capiremo così che le coordinate attribuite attualmente ai PF, iniziando da quelle cartografiche d'impianto in TAF con attendibilità 10, 11 o 12 (lette sulla mappa con lo scalimetro) e proseguendo con quelle di attendibilità 52 e oltre, NON HANNO ALCUN SIGNIFICATO INTRINSECO. Quello che conta adesso sono LE MISURATE tra i PF più volte battute nel corso dei rilievi e, cosa ben più importante, la possibilità di ripristinare i confini smarriti appoggiandosi agli stessi PF cui furono riferiti nei vari atti di aggiornamento. L'amministrazione del Catasto ha già in progetto il calcolo della rete dei PF utilizzando le misurate tra gli stessi e il collegamento alla rete dei trigonometrici già esistenti o alla nuova rete primaria di PF creata con GPS, con coordinate nel sistema WGS84, già esistente da qualche anno ma non ancora disponibile all'utenza tecnica. Così facendo, le nuove coordinate compensate dei PF avranno la stessa attendibilità dei trigonometrici e da quel momento NON CAMBIERANNO PIU! con buona pace di quelli che dicono, a ragione, che le coordinate attuali dei PF sono "ballerine". Buon lavoro a tutti.
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uli
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"it9gvo" ha scritto:
L'amministrazione del Catasto ha già in progetto il calcolo della rete dei PF utilizzando le misurate tra gli stessi e il collegamento alla rete dei trigonometrici già esistenti o alla nuova rete primaria di PF creata con GPS, con coordinate nel sistema WGS84, già esistente da qualche anno ma non ancora disponibile all'utenza tecnica. Così facendo, le nuove coordinate compensate dei PF avranno la stessa attendibilità dei trigonometrici e da quel momento NON CAMBIERANNO PIU! con buona pace di quelli che dicono, a ragione, che le coordinate attuali dei PF sono "ballerine". Buon lavoro a tutti. ... non vorrei che per quella data fossi già in pensione.... mi dispiacerebbe moltissimo.
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stefano.os
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"Particolare attenzione bisogna fare nel caso in cui il nuovo PF è posizionato su un manufatto non rappresentato in mappa: spesso questo è uno dei motivi di errato posizionamento". Salve, mi è capitato un caso del genere proprio in questi giorni: ho inserito in mappa un fabbricato di cui uno spigolo era anche un pf; io però non ho utilizzato questo pf, ma in seguito ad inserimento in mappa, la posizione del pf nella cartografia allegata all'approvazione è un po distante dallo spigolo in questione; era già distante senza l'adattamento da me effettuato. Senza Lei come dovrei agire per non creare problemi ai colleghi che in futuro dovranno utilizzare il pf in questione, trovando il cerchietto del pf lontano dal fabbricato??? N.B. IL tipo è stato approvato da circa 7 giorni. Saluti e grazie..
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gerardocampagna
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Rapolla (PZ)
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Salve a tutti. Approfittando del post aperto per lo specifico argomento, ritengo doveroso un appunto su molti PF che riportano posizioni planimetriche non individuabili direttamente se non con artifizi che, però, la normativa mi pare escluda. Mi riferisco in particolar modo a quei PF che riportano la descrizione: "Asse traliccio ENEL" e "Asse palo ENEL". Nel primo caso non è difficile individuare l'asse anche se non materializzato. Io nel caso, porto con me la lenza dei muratori e mi traccio le diagonali che individuano così l'"Asse Traliccio ENEL". Caso più artificioso è quello in cui il PF è "Asse palo ENEL". In questo caso il palo ha una sezione piena in c.a. e non vi si può accedere, ma lo si può solo indirettamente determinare aggiungendo alla misura effettuata sulla circonferenza, la quantità: R= C / 3,14 / 2, (in un palo rastremato bisogna tener conto della circonferenza all'altezza del prisma), nonchè la distanza del centro del prisma, rispetto al suo bordo retrostante (valore costante). Geometricamente il discorso è valido, ma non lo è secondo la normativa, la quale impone che l'input dei dati deve essere desunta dal libretto di campagna senza artifizi effettuati a tavolino. La domanda è: è valida la normativa o è più corretto il discorso di natura più propriamente geometrica, quindi aggiungendo quantomeno il raggio del palo? o invece è corretto annullare il PF perchè in contrasto con la normativa, e in tal caso chiedere il perchè ne è stata approvata l'istituzione? Grazie
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it9gvo
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trappeto
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"gerardocampagna" ha scritto: Salve a tutti. Approfittando del post aperto per lo specifico argomento, ritengo doveroso un appunto su molti PF che riportano posizioni planimetriche non individuabili direttamente se non con artifizi che, però, la normativa mi pare escluda. Mi riferisco in particolar modo a quei PF che riportano la descrizione: "Asse traliccio ENEL" e "Asse palo ENEL". Nel primo caso non è difficile individuare l'asse anche se non materializzato. Io nel caso, porto con me la lenza dei muratori e mi traccio le diagonali che individuano così l'"Asse Traliccio ENEL". Caso più artificioso è quello in cui il PF è "Asse palo ENEL". In questo caso il palo ha una sezione piena in c.a. e non vi si può accedere, ma lo si può solo indirettamente determinare aggiungendo alla misura effettuata sulla circonferenza, la quantità: R= C / 3,14 / 2, (in un palo rastremato bisogna tener conto della circonferenza all'altezza del prisma), nonchè la distanza del centro del prisma, rispetto al suo bordo retrostante (valore costante). Geometricamente il discorso è valido, ma non lo è secondo la normativa, la quale impone che l'input dei dati deve essere desunta dal libretto di campagna senza artifizi effettuati a tavolino. La domanda è: è valida la normativa o è più corretto il discorso di natura più propriamente geometrica, quindi aggiungendo quantomeno il raggio del palo? o invece è corretto annullare il PF perchè in contrasto con la normativa, e in tal caso chiedere il perchè ne è stata approvata l'istituzione? Grazie Bè, se cominciamo ad annullare i PF su asse traliccio o asse palo Enel, perderemmo a dir poco, almeno il 10% dei PF e aggiungendo quelli con le stesse caratteristiche di non "piena " accessibilità fisica, ne perderemmo un altro 50%. Analizziamo il problema generico del punto inaccessibile: - palo enel: nulla vieta di indicare in relazione che "la misurata introdotta sulla riga 2 relativa all'osservazione del PFXX è stata ottenuta in modo indiretto sommando alla distanza del palo (lato esterno) il raggio del cerchio. Se invece vuoi rispettare in modo rigoroso la normativa, puoi benissimo inserire in riga 2 un punto ausiliario con la distanza esterna al palo e quindi aggiungere la misura del raggio con delle semplicissime righe 4 - 5: 2|125|356.2541|165.42|p.a. lato esterno palo luce PF diametro m.0.30| ----- 4|100|125|0| 5|PF18|165.57|0.00|asse palo coincidente col PF| (165.57 = 165.42 + 0.15) ancora meglio potresti fare in quest'altra maniera, ancora più precisa: come punto ausiliario batti a sinistra il punto di tangenza del palo in modo da ottenere subito la distanza al PF, e poi compilare le righe 4-5: 2|125|356.2245|165.57|p.a. punto tangenza palo| ------ 4|100|125|0| 5|PF18|165.57|+0.15|asse palo enel coincidente col PF| Per l'asse di un traliccio si può fare lo stesso artificio battendo due spigoli del traliccio e determinando l'asse con le righe 4-5. L'affermazione che fai nel tuo intervento e che ho segnato in rosso, non è sempre valida: vedi il paragrafo 11 del capitolo 3° della "Istruzione per il rilievo catastale d'aggiornamento" allegata alla circ. 2/1988. Ti faccio l'esempio che se sul suddetto PF18 devi aprire una poligonale, devi per forza inserire, secondo i due casi, o la distanza o l'azimut calcolati. Buon lavoro
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