Chiedo scusa in anticipo per il lungo topic ............. e ringrazio chi vorrà partecipare alla discussione!
Avrei bisogno di alcuni chiarimenti su interpretazioni delle vigenti disposizioni che regolano la corretta compilazione e accettazione da parte dell’ A. d T. degli atti di aggiornamento redatti con procedura Pregeo 9.
1. I tipi mappali x demolizione totale, restano nella casistica di tipi con codifica “CONFERMA” così come citato al comma 3.1 della circolare 1/2007 e per i quali è prevista l’esenzione dei tributi per la convalida dell’ Estratto di Mappa (vedi comma 3.3 circ. 1/2007), ergo il costo di presentazione del TM è di € 65,00?
2. Alla luce di quanto citato dalla Circolare 1/2007 al comma 3.4 e più specificatamente, in caso di demolizione e ricostruzione di fabbricato ricadente su più particelle intestate a ditte diverse, è possibile redarre un TM per la costituzione di un unico lotto inserendo nel quadro delle Informazioni Generali “tutti i titolari dei diritti reali delle particelle interessanti l’atto di aggiornamento cartografico oltre i soggetti dichiaranti per le ditte non allineate” infatti, la circolare recita “in deroga a quanto previsto al paragrafo n. 8.2 della circolare 2 del 9 03 2006, la verifica della coerenza dell’ intestazione catastale ….. si provvederà al momento dell’ accettazione della pratica DOCFA e non nella fase di approvazione del tipo mappale. Pertanto la ditta dichiarata sull’ atto di aggiornamento cartografico non formerà oggetto di variazione, qualora impropriamente indicata dal tecnico redattore”.
La domanda è la seguente: “è possibile fondere più particelle anche intestate a ditte diverse formando un unico lotto indicando tutti i soggetti aventi diritto in quota provvisoria da definire con atto pubblico di identificazione catastale, visto che al momento della demolizione l'area di sedime, per giurisprudenza, resta di tutti i condomini in porzione millesimale?"
Questa casistica è molto frequente nelle zone dove a causa del sisma del 1980, si sono stravolte le originarie formazioni cartografiche e dei diritti di proprietà che sono variati a causa di trasferimento fuori sito delle unità, adeguamenti familiari, ampliamenti stradali, ecc.
In alcuni casi è evidente un grossolano offuscamento degli aspetti giuridici che legano le attività tecnico-urbanistiche con quelle di dichiarazione tributaria.
Più precisamente mi riferisco alla necessità, giustificata, da parte dell’ A. d. T. di apporre la codifica “FM” qualora gli atti di aggiornamento riguardano frazionamento di terreni non sottoscritti da tutti gli aventi diritto reale, in quanto detto documento potrebbe celare la volontà del sottoscrivente ad iniziare una procedura di usucapione, lottizzazione, ecc.
Cosa invece tutt’ altro ingiustificata è l’apposizione di detta codifica sui TM i quali, come è noto vengono redatti per obbligo di accatastamento quindi, anche in assenza di autorizzazione di tutti gli aventi diritto non dovrebbe comparire la codifica “FM”. Qual’ è la giusta interpretazione?
Buon lavoro!