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Autore Rilievo con GPS e iperdeterminazione

leonardo

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08 Aprile 2003

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231

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2008 alle ore 09:10

Salve ho un dubbio:
Facendo un rilievo con metodo celerimetrico, mi accorgo
che lo scarto fra due punti fiduciali non è in tolleranza,
a questo punto è sufficiente iperdeterminare i PF , confermare
le misurate nella relazione e l'Agenzia del Territorio non
fa problemi.
Facendo un rilievo con GPS come si fa ad iperdeterminare
un punto battuto?
Grazie

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Autore Risposta

CATONE

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2008 alle ore 09:26

CANCELLATO DALL'AUTORE

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leonardo

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08 Aprile 2003

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231

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 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2008 alle ore 11:33

Grazie CATONE per la tua risposta.

Mi chiedevo se tecnicamente è possibile e se si come fare un'iperdeterminazione con GPS.

Ancora grazie.

Leonardo

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Emanuele

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22 Marzo 2005

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Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 05 Giugno 2008 alle ore 15:00

Usando il gps l'iperdeterminazione nel senso comune del termine non ha senso in quanto se il vettore baseline viene risolto correttamente con ambiguità fissata vuol dire che le coordinate del punto (o meglio le componenti del vettore) sono state definite a meno dell'sqm.

Lavorando in RTK:
Partendo dal presupposto che acquisendo più di un'epoca si stà già realizzando un'iperdeterminazione poichè il software del controller calcola una media (generalmente matematica senza pesatura) tra le diversi componenti calcolate; ridefinendo la baseline da vertici diversi (spostando la master su altrettanti punti di coordinate note) si otterranno terne di coordinate dalle quali è possibile eseguire una media pesata ridefinendo una nuova posizione (sempre a meno dell'sqm della media).
Utilizzando una rete o un collegamento a singola cors si possono eseguire più sessioni di misura, per ogni sessione si ottiene un vettore e come prima si può fare una media.
In ogni caso bisognerebbe sempre considerare l'influenza dell'sqm dovuta all'RTK

Più verosimile è il procedimento per lo statico con elaborazione multibase attraverso il quale vengono elaborati contemporaneamente i vettori congiungenti le master (o cors) con il punto da rilevare. Parlando di statico ovviamente gli sqm sono già di un'ordine inferiore rispetto all'RTK (a meno che si faccia un fast-static) ed infatti l'approccio multibase è generalmente utilizzato per operazioni geodetiche di alta precisione.

Nel GPS la "vera" iperdeteminazione è quella tra i satelliti e il ricevitore per la determinazione degli pseudorange

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2008 alle ore 08:27

Salve.

Le norme legate alla Circolare due (ossia a tutte le circolari due del Catasto Terreni, a cominciare da quella dell'87) ci hanno abituati ad usare termini mai chiariti. Come l'iperdeterminazione.

Così è possibile aprire discussioni eterne, con grande soddisfazione di chi usa chiamare il Catasto "Chat-asto": bla, bla, bla...

Secondo logica, l'iperdeterminazione di una misura deve consistere nella determinazione indipendente della misura stessa. Tuttavia l'uso catastale ha sempre mirato ad iperdeterminare un punto; ovvero una posizione, e non una misura.

Ciò dipende probabilmente dal fatto che l'elaborazione di un libretto genera normalmente scarti cospicui su tutte le distanze da un certo PF agli altri o, almeno, su parecchie di esse. Da ciò il Tecnico che tratta il Tipo desume (ragionevolmente) che la posizione di quel punto sia affetta da errore o nella TAF, o nel libretto delle misure.

Questo equivoco ha fatto sì che, in molti casi, si sia ritenuto sufficiente battere lo stesso punto da una diversa stazione, per considerarlo "iperdeterminato". Al contrario, ritengo che sia corretto esaminare l'intero schema, per individuare quali misure debbano essere verificate con misure indipendenti, e procedere di conseguenza: può servire un'intera poligonale!

Chiusa la lunga premessa, veniamo al GPS. Sistema con cui si interviene effettivamente sulla posizione e non sulla misura. Quest'ultima è usata solamente per verificare se ci sono problemi sulle posizioni degli estremi.

Non mi pare che si possa dire che "usando il GPS l'iperdeterminazione nel senso comune del termine non ha senso".
In primo luogo, se il senso comune è quello anzidetto, riguardo alla posizione, vediamo che proprio con il GPS ha senso iperdeterminare il singolo punto, e non la misura.
Inoltre non sono così sereno nell'accontentarmi dell'ambiguità fissata per considerare definite le componenti del vettore, a meno dell'sqm.

Escluso a priori lo statico (che per almeno due punti a fiduciale risulterebbe improponibile dal punto di vista economico), il lavoro catastale adotta prevalentemente l'RTK, lo Stop & go o lo Statico Rapido.

Tutti metodi potenzialmente vulnerabili al multipath.

Perciò non mi pare sufficiente il calcolo su più epoche, ma preferisco suggerire altre precauzioni.

- Non accontentarsi di due punti per rilevare ciascun PF. Anche quando è stazionabile, rilevare altri punti da cui calcolare l'intersezione misurandone le distanze. Del resto ciò è in linea con le prescrizioni normative, che hanno sempre chiesto di rilevare due volte ciascun set di dati (angoli e distanze, oppure le sole distanze per gli allineamenti) e di verificarne la tolleranza: pur se nel libretto delle misure non è richiesto di inserire tutti i dati, le norme lo dicono esplicitamente, a partire dalla fondamentale Istruzione XIV.

- Cercare di distribuire i punti attorno al fiduciale, così da rilevarli con costellazioni differenti e protrarre il tempo di inzializzazione (parlo di RTK, ma il discorso si può estendere); si riduce così il rischio di false inizializzazioni: improbabili, ma possibili.

- Quando la situazione non consente mobilità attorno al PF, e perciò non è possibile impiegare costellazioni differenti, oltre ad eseguire più intersezioni indipendenti, per ciascuna coppia o terna di punti da impiegare nel calcolo ottenere una nuova inizializzazione. In casi estremi, si farà una prima sessione, per tornare poi in un secondo momento, dopo battuti altri fiduciali, perché la costellazione risulti efficacemente variata.

Infine concordo sul fatto che non sia indispensabile dimostrare l'iperdeterminazione, inserendo i dati nel libretto delle misure: è sufficiente dichiararlo in Relazione Tecnica. Ma non ne vedo il vantaggio: in fondo, se ho fatto delle misure ed il Committente me le paga, è giusto che le renda disponibili.
Tanto più che Pregeo, dalla versione 9, butta fuori tanta carta bianca che sembra quasi un'opera meritoria usarla per uno scopo utile...

Leonardo

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Emanuele

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22 Marzo 2005

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Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2008 alle ore 12:02

L'iperdeterminazione si ha ogni qualvolta la determinazione di un elemento avviene con misure sovrabbondanti; in questo modo è possibile eseguire un controllo (individuazione di eventuali errori grossolani) e operare una correzione delle misure per renderle congruenti alle condizioni geometriche che di caso in caso devono essere verificate effettuando pertanto una compensazione.
Nella determinazione della posizione di un punto rispetto ad un sistema di riferimento (che è lo scopo del rilevamento topografico) le grandezze in gioco sono angoli e distanze definite a partire da uno o più punti diverso/diversi da quello da determinare.

Leonardo dice: "Secondo logica, l'iperdeterminazione di una misura deve consistere nella determinazione indipendente della misura stessa. " .
Io credo che si dovrebbe prima definire cosa si vuole misurare e rispetto a cosa. Nel caso della distanza tra due punti, potrebbe essere:
- la distanza tra due punti definita a partire da uno dei due
- la distanza tra due punti a partire da un altri punti
Nel primo caso la iperdetermino definendo n valori attraverso i quali individuo quello più probabile. Le n misure possono essere indipendenti in quanto cambiano alcune condizioni.
Nel secondo caso la distanza viene determinata a partire dalla definizione di grandezze che sono indipendenti tra loro.

L'iperdeterminazione della posizione di un punto porta ad avere più valori di grandezze attraverso le quali definire la posizione stessa secondo metodi statistici o "empirici"

L'espressione "Questo equivoco ha fatto sì che, in molti casi, si sia ritenuto sufficiente battere lo stesso punto da una diversa stazione, per considerarlo "iperdeterminato". Al contrario, ritengo che sia corretto esaminare l'intero schema, per individuare quali misure debbano essere verificate con misure indipendenti, e procedere di conseguenza: può servire un'intera poligonale!" non riesco a capirla nella sua seconda parte: cosa intendi per "esaminare l'intero schema"?

Passando al GPS
Il metodo porta alla determinazione delle coordinate di un punto a partire dalla distanza ricevitore-satellite "corretta" con i metodi noti per cui la terna di coordinate è intrinsecamente definita da una "pseudo-distanza".
"In primo luogo, se il senso comune è quello anzidetto, riguardo alla posizione, vediamo che proprio con il GPS ha senso iperdeterminare il singolo punto, e non la misura.
Inoltre non sono così sereno nell'accontentarmi dell'ambiguità fissata per considerare definite le componenti del vettore, a meno dell'sqm"

Con quest'ultima espressione ritengo si mettano in dubbio sia "la bontà" dei ricevitori sia le conoscenze da parte dell'operatore. Facendo un paragone con la stazione totale è come dire che "non mi accontento del numero visualizzato sul display perchè non sono sicuro che l'abbia calcolato correttamente".
E' ovvio che, ad esempio, anche con soluzione FX ma con sqm alti il dubbio che le coordinate possano essere sbagliate ci deve essere.

"Non accontentarsi di due punti per rilevare ciascun PF": su questo credo che siamo tutti d'accordo

Cercare di distribuire i punti attorno al fiduciale, così da rilevarli con costellazioni differenti e protrarre il tempo di inzializzazione (parlo di RTK, ma il discorso si può estendere); si riduce così il rischio di false inizializzazioni: improbabili, ma possibili : E' ovvio che le coordinate del punto risentano dalla posizione, numero, elevazione dei satelliti e, nuovamente, stà nella capacità del'operatore stabilire la migliore situazione. Sul protrarre il tempo d'inizializzazione non capisco a cosa ti riferisci. Sulla falsa inizializzazione ne hanno parlato in precedenti topic.

"Quando la situazione non consente mobilità attorno al PF, e perciò non è possibile impiegare costellazioni differenti, oltre ad eseguire più intersezioni indipendenti, per ciascuna coppia o terna di punti da impiegare nel calcolo ottenere una nuova inizializzazione. In casi estremi, si farà una prima sessione, per tornare poi in un secondo momento, dopo battuti altri fiduciali, perché la costellazione risulti efficacemente variata" : Puoi spiegare cosa intendi per "intersezioni indipendenti"?
Sempre sull'inizilizzazione ritengo sia necessario necessario a quale "inizializzazione" ci si riferisce.

Non metto in dubbio gli accorgimenti citati da Leonardo ma:
- Inizialmente esclude lo statico perchè antieconomico ma viste le modalità di rilevamento (rieseguire il rilievo aspettando che la costellazione cambi) forse converrebbe fare 9-12 punti in statico che come si sa fornisce risultati superiori, in termini di affidabilità, rispetto all'RTK anche in condizioni inferiori
- Gli accorgimenti che ha citato (che sono giusti) portano ad avere set di coordinate diverse che dovranno poi essere elaborate ma a questo punto come vengono trattati i dati? Se i risultati ottenuti sono sensibilmente diversi quali considerazioni fare?

Per quanto riguarda il Catasto: non mi pare (ma posso essere smentito da chi è più pratico) che Pregeo sia in grado di elaborare più terne di coordinate dello stesso punto al fine di definirne una sola.

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2008 alle ore 17:01

Emanuele,
evidentemente ho un approccio assolutamente diverso al problema.

Insisto sull'importanza che le diverse determinazioni avvengano con osservazioni indipendenti. E ciò non perché cambiano alcune condizioni. La mia lunga premessa precedente era interamente fondata su questo. E l'accenno allo schema è dovuto ad aver riscontrato troppe volte che, stabilito che il PF7 è quello che presenta scarti elevati, l'Ufficio ha chiesto semplicemente di iperdeterminare il PF7, anche in caso di celerimensura!

Ed ha accettato che, pur essendo il PF7 all'estremo di una poligonale di quattro stazioni, l'iperdeterminazione consistesse nel rilevarlo da una "nuova" quarta stazione lanciata dalla stessa terza precedente... Così si trascurano tutte le possibilità di errore nella prima parte della poligonale!

Ecco perché sono preoccupato che si consideri la sola posizione del punto, invece di tutte le distanze che risultano inaffidabili. Quindi non posso condividere:
"Nella determinazione della posizione di un punto rispetto ad un sistema di riferimento (che è lo scopo del rilevamento topografico) le grandezze in gioco sono angoli e distanze definite a partire da uno o più punti diverso/diversi da quello da determinare. "

Torno al concetto base: il rilevamento topografico ha lo scopo di generare un modello corretto dell'oggetto rilevato, mediante delle misure opportune. Queste misure possono - e, nel lavoro catastale, devono - consentire di inquadrare l'intero rilievo (e non solo un punto) in un certo sistema di riferimento. Ma il modello potrebbe anche essere rilevato soltanto in un proprio sistema.

Poiché l'intero modello dev'essere coerente, osservato un errore, non è sufficiente garantire la corretta posizione di un punto, iperdeterminandolo: la sua posizione dev'essere garantita, in primo luogo, rispetto a tutti gli altri punti del rilievo! La coerenza con il sistema di riferimento è soltanto una conseguenza, e nemmeno la più importante, se è vero che possono essere accettate differenze molto cospicue, in ragione della maggior o minore qualità dei punti fiduciali.

Mi pare, di conseguenza, confuso il duplice concetto di "misurare la distanza tra due punti definita a partire da uno dei due :?: e misurare la distanza tra due punti a partire da altri punti". Per lo meno è confuso, se non si torna all'idea di posizione.

Proverò ad essere più telegrafico sul GPS.

Non posso proprio condividere "... con i metodi noti per cui la terna di coordinate è intrinsecamente definita da una pseudo-distanza".

E non mi pare di mancare di fiducia nei ricevitori o nell'operatore, se non mi fido del solo sqm per ritenere valido un punto! Eventualmente considero soltanto un po' ottimista il software :wink:

Semplicemente ho avuto anch'io casi di punti inaffidabili senza alcun segnale da parte del software riguardo all'sqm. E la cosa è successa (MOLTO raramente) anche con un'inizializzazione robusta e ricevitori di marche diverse.
Ovviamente è più probabile sui punti "rapinati" con inizializzazione RTK ottenuta e persa nel giro di pochi secondi prime e dopo la registrazione.

Intersezioni indipendenti. Il concetto di indipendente è analogo a quanto detto sopra: non basta "cambiare alcune condizioni", ma si devono cambiare tutte le condizioni variabili. Ovvio che non posso cambiare il punto da determinare!
Dunque, partendo da tre punti non posso fare tre intersezioni allo spigolo, perché solo due di esse saranno indipendenti, e la terza non "aggiungerà informazioni". Per il massimo grado di indipendenza, è bene usare quattro punti e calcolare un'intersezione da una coppia ed un'altra dall'altra. Eventuali errori grossolani possono essere tenuti sotto controllo combinando diversamente i punti.

Statico. Nel precedente post parlavi di Statico in contrapposizione anche al Fast Static. Perciò non mi pare economico battere 9-12 punti con stazionamenti (statico) di almeno mezz'ora... Se invece intendevi Fast Static (5-15 minuti) per Stop & go, e Statico per Fast Static, non credo che si possa riscontrare la maggior precisione che dicevi.

Infine Pregeo è in grado di calcolare punti celerimetrici rilevati da diverse stazioni, così come punti battuti con varie intersezioni o allineamenti. Non c'è problema. Anzi, è caldamente consigliato da quella che le vecchie Istruzioni chiamavano "buona tecnica".

Scusate la lungaggine...

Leonardo

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Emanuele

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Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 09 Giugno 2008 alle ore 19:25

Secondo me stiamo parlando di "cose" differenti.
La domanda di leonardo era: "Facendo un rilievo con GPS come si fa ad iperdeterminare
un punto battuto?"
dalla quale ho supposto che si volesse iperdeterminare il punto stazionabile con gps (indipendentemente che fosse un PF o meno).
Partendo da questo presupposto (che quindi non è direttamente il caso di punti gps utilizzati per stazionare e/o orientare una stazione totale), nella mia prima risposta ho detto che:
- con riferimento all'RTK, eseguendo più sessioni si determinano più vettori quindi coordinate (del punto) diverse che possono essere trattate in modo da avere un'unica terna. Mi sembra scontato che le sessioni debbano avvenire in tempi diversi o perlomeno con una reinizializzazione del ricevitore rover. Se se il sistema è ben controllato, ritengo che non ci siano grosse variazioni tra le sessioni; ovviamente se in una ho 4 satelliti e nell'altra 10...qualcosa varierà di sicuro ma in questo caso si ritonerebbe a quanto ho detto sulle capacità e conoscenze dell'operatore.
- con riferimento allo statico e approccio multibase......

Statico: Nel precedente post ho detto "Parlando di statico ovviamente gli sqm sono già di un'ordine inferiore rispetto all'RTK (a meno che si faccia un fast-static)". La differenza tra i due metodi è il tempo di acquisizione in relazione alla lunghezza della base da risolvere e al rate di campionamento per cui per una base di 1000 m, potrebbero essere sufficienti 10 minuti di acquisizione ad 1 sec per ottenere sqm millimetrici per cui la differenza tra statico "puro" e fast-static in pratica non esiste.
Discorso diverso si ha se la base fosse di 20000 m.
Siccome più volte sono stato "rimproverato" in quanto estendevo l'uso del gps al di fuori dell'ambito catastale ho ritenuto corretto riferirmi a basi dell'ordine di 500-1000 m

Pregeo: la mia affermazione era riferita alle sole misure gps non a misure celerimetriche (ci mancherebbe che Pregeo non fosse in grado di calcolare un'intersezione)

Come hai giustamente detto "....non mi fido del solo sqm per ritenere valido un punto..." ed infatti non ho mai detto (anche in precedenti post) che basta controllare il solo sqm

Questa non l'ho capita: "Non posso proprio condividere "... con i metodi noti per cui la terna di coordinate è intrinsecamente definita da una pseudo-distanza". " non condividi il concetto di pseudo-distanza?

Per cui, riferito all'iperdeterminazione di un punto rilevato direttamente con il gps, come risolvi il problema?

La tua risposta mi pare riferita al sistema rilievo in quanto parli di osservazioni indipendenti, poligonali di controllo, ridondanza di misure, ecc; su queste questioni mi pare non ci sia nulla da obiettare in quanto sono le normali procedure per qualsiasi rilevamento.

Quando dici "Ecco perché sono preoccupato che si consideri la sola posizione del punto, invece di tutte le distanze che risultano inaffidabili Quindi non posso condividere:
"Nella determinazione della posizione di un punto rispetto ad un sistema di riferimento (che è lo scopo del rilevamento topografico) le grandezze in gioco sono angoli e distanze definite a partire da uno o più punti diverso/diversi da quello da determinare. "
Non capisco cosa non condividi: quando eseguo un rilevamento ottengo dei punti; questi punti verranno rappresentati in un sistema cartografico opportuno che potrà essere "definito dall'utente" oppure inserito in un sistema "definito da altri"; nel secondo caso si dovranno adottare delle procedure affinchè il rilievo si inserisca nel sistema di riferimento utilizzando i punti di controllo definiti nel sistema stesso. Se poi i punti di controllo non sono correttamente posizionati e quindi si rilevano discrepanze, sarà cura del rilevatore determinarne i motivi. Appurato che il rilievo è stato eseguito correttamente l'accettazione di differenze cospique (da parte del gestore del sistema) è questione ancora diversa

Saluti

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bomber1996

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10 Aprile 2020 alle ore 15:51

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 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2020 alle ore 16:05

CIAO A TUTTI, SONO UN RAGAZZO CHE STA FACENDO LE PRIME ESPERIENZE IN QUESTO LAVORO,VOLEVO SAPERE COME SI FA L'IPERDETERMINAZIONE DEI PF , AVENDO FATTO UN RILEVO IN GPS.

GRAZIE IN ANTICIPO A CHI MI PUO' AIUTARE

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americansniper
Chris Kyle
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09 Aprile 2020 alle ore 12:03

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101

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Odessa, Texas

 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2020 alle ore 17:56

"bomber1996" ha scritto:
CIAO A TUTTI, SONO UN RAGAZZO CHE STA FACENDO LE PRIME ESPERIENZE IN QUESTO LAVORO,VOLEVO SAPERE COME SI FA L'IPERDETERMINAZIONE DEI PF , AVENDO FATTO UN RILEVO IN GPS.

GRAZIE IN ANTICIPO A CHI MI PUO' AIUTARE



Ciao

Non ti sono sembrate sufficienti le indicazioni di Emanuele e Leo in questa discussione?

Chris

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anonimo_leccese

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29 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2022 alle ore 09:59

Continuo qui questa interessante discussione,... noi parliamo, parliamo, discutiamo dei massimi sistemi, poi presenti pratiche pregeo e ti rispondono così...

Protocollo NSD in ingresso: ENTRATE.AGEV-ST1.REGISTRO UFFICIALE.871.01/12/2022
Tipo Ricevuto il 01/12/2022 con Protocollo Pratica LE0
Motivazione di respingimento:
ATTENZIONE rilievo con Punti Ausiliari: il Punto Fiduciale PF08/0320/ non e' rilevato con un
numero di misure sovrabbondanti
ATTENZIONE rilievo con Punti Ausiliari: il Punto Fiduciale PF05/0320/ non e' rilevato con un
numero di misure sovrabbondanti



Trattasi di rilievo con due punti fiduciali su foglio con coordinate Cassini, ed un punto ausiliario su foglio con coordinate gauss-boaga, ed essendo l'oggetto del rilievo ricadente su foglio cassini, siamo costretti ad utilizzare quelli insistente sul foglio interessato. ma sembra che al catasto abbiano ancora metodi vecchi,..praticamente bisogna tornare in campagna e ribattere i due PF che avranno misure leggermente differenti, come ogni volta che si misurano,...andando anche 100 volte -

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robertopi

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NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2022 alle ore 12:21

"anonimo_leccese" ha scritto:
Continuo qui questa interessante discussione,... noi parliamo, parliamo, discutiamo dei massimi sistemi, poi presenti pratiche pregeo e ti rispondono così...

Protocollo NSD in ingresso: ENTRATE.AGEV-ST1.REGISTRO UFFICIALE.871.01/12/2022
Tipo Ricevuto il 01/12/2022 con Protocollo Pratica LE0
Motivazione di respingimento:
ATTENZIONE rilievo con Punti Ausiliari: il Punto Fiduciale PF08/0320/ non e' rilevato con un
numero di misure sovrabbondanti
ATTENZIONE rilievo con Punti Ausiliari: il Punto Fiduciale PF05/0320/ non e' rilevato con un
numero di misure sovrabbondanti



Trattasi di rilievo con due punti fiduciali su foglio con coordinate Cassini, ed un punto ausiliario su foglio con coordinate gauss-boaga, ed essendo l'oggetto del rilievo ricadente su foglio cassini, siamo costretti ad utilizzare quelli insistente sul foglio interessato. ma sembra che al catasto abbiano ancora metodi vecchi,..praticamente bisogna tornare in campagna e ribattere i due PF che avranno misure leggermente differenti, come ogni volta che si misurano,...andando anche 100 volte -



Mi sembra che questo sia un rifiuto automatico o sbaglio.

io da tempo adotto la pratica di battere due volte i PF, soprattutto se sono spigoli di fabbricato da rilevare con l'intersezione.

In ogni caso, per evitare di ritornare in campagna, con l'utilizzo dei PA basta duplicare la riga di lettura del PF (non insultatemi grazie).

Saluti

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2022 alle ore 13:07

"robertopi" ha scritto:
Mi sembra che questo sia un rifiuto automatico o sbaglio.

io da tempo adotto la pratica di battere due volte i PF, soprattutto se sono spigoli di fabbricato da rilevare con l'intersezione.

In ogni caso, per evitare di ritornare in campagna, con l'utilizzo dei PA basta duplicare la riga di lettura del PF (non insultatemi grazie).

Saluti



Si in effetti è un "risponditore automatico",..però se duplico pregeo mi da errore in quanto vi sono due letture uguali,...si dovrebbe cambiare qualche numerino per far fesso sia il pregeo che il sistema ? (non insultate anche me, per cortesia )

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2022 alle ore 14:51

Non capisco perchè si debba essere insultati se si hanno due letture uguali in una iperdeterminazione.

PREGEO non è fesso e sa perfettamente che può accadere di avere due letture uguali in una iperdeterminazione. E' invece il tecnico rilevatore che non deve essere fesso e conoscere quando una iperdeterminazione è necessaria per avere un rilievo complessivamente privo di errori di misurazione individuandone i punti deboli e verificarli con più di una misurazione.

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robertopi

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16 Dicembre 2004

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 0 -  0 - Inviato: 02 Dicembre 2022 alle ore 15:31

"anonimo_leccese" ha scritto:
"robertopi" ha scritto:
Mi sembra che questo sia un rifiuto automatico o sbaglio.

io da tempo adotto la pratica di battere due volte i PF, soprattutto se sono spigoli di fabbricato da rilevare con l'intersezione.

In ogni caso, per evitare di ritornare in campagna, con l'utilizzo dei PA basta duplicare la riga di lettura del PF (non insultatemi grazie).

Saluti



Si in effetti è un "risponditore automatico",..però se duplico pregeo mi da errore in quanto vi sono due letture uguali,...si dovrebbe cambiare qualche numerino per far fesso sia il pregeo che il sistema ? (non insultate anche me, per cortesia )



Basta fare copia incolla, non darà nessuno errore.

saluti

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