Dovendo procedere alla fusione, con tipo mappale, di due fabbricati, uno già accatastato e correttamente intestato, ma che subisce un piccolo ampliamento, l'altro non accatastato, ma solo riportato in mappa come "ente urbano" dall'impianto, come "impostare" la pratica?
Intendo sia il modello censuario che la questione "firma".
Preciso che il primo fabbricato, quello accatastato e che subisce solo un piccolo ampliaamento è intestato a Tizio, il secondo fabbricato, correttamente riportato in mappa, è "ente urbano" e nelle ricerche storiche, il terreno su cui è stato edificato, era intestato al padre di Tizio.
E' possibile intestare tutto a Tizio, magari con dichiarazione di possesso ultraventennale, senza tirare in ballo successioni da fare e quindi altri eredi.
Il tutto dovrà essere fatto telematicamente.
...Grazie dell'aiuto!

Se ho ben capito vuoi fondere le due particelle.


Se è così l'intestatario deve essere lo stesso.

In ogni caso vanno indicati gli estremi della successione in quanto il defunto non può certamente firmare.

Se invece la catastazione ti serve per presentare denuncia di successione fai firmare gli eredi e allega certificato di morte e stato di famiglia integrale del defunto (non so però come si possa fare telematicamente...)

Si voglio fondere le due particelle.
Il problema è che una (fabbricato già accatastato) è intestata a TIZIO, l'altra (ente urbano) è intestato (allo storico, come terreno) al PADRE DI TIZIO, ma è stato costruito (come fabbricato) da TIZIO.
In più non si vuole fare successioni, perchè entrerebbero in ballo altri fratelli, che di fatto non sono mai stati proprietari.
GRazie a chi mi aiuterà!

Devi avere qualche atto che mostri il passaggio di propriet dal padre al figlio.


Donazione, successione o uso capione...

Non ci sono atti, perchè il fabbricato lo ha costruito il figlio sul terreno donatogli dal padre senza atti ufficiali.
Qui a Campobasso, accettavano una dichiarazione di possesso ultraventennale.
Col telematico, come funzionerebbe?

...per quelloc he capisco un terreno (e.u. e denunciato all'urbano) e' di tizio....l'altro e.u., non e' mai stato denunciato all'urbano.
Domanda, come ha fatto a diventare e.u?....il t.m. chi l'ha firmato?
In teoria dovrebbe essere intestato a quello che trovi nella visura storica, pertanto al padre.

Da qui risulta evidente, che le proprieta' dei due lotti sono differenti e che , volente o nolente, devi procedere alla successione, tutti i fratelli saranno proprietari dell'area.

Che tizio abbia costruito a sue spese sulla proprieta' del padre, non importa, la proprieta' resta l'originaria, percio' del padre, se poi lui riesce a dimostrare che le spese le ha sostenute lui, forse in qualche modo se la cava, pero' qui bisogna sentire un notaio o u avvocato, rsta sicuro che tu non puoi' procedere accatastando tutto a tizio quando la proprieta' non e' sua.

Ci siamo quasi...
Mi spiego meglio:
stiamo parlando di due fabbricati, che insieme costituiscono una sola UIU.
Quindi non due terreni ma due fabbricati, uno accatastato, correttamente intestato e d'ampliare con mappale. L'altro Ente urbano dall'impianto, senza intestazione. Se si risale al 1939 c'è un'intestazione dell' area (terreno nel 1939, ma ora fabbricato) al padre.
Ripeto che a ADT di Campobasso, in caso di "ENTE URBANO" dall'impianto, accettavano "per il trasporto della DITTA" in Catasto Fabbricato, una Dichiarazione di possesso ultraventennale.
Vi risulta qualcosa?
Le altre ADT come si comportano?
...E' chiaro che accatastare a nome del padre, fare la successione, fare l'atto tra i fratelli a favore di Tizio e poi fare la fusione con il fabbricato già intestato a Tizio, rappresenti la soluzione più corretta.
Saluti