Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / PREGEO e DOCFA / RICONFINAZIONI / Convenzione rasterizzazione georeferenziaz. mappe ...
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Pagine:  2 - Vai a pagina  successiva

Autore Convenzione rasterizzazione georeferenziaz. mappe impianto

geoermann

(GURU)

Iscritto il:
17 Ottobre 2008

Messaggi:
94

Località
(VA)

 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2008 alle ore 15:35

Allego uno stralcio tecnico da convenzione tra Comuni e ADT per la rasterizzione e gerefenziazione delle mappe d'impianto.

*********************************************************

Allegato 1
Acquisizione digitale e georeferenziazione delle mappe Originali di Impianto


1.1 Acquisizione digitale delle mappe Originali di Impianto
Per l’acquisizione digitale delle mappe Originali di Impianto, considerata l’unicità dei supporti cartografici di cui trattasi, dovranno essere osservate le seguenti modalità operative:
­ la scansione dovrà essere effettuata presso la sede dell’Ufficio provinciale dell’Agenzia del territorio e sotto la diretta sorveglianza di un funzionario dell’Ufficio all’uopo delegato; qualora non sia possibile procedere presso la sede dell’ufficio, la disponibilità dei fogli di impianto sarà accordata per lotti e per il tempo necessario all’acquisizione, che dovrà comunque avvenire sotto la diretta sorveglianza di un funzionario dell’Ufficio all’uopo delegato;
­ per la scansione, di norma, dovranno essere utilizzati scanner piani; potranno essere utilizzati anche scanner a rullo purché di elevata qualità, previa verifica da effettuarsi su un campione significativo di fogli;
­ al fine di non deteriorare il supporto cartaceo, potranno essere eseguite al massimo due scansioni per ciascun foglio;
­ le immagini delle mappe dovranno essere acquisite in formato TIFF, a colori, con risoluzione di 200 dpi e compressione di tipo LZW;
­ l’eventuale rilascio dei fogli da parte dell’Ufficio avverrà al personale dell’Ente Cooperante ufficialmente incaricato, che si assumerà tutte le responsabilità per i rischi connessi all’operazione;
­ della consegna sarà redatto apposito verbale, contenente tutte le clausole che presiedono all’autorizzazione, nonché l’elenco dei fogli, che verrà sottoscritto per accettazione dal funzionario dell’Ufficio delegato alla consegna e dal personale dell’Ente Cooperante ufficialmente incaricato.
Si evidenzia infine che l’utilizzo dei file ottenuti dal processo di acquisizione digitale è consentito ai soli fini istituzionali dell’Ente Cooperante, infatti l’acquisizione di dati, documenti e informazioni ipocatastali, destinati alla riutilizzazione commerciale è regolata dall’art. 1, comma 370, della legge 311/2004 - come modificato dall’art. 1, comma 386, Legge n. 296/2006.

1.2 Georeferenziazione delle mappe Originali di Impianto
Per la georeferenziazione delle mappe Originali di Impianto, nel sistema di coordinate catastale originario, verranno applicate le procedure di norma seguite dall’Amministrazione catastale per la georeferenziazione dei fogli di mappa ordinari.
Tali procedure prevedono l’acquisizione di 9 crocicchi/mappa e l’esecuzione una rototraslazione a 4 parametri con un solo fattore di scala.
Anche i file delle tabelle degli scarti saranno redatte sulla base delle specifiche allegate.
Nel caso di assenza dei reticoli, la misura delle coordinate sulla carta catastale avverrà sulla base dei riferimenti riportati in cornice (“inviti”).
Al termine dell’acquisizione digitale dovranno essere disposte le consegne all’Agenzia del territorio dei file raster degli Originali di Impianto con testata di georefenzazione nel sistema di coordinate catastale originario.
1.2.1 Determinazione e verifiche dei punti di orientamento del foglio di mappa catastale
Il processo di orientamento, da effettuare con la massima cura e precisione, va eseguito su almeno nove punti di controllo.
I punti di controllo devono coincidere con i crocicchi dei parametri ed essere uniformemente distribuiti sulla mappa e, ove possibile, lungo la sua cornice, o in corrispondenza degli spigoli.
L’orientamento va determinato in modo tale da far adattare i punti di controllo sulle coordinate terreno dei relativi paramenti desunte dalla mappa.
Nel caso in cui nella mappa siano rappresentati solo gli “inviti” dei paramentri è necessario dapprima ricavare i crocicchi (parametri) da utilizzare come punti di controllo.
L’operazione preliminare per la determinazione dei crocicchi, ottenuti mediante prolungamento degli inviti deve essere effettuata con procedure automatiche che, a partire dalla digitalizzazione degli inviti (va collimata la base dell’invito in corrispondenza della cornice), calcolino analiticamente le coordinate del corrispondente crocicchio.
Tale modalità automatica si rende necessaria in quanto la determinazione del crocicchio con metodi manuali presenta una precisione globale non rispondente a quella richiesta.
L’entità massima degli scarti tollerabili (distanza planimetrica) è di 0.25 mm grafici.
La trasformazione matematica usata per effettuare l’orientamento deve essere di tipo lineare, con variazione di scala isotropa e basata sul principio dei minimi quadrati.
A valle del processo di orientamento la differenza tra il denominatore della scala nominale della mappa (Sn) ed il denominatore della scala ottenuta dal processo di trasformazione (St) divisa per il denominatore della scala nominale, in valore assoluto, deve risultare inferiore al 5‰ |(Sn-St)/Sn| < 5%o.
Ove non sia possibile individuare i punti di controllo richiesti o nel caso il processo di orientamento indichi scarti superiori alle tolleranze ammesse, allora sarà possibile effettuare l’orientamento su un minimo di sei punti o, se il problema si ripete, su un minimo di quattro punti che comunque consentano il controllo della geometria da acquisire.
Nel caso in cui ripetute prove non abbiano consentito il rispetto delle suddette tolleranze, l’ Ente collaborante è tenuto a documentare tali riscontri.
Alla fine dell’operazione di orientamento deve essere prodotto il File Scarti (vedere Sub Allegato “SCARTI”).
SUBALLEGATO: "SCARTI"
In relazione al processo di orientamento del foglio di mappa catastale l’Ente Cooperante è tenuto a produrre un file testo denominato File Scarti ed identificarlo come “NOMEFILE”.SCA, relativamente ad ogni foglio.
Il primo record del File Scarti deve contenere il "NOMEFILE" seguito da due spazi ( b/ b/ ) e dalla data di generazione del file stesso nella forma GGMMAA.
Ogni record successivo è suddiviso in cinque campi, ognuno costituito da dodici caratteri numerici allineati a destra.
Il secondo record deve contenere le seguenti informazioni:
1° campo: inverso del fattore di scala, nominale, del foglio di mappa
2° campo: dodici caratteri blank ( b/ )
3° campo: inverso del fattore di scala del File Geometrico, calcolato a seguito del processo di orientamento
4° campo: dodici caratteri blank ( b/ )
5° campo: differenza di scala ottenuta tra quanto contenuto nel 1° campo e quanto contenuto nel 3° campo.
I record successivi sono tanti per quanti sono i punti utilizzati nel processo di orientamento ognuno dei quali è del tipo:
1° campo: coordinata EST espressa in metri del corrispondente punto sul terreno come desunto dalla mappa cartacea
2° campo: coordinata NORD espressa in metri del corrispondente punto sul terreno come desunto dalla mappa cartacea
3° campo: coordinata EST espressa in metri del punto calcolato
4° campo: coordinata NORD espressa in metri del punto calcolato
5° campo: distanza planimetrica tra il punto calcolato ed il corrispondente sul terreno (scarto).
Nel caso d’orientamento degli sviluppi esterni le coordinate dal 1° e 2° campo vanno desunte dal Foglio madre che contiene lo sviluppo interno.
SUBALLEGATO: "SCARTI"
Di seguito si riporta un esempio:

D612111E0 310588
1000.000 1000.262 0.262
-1300.000 49400.000 -1299.953 49399.863 0.145
-900.000 49400.000 -900.076 49400.130 0.151
-600.000 49700.000 -600.478 49699.821 0.514
-600.000 49400.000 -599.958 49399.838 0.167
-600.000 50000.000 -600.085 50000.033 0.091
-900.000 49700.000 -900.423 49700.361 0.556
-900.000 50000.000 -899.873 49999.929 0.145
-1300.000 50000.000 -1300.177 50000.014 0.178
-1300.000 49700.000 -1299.830 49700.161 0.234

Da questo esempio si evince che, nel terzo e sesto punto di orientamento, gli scarti riportati sono inaccettabili e quindi, se il con¬trollo nei restanti sette punti è garantito dalla loro disposi¬zione omogenea sul foglio di mappa, è doveroso ricalcolare l'orientamento su questi ultimi, una volta scartati i due punti con scarto planimetrico eccedente le tolleranze.
Eventuali punti di controllo scartati durante la fase di orienta¬mento per deviazioni troppo elevate, non vanno registrati nel File Scarti.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Autore Risposta

geobax

(GURU)

Iscritto il:
17 Maggio 2005

Messaggi:
2196

Località
Biella

 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2008 alle ore 17:41

qual'è la fonte del documento? è reperibile via internet oppure sei in possesso della documentazione completa?

l'argomento mi interessa molto...

grazie

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2008 alle ore 18:16

"geobax" ha scritto:
qual'è la fonte del documento? è reperibile via internet oppure sei in possesso della documentazione completa?

l'argomento mi interessa molto...

grazie




Disposizione Operativa dell'ADT Prot. 39391 del 27 Maggio 2008.
Quello riportato da Ermanno è l'Allegato 1.
Ciao
Carlo

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geobax

(GURU)

Iscritto il:
17 Maggio 2005

Messaggi:
2196

Località
Biella

 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2008 alle ore 18:53

"geocinel" ha scritto:

Disposizione Operativa dell'ADT Prot. 39391 del 27 Maggio 2008.
Quello riportato da Ermanno è l'Allegato 1.
Ciao
Carlo



Grazie Carlo, l'hai per caso disponibile: l'ho cercato su web senza successo. Se si, ti sarei grato se me la potessi inviare per email.

Grazie ancora.

luca

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
11935

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2008 alle ore 12:35

credo che ci siano due volontà in atto che stanno creando uno scompiglio a causa della insufficiente comunicazione!

infatti la cosa che a noi premeva di più era la rasterizzazione delle mappe d'impianto, come ampiamente discusso nel seguente post:

www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi...

e come i collegi più provvidi hanno già fatto!

poi, con l'avvento di nuovi indirizzi nella direzione centrale dell'AdT, che ha ragionato pressapoco così:

" visto che fra i rappresentanti dei professionisti c'è tanta impreparazione e/o strabismo, perchè non li indirizziamo a preparaci per noi le mappe rasterizzate e georeferenziate? "

e l'hanno messo in pratica!
prima, ci hanno dato l'opportunità di rasterizzare i fogli originali di impianto,
poi, forti della convinzione di cui sopra, ci hanno indotto a pensare alla rasterizzazione, alla conversione in formato dwg, quindi alla georeferenziazione, che è un'altro paio di maniche!
e di tasca!
e di utilizzo!!!!

adesso chi ne ha voglia, mi venga a dire che che sono un illuso!
ma mi sembra che di illusi ce ne sono molti di più dall'altra parte e che soprattutto stanno confondendo le poche cose che siamo in grado di asserire come giuste e tecnicamente sostenibili!

cordialità

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2008 alle ore 13:02

"geoalfa" ha scritto:
credo che ci siano due volontà in atto che stanno creando uno scompiglio a causa della insufficiente comunicazione!

infatti la cosa che a noi premeva di più era la rasterizzazione delle mappe d'impianto, come ampiamente discusso nel seguente post:

www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi...

e come i collegi più provvidi hanno già fatto!

poi, con l'avvento di nuovi indirizzi nella direzione centrale dell'AdT, che ha ragionato pressapoco così:

" visto che fra i rappresentanti dei professionisti c'è tanta impreparazione e/o strabismo, perchè non li indirizziamo a preparaci per noi le mappe rasterizzate e georeferenziate? "

e l'hanno messo in pratica!
prima, ci hanno dato l'opportunità di rasterizzare i fogli originali di impianto,
poi, forti della convinzione di cui sopra, ci hanno indotto a pensare alla rasterizzazione, alla conversione in formato dwg, quindi alla georeferenziazione, che è un'altro paio di maniche!
e di tasca!
e di utilizzo!!!!

adesso chi ne ha voglia, mi venga a dire che che sono un illuso!
ma mi sembra che di illusi ce ne sono molti di più dall'altra parte e che soprattutto stanno confondendo le poche cose che siamo in grado di asserire come giuste e tecnicamente sostenibili!

cordialità



Gianni
Condivido le tue preoccupazioni.
Questa volta mi sento anche di spezzare una lancia a favore dell'ADT.
Prima dell'allegato A sopra riportato da Ermanno nel quale ci sono le prescrizioni tecniche per eseguire la georeferenziazione ci sono due pagine nelle quali Carlo Cannafoglia spiega che gli sono pervenute più richieste di effettuare tale operazione sulle mappe acquisite ed al quale lui da parere favorevole a quelle condizioni.
Mi immagino che quelle richieste siano pervenute da alcuni collegi.
Premesso che non sono scientificamente d'accordo con quanto riportato nell'allegato in quanto la georeferenziazione o calibrazione può avvenire solo sugli incroci di tutti i parametri, mi sembra che il problema venga dai nostri colleghi che non possono fare a meno di farsi seghe mentali.
Come più volte detto e dimostrato meglio una foto esatta della mappa attuale che una elaborazione infedele.
Proprio ieri ho ricevuto, a tal uopo, anche un messaggio dall'amico geommax nel quale mi ha raccontato una storia che giudicare aberrante è puro eufemismo.
Io personalmente mi comincio a stancare di ripetere sempre le stesse cose.
Cordialmente

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
11935

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2008 alle ore 13:23

"geocinel" ha scritto:
"geoalfa" ha scritto:
credo che ci siano due volontà in atto che stanno creando uno scompiglio a causa della insufficiente comunicazione!

infatti la cosa che a noi premeva di più era la rasterizzazione delle mappe d'impianto, come ampiamente discusso nel seguente post:

www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi...

e come i collegi più provvidi hanno già fatto!

poi, con l'avvento di nuovi indirizzi nella direzione centrale dell'AdT, che ha ragionato pressapoco così:

" visto che fra i rappresentanti dei professionisti c'è tanta impreparazione e/o strabismo, perchè non li indirizziamo a preparaci per noi le mappe rasterizzate e georeferenziate? "

e l'hanno messo in pratica!
prima, ci hanno dato l'opportunità di rasterizzare i fogli originali di impianto,
poi, forti della convinzione di cui sopra, ci hanno indotto a pensare alla rasterizzazione, alla conversione in formato dwg, quindi alla georeferenziazione, che è un'altro paio di maniche!
e di tasca!
e di utilizzo!!!!

adesso chi ne ha voglia, mi venga a dire che che sono un illuso!
ma mi sembra che di illusi ce ne sono molti di più dall'altra parte e che soprattutto stanno confondendo le poche cose che siamo in grado di asserire come giuste e tecnicamente sostenibili!

cordialità



Gianni
Condivido le tue preoccupazioni.
Questa volta mi sento anche di spezzare una lancia a favore dell'ADT.
Prima dell'allegato A sopra riportato da Ermanno nel quale ci sono le prescrizioni tecniche per eseguire la georeferenziazione ci sono due pagine nelle quali Carlo Cannafoglia spiega che gli sono pervenute più richieste di effettuare tale operazione sulle mappe acquisite ed al quale lui da parere favorevole a quelle condizioni.
Mi immagino che quelle richieste siano pervenute da alcuni collegi.
Premesso che non sono scientificamente d'accordo con quanto riportato nell'allegato in quanto la georeferenziazione o calibrazione può avvenire solo sugli incroci di tutti i parametri, mi sembra che il problema venga dai nostri colleghi che non possono fare a meno di farsi seghe mentali.
Come più volte detto e dimostrato meglio una foto esatta della mappa attuale che una elaborazione infedele.
Proprio ieri ho ricevuto, a tal uopo, anche un messaggio dall'amico geommax nel quale mi ha raccontato una storia che giudicare aberrante è puro eufemismo.
Io personalmente mi comincio a stancare di ripetere sempre le stesse cose.
Cordialmente



o Carlè,
non vorranno mica castrarci e farci diventare tutte cassandre ?!?

sai? a me servono ancora, così come sono!

e spero, per molto altro tempo !!!!!

e così penso, anche di te e di tutti gli amici che la pensano come noi!

cordialità

P.S.:
la storia che ti ha raccontato Massimo la conosco pure io, bhè che devo dirti?
almeno sta a dimostrare che non ci sbagliamo più di tanto!!!!!

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

dioptra

(GURU)

Iscritto il:
10 Aprile 2003

Messaggi:
4965

Località
Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2008 alle ore 15:43

Salve

Beh, adesso vi dico io come va a finire:

A Verona sono state scansite, rasterizzate, le mappe di visura.
Te le danno volentieri previo esborso di 150 euri.
Ma: le puoi SOLO vedere, cioè non sono editabili.
In pratica si deve installare un programmino, provvisto di relativa chiavetta USB che ti permette unicamente di visionare le mappe in formato PDF.
Senza tali orpelli le mappe NON sono visibili.
Per stampare, si, per stampare, devi utilizzare un programmino esterno che: udite, udite, cattura il video e lo copia in un file.
Detto questo mi chiedo che utilità pratica avranno le mappe rasterizzate se alla fine non si possono utilizzare, fisicamente.

Se le tanto osannate mappe di impianto verranno distribuite allo stesso modo sarà l'ulteriore presa per i fondelli di chi vorrebbe lavorare meglio e con più qualità.

cordialmente

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
11935

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2008 alle ore 20:23

"dioptra" ha scritto:
Salve
Beh, adesso vi dico io come va a finire:
A Verona sono state scansite, rasterizzate, le mappe di visura.
Te le danno volentieri previo esborso di 150 euri.
Ma: le puoi SOLO vedere, cioè non sono editabili.
In pratica si deve installare un programmino, provvisto di relativa chiavetta USB che ti permette unicamente di visionare le mappe in formato PDF.
Senza tali orpelli le mappe NON sono visibili.
Per stampare, si, per stampare, devi utilizzare un programmino esterno che: udite, udite, cattura il video e lo copia in un file.
Detto questo mi chiedo che utilità pratica avranno le mappe rasterizzate se alla fine non si possono utilizzare, fisicamente.
Se le tanto osannate mappe di impianto verranno distribuite allo stesso modo sarà l'ulteriore presa per i fondelli di chi vorrebbe lavorare meglio e con più qualità.
cordialmente



NO! Udino,
non ho compreso il senso del tuo discorso,

secondo me sono tre cose ben diverse ed anche di molto!

1.- La rasterizzazione delle mappe originali di impianto, per prima cosa servirà per poter salvaguardare un patrimonio tecnico culturale che, per certi versi sta lentamente andando in malora, per l'uso spesso disordinato e non confacente al caso, che si faceva finora!

2. la detta rasterizzazione, servirà per poter ottenere i dati, appunto desunti con i moderni sistemi di lettura che molti programmi oggi ci offrono.
questi dati opportunamente utilizzati da tecnici capaci, possono far sì che si sbagli il meno possibile a ricostruire i confini storici, come furono individuati, appunto, all'epoca dell'impianto!

3. la georeferenziazione della predetta rasterizzazione, serve ad avere una mappa che non ha nulla a che vedere con i veri confini!
essa serve a coloro che non comprendono bene il senso del discorso di cui ai punti precedenti, e tanto per intenderci, serve a coloro che pensano di rendere perfettibile il sistema catasto, solo perchè sanno usare il cad!

4. invece la rasterizzazione che hanno fatto a Verona dei fogli di visura e dei registri, al massimo può essere di supporto ad indagini storiche, su situazioni che potrebbero andare perse a causa del logorio dei documenti stessi, nulla più!

5. se poi ti riferisci al metodo di pubblicazione ed al metodo commerciale utilizzato, criticabilissimo, mi trovi pienamente d'accordo!

quindi, spero mi darai atto che, la mia difesa a spada tratta della necessità della rasterizzazione dei fogli originali d'impianto, che ormai ha ampiamente superato il lustro di vita, e che i collegi dei geometri più solerti, per non parlare dei collegi precursori, come quello di Firenze e Genova, i quali l'hanno già con soddisfazione realizzata, non è una difesa inutile!

con somma cordialità

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

dioptra

(GURU)

Iscritto il:
10 Aprile 2003

Messaggi:
4965

Località
Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2008 alle ore 20:46

Salve

1. Non sono contro la rasterizzazione, anzi, magari fosse stata fatta già da tempo;
2. sono perplesso sui modi utilizzati da alcune organizzazioni, catasti, collegi, associazioni, per coprire i costi di rasterizzazione;
3. sono assolutamente contrario ad una vettorizzazione di massa dei fogli rasterizzati in quanto ritengo che non serva a nulla se non a finanziare chi la fa;
4. Sono molto perplesso sui metodi di distribuzione e di memorizzazione, in quanto ne ho sentite di tutti i "colori" anche se non tutte le mappe lo sono;
5. In particolare le mappe di impianto dovrebbero essere rasterizzate con la massima qualità e senza nessuna deformazione, sarà poi il tecnico che si vettorizzerà la parte interessata dalla verifica di confine;
6. Ho sentito Geocinel proprio ora e mi ha sollevato molto sapere che da Lui i fogli li danno in formato jpg, circa 10 Mb, corrispondenti ad un TIFF di 200 MB;
7. Sono queste le notizie che mi piace sentire.

cordialmente

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 05 Dicembre 2008 alle ore 08:25

Vorrei fare due precisazioni in attesa di poter fare una FAQ che tolga ogni dubbio e paura.

La prima doverosa verso chi ha aperto il topic.

Ermanno ha una realtà delle mappe diversa dal 98% del resto d'Italia.
Le sue mappe di Impianto sono quelle del 1800, senza parametri e con una geometria discutibile.
Vennero rilevate infatti con la tavoletta pretoriana e restituite su Fogli più piccoli del convenzionale.
In quel caso è logico fare quello che Cannafoglia prevede nelle sue prescrizioni per la Georeferenziazione.

La seconda.

Nel resto d'Italia abbiamo mappe parametrate e generalmente affidabili geometricamente.
Non ha alcun senso fare la georeferenziazione delle mappe, [size=18]non ha alcun senso[/size].

Chi va verso quella strada è perché ha paura di misurarsi con una operazione cartografica che grazie a dei software è divenuta anche facilissima.
Si ha paura di avere risultati diversi in un eventuale contraddittorio.
"E poi chi avrà ragione: io o lui? Oh Mamma mia, mi vado a nascondere!"
Per i paurosi è molto più comodo avere un supporto univoco, anche se sbagliato, che la fotografia esatta della mappa di Impianto sulla quale fare quelle operazioni che si facevano in precedenza anche se assistiti da buoni software.
Poi sai che scenari si aprono ad avere una mappa georeferenziata.
Si può sovrapporre a tutto.
Noi pigroni ci possiamo fare anche delle progettazioni e via dicendo.

Non è questo lo spirito giusto.

Quanto all'utilizzo del quale parlava Udino, anche lì penso che ci sia stata tanta ignoranza.
Se non si capisce l'uso che se ne vuole fare e si fanno le cose così a capocchia può darsi che vengano fuori anche delle distorsioni.

La rasterizzazione delle Mappe di Impianto deve servire a migliorare il lavoro di chi prima faceva il prelievo di coordinate direttamente sul supporto.
Migliorare vuol dire che mentre prima ero ingobbito ed incecolito su di un foglio a fare delle operazioni anche complesse (misurazione precisa dei lati dei parametri interessati, misurazione dei punti), oggi quell'operazione la eseguo comodamente seduto con il mouse in mano e con precisione prima sconosciuta.
Fidatevi di chi ha già fatto dei raffronti e che vi dice che sui dati di uscita, paragonati al rilievo, ha notato un miglioramento mostruoso del 100%.

E comunque mio padre diceva sempre: "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".

Saluti a tutti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geosim

Iscritto il:
08 Ottobre 2005

Messaggi:
832

Località
Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 05 Dicembre 2008 alle ore 09:19

Si parla molto della scansione delle mappe di impianto (operazione giusta e doverosa) che ha tutti i presupposti per garantire la conservazione e l'agevole utilizzo di questi supporti che, ad oggi, rappresentano il migliore elemento cartografico conservato dalle AdT e fin qui niente di nuovo. Ritengo invece che si debba chiarire i possibili utilizzi successivi di questa opportunità che secondo me si può dividere in due diversi tronconi:

A) UTILIZZO DELLA MAPPA PER RICONFINAZIONI
In questo caso ritengo corretto il procedimento di prelievo delle coordinate in modalità informatica come più volte descritto da geocinel e dagli altri guru tralasciando qualsisi georeferenzazione e vettorizzazione;

B) UTILIZZO DELLA MAPPA COME BASE PER UNA NUOVA CARTOGRAFIA DIGITALE
Qusto aspetto, da quello che ho capito di un certo interesse per i vertici delle AdT, non riguarda naturalmente l'operazione di scansione che stanno facendo i collegi ma potrebbe essere una buona base di partenza per la realizzazione di una cartografia catastale migliore di quella attualmente in uso stante l'impossibilità concreta un nuovo "impianto" della cartografia che, seppur auspicabile, mi sembra una visione estremamente utopistica. In questo caso la georeferenzazione e la vettorizzazione diventano passaggi fondamentali in quanto non si può immaginare una cartografia scollegata da un qualsiasi sistema di riferimento anche a costo della perdita di parte della precisione intrinseca nelle mappe stesse. Una volta scansionate le mappe di impianto le AdT avrebbero a disposizione tutti i supporti necessari per realizzare una mappa digitale che raccolga i migliori supporti disponibili e più precisamente:
- la mappa di impianto per le linee mai modificate;
- il copione di visura per le nuove linee inserite dall'inizio della conservazione fino al 1988;
- i libretti di misura delle linee per le nuove linee post 1988.
Sarebbe interessante discutere su come armonizzare questi divesri elementi per ottenere il miglior risultato possibile e soprattutto come questi possano essere resi compatibili con la costruenda maglia dei punti fiduciali.

Buon lavoro

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 05 Dicembre 2008 alle ore 10:12

"geosim" ha scritto:
Si parla molto della scansione delle mappe di impianto (operazione giusta e doverosa) che ha tutti i presupposti per garantire la conservazione e l'agevole utilizzo di questi supporti che, ad oggi, rappresentano il migliore elemento cartografico conservato dalle AdT e fin qui niente di nuovo. Ritengo invece che si debba chiarire i possibili utilizzi successivi di questa opportunità che secondo me si può dividere in due diversi tronconi:

A) UTILIZZO DELLA MAPPA PER RICONFINAZIONI
In questo caso ritengo corretto il procedimento di prelievo delle coordinate in modalità informatica come più volte descritto da geocinel e dagli altri guru tralasciando qualsisi georeferenzazione e vettorizzazione;

B) UTILIZZO DELLA MAPPA COME BASE PER UNA NUOVA CARTOGRAFIA DIGITALE
Qusto aspetto, da quello che ho capito di un certo interesse per i vertici delle AdT, non riguarda naturalmente l'operazione di scansione che stanno facendo i collegi ma potrebbe essere una buona base di partenza per la realizzazione di una cartografia catastale migliore di quella attualmente in uso stante l'impossibilità concreta un nuovo "impianto" della cartografia che, seppur auspicabile, mi sembra una visione estremamente utopistica. In questo caso la georeferenzazione e la vettorizzazione diventano passaggi fondamentali in quanto non si può immaginare una cartografia scollegata da un qualsiasi sistema di riferimento anche a costo della perdita di parte della precisione intrinseca nelle mappe stesse. Una volta scansionate le mappe di impianto le AdT avrebbero a disposizione tutti i supporti necessari per realizzare una mappa digitale che raccolga i migliori supporti disponibili e più precisamente:
- la mappa di impianto per le linee mai modificate;
- il copione di visura per le nuove linee inserite dall'inizio della conservazione fino al 1988;
- i libretti di misura delle linee per le nuove linee post 1988.
Sarebbe interessante discutere su come armonizzare questi divesri elementi per ottenere il miglior risultato possibile e soprattutto come questi possano essere resi compatibili con la costruenda maglia dei punti fiduciali.

Buon lavoro



E bravo Simone
Hai perfettamente centrato il problema.
Infatti quello studio sulla cartografia che ho quasi ultimato riguarda proprio l'armonizzazione di cui parlavi al punto B).
C'è da fare una considerazione su quanto dicevi.
Mentre al Punto A) siamo come Collegi soggetto attivo, al punto B) siamo passivo.
Possiamo solo suggerire una soluzione all'ADT che la deve mettere in pratica.
Cordialmente

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geosim

Iscritto il:
08 Ottobre 2005

Messaggi:
832

Località
Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 05 Dicembre 2008 alle ore 10:27

Passivi si, ma non è detto che, anche grazie alla famigerata AGIT, non si possa ragionarci sopra e proporre qualcosa. Mi sembra interessante approfondire il fatto della coerenza dei punti fiduciali (una volta consolidati) con una mappa così concepita in quanto questo è alla base di un una rividazione dell'attuale e impensabile proposta di aggiornamento. Se i fiduciali saranno prima o poi consolidati con aggancio a reti più recenti (tipo IGM95) subiranno delle traslazioni rispetto alla cartografia di cui sopra per cui anche l'inserimento di nuove linee sarà di conseguenza traslato, sarà il caso di cominciare a pensare a PF che abbiano coppie di coordinate diverse a seconda dell'uso? Cioè coordinate adattate alla mappa per un inserimento locale corretto e coordinate assolute precise per la verifica del rilievo e per successive operazioni di "nuovo impianto"?

Buon lavoro

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
11935

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 06 Dicembre 2008 alle ore 17:35

debbo fare una constatazione buffa:
quando un argomento è diventato interessante, poi quasi sommessamente va nel dimenticatoio, surclassato da una miriade di quesiti spesso ripetitivi e già discussi ampiamente!

concordo con simone, sarebbe da......

però, suggerisco anche di non mettere tanta carne al fuoco, perchè non si cuocerebbe!

ora sollecitiamo i collegi che non l'hanno ancora fatto a fare la rasterizzazione dei foglio originali di impianto, che è la cosa che ci preme di più!
poi pensiamo alle mappe georeferenziate in dwg!
poi ancora alla proposta di simone, che è l'ultima venuta! anche se è tanto che se ne parla!

Ma, l'importante è non divenire strabici, che se si guarda troppi obiettivi, c'è il rischio di non vedere nulla.

buon fine settimana e come sempre

cordialità

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Pagine:  2 - Vai a pagina  successiva

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ultime guide:
SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI (di geoalfa del 17/04/2024 08:07:41)
LOCALE DI SGOMBERO (C2) (di geoalfa del 11/04/2024 08:31:11)
INVIM imposta sull' incremeto del valore aggiuto (di geoalfa del 02/04/2024 08:26:37)
In merito alla data ultimazione lavori nelle pratiche DOCFA. (di geoalfa del 23/03/2024 07:45:06)

 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:


 
Amici:

VisualTAF

Il portale dei Punti Fiduciali

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie