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Argomento: Atto di agg. non conforme all"art.1,c. 8 del d.m.701/94

Autore Risposta

pep55

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17 Gennaio 2008

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2008 alle ore 21:03

A mio parere, quanto riportato da it9gvo è da sottoscrivere in pieno e non lascia adito a dubbi di sorta.
L'annotazione, oggetto della discussione non rappresenta assolutamente una riserva ma sta solo ad indicare la mancata sottoscrizione dell'atto di aggiornamento da parte di uno o più titolari dei diritti reali anche se questi hanno autorizzato la redazione dell'atto stesso. E questo a garanzia delle parti tutte: AdT e proprietari.
Ora, nel tuo caso, (se ho ben capito) la particella oggetto dell'atto di aggiornamento ha due proprietari; uno sottoscrittore e l'altro delegante.
Domanda: chi pensi possa obbiettare qualcosa relativamente alla legittimità della redazione dell'atto di aggiornamento ?
L'AdT, invece, deve procedere perchè glie lo impone il DM 701/94.
Nel passaggio all'urbano non vi è nessun motivo (e non mi risulta sia mai stato fatto) di trascinare l' annotazione per cui penso tu possa stare tranquillo e non mi pare utile il preventivato colloquio con il responsabile della tua AdT e questo per gli stessi motivi da te palesati.
Buon DOCFA.

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CESKO

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07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 20 Febbraio 2008 alle ore 13:25

"pep55" ha scritto:
A mio parere, quanto riportato da it9gvo è da sottoscrivere in pieno e non lascia adito a dubbi di sorta.
L'annotazione, oggetto della discussione non rappresenta assolutamente una riserva ma sta solo ad indicare la mancata sottoscrizione dell'atto di aggiornamento da parte di uno o più titolari dei diritti reali anche se questi hanno autorizzato la redazione dell'atto stesso. E questo a garanzia delle parti tutte: AdT e proprietari.
Ora, nel tuo caso, (se ho ben capito) la particella oggetto dell'atto di aggiornamento ha due proprietari; uno sottoscrittore e l'altro delegante.
Domanda: chi pensi possa obbiettare qualcosa relativamente alla legittimità della redazione dell'atto di aggiornamento ?
L'AdT, invece, deve procedere perchè glie lo impone il DM 701/94.
Nel passaggio all'urbano non vi è nessun motivo (e non mi risulta sia mai stato fatto) di trascinare l' annotazione per cui penso tu possa stare tranquillo e non mi pare utile il preventivato colloquio con il responsabile della tua AdT e questo per gli stessi motivi da te palesati.
Buon DOCFA.


Grazie della risposta.........sei stato gentilissimo!
sai io ho posto il quesito.....e sai cosa mi hanno risposto?
"non lo sappiamo, dobbiamo verificare la cosa, ci dia una settimana di tempo"
AZZ 8O 8O 8O
Prima mettono l'annotazione e poi non sanno il motivo perchè l'hanno messa........

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george_ces

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2015 alle ore 11:47

Mi ricollego a questo post riportando il mio caso :
- presento TF , nel quale dichiaro di avere lettera d'incarico e che in vece di uno dei proprietari (deceduto) firma un suo erede nominato con testamento pubbicato (è in fase di presentazione la relativa dich. di successione), firmato non da tutti ma solo dall'erede e da un altro proprietario;
- nella stessa giornata ricevo le ricevute di approvazione automatica, e dopo due giorni il secondo originale;
- a distanza di 10 giorni, facendo una visura mi accorgo che le particelle derivate sono state soppresse e sono state riesumate le vecchie particelle con annotazione : atto di aggiornamento prot. 321346/2015 non registrato in quanto non conforme alle disposizioni vigenti.


E' evidente che nel mio TF non avevo indicato per quali particelle derivate vi era la firma mancante; per cui redigo nuovamente il TF integrandolo con tale indicazione.

Mi accorgo però che nel mio castelletto non mi è stato riaccreditato l'importo pagato per la presentazione del TF.


Vi chiedo : è normale l'addebito dell'importo in caso di TF non registrato o tale importo deve esseremi riaccreditato ?
Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi a capire in tal senso.

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anonimo_leccese

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29 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2015 alle ore 15:44

"george_ces" ha scritto:
Vi chiedo : è normale l'addebito dell'importo in caso di TF non registrato o tale importo deve esseremi riaccreditato Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi a capire in tal senso?.



Se facevi un giretto nel forum avresti scoperto che in questi casi "particolari" devi riordinare il wegis e presentare il tipo in esenzione, indicando la lettera di sospensione nelle causali di esenzione -

Buon uikend -

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george_ces

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09 Giugno 2007

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2015 alle ore 20:10

Grazie anonimo leccese.
Dalle ricerche fatte mi sembra di capire che dovrò richiedere nuovo wegis (gratuito) e ripresentare il tipo d'aggiornamento (anch'esso gratuito) ai sensi della Circ. 1/2010 par. 11.

E' giusto così, o mi è sfuggito qualcosa ?

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alex79

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2016 alle ore 17:16

Buongiorno,
mi collego a questo post abbastanza pertinente al mio quesito.

Premesse:
- Ho un fabbricato (condominio) ente urbano, cerigliato in mappa con l’intera corte, ma non esistono agli atti B.C.N.C. e pertanto E.P.
- Il mio cliente è proprietario di un appartamento al P.T., acquisito nell’anno 2015 tramite procedura esecutiva dal Sig. X.
- Nel decreto di trasferimento, cosi come sulla perizia allegata è compresa anche un’area esterna a giardino non identificata nella scheda planimetrica, ma inserita solo in un allegato grafico nell’atto di acquisto del precedente proprietario esecutato X.

Ora il mio cliente dovrebbe vendere e io dovrei identificare la porzione del giardino da graffare poi all’appartamento e ho già concordato questa procedura:
1-Frazionamento per identificazione del giardino omesso nella scheda con attribuzione di proprio identificativo.
2-Costituzione di Area urbana per la nuova particella a giardino, come Nuova costruzione, intestata al mio cliente con Riserva 1.
3- Atto d’identificazione catastale con il quale il notaio elimina la riserva e contestuale atto di compravendita.
4-Docfa per graffare il giardino all’appartamento (a carico della parte acquirente).

La mia domanda è questa:
Per quando riguarda il frazionamento del punto 1 è giusto inserire tutti gli intestatari trovati in visura nell’intera particella, sia in Pregeo che sulla lettera d’incarico e poi far firmare tutto solo al mio cliente (interpellare tutte e 30 le persone è impensabile), giustificando e spiegando in relazione che è già l’effettivo proprietario così come legittimato dal decreto di trasferimento e precedente atto del Sig. X?

Infine se qualcuno si vuole anche esprimere sulla correttezza dell’intero iter procedurale, ogni consiglio/osservazione è sempre ben accetto.

Cordiali saluti

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2016 alle ore 17:56

Salve



Per il frazionamento ai terreni per me va bene quanto hai già detto tu, ma l'inter con chi l'hai concordato?

Saluti cordiali

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alex79

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2016 alle ore 18:45

Ciao simba, grazie per la risposta.
La procedura intendevo dire che l'ho concordata come preventivo col committente, sulla base comunque di una pratica simile che avevo gia effettuato presso il mio Ufficio.
Questa viene effettuata quindi in altro Ufficio per il quale non ho mai operato e volevo una conferma per vedere se l'operato é uniforme.
L'ho già comunque esposta anche al Notaio che seguirà l'atto e me l'ha confermeta.
C'è qualcosa che non ti torna?

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SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2016 alle ore 19:03

ciao Alex

Il punto due è un po da sentire con il catasto perchè in realtà quell'area urbana è già stata comperata dall'interessato, per cui potrebbe passare l'intestazione anche senza la riserva1, e a quel punto salti i passaggi successivi.

Però è da concordare con il catasto.

Ciao e buone feste

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alex79

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23 Maggio 2013 alle ore 10:05

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2016 alle ore 20:10

Sul fatto di inserire la riserva avevo dei dubbi anche io con la pratica fatta presso il mio Ufficio. Ma a seguito di colloquio con un Tecnico mi era stato detto di procedere in tal senso proprio perché appunto mancano dei passaggi intermedi,visto che quell'area é stata trasferita solo con un elaborato grafico allegato all'atto ma non é mai stata identificata catastalmente.
Facendo questa operazione ora, su di un area che per il catasto attualmente é comune é necessario l'intervento di un notaio e quindi un nuovo atto pubblico che attesti l'effettiva proprietà e che la particella ora frazionata corrisponde a quanto rappresentato graficamente sul primo atto.
Ragionandoci poi se fosse così come dici tu..allora non sarebbe necessario nemmeno inserire nel TF tutti gli altri intestatari.
Su questo punto quindi sono convinto..il mio dubbio ero solo sul fatto di poter inserire anche nel TF solo il mio committente effettivo proprietario e non anche tutti gli altri soggetti presenti nella particella.
Vediamo se ci sono altri pareri.
Buona serata e buone feste anche a te.

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2016 alle ore 21:49

"alex79" ha scritto:
... Buongiorno,
mi collego a questo post abbastanza pertinente al mio quesito.

Premesse:
- Ho un fabbricato (condominio) ente urbano, cerigliato in mappa con l’intera corte, ma non esistono agli atti B.C.N.C. e pertanto E.P.
- Il mio cliente è proprietario di un appartamento al P.T., acquisito nell’anno 2005 tramite procedura esecutiva dal Sig. X.
- Nel decreto di trasferimento, cosi come sulla perizia allegata è compresa anche un’area esterna a giardino non identificata nella scheda planimetrica, ma inserita solo in un allegato grafico nell’atto di acquisto del precedente proprietario esecutato X.

Ora il mio cliente dovrebbe vendere e io dovrei identificare la porzione del giardino da graffare poi all’appartamento e ho già concordato questa procedura:
1-Frazionamento per identificazione del giardino omesso nella scheda con attribuzione di proprio identificativo.
2-Costituzione di Area urbana per la nuova particella a giardino, come Nuova costruzione, intestata al mio cliente con Riserva 1.
3- Atto d’identificazione catastale con il quale il notaio elimina la riserva e contestuale atto di compravendita.
4-Docfa per graffare il giardino all’appartamento (a carico della parte acquirente).

La mia domanda è questa:
Per quando riguarda il frazionamento del punto 1 è giusto inserire tutti gli intestatari trovati in visura nell’intera particella, sia in Pregeo che sulla lettera d’incarico e poi far firmare tutto solo al mio cliente (interpellare tutte e 30 le persone è impensabile), giustificando e spiegando in relazione che è già l’effettivo proprietario così come legittimato dal decreto di trasferimento e precedente atto del Sig. X?

Infine se qualcuno si vuole anche esprimere sulla correttezza dell’intero iter procedurale, ogni consiglio/osservazione è sempre ben accetto.

Cordiali saluti



Bisogna valutare meglio quanto riportato nell'atto di provenienza :

in che data è stato fatto?

la descrizione di quanto compravenduto è inequivocabile? nel senso di confini, consistenza etc. ? chiaramente compreso il giardino.

Per come la vedo io, probabilmente ci sono i presupposti per creare ed intestare direttamente all'esecutato la porzione di giardino di cui all'allegato grafico.

Poi tu, in forza del decreto di trasferimento del giudice potrai tranquillamente volturare al tuo cliente.

Le vie da seguire al catasto potrebbero essere due (dipende dall'atto di provenienza che devi valutare meglio):

UIna potrebbe essere direttamente una "migliore rappresentazione grafica" della planimetria dell'appartamento nella quale riporterai anche la corte esclusiva annessa;

l'altra potrebbe essere costituzione di "u.i.u. sfuggita all'accertamento, con intestati" nella quale vai a costituire una area urbana corrispondente al giardino citato nell'atto, sempre intestata come da atto di provenienza, all'esecutato....... che poi andresti a volturare al tuo cliente sempre in forza del decreto di trasferimento del tribunale.

Quindi, in conclusione, leggi bene le carte, forse c'è una via più lineare, più logica e meno dispendiosa di quella da te prospettata, per risolvere il problema.

saluti, Gaetano

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alex79

Iscritto il:
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 0 -  0 - Inviato: 14 Dicembre 2016 alle ore 09:45

Ciao Gaetano,
ringrazio anche te per il contributo.

A seguito della tua domanda sulla data dell’atto di origine mi sono accorto ora di aver effettuato un errore di data nelle mie premesse del quesito (che ho corretto ora):
Il decreto di trasferimento con il quale il mio cliente ha acquisito la proprietà è del 2015 e non 2005.
Mentre l’atto d’origine dell’esecutato è del 2005.
Nel presente Atto le società venditrici si impegnavano/obbligavano a redigere successivo atto di identificazione catastale delle aree scoperte di pertinenza, ma di fatto ciò non è mai avvenuto.
Pertanto, io ora devo fare ciò che non è stato fatto allora, ovviamente solo per quanto riguarda il mio cliente.

Il mio procedimento sarà pure dispendioso ma sono certo che sia quello più corretto, anche perché, ripeto, mi era già stato indicato dal mio Ufficio nonché confermato sia dal notaio che ha seguito la pratica allora, sia da questo che segue la presente pratica.

Le tue soluzioni, in ogni caso per me non sono fattibili, poiché la prima che sarebbe più corretto chiamare “esatta rappresentazione grafica” e non “migliore” non va bene perché l’aggiunta di un area esterna sarebbe semmai un “ampliamento” a tutti gli effetti.

L’altra per me si può fare ma solo per quelle unità sfuggite all’inventariazione e che comunque erano già identificate catastalmente in qualche modo precedentemente, ma questo non è il caso.
Al catasto chi glielo conferma che l'area a giardino che dovrò costituire solo al CF corrisponde esattamente a quanto indicato nell'atto di compravendita in termini di misure e confini?
Per questo è necessario un frazionamento e una costituzione con riserva che poi toglierà il notaio con atto pubblico di identificazione e ne accerterà quindi l'effettiva proprietà.

Poi per ultimo è alquanto impensabile andare ad effettuare delle intestazioni a carico del precedente proprietario esecutato, poiché dove vado a trovarlo?chi lo conosce?mi darà l’incarico?

In ogni caso la mia domanda era relativa solo sull’inserimento o meno sul Pregeo anche di tutti i soggetti presenti attualmente in banca dati sulla particella, che in ogni caso comunque non vengono coinvolti e quindi non firmano.

Cordiali saluti

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geo_roma

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11 Febbraio 2008

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432

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 0 -  0 - Inviato: 14 Dicembre 2016 alle ore 11:29

Ma perchè vuoi/devi frazionare al catasto terreni?

Per dare maggior valenza alle misure dell'area?

Saluti

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alex79

Iscritto il:
23 Maggio 2013 alle ore 10:05

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Località
como

 0 -  0 - Inviato: 14 Dicembre 2016 alle ore 12:05

"geo_roma" ha scritto:
Ma perchè vuoi/devi frazionare al catasto terreni? Perchè per il casto attualmente l'area esterna è tutta corte comune visto che non esiste E.P. e che non sonono identificati nemmeno gli enti comuni. Non è possibile operare solo al CF.


Per dare maggior valenza alle misure dell'area? Anche

Saluti



Saluti

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lzzlcn

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22 Luglio 2008

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216

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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2016 alle ore 17:19

Salve a tutti e Buone Feste.

Anche io ho avuto tre sospensioni della stessa pratica con la dicitura "TIPO NON CONFORME ALLA CIRCOLARE 701"

A mio modesto parere, in primis, gli operatori di Cosenza, ormai noti per la sinteticità, potrebbero sforzarsi un pò di più e spiegare con maggiore precisione i motivi del rifiuto.

Ho avuto un piccolissimo problema con il catasto di Bergamo e nella motivazione del rifiuto c'era una esauriente spiegazione ed in più, nome cognome e numero telefonico dell'operatore.

In secondo luogo, a me sembra di rispettare la circolare 701, sicuramente sbaglio ma evidentemente non riesco a trovare l'errore.

Ho messo tutti i proprietari, ho messo il sottoscrivente, ho inserito la lettera di incarico (questa non so se devo allegarla), ho compilato il modello ausiliario con il codice FM... cosa devo fare?

Se a qualcuno va di chiacchierare in merito io sono tutto orecchie.

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