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Accatastamento Parco fotovoltaico |

geolux
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Dovendo procedere all'accatastamento di un Parco fotovoltaico. Nota la risoluzione n.3/2008 dell'AdT, già discussa qui: http://www.pregeo.it/modules.php?name=Fo... Premesso che: - l'impianto sembra debba essere equiparato ad un opificio D1 e che gli stessi pannelli debbano concorrere alla determinazione della rendita; - che di solito non tutto il sito viene occupato dall'impianto - che di solito la recinzione viene arretrata di circa 3/10 mt dai confini e che pertanto l'esterno non viene utilizzato dall'impianto Mi chidevo se: - nel fare il Tipo Mappale devo trasferire al CF l'intera area occupata dai pannelli (dai 3/4 Ha ad oltre 12), o soltanto le cabine con le pertinenze ed i piazzali? - dovendo trasferire all'urbano anche l'area occupata dai pannelli (oltre alle cabine), devo frazionare a bordo recinzione e lasciare al CT l'anello circostante non occupato dall'impianto? Buon lavoro
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robertopi
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"geolux" ha scritto: Dovendo procedere all'accatastamento di un Parco fotovoltaico. Nota la risoluzione n.3/2008 dell'AdT, già discussa qui: http://www.pregeo.it/modules.php?name=Fo... Premesso che: - l'impianto sembra debba essere equiparato ad un opificio D1 e che gli stessi pannelli debbano concorrere alla determinazione della rendita; - che di solito non tutto il sito viene occupato dall'impianto - che di solito la recinzione viene arretrata di circa 3/10 mt dai confini e che pertanto l'esterno non viene utilizzato dall'impianto Mi chidevo se: - nel fare il Tipo Mappale devo trasferire al CF l'intera area occupata dai pannelli (dai 3/4 Ha ad oltre 12), o soltanto le cabine con le pertinenze ed i piazzali? - dovendo trasferire all'urbano anche l'area occupata dai pannelli (oltre alle cabine), devo frazionare a bordo recinzione e lasciare al CT l'anello circostante non occupato dall'impianto? Buon lavoro Se il resto dell'area è urbanizzata o comunque è a servizio dell'impianto ritengo che debba andare all'urbano. I pannelli concorrono alla determinazione della rendita quindi andranno al CF insieme alle cabine ed il resto. Confermo senza ombra di dubbio la categoria D/1. Pertanto al momento della valorizzazione degli impianti, per il calocolo della rendita, dovrai inseire il valore (generalmente valore di costruzione dei pannelli, cabine ecc) riferito al 1988/89, con un saggio del 2%. saluti saluti
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georima
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salve a tutti, ma dovendo accatastare un campo FV il tipo mappale come va fatto? devo prendere i PF?? cioè, va trattato come un TM normale?? le varie stringhe di pannelli vanno battute come se fossero dei fabbricati? Scusate le tante domande... ma non ci sto capendo piu' niente!! Soliderietà professionale...!! :oops: Grazie a tutti.
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robertopi
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"georima" ha scritto: salve a tutti, ma dovendo accatastare un campo FV il tipo mappale come va fatto? devo prendere i PF?? cioè, va trattato come un TM normale?? le varie stringhe di pannelli vanno battute come se fossero dei fabbricati? Scusate le tante domande... ma non ci sto capendo piu' niente!! Soliderietà professionale...!! :oops: Grazie a tutti. La casistica è ancora limitata e norme specifiche per la rappresentazione in mappa non ce ne sono. Sicuramente va fatto TM per portare tutto al CF, poi secondo da come sono strutturati pannelli si potrebbe prevedere un tipo di rappresentazione cartografica con linea tratteggiata, equiparandoli ad alcuni tipi di tettoie, in ogni caso agganciato ai PF. Infine se hai ancora dubbi puoi vedere l'adt alla quale presenterai il TM, se ha un orientamento specifico. saluti
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Geomalex
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Terni
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Amici del forum, buongiorno a tutti voi. Con il vostro permesso, risolleverei questa questione inerente un argomento che secondo me è ancora ben poco compreso un pò da tutti gli utenti del settore. Appurate dunque (almeno in teoria) le modalità con le quali operare la parte Pregeo, nella fattispecie piuttosto ordinarie con le altre casistiche, rimangono mole perplessità su come procedere con la procedura Docfa. Più precisamente volevo chiedere se qualcuno di voi avesse approfondito quale giusto valore attribuire all'impianto fotovoltaio in sede di accatastamento, considerando che la stima va, come di consueto, riferita al 1988/1989, anni in cui forse ancora solo il CERN di Ginevra parlava di tale tecnologia!! Altra cosa: non credete che sia giusto all'atto di valutazione tenere anche conto della "vita media" dell'impianto e del suo carattere di proporzionalità inversa fra vestustà dell'impianto stesso ed il suo valore. Difformemente dal resto dei beni immobili, infatti, il massimo valore dell'impianto lo si ha nel giorno della sua ultimazione per poi diminuire anno dopo anno. Tenuto poi conto che un impianto ha una durata complessiva convenzionale di 20 anni ed una reale di poco superiore (circa 25), credo che sarebbe giusto tenere conto anche di questo nella determinazione della giusta rendita da attribuire. Qual'è la vostra opinione in merito? Saluti, Alessandro
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EmmettBrown
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Hill Valley
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Ciao, i quesiti che tu poni si riferiscono ad un argomento più in generale sul quale esistono ancora molti dubbi, che vanno dal tipo mappale al catasto terreni al docfa del catasto fabbricati dove l'unica cosa certa è l'assegnazione della categoria D/1. Qualche giorno fa sul sole24ore c'era un piccolo articolo interessante in cui si disquisiva di come un parco fotovoltaico fosse considerato bene mobile dall'agenzia delle entrate mentre per l'agenzia del territorio era parificabile ad un opifico e quindi soggetto ad ICI! Comunque nello stesso articolo si diceva che "il valore dei pannelli viene stabilito generalmente in 100 euro al mq da cui emerge una rendita di 2 euro al mq", almeno c'è un primo orientamento per il valore. Dovendo censire un parco fotovoltaico a breve proverò a porre i quesiti più comuni alla mia agenzia del territorio (Varese) sperando che loro si siano già chiariti le idee. Ovvio che potrebbe succedere che "catasto che vai, usanza che trovi". Per il discorso della vetustà dell'impianto, con i pannelli di ultima generazione si arriva a fine ciclo all'80% della resa iniziale, quindi secondo me è un discorso sul quale si può soprassedere, ma potrei sbagliarmi. Doc
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robertopi
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"Geomalex" ha scritto:
Appurate dunque (almeno in teoria) le modalità con le quali operare la parte Pregeo, nella fattispecie piuttosto ordinarie con le altre casistiche, Io ho fatto TM con linea tratteggiata "Geomalex" ha scritto:
rimangono mole perplessità su come procedere con la procedura Docfa. Più precisamente volevo chiedere se qualcuno di voi avesse approfondito quale giusto valore attribuire all'impianto fotovoltaio in sede di accatastamento, considerando che la stima va, come di consueto, riferita al 1988/1989, anni in cui forse ancora solo il CERN di Ginevra parlava di tale tecnologia!! Ovviamente non devi prendere il prezzo dell'epoca, ma portare quelllo di oggi, tramite coeff. ISTAT, all'epoca "Geomalex" ha scritto:
Altra cosa: non credete che sia giusto all'atto di valutazione tenere anche conto della "vita media" dell'impianto e del suo carattere di proporzionalità inversa fra vestustà dell'impianto stesso ed il suo valore. Difformemente dal resto dei beni immobili, infatti, il massimo valore dell'impianto lo si ha nel giorno della sua ultimazione per poi diminuire anno dopo anno. Tenuto poi conto che un impianto ha una durata complessiva convenzionale di 20 anni ed una reale di poco superiore (circa 25), credo che sarebbe giusto tenere conto anche di questo nella determinazione della giusta rendita da attribuire. Concordo in pieno
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Geomalex
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Terni
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Oh.. vedi che piano piano si definisce sempre più qualcosa di utile! Ad esempio io ignoravo completamente (forse perchè leggo raramente il sole24ore :P ) il discorso dei 100,00 euro/mq! Ciò che mi sembra più assurdo francamente è che dopo oltre due anni dall'emanazione della Risoluzione 3/2008 (datata Novembre 2008) ci siano ancora così poche idee chiare a riguardo: quanti impianti correttamente accatastati ci saranno in giro per l'Italia, sul totale di quelli realizzati e funzionanti? P.S.: "robertopi" ha scritto: Io ho fatto TM con linea tratteggiata Per un impianto a terra o per un impianto su pensilina (tettoia)? Grazie ancora e saluti, Alessandro
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robertopi
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"Geomalex" ha scritto: P.S.: "robertopi" ha scritto: Io ho fatto TM con linea tratteggiata Per un impianto a terra o per un impianto su pensilina (tettoia)? Grazie ancora e saluti, Alessandro Impianto a terra da 600Kw e 1 Mw saluti
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EmmettBrown
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Hill Valley
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[quote="Geomalex"]Oh.. vedi che piano piano si definisce sempre più qualcosa di utile! Ad esempio io ignoravo completamente (forse perchè leggo raramente il sole24ore :P ) il discorso dei 100,00 euro/mq! Si, ma per ora è solo un numero che dovrà trovare riscontri in qualche ufficio. Nei prossimi giorni dovrei andare nel mio ufficio provinciale e vedrò se tale valore a loro può andare bene. Doc
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Geomalex
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Terni
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Infatti in queste situazioni la cosa migliore è ottenere riscontro diretto sul campo :p Anche io presto mi dovrei prodigare nell'accatastamento di un paio di impianti.. staremo a vedere! Saluti, Alessandro
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topogeo
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Saluzzo (CN)
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a Cuneo: TM: si porta a partita 1 tutta l' area interessata dall' impianto ( di norma quindi quella recintata). Si rappresentano in modo standard i fabbricati eventualmente presenti ( cabina elettrica. magazzini ecc) e con linea tratteggiata l' ingombro dei pannelli ( .. cioe' non si rappresenta la singola fila di pannelli ma un unico poligono , tutti insieme). Se anziché a pannelli in linea , l' impianto e' fatto da pannelli grandi ( per esempio 4x5) ruotanti su supporto , si potrebbe rappresentare per ognuno, sempre a linea tratteggiata, l' ingombro del pannello ( quindi 4 punti). Queste linee tratteggiate servono solo per dare un' idea della presenza del campo ( un po' come si può indicare con linea tratteggiata le linee di un campo di calcio in un TM di impianti sportivi). CF: sicuramente cat D/1. Nella stima conteggiare i pannelli, i loro supporti e basamenti, cavidotti, recinzioni, ovviamente eventuali fabbricati, e il valore dell' area. E' aperta la discussione sugli altri impianti ( trasformatori, inverter ecc) che a mio parere, vanno trattati come i trasformatori nelle cabine elettriche ( e cioè non considerati : vedi nota ADT del 05/12/2008). I valori di riferimento ( accertati dall' ADT di Cuneo con telefonate e contatti vari informali con società produttrici di impianti) e' di 3 euro/Kwatt ora di potenza. Questo valore era stato rilevato un paio d'anni fa quindi .. modificabile in base alle effettive fatture di costruzione. Il valore attuale va poi rapportato al 1988-89 con deprezzamento del 40-50 %. La stima quindi di basa sull' effettivo costo di realizzazione degli impianti da considerare fissi e qualificanti l' immobile. Presentando il Docfa telematicamente, le fatture e i vari conteggi ovviamente non possono essere inviati all' ADT ma devo essere tenuti a disposizione quanto l' ufficio controllerà la rendita ( eventualmente in sopralluogo) ( e a Cuneo controllano TUTTI i D e anche in sopralluogo se rendite superiori a 25.000 euro e nei casi dubbi). Piercarlo
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mbosca
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ciao PierCarlo, non so se ho compreso bene ma lo scrivente , nell'ultimo docfa connesso con un impianto fotovoltaico ha effettuato la somma dei seguenti valori: terreno + recinzione + cabina trasformazione + valore impianto fotovoltaico ovvero 1800€/kw ( il tutto dopo varie sessioni con il tecnico ADT CN ) e i prezzi di riferimento li ho estratti dal prezzario ricevuto dall'ADT. cordialita' massimo bosca
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topogeo
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Saluzzo (CN)
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Hai ragione : NON 3 euro a Kwat ma 3000 a Kw ( cioe' 3.000.000 euro per impianto da 1 MW). Questo e' il valore all' attualita' che scontato al 1988-89 fa effettivamente 1.800 euro/kw. Tuttavia da contatti telefonici con il responsabile Docfa ( che si occupa anche delle verifiche dei D) si e' palesata la possibilità di adottare un costo INFERIORE se documentabile. I 3.000.000 /mw sono valori risalenti a 2 anni fa. Ad oggi si puo' realizzare un impianto chiavi in mano a 2.500.000 /Mw ( escluso il terreno ma comprese le attrezzature "non fisse" quali inverter e trasformatori che non sono - non dovrebbero - essere incluse nella stima). Quindi ad oggi i costi documentabili possono essere anche inferiori a 2.000.000 /Mw ( e cioe' 1.2000.000 /Mw al 1988-89). L' importante e' poter PROVARE con documentazione completa e certa l' effettivo costo di costruzione. Piercarlo
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Geomalex
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Terni
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Ho preso nota di tutto quanto è stato detto finora ma, purtroppo, noto ancora notevole confuzione. Mi sembra di poter cmq affermare che le varie AdT sono abbastanza coerenti sul fatto di trascurare i 100,00 €/mq del sole24ore e di focalizzarsi piuottosto su una sorta di valore a corpo da attribuire all'impianto sulla base del costo di realizzazione (e quindi in ogni caso proporzionale, giustamente, alla sua dimensione). A questo punto cambierebbero anche le procedure da adottare nell'ambito di quelle offerteci dal Docfa 4.0. Se infatti ci buttiamo sul suggerimento della citata testata giornalistica, essendo un valore unitario per parametro di superficie, si poteva adottare la procedura solita (Mod. 2NB - Prima Parte - Quadro H1). Cogliendo invece i consigli dell'AdT, sarebbe a mio giudizio preferibile adottare l'altra procedura introdotta proprio dalla versione 4.0 del Docfa, ovvero giungendo direttamente all'attribuzione di un valore, giustificandone l'importo nel riquadro soprastante e quindi relazionando testualmente su ciò che è stato incluso o escluso nella stima che ci ha condotti a quell'importo (Mod. 2NB - Prima Parte - Quadro H2). Tuttavia mi piacerebbe capire se il rapporto VALORE AL 1988/89 = VALORE DI OGGI x 60% è puramente convenzionale oppure se è stato stabilito a seguito di una qualche ponderata procedura di calcolo. A mio avviso, e per i già citati motivi attinenti la svalutazione dell'impianto nel corso del tempo a seguito della diminuzione del suo rendimento, risulta assai riduttivo decurtare il costo di costruzione attuale di una determinata percentuale per portarlo all'epoca censuaria dell'88/89, in quanto tiene conto di fin troppi pochi aspetti. Conti alla mano, infine, risulta notevole la differenza fra il sole24ore e le determinazioni delle AdT. Se i miei calcoli sono giusti, infatti, per fare un KW di potenza sono necessari 8,00 mq di pannelli, ovvero 800,00 €/Kw secondo il Quotidiano, ben inferiori ai 1.800,00 o cmq 1.200,00 delle AdT. Suggerimento: Ma se uno fa l'accatastamento sparando, che ne so, 30 €/mq e poi attende la variazione del classamento d'ufficio..? Non si farebbe prima :p Saluti, Alessandro
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