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fabbricato traslato |

samsung
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Ho letto molti post prima di decidere di scriverne uno nuovo. La mia domanda non riguarda come predisporre Pregeo per dichiarare la corretta posizione di un fabbricato male inserito nella cartografia, bensì cosa comporterebbe il non accorgersi di tale traslazione e per esempio orientare trascinando un vertice del fabbricato rosso sino a sovrapporlo al fabbricato nero in mappa, la linea tratteggiata materializzante la recinzione si sovrapporrebbe al confine nero della particella 101. Clicca sull'immagine per vederla intera Il fabbricato 100 è d'impianto, ma la traslazione è certa, verificata con diversi altri fabbricati d'impianto, alcuni confinii di proprietà sempre d'impianto, tutti reciprocamente solidali ad eccezione del fabbricato 100. Due geometri prima di me hanno: Uno posizionato la recinzione in tratteggio rosso, evidentemente appoggiandosi esclusivamente al fabb. 100, L'altro per conto del confinante ha incredibilmente confermato la posizione del recinto. E adesso sono tutti convinti che sia tutto a posto. Se il TM l'avessero fatto i due geometri di cui sopra, avrebbero confermato la posizione del fabbricato ottenendo un Tipo numericamente corretto, ma errato sul piano cartografico. Un Tipo siffatto credo possa essere reintrodotto correttamente con una semplice istanza. Secondo voi, redigere il tipo in esame come se il fabbricato in mappa fosse rappresentato correttamente è completamente fuori luogo ? o può essere predisposto?
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it9gvo
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trappeto
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"samsung" ha scritto: Ho letto molti post prima di decidere di scriverne uno nuovo. La mia domanda non riguarda come predisporre Pregeo per dichiarare la corretta posizione di un fabbricato male inserito nella cartografia, bensì cosa comporterebbe il non accorgersi di tale traslazione e per esempio orientare trascinando un vertice del fabbricato rosso sino a sovrapporlo al fabbricato nero in mappa, la linea tratteggiata materializzante la recinzione si sovrapporrebbe al confine nero della particella 101. Clicca sull'immagine per vederla intera Il fabbricato 100 è d'impianto, ma la traslazione è certa, verificata con diversi altri fabbricati d'impianto, alcuni confinii di proprietà sempre d'impianto, tutti reciprocamente solidali ad eccezione del fabbricato 100. Due geometri prima di me hanno: Uno posizionato la recinzione in tratteggio rosso, evidentemente appoggiandosi esclusivamente al fabb. 100, L'altro per conto del confinante ha incredibilmente confermato la posizione del recinto. E adesso sono tutti convinti che sia tutto a posto. Se il TM l'avessero fatto i due geometri di cui sopra, avrebbero confermato la posizione del fabbricato ottenendo un Tipo numericamente corretto, ma errato sul piano cartografico. Un Tipo siffatto credo possa essere reintrodotto correttamente con una semplice istanza. Secondo voi, redigere il tipo in esame come se il fabbricato in mappa fosse rappresentato correttamente è completamente fuori luogo ? o può essere predisposto? A quanto ho capito il primo tecnico ha operato un frazionamento della p.lla 101 per identificare il cortile da asservire alla p.lla 100: ha operato bene perchè l'introduzione cartografica è corretta. E' evidente però che con lo stesso tipo avrebbe dovuto (più che potuto) aggiustare anche la posizione del fabbricato, ma non lo ha fatto. Anche il secondo tecnico ha operato bene perchè ha confermato la recinzione che, come detto, è posizionata correttamente; quest'ultimo tecnico si è disinteressato del fabbricato sulla p.lla 100 perchè non riguardava l'oggetto del rilievo del suo lavoro. Oggi per posizionare correttamente il fabbricato all'interno della p.lla 100, occorre un nuovo TM da redigere con appoggio a PF. Buon lavoro
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Io, invece, ho capito qualcosa di diverso: il primo Tecnico ha posizionato la recinzione appoggiandosi al fabbricato; quindi in posizione in assoluto sbagliata. Quando il secondo l'ha confermata (in quale occasione? Una riconfinazione?) hanno maturato la convinzione che vada tutto bene, e questo in forza del fatto che la recinzione e il fabbricato sono in reciproca posizione corretta nonostante la traslazione rispetto al "mondo intero". Se ho capito bene io, il frazionamento dovrebbe risalire a prima della 2/88; altrimenti non sarebbe stato possibile frazionare senza appoggiarsi ad altri riferimenti. In teoria e, ripeto, se ho capito bene. Ma anche un TF recente potrebbe aver privilegiato i PV vicini posti sul fabbricato, con risutlato identico. A parte ciò, comunque non sono affatto convinto di dover fare un TM con appoggio ai fiduciali per sistemare la posizione del fabbricato: questo è stato posizionato male dall'Ufficio, e può essere corretto con istanza. Sto seguendo la stessa procedura per un rurale introdotto in mappa in seguito ad un modello 26, e a maggior ragione il concetto deve valere per un fabbricato d'impianto: la Parte non è in difetto di alcun adempimento. Naturalmente per semplificare l'intero processo, posso fornire il libretto delle misure, di cui dispongo per aver verificato la posizione, ma senza obbligo di fiduciali né tanto meno di oneri, diritti e bolli. Anche il frazionamento potrebbe essere in condizioni concettualmente identiche, se come ho inteso risalisse ad epoca in cui l'appoggio "locale" poteva essere sufficiente. Se di vero frazionamento si trattò, e perciò oggi le proprietà sono diverse, l'istanza è bene che sia firmata da entrambi. Attendo con interesse ulteriori punti di vista. Leonardo
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SIMBA64
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Riporto solo un mio pensiero: La mappa d'impianto, per quanto ne so io, per il catasto è legge assoluta, e per modificarla sarà molto ma molto dura. Quando la mappa è stata pubblicata, successivamente il catasto dovrebbe aver informato i privati di questa pubblicazione, e i privati a loro volta, con un tempo di 60 gg (se non ricordo male) dovevano fare le loro osservazioni. Per cui scaduti questi termini, la vedo estremamente dura chiedere la modificazione della mappa d'impianto stessa. Saluti
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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"SIMBA64" ha scritto: Riporto solo un mio pensiero: La mappa d'impianto, per quanto ne so io, per il catasto è legge assoluta, e per modificarla sarà molto ma molto dura. Beh... non vediamo le cose troppo grige! La mappa è " legge", ma una cosa è un confine spostato, che non si può dimostrare che lo fosse già all'epoca; diverso è un fabbricato! Mica possono costringermi a dichiarare di averlo demolito e ricostruito in posizione diversa! Fra l'altro segnalo che un obbligo nel senso della verifica della posizione avrebbe conseguenze catastrofiche su tutti gli accatastamenti, ed in particolare sulle conferme di mappa: quale dovrebbe essere la tolleranza? Argomento che richiederebbe più che un post, un'enciclopedia... Leonardo
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SIMBA64
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"Leo" ha scritto: "SIMBA64" ha scritto: Riporto solo un mio pensiero: La mappa d'impianto, per quanto ne so io, per il catasto è legge assoluta, e per modificarla sarà molto ma molto dura. Beh... non vediamo le cose troppo grige! La mappa è " legge", ma una cosa è un confine spostato, che non si può dimostrare che lo fosse già all'epoca; diverso è un fabbricato! Mica possono costringermi a dichiarare di averlo demolito e ricostruito in posizione diversa! Fra l'altro segnalo che un obbligo nel senso della verifica della posizione avrebbe conseguenze catastrofiche su tutti gli accatastamenti, ed in particolare sulle conferme di mappa: quale dovrebbe essere la tolleranza? Argomento che richiederebbe più che un post, un'enciclopedia... Leonardo Salve Leo Per come la vedo io, la modifica della mappa d'impianto è una operazione abbastanza delicata, proprio perchè è la prima mappa istituita dal catasto su cui si basano tutti i successivi atti di aggiornamento. Potrei pensare di chiedere una correzione della mappa d'impianto se riguardasse lo sconfinamento di un fiume e di una strada importante, proprio perchè questo causerebbe notevoli disagi alle proprietà confinati, ma chiedere lo spostamento di un fabbricato privato, mi sembra proprio un'idea che non porta da nessuna parte. Ma io non parlo mai per sentito dire, parlo sempre per esperienza diretta, una volta ho provato a chiedere la modifica della mappa d'impianto relativamente ad uno sconfinamento di una strada pubblica, e la risposta è stata quella che ho già detto prima, ormai i termini sono scaduti. Ma forse è meglio se qualcuno ha qualche esperienza in merito che ci illumi di come procedere per eventualmente modificazione della mappa d'impianto. Saluti rispettosi
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Ok, un confine può essersi spostato: ma per un fabbricato è diverso: si tratta di errore oggettivo. E poi non chiedi la modifica della mappa d'impianto, ormai non più vigente: chiedi di modificare un fabbricato sulla nuova mappa WEGIS. Che il fabbricato sia d'impianto non dà problemi, perché rimane comunque traccia della modifica e dell'istanza che l'ha generata. Non mi servirebbe a nulla modificare il foglio originale! Leonardo
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SIMBA64
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D'accordo Leo, è evidente che la modifica bisogna farla sulla mappa attuale wegis, ma il confronto che parla Samsung è stato eseguito su quella d'impianto. A parte tutto, un tentativo, attraverso istanza, si può anche fare. Saluti
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it9gvo
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trappeto
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"SIMBA64" ha scritto: D'accordo Leo, è evidente che la modifica bisogna farla sulla mappa attuale wegis, ma il confronto che parla Samsung è stato eseguito su quella d'impianto. A parte tutto, un tentativo, attraverso istanza, si può anche fare. Saluti La mappa d'impianto si può correggere, ma occorre atto di aggiornamento rettificativo da approvare previo sopralluogo da parte dell'Ufficio, con Verifica Straordinaria, per verificare che trattasi effettivamente di errata introduzione in mappa all'impianto. Dalle mie parti abbiamo risolto sempre così dei casi simili: 1) presentazione atto di aggiornamento TM per la rettifica cartografica e censuaria, dichiarando in relazione il problema; 2) l'Ufficio sospende il tipo invitando il tecnico a richiedere verifica straordinaria a pagamento per l'accertamento di quanto dichiarato; 3) L'Ufficio allega l'esito del sopralluogo al Tipo e quindi lo approva. Buon lavoro
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Trovo accettabile la proposizione di una Verifica Straordinaria, perché in effetti la Parte (o i danti causa) non mosse tempestivamente le opportune contestazioni. Dunque può essere ragionevole pagare quella, che pure è un po' tirata per i capelli, dal momento che non si poteva pretendere che i possessori facessero ripetere a proprie spese le misure, ma non si giustificano i costi di un Tipo Mappale! La logica genrale a cui penso che ci si debba rifare è, più o meno: - fa un errore la Parte: lo corregge a proprie spese, salvo eventuali sanzioni; - fa un errore l'Ufficio: la Parte ne chiede e ottiene la correzione sopportando le sole spese della richiesta. Ma io sono notoriamente un maniaco piantagrane... Leonardo
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gaetano59
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Mha! In effetti per argomentare bene sulla cosa ci vorrebbe qualche informazione i più. Samsung, dici che la traslazione è certa!!! (?) Hai verificato anche rispetto ad almeno un paio di trigonometrici? Quanto sono lontani gli altri fabbricati che hai utilizzato? sono tutti sullo stesso foglio? E se, paradossalmente fossero traslati gli atri fabbricati anzicché il tuo? I fabbricati di impianto hanno la stessa attendibiltà quindi per dire quale è sbagliato bisogna agganciarsi a punti con attendibilità superiore (preferibilemente sullo stesso foglio) Stai parlando di un fabbricato di impianto .... quindi va analizzata attentamente la "congruità locale" a mente aperta !!! Le particelle confinanti sono della stessa ditta o di altri? a seconda della risposta gli scenari potrebbero essere diversi! Saluti.
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samsung
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Grazie per gli interventi. Rispondo subito a Gaetano59 che trigonometrici non se ne vede, siamo in una valle. I fabbricati d'impianto utilizzati sono tutti sullo steso foglio e lontani circa 200/300 ml, sei sono disposti sul versante opposto ad anfiteatro ed uno alle spalle che controlla lo sbandieramento, di più non si poteva fare per limiti orografici e per il fatto che le operazioni non riguardavano un riconfinamento erano un semplice controllo. Tutti fabbricati si confermavano tra di loro tranne il 100 e due linee di confine certe, d'impianto, materializzate da teste di muri a secco erosi dal tempo, di ditte diverse da sempre, coincidevano anch'esse. Ma l'oggetto della mia richiesta non riguarda le tecniche di riconfinazione, per favore diamo per scontato la traslazione, altrimenti deviamo dall'argomento principale. Leo ha inquadrato i fatti storici. Il secondo tecnico ha agito per conto del confinante che si sentiva derubato di tre metri del vigneto che aveva sempre coltivato. Immaginate la delusione quando il nostro "pigro" collega ha confermato lo stato dei luoghi. Le operazioni sono state di parte e senza contraddittorio. Le linee di confine del lotto 101 sono state generate da un TF ante 2/88 appoggiandosi a vertici di confine in parte non più rintracciabili. Ma non è fondamentale per il lavoro da svolgersi andare a ricostruirle. Le misure sono state fatte in occasione dell'accatastamento di un ex rurale (100) a cui si vuole dare una corte. Di conseguenza i PF sono già stati rilevati. In realtà il problema non è mio, io ho solo diretto il rilievo per aiutare un giovane collega amico. Lui vorrebbe fare finta di niente e mi "accusa" che senza quegli "inutili" controlli ora se ne potrebbe confermare la posizione in mappa ritagliandoli tranquillamente la porzione di corte. In pratica potrebbe fare come hanno già fatto altri due prima di lui e forse farebbero tanti altri dopo di lui. Io gli suggerisco, visto che i PF li abbiamo, di dichiarare lo sfasamento e correggere la posizione del fabbricato. Le mie domande sono: come vi comportereste voi ? Se si trattasse invece di una semplice conferma di mappa non si sarebbe andati probabilmente oltre il controllo del sedime e della eventuale relazione con i confini immediatamente nei pressi, facendo l'errore di confermarne la posizione. Che conseguenze potrebbe avere una conferma di mappa errata ?
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geopec
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apolide
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Prima di mettere in moto un siffatto movimento consiglierei di vedere l'abbozzo di campagna con le misure rilevate in loco in fase di rilievo, restituire le misure di abbozzo e confrontarle con la mappa di impianto e solo dopo nell'eventualità procedere con tipo di rettifica od istanza per rettifica della mappa per errore d'ufficio o ancora verifica straordianaria dell'Ufficio in campagna.
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fabriliccio
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27 Maggio 2016 alle ore 17:18
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Ciao a tutti .. avrei un problema simile. ho riscontratto che la posizione grafica di due lotti risulta traslata al punto che non mi permetterebbe l'inserimento di una nuova dividente che andrebbe a cadere sopra uno dei due lotti. .. accertata la reale posizione, e accertato che entrambi i lotti possano essere traslati senza modificare le ditte catastali, ...sapreste indicarmi il metodo in pregeo? è una conferma? un particellare? grazie
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it9gvo
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trappeto
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"gaetano59" ha scritto: Mha! In effetti per argomentare bene sulla cosa ci vorrebbe qualche informazione i più. Samsung, dici che la traslazione è certa!!! (?) Hai verificato anche rispetto ad almeno un paio di trigonometrici? Quanto sono lontani gli altri fabbricati che hai utilizzato? sono tutti sullo stesso foglio? E se, paradossalmente fossero traslati gli atri fabbricati anzicché il tuo? I fabbricati di impianto hanno la stessa attendibiltà quindi per dire quale è sbagliato bisogna agganciarsi a punti con attendibilità superiore (preferibilemente sullo stesso foglio) Stai parlando di un fabbricato di impianto .... quindi va analizzata attentamente la "congruità locale" a mente aperta !!! Le particelle confinanti sono della stessa ditta o di altri? a seconda della risposta gli scenari potrebbero essere diversi! Saluti. Gli errori d'impianto del Catasto, nella misura e/o nella superficie, possono essere rettificati come previsto dalla Legge 07/07/1901 n.321 art. 105 e 106 - Regolamento per la Conservazione del Catasto. Buon lavoro
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