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Autore Voltura Bene Comune Censibile

lupi

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 13:33

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Autore Risposta

numero

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 15:15

I beni comuni censibili sono in conto ad una partita speciale che non accetta volture per il semplice motivo che la sua intestazione non può variare.

Secondo me bisogna prima fare una variazione per trasformare il bcc in normale unità immobiliare, intestandola a tutti gli aventi diritto con "quote provvisorie da definire con atto legale", oppure con i millesimi se si conoscono.

Dopo si registra il decreto con la nuova situazione e poi lo si voltura. Quindi penso che servirà anche un nuovo decreto ad integrazione del precedente.
In caso di esproprio sono previste procedure agevolate che permettono di presentare il tipo di frazionamento ai terreni attribuendo nuovo identificativo alla porzione da espropriare e mantendendo quello della porzione residua.
Successivamente se si tratta di ENTE URBANO si può presentare un docfa x unità afferente riguardante la sola porzione da espropriare, intestato come sopra e firmato dall'ente espropriante. Sta poi alla proprietà adeguare il resto dell'immobile.

vedi sotto:

NOTA PROT. N° 3/2401
ENTE EMITTENTE: MInistero delle Finanze - Direzione Generale del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali
OGGETTO: Frazionamento aree urbane.
DESTINATARI: Ufficio Tecnico Erariale di Palermo

Roma, 1 Settembre 1988

Con rif.to ai quesiti posti con nota cui si risponde, la scrivente precisa che la procedura dettata al punto II.2.1 della Circolare 2/84 è applicabile in previsione di cessione di porzioni di aree nell'ambito dello stesso "lotto edificato".
Pertanto, non dovendosi rapprsentare nuove suddivisioni nel "lotto", il Mod.44 e relative planimetrie sono i documenti previsti per la subalternazione delle distinte porzioni.
Nei casi invece che il trasferimento comporti la modifica del "lotto edificato" deve essere allegata alla documentazione sopra indicata anche il tipo di frazionamento, ovviamente nelle forme volute dalla legge 47/85, trattandosi di alienazione di "area urbana" e non di diversa distribuzione degli spazi interni. In luogo della subalternazione dovrà essere assegnata nuova numerazione alla porzione da distaccare.
La denuncia va accettata in quarta Sezione, trattandosi di beni iscritti in C.E.U., e successivamente svolta nelle sezioni competenti.

Quando trattasi infine di pratiche espropriative, la procedura da adottare non si discosta da quelle appena descritta nell'esame del 2° caso. Si Suggerisce comunque, per tener conto degli interessi spesso contrastanti nelle procedure di esproprio, di accettare il tipo di frazionamento e mod.44 anche se privo delle relative planimetrie, lasciando al tipo stesso la funzione di individuazione della porzione da espropriare, rinviando agli interessati il compito di produrre nuova planimetria per la parte residua.

saluti

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analemma

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 16:20

Non sono in accordo con quanto detto da "numero" e con quanto, penso sbrigativamente, detto dal tuo ufficio del territorio; è vero che le u.i.u. in partita speciale 0 non sono volturabili in automatico con il mod. unico degli atti notarili, come invece accade per le u.i.u. con intestazioni ordinarie; ma il fatto che non siano volturabili nemmeno con apposita voltura è sbagliato; questo è vero per i BNCN che sono nella partita speciale A, sono davvero involturabili; ma quelli in partita 0 si possono volturare con apposita domanda di voltura; lo dico perchè mi è capitato di riuscire a volturarli.

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 16:40

può senz'altro essere vero che i bcc si possono volturare, ma con quale scopo?
- il catasto non è probante quindi non serve registrare il passaggio
- la ditta non cambia comunque

A me sembra solo un adempimento in più. Si può fare oppure no.
Comunque nel caso in oggetto ritengo che l'esproprio diretto di un bcc non sia corretto.

saluti

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lupi

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 17:14

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analemma

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 17:17

Non sapevo che il catasto non fosse probatorio; è io che ho sempre fatto le corse per presentare le volture entro 30 giorni come dice la Legge, pena sanzioni pecuniarie ai danni dei miei clienti; per non parlare di tutti gli allineamenti che la mia coscienza professionale mi diceva di fare per bonificare e migliorare la qualità del dato catastale.

Ma l'intestazione "bene comune censibile" è uguale alla intestazione "Comune di Domodossola con sede in Domodossola" ?

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numero

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 17:34

"analemma" ha scritto:
Non sapevo che il catasto non fosse probatorio; è io che ho sempre fatto le corse per presentare le volture entro 30 giorni come dice la Legge, pena sanzioni pecuniarie ai danni dei miei clienti; per non parlare di tutti gli allineamenti che la mia coscienza professionale mi diceva di fare per bonificare e migliorare la qualità del dato catastale.



non vorrei essere frainteso: il fatto che il catasto non sia probatorio (mentre lo è la conservatoria dei RR.II.) non significa certo che ci si deve sentire in diritto di tornare al caos di parecchi anni fa (volture che non si trovano e/o volture errate, carenza totale di volture ecc.).
Con più o meno grandi sacrifici (soprattutto dell'utenza esterna) almeno negli uffici che frequento la situazione si è andata progressivamente normalizzando, quindi sta a noi agire correttamente a presentare i documenti quando servono. In questo caso specifico però ritengo che la voltura sia perfettamente inutile.

Per quanto riguarda l'intestazione dei bcc la diversità rispetto ad una ditta tradizionale come già detto sta proprio nel fatto che la prima rimane tale nel tempo, mentre la seconda varia di uno stadio ad ogni trasferimento di diritti.

saluti

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lupi

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 17:37

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analemma

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Seriate (BG)

 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 18:47

Per il problema delle quote di intestazione, concordo pienamente con lupi; come può un tecnico sostituirsi ad un Notaio o ad un Pubblico ufficiale e stabilire le quote di titolarità; se ci sono 10 condòmini, che criterio si utilizza ? 10 quote tutte eguali (1/10), oppure in base ai millesimi, oppure proporzionalmente al valore catastale delle unità cui in bene censibile è comune ? L'intestazione speciale bene comune censibile, senza dare ulteriori distinzioni di quote, è stata introdotta proprio per questo motivo e deve essere possibile volturarla.

Quando devo vendere un BCNC, es. porzione di cortile scoperto, procedo allo stesso modo; lo trasformo in un bene comune censibile (F/1) perchè non saprei proprio con quale criterio individuare le quote di titolarità e lascio al Notaio il potere di stabilire di quali quote virtuali ogni condòmino è titolare e deve cedere al condomino acquirente esclusivo

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giadimo

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Bari

 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 19:42

Nelle istruzioni per la voltura automatica si legge quanto segue :

[size=9]Se l’immobile è presente nella banca dati catastale, ma è censito in una partita speciale, fatta eccezione per la partita speciale dei beni comuni censibili del catasto urbano, la voltura non viene eseguita e viene restituito l’esito negativo ‘E3’.
Si rammenta che nelle partite speciali del catasto terreni sono iscritti i seguenti beni:
- aree di enti urbani e promiscui
- accessori comuni ad enti rurali e ad enti rurali e urbani
- aree di fabbricati rurali, o urbani da accertare, divisi in subalterni
- acque esenti da estimo
- strade pubbliche.
mentre nelle partite speciali del catasto urbano sono iscritti i seguenti beni:
- beni comuni non censibili
- beni comuni censibili

I beni comuni censibili saranno volturabili esclusivamente nel caso che la nuova intestazione rappresenti la piena proprietà dell’immobile.
[/size]

Qualora la nuova intestazione non rappresenti la piena proprietà dell'immobile, a mio parere dovresti presentare una voltura cartacea per il trasferimento avvenuto (non possono non accettartela).

Potresti, poi, fare un'istanza chiedendo l'evasione della stessa e rappresentando le tue motivazioni (decreto di esproprio) e, forse, facendo un docfa per rettifica della consistenza dell'originaria unità immobiliare (ove mai la consistenza sia variata).

ciao

Gianni

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ale81

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 20:19

"analemma" ha scritto:
Per il problema delle quote di intestazione, concordo pienamente con lupi; come può un tecnico sostituirsi ad un Notaio o ad un Pubblico ufficiale e stabilire le quote di titolarità; se ci sono 10 condòmini, che criterio si utilizza ? 10 quote tutte eguali (1/10), oppure in base ai millesimi, oppure proporzionalmente al valore catastale delle unità cui in bene censibile è comune ? L'intestazione speciale bene comune censibile, senza dare ulteriori distinzioni di quote, è stata introdotta proprio per questo motivo e deve essere possibile volturarla.

Quando devo vendere un BCNC, es. porzione di cortile scoperto, procedo allo stesso modo; lo trasformo in un bene comune censibile (F/1) perchè non saprei proprio con quale criterio individuare le quote di titolarità e lascio al Notaio il potere di stabilire di quali quote virtuali ogni condòmino è titolare e deve cedere al condomino acquirente esclusivo



Concordo anch'io con lupi per quanto riguarda le competenze del notaio.
Ma ho una domanda da farvi: perchè in caso di vendita di porzione di bcnc devo trasformarlo in bcc?
Dite che è corretto classificarlo come area urbana comune a tutti i sub. ai quali era comune il bcnc? Un bcc dovrà pur essere comune ad altri sub. e questi devono essere citati nella creazione del bcc. giusto?

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lucanto

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27 Giugno 2006

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2007 alle ore 23:50

concordo con analemma, le volture del bcc si devono fare, come giustamente detto nel caso in cui diventi bene esclusivo.
Ed in alcuni casi è anche la procedura più corretta.

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lupi

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01 Novembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 25 Luglio 2007 alle ore 13:43

...

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numero

(GURU)

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30 Gennaio 2004

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prato

 0 -  0 - Inviato: 25 Luglio 2007 alle ore 14:46

a quanto pare la cosa è stata finalmente sviscerata. Meglio così.

per quanto riguarda l'intestazione da fornire per scorporare una parte di un bcc o di un bcnc credo che l'unico rimando possibile sia quello alla circolare n.15232/2002 paragrafo 4, che pur non riferendosi specificatamente al caso in oggetto fornisce un indirizzo su come comportarsi:
docfa intestato a tutti gli aventi diritto sul bene specificando le quote di possesso in millesimi se conosciute oppure in parti uguali specificando che trattasi di "quota provvisoria da definire con atto legale". Nelle note del docfa va apposta la dicitura "quote e diritti indicati in via provvisoria" oppure "quote individuate dalle parti, proporzionali al diritto vantato sull'area da ciascun soggetto".

saluti

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luigi1979

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18 Luglio 2006

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2010 alle ore 22:35

Scusate se riprendo questo vecchio argomento, ma purtroppo l'utente "lupi" ha cancellato tutti i suoi interventi compreso quello iniziale e ha creato piu' confusione che altro! :evil: Chissà perchè l'ha fatto poi, vacci a capire... 8O
A distanza di tre anni vorrei sapere cosa ne pensate oggigiorno in merito all'argomento trattato.
Se un condominio vuole vendere un BCC a un singolo privato:

Il notaio riesce a volturare un BCC, come sosteneva analemma, o bisogna prima "docfarlo" per far comparire le quote, come sosteneva numero? 8)

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