Tizio ha costruito un locale interato in adiacenza alla sua abitazione sconfinando sulla proprietà del vicino.
Ora entrambi, bonariamente vogliono sanare la situazione, ossia il vicino vuole vendere a tizio la porzione di terreno interrata occupata dal locale; tutto ciò anche per accatastare correttamnete il locale interrato.
Come devo operare affinchè caio ceda il terreno "interrato" e mantenga la proprietà sulla parte fuori terra? Con un semplice frazionamento e successiva compravendita, Tizio diventerebbe proprietario del suolo e sottosuolo?

spero di essere stato chiaro e grazie a tutti

Cioè il giardino sopra deve rimanere all'attuale prop?
Se si io farei cosi
1)
due tipi mappali, uno per ogni porzione di interrato, perchè stanno su due ditte
2)
accatastamento delle due porzioni di interrato, ognuna con la ditta corrispondente a quella del tipo mappale (questo comparta aggiornare elaborato planimetrico già esistente e forse qualcos'altro, dipende dalla situazione catastale in cui si trovano gli immobili)
3)
atto da notaio in cui il vicino vende al tuo cliente la porzione sbordante nella sua proprietà
5)
Fusione finale all'urbano delle due porzioni

Cmq aspetta altre risposte la cosa è delicata quindi è meglio capire molto bene la situazione

grazie ambrosi_gianluca.

qulche altro sa dare ulteriori risposte?

grazie

Al tuo quesito ci vengono in aiuto:

1° - le norme per la rappresentazione cartografica di fabbricati e di altre costruzioni: (libro-circolare in possesso dell’Ufficio : Tav. IX / 14)

2° - le norme per l’iscrizione della ditta catastale: circolare n.2/1984.

In base alla prima norma, poiché il fabbricato cantinato è sottostante
a particella sottoposta a coltura ed iscritta al Catasto Terreni, va rappresentato con linea puntinata e con attribuzione di numero di p.lla in parentesi e senza alcuna superficie, con la qualità 282 Ente Urbano.

Questo caso è contemplato dalla norma suddetta anche con grafico esplicativo (Tav.IX)

In base alla seconda norma, poiché siamo in presenza di un fabbricato (seppure cantinato) costruito su un terreno di proprietà altrui, va intestato al possessore (che lo ha costruito) seguito dalla ditta proprietaria della p.lla limitrofa: tutti gli intestati riportano la dizione “per i propri diritti”. (circ. 2/1984)

Col rogito notarile, la ditta proprietaria del terreno cederà “i propri diritti”
sull’immobile cantinato, precisando che viene trasferita esclusivamente
la fascia d’area tra quota 0.00 e quota –3.00 (per esempio) e che il fabbr.to è stato costruito dalla ditta acquirente.

Non mi sembra possibile che il notaio accetti di redigere un rogito ignorando il cantinato (nè tantomeno il professionista che firmerebbe un falso in atto pubblico!).

Dopo la registrazione della relativa D.V. al Catasto Fabbricati sarà possibile presentare un nuovo Tipo Mappale per la fusione della p.lla 150 alla U.I. limitrofa e con l’istituzione quindi di una U.I.U. con numero complesso.

MOD.31 integrato: TIPO MAPPALE (aggiornamento di Modesta Entità perché la nuova geometria è rappresentata solamente da linea puntinata):
O 130 mq.2530
S 130
C a 149 mq.2530 1 2 (…la sua qualità…)
C b 150 mq.0.00 282 (Ente Urbano)

Se occorre catastare anche il fabbricato sull'altra p.lla in piena proprietà, naturalmente si dovrà presentare un altro Tipo Mappale, anche contestualmente (...meglio) al primo.

Spero di essere stato esaustivo.
Ciao e buon lavoro.

Il merito alla presentazione dell'ultimo Tipo Mappale, probabilmente il Catasto Fabbricati accetterà direttamente la fusione e l'isituzione della U.I. con numero complesso direttamente con una variazione DOCFA.

Ciao