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Autore F U D ACCERT

ellevugi

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 0 -  0 - Inviato: 14 Febbraio 2018 alle ore 09:26

Ciao a tutti! Perdonate la domanda cretina, ma il C.T. e io siamo su due pianeti diversi. Sto partecipando ad un bando dove, tra le altre cose, c'è da fare una regolarizzazione della planimetria catastale. Il comune, nella documentazione di gara, ha allegato sia la visura al C.F. che quella al C.T. Al C.T. risulta F U D ACCERT il che, se non sbaglio, è causato dall'allineamento delle mappe. Il fatto che al C.T. un fabbricato sia classificato come F U ACCERT è una cosa da regolarizzare o va bene così? Nel caso vada regolarizzato, quale procedura serve? Scusate la domanda stupida

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Autore Risposta

laudani

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 0 -  0 - Inviato: 14 Febbraio 2018 alle ore 13:47

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alex79

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 0 -  0 - Inviato: 14 Febbraio 2018 alle ore 14:27

Salve,

concordo con quanto scritto da laudani, ma aggiungerei anche che nel caso in cui la scheda planimetrica o almeno un u.i. presente nel fabbricato (nel caso ce ne fossero più di una) sia stata realizzata antecedentemente al 1967 allora potrebbe bastare anche una semplice Istanza per portare la particella ad Ente Urbano.

Cordiali saluti

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 14 Febbraio 2018 alle ore 19:50

Siccome si parla di visura al C.T. e di visura al C.F. fornita dal Comune presumo che si tratta di un edificio già censito al C.F. e censito al C.T. come fabbricato da accertare all'urbano in luogo di ente urbano.

Presumo quindi che debbano essere eseguite delle variazioni.

Se è così ci troviamo di fronte anche ad ampliamenti della sagoma a livello di piano terra?

Questo è importante per vedere se conviene presentare un'istanza in caso di accatastamenti al C.F. presentati prima che entrasse obbligatorio la redazione del tipo mappale oppure presentare un tipo mappale di ampliamento, ecc. inerente la parte di edificio già in mappa e da variare di sagoma, con conseguente variazione a ente urbano. Senza cambio di particella nel caso di coincidenza fra C.T. e C.F. oppure con cambio di particella nei casi in cui la particella del C.T. sia diversa da quella del C.F. , in tal caso tutte le unità del fabbricato, anche quelle non interessate dall'aggiornamento planimetrico, dovranno variare di identificativo identico a quello del C.T.

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ellevugi

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2018 alle ore 08:50

Grazie a tutti per le risposte. Mi rendo conto di avervi dato la metà dei dati necessari a capire correttamente la situazione. Guardando meglio la documentazione fornita dal comune, sembra che a questo fabbricato siano stati aggiunti dei pezzi. Ci sarà, poi, da frazionare anche una parte di corte. Secondo me, correggetemi se dico delle fesserie, bisognerà fare tm+tf e, poi, il docfa. La planimetria è datata 1940 però, se non ho capito male, essendoci stata una variazione alla sagoma, causata dai piccoli ampliamenti, non basterà un'istanza per portare la particella a ente urbano? Capitolo spese: per il pregeo 44 di mappa e 65 di pregeo (anche se è tm + tf?). Scusate le domande da prima elementare, ma non sono, mio malgrado, un esperto di topografia, anche se mi piacerebbe diventarlo

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alex79

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2018 alle ore 10:42

"ellevugi" ha scritto:
Grazie a tutti per le risposte. Mi rendo conto di avervi dato la metà dei dati necessari a capire correttamente la situazione. Guardando meglio la documentazione fornita dal comune, sembra che a questo fabbricato siano stati aggiunti dei pezzi. Ci sarà, poi, da frazionare anche una parte di corte. Secondo me, correggetemi se dico delle fesserie, bisognerà fare tm+tf e, poi, il docfa. La planimetria è datata 1940 però, se non ho capito male, essendoci stata una variazione alla sagoma, causata dai piccoli ampliamenti, non basterà un'istanza per portare la particella a ente urbano? Capitolo spese: per il pregeo 44 di mappa e 65 di pregeo (anche se è tm + tf?). Scusate le domande da prima elementare, ma non sono, mio malgrado, un esperto di topografia, anche se mi piacerebbe diventarlo



Dal momento in cui dichiari di dover effettuare un Frazionamento di un parte di corte che necessita di rilievo con aggancio ai PF, tanto vale che aggiorni tutta la sagoma del fabbricato con il tuo rilievo in modo da inserirlo in mappa in modo più preciso.

La spesa del TM + TF è di 44€ +65€ + 28€.

Domanda: ma qual'è la finalità del frazionamento? Perchè potrebbe essere anche non necessario operare ai terreni.

Saluti

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ellevugi

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2018 alle ore 11:02

È necessario frazionare una parte di corte del mappale perchè verrà mantenuta dall'ente, mentre il fabbricato sarà venduto

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2018 alle ore 16:07

Devi fare un TM + TF in qualsiasi caso, pertanto lascia perdere rettifiche o altro.

Nel senso che farai il rilievo completo, rimetterai tutto a posto in mappa, stralcerai l'area non oggetto di vendita (potrà rimanere censita come F.U. d'Accertare tanto poi sarà il Catasto che la varierà d'ufficio a Area Urbana del C.T. , salvo presentare un apposito modello 26).

Devi controllare se la particella del C.T. sia la stessa del C.F.

Se sì nel censuario devi conservare la stessa particella del C.T. per l'ente urbano, fermo restando l'attribuzione di un numero nuovo di mappale alla parte di area scoperta che sarà trattenuta dal Comune.

Se no devi fare in modo che l'ente urbano e la particella residua abbiano nuovi numeri di mappali (le famose particelle 4000).

Quindi per le unità ricadenti sull'ente urbano (sia esistenti, sia da variare) devi fare in modo che alla fine abbiano tutte lo stesso numero di mappale dell'ente urbano.

Nel quesito hai parlato solo di procedura da eseguire per cui non aggiungo altro.

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ellevugi

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2018 alle ore 17:07

"EALFIN" ha scritto:
Nel quesito hai parlato solo di procedura da eseguire per cui non aggiungo altro.



Puoi aggiungere tutto quello che vuoi!! Più cose riesco a capire meglio è! Ricapitolando: ad oggi c'è un fabbricato la cui planimetria non è corretta. La sagoma, sulla mappa, nemmeno. Al C.T., il mappale è indicato come fu d accert. Al c.f., il mappale (insieme ad uno graffato) ha la sua categoria esatta. È necessario, tra le altre cose, frazionare una parte della corte. Faccio il rilievo celerimetrico di tutto il fabbricato, battendo i fiduciali. Il rilievo celerimetrico serve sia per il frazionamento che, già che ci sono, per fare il tipo mappale, adeguando la sagoma del fabbricato in mappa (anche se è un ampliamento < 50%, se devo tirare fuori lo strumento, tanto vale battere il fabbricato). Fatto il rilievo faccio il pregeo tm + tf. Nel modello censuario, il mio bel mappale che "ospita" il fabbricato (che avrà l'identificativo del attuale) sarà un 282 e la parte risultante dal frazionamento (uno stralcio di corte, che avrà come identificativo il primo numero "libero" nella mappa) sarà 274. Ho riassunto correttamente il procedimento per il pregeo? Scusate se ho ripetuto tutto tipo un pappagallo, ma mi sarà utile (insieme alle correzioni che farete) per l'offerta tecnica che è richiesta. Grazie a tutti!!

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2018 alle ore 20:24

Intendevo: non aggiungo notizie in merito a costi e onorari da offrire per il bando perchè non è stato richiesto e perchè non è facile stabilirlo senza avere documenti, dati metrici, ecc. in mano.

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2018 alle ore 20:33

Perchè al C.F. la particella è graffata? Ovvero al C.T. esiste detto ulteriore numero di mappale o esiste solo al C.F. ?

Ritenendo che esista solo al C.F. non devi fare altro, in sede di variazione Docfa, di sopprimere la particella graffata e di costituire la particella con relativo sub stesso numero della particella ente urbano.

Inoltre quante unità sono presenti nel fabbricato e/o quante ne devi costituire e/o variare?

Presumo che si tratti di una sola unità immobiliare e che vi siano stati ampliamenti, ecc. successivi all'originario accatastamento, forse anche dovuti da errori del tecnico precedente.

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ellevugi

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Albenga

 0 -  0 - Inviato: 16 Febbraio 2018 alle ore 14:23

Si, il mappale graffato esiste solo al CF e non al CT. Nel fabbricato, pare, essere presente una sola unità immobiliare quindi, in teoria, dovrebbe essercene solo una da variare

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 16 Febbraio 2018 alle ore 21:18

Provo a ricostruire (i numeri di particelle sono di esempio).

Al C.F. esiste sola la particella 100 (con o senza subalterni) graffata alla particella 101 (con o senza subalterni), ovvero esiste solo un'unità immobiliare.

Al C.T. esiste solo la particella 100 ma con qualità fabbricato urbano da accertare.

Sia al C.T. che al C.F. le misure non corrispondono alla realtà per ampliamenti eseguiti e/o errori del tecnico precedente.

Inoltre è necessario stralciare una parte di area scoperta al lotto edificato.

Cosa occorre fare?

- 1) tipo mappale e frazionamento dove oltre a tracciare la dividente fra le varie particelle da frazionare, verrà ridefinito il perimetro del fabbricato;

- 2) Docfa per soppressione delle particelle graffate 100 e 101 e costituzione dell'unità immobiliare particella 100 sub 1 (e/o sub primo disponibile nel caso in cui la particella 100 abbia già un sub riferita all'unità da variare), oppure anche le particelle 100 sub 2, ecc nel caso in cui si costituiscano più unità immobiliari derivate.

Naturalmente in caso di più unità da costituire la corte esterna potrebbe essere censita come B.C.N.C. nei casi ammessi dalle norme e/o come corte esclusiva da una sola unità.

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ellevugi

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Albenga

 0 -  0 - Inviato: 20 Febbraio 2018 alle ore 17:21

Sei stato chiarissimo! Grazie mille!

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