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Autore curiosità:voi quando lavorate in campagna,quindi fate rilievi

Apprendista

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07 Agosto 2013 alle ore 16:21

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 0 -  0 - Inviato: 10 Ottobre 2013 alle ore 19:52

che magari hanno in comune un PF o due PF vi agganciate al vostro lavoro precedente oppure preferite rifare il lavoro da capo? Mi spiego:ipotizzate che in qualsiasi tipo di lavoro che dovete fare,avete DUE PF in comune con un lavoro fatto da voi in precedenza. Di questi 2PF,uno è abbastanza "rognoso",vuoi che sia inaccessbile,oppure comporta diversi "lanci" (stazioni),voi vi collegate,riuscireste a collegarvi al vostro lavoro fatto in precedenza anche in assenza di chiodi miniati vosrti "in comune"?

Altra domanda,e scusate se la ritenete buffa,ma preferisco fare domande idiote che rimanere con il dubbio.
Piu' che una domanda,questa è pura curiosità:

se voi doveste prendere un libretto originale a caso di un comune con foglio e particella. E voi la leggete.
Secondo voi è possibile "ritrovare" la stazione,oppure le vari stazioni che quel lavoro di quel tecnico ha generato?

Mi spiego meglio:

faccio un lavoro con stazione totale: totale 5stazioni.
Tutto regolare in ADT.Quindi ho generato un libretto.
Ora voi lo prendete,lo leggete,a distanza di tempo.

Sareste capaci o comunque secondo voi è possibile che un altro tecnico esterno mi "trovi" (come fosse un lavoro di riconfinamento,solo con le stazioni) le stazioni dove io ho collimato la mia stazione totale?

Grazie e scusate!!

Saluti

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Autore Risposta

gerardocampagna

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Rapolla (PZ)

 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 02:40

Io preferisco rifare ogni volta il rilievo, anche se dovessi, per esempio, accatastare un fabbricato a fianco di uno già accatastato da me stesso, qualunque sia il numero di stazioni o la difficoltà del sito. D'altronde è insito nello spirito delle misure reiterate, o anche coniugate (Bessel), disporre di una certa quantità di dati statistici allo scopo di affinare, mediante la teoria degli errori, la misura reale. Non solo, ciò torna utile, avendo magari usato un diverso schema di rilievo, quando per esempio nei libretti confermiamo le misurate tra coppie di PF.

Se invece vuoi risparmiare questo "faticoso" lavoro, occorre che le stazioni fatte nel tuo precedente rilievo, sìano tuttora identificabili, tramite chiodi o altri sistemi che garantiscano una certa stabilità nel tempo. In questo modo, il tuo rilievo attuale puoi collegarlo a quello precedente, evitando di ripetere stazioni già misurate per giungere al PF "rognoso".

Infine se si vuole "tracciare" o ripristinare una stazione, a partire da un qualsiasi libretto, la cosa è fattibile, ma richiede la determinazione delle coordinate polari calcolate a tavolino, rispetto ad almeno i due più prossimi PF trattati nel libretto che si voglia utilizzare (in realtà anzichè dai PF potresti partire da qualunque punto misurato a suo tempo e tuttora materializzato). Io però non mi ci affiderei molto a questo sistema, se penso ai pochi millimetri della testa del chiodo della stazione da determinare, rispetto ai centimetri di errore dovuti alla verticalità o lo spessore del prisma su un punto già misurato, quando per esempio è appoggiato al classico spigolo di fabbricato. Ritengo che se il PF, o comunque il punto stabile e visibile di coordinate note, trattato nel libretto che si ha a disposizione, sia stato misurato con laser senza riflettore (ma comunque ad un'altezza Hp misurata), il grado di precisione è di gran lunga superiore e quindi affidabile. (Scommetto che ti sei inventato una stazione e adesso hai paura che in una operazione di collaudo si possa constatare che la stazione sta forse a mezz'aria su un fiume :P )

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 08:49

Non c'è nulla di male quando si riutilizza un proprio rilievo se questo ricada nella stessa maglia fiduciale o al massimo con l'aggiunta di un nuovo pf, e fortuna delle fortune, lo si può rilevare da una stazione già usata o solo lanciandone una nuova - Meno fiducia, e me ne scuso con tutti i colleghi, è appoggiarmi a rilievo già fatto da altri e di cui comunque trovo le stazioni,... fidarsi è bene .... almeno che non lo conosca personalmente e sappia come lavora - Quindi nulla di strano a riutilizzare gli stessi schemi,...l'importante è indicare nella relazione tecnica che il rilievo di dettaglio e/o parte delle stazioni fanno riferimento a quello utilizzato per il tipo n.. del.... - Altrimenti salterebbe all'occhio l'assoluta uguaglianza delle misurate rispetto al tipo precedente !!!!!

P.S.: l'importante è anche non dire alla committenza di averlo già usato, ma di aver sudato 15 camice per arrivare a quel pf....ih...ih...ih.. !!!

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 15:45

Quoto GerardoCampagna. Anch'io preferisco fare il rilievo integrale. Prima di cedere (in casi particolari) alla tentazione di risparmiarmi tre ore di poligonale per agganciare il terzo PF problematico devo avere già una sufficiente casistica personale di misurate, avere ancora memoria dei lavori precedenti, e comunque fare un sopralluogo per accertare che il PF esista ancora e non abbia subito danni o risanamenti.

Agganciare chiodi di colleghi per simulare loro poligonali invece lo trovo poco serio, pericoloso e persino un po' vergognoso.

All'ultima domanda non si può rispondere che sì, saremmo capaci di ritrovare i tuoi chiodi.
Quindi attento a simulare picchetti al centro della Dora Baltea, su uno strapionbo roccioso, in mezzo ad uno sgabuzzino cieco ed altri luoghi ameni... li troveremmo

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 16:05

Quoto entrambi sia Gerardo che samsung!

che ce vò a rifare ex novo un rilievo?

ricordarsi che camuffare, è facile, il difficile è tentare di nascondere l'azione truffaldina!

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anonimo_leccese

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29 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 16:31

"geoalfa" ha scritto:
Quoto entrambi sia Gerardo che samsung!

che ce vò a rifare ex novo un rilievo?

ricordarsi che camuffare, è facile, il difficile è tentare di nascondere l'azione truffaldina!



Sinceramente dissento da questo intervento,..nessuno qui sta dicendo di "camuffare" e/o "imbrogliare", solo che si utilizza un rilievo già fatto da noi stessi, e quindi, almeno che non andavamo ubriachi o altro quel giorno, siamo sicuri del fatto nostro essendo anche stato approvato il tipo relativo,... quindi ? Se non siamo sicuri neanche del nostro stesso lavoro svolto ??!!!!! Utilizziamo il nostro stesso lavoro,..tanto se sbagliamo, lo facciamo ora come l'avremmo fatto la prima volta - Altro, e sono d'accordissimo con samsung, e l'ho già ribadito, accodarsi ad altri rilievi già eseguiti da altri,...ma non per mancanza di fiducia, ma solo per precauzione ...

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 17:54

Salve

Io di solito lavoro in questo modo: se faccio un mio rilievo esteso ad una superficie più ampia, e successivamente dentro a quella superficie ci devo rimettere le mani, è ovvio che riutilizzo i dati precedenti, compreso letture ai fiduciali e stazioni. Non c'è nulla di anomalo nel fare ciò. Come dice anonimo, se non mi fido neanche di me stesso, che geometra sono??

Per cui appoggio l'intervento di anonimo_leccese.



Saluti cordiali

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 19:38

Anonimo, mi fa piacere che dissenti!

Significa che hai anche letto tutto quello che Apprendista ha scritto, letteralmente!

.... e che hai intuito le buone intenzioni dello stesso !

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2013 alle ore 19:46

"Apprendista" ha scritto:
voi vi collegate,riuscireste a collegarvi al vostro lavoro fatto in precedenza anche in assenza di chiodi miniati vosrti "in comune"?





In effetti il discorso cambia un pochino,..però secondo me il mio ragionamento rimane ugualmente "valido" ... buona serata !!!

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2013 alle ore 09:02

Agli effetti pratici, può anche essere vero...... ma ognuno ha il proprio orgoglio!

Ed io tengo a presentare un lavoro integrale, senza scorciatorie, e me lo fo anche pagare!

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2013 alle ore 13:42

Se integro un rilievo fatto da me in passato ovviamente non riprendo tutte le misure per andare a riprendermi i PF già letti da un libretto già verificato positivamente in origine. Rimetto quindi lo strumento nella stazione ancora materializzata più vicina all'oggetto del rilievo, oriento lo stesso azimut del libretto originario, batto alcuni dei punti di dettaglio già misurati per verifica della bontà dell'operazione e vado avanti con il nuovo aggiornamento integrativo. Ci può essere un pò di difficoltà comunque superabile se il punto stazione non è più materializzato, ma riesco sempre a ritrovare l'esatta posizione appoggiandomi ai punti vertice già letti nel primo rilievo.

Diverso è il caso in cui metta le mani su un rilievo di un collega. Rifaccio tutto il rilievo utilizzando tutt'altra posizione delle stazioni in modo da non avere neanche una misura sovrapponibile con il rilevo precedente del collega se non le misurate dei PF con le quali mi dovrò poi confrontare in fase di controllo della bontà del mio rilievo. Questa non è una mancanza di fiducia nei riguardi del collega ma un confronto con lo stesso mirato solo alla verifica del mio operato e non del suo.



Saluti.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2013 alle ore 16:24

Mi rifiuto di credere che tutti i colleghi topografi si abbassano al livello più basso fino ad adottare atteggiamenti limite, tanto da riutilizzare vecchi rilievi, pur di non eseguire appieno il nuovo mandato!

L'atteggiamento o la procedura adottata di riutilizzare dati di vecchi rilievi per non adempiere appieno all'incarico, utilizzando conosciuti software, ecc... non sono consentiti dalle più comuni norme deontologiche.

Possono essere riutilizzati per la verifica del nuovo rilievo, e questo fa onore a chi lo fa, perchè dimostra di essere scrupoloso e non fa topografia, solo per la paga, ma la fa correttamente.

Ma non concepisco che possano essere riutilizzati in tutto o anche solo in parte per risparmiare pochi minuti o ore e gabbare il cliente, che ha riposto in lui una fiducia totale!

Non parliamo poi di coloro che in maniera quasi rocambolesca si appropriano dei dati del collega ignaro e artificiosamente li utilizza per proprio tornaconto!

Non credo e non voglio credere che ciò sia praticato abitualmente!

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amastria

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12 Febbraio 2003

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2013 alle ore 21:00

Non parliamo poi di coloro che in maniera quasi rocambolesca si appropriano dei dati del collega ignaro e artificiosamente li utilizza per proprio tornaconto!

Non credo e non voglio credere che ciò sia praticato abitualmente![/quote]


Già..... proprio cosi.......

Giusto per non dimenticare.....

www.google.com/url?q=http://www.geolive....

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geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2013 alle ore 21:35

Amastria,

hai fatto bene a riportare in vita quel tread!

del resto va riconosciuto che il problema esiste, e come!

ripeto, qui il link per migliore lettura:

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre...

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 14 Ottobre 2013 alle ore 15:38

Salve

Concordo che usufruire dati di libretti di colleghi, solo per risparmiare tempo, non è corretto, deotologicamente fraudante, e soprattutto si corre il rischi di riportare dati errati sul proprio libretto.

Discorso diverso è utilizzare dati medesimi e proprio, cioè magari fatti qualche anno prima, se io ho fatto un rilievo un anno prima, con la previsione che ci dovrò andare a mettere le mani successivamente, battendo magari anche delle stazioni e punti in sovrabbondanza, vuol dire che ho lavorato di più prima, per recuperare il tempo successivamente. Niente di scorretto, niente di defraudante, niente di lesivo di fronte a terzi, nessun diritto leso a nessuno, niente di sleale deontologicamente parlando. Tutto corretto sotto ogni forma o si voglia prendere la cosa. Non voglio fare nessuna polemica con nessuno, è solo una precisazione che ho ritenuto sottolineare.

Saluti cordiali

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