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Autore Problema con Mappa d'Impianto

samsung

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 07:08

In questi giorni ho per le mani un problema che vado a spiegare:
Clicca sull'immagine per vederla intera

Attualmente ho un isolato di due mappali A e B.

All'Impianto esistevano tre corpi di fabbrica A, B e C. Nell'abbozzo di campagna vengono rilevati tutti e tre ed il collegamento con le corti non viene specificato. In una prima restituzione preimpianto A e B vengono cedigliati come si vede in inchiostro, mentre C viene cedigliato ad A a matita (quasi come se il disegnatore non fosse tanto certo). Di fatto nel 1930 la mappa vuene pubblicata come il mio allegato, con C cedigliato ad A.

Ho letto tutti gli atti tra il 1900 e l'oggi. E non si fa menzione di fabbricati terzi, ma sempre e solo del fabbricato A con la sua corte e del fabbricato B e la sua corte, le descrizioni come da vecchio CEU non citano mai la cantina nel corpo C. Percui gli atti non mi sono di aiuto nel ricostruirne la proprietà.

Le prime schede di Impianto del 1940, però riportano il B assieme a C come una sola u.i.u. e l'A privo dell'annesso C. Si deduce che almeno a partire da quella data C era già nel possesso di B Gli atti a seguire non descrivono mai quell'annesso, ma si parla sempre e solo di foglio e mappale, con descrizioni sintetiche non chiarificatrici.

Ora, il mio problema è come risolvere la cosa.

Voglio ancora ispezionare bene le carte in archivio per vedere se c'è un reclamo disatteso che magari mi è sfuggito sulle prime e vedere se l'ampliamento di A avvenuto prima del 1976 è frutto di una lustrazione o altro.

Temo che nonostante la grafica delle planimetrie CEU del 1940 il Catasto non possa intervenire modificando la mappa e che debba procedere io con TF per separare il corpo C da A.

Le planimetrie CEU potrebbero essere invocate come prova (però presso il Catasto, perchè al momento non ci sono i presupposti di una lite visto che le proprietà sono distintamente separate, senza nessuna promiscuità, nell'uso attuale quantomeno dal 1925, anno in cui il proprietario che ha presentato la planimetria CEU ha acquistato l'immobile, e dato che l'attuale proprietario di A l'ha acquistato con una planimetria che non riporta la cantina C), e quindi potrei trovare una soluzione più snella per risolvere il problema ?

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Autore Risposta

SIMBA964

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 08:57

Salve



Hai verificato la mappa del catasto fabbricati??



Saluti cordiali

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 09:15

"samsung" ha scritto:
In questi giorni ho per le mani un problema che vado a spiegare:
Attualmente ho un isolato di due mappali A e B.

Le prime schede di Impianto del 1940, però riportano il B assieme a C come una sola u.i.u. e l'A privo dell'annesso C. Si deduce che almeno a partire da quella data C era già nel possesso di B Gli atti a seguire non descrivono mai quell'annesso, ma si parla sempre e solo di foglio e mappale, con descrizioni sintetiche non chiarificatrici.

Ora, il mio problema è come risolvere la cosa.



Su quanto ci esponi, salvo qualche altro documento di prova che potresti trovare nelle ricerche future, direi che la prova della proprietà è la scheda di impianto del 1940 che riporta B con C. Negli atti a seguire anche se non c'è la cantina C si fa riferimento presumo alla scheda del 1940 per consistenza del bene e situazione catastale. La cosa più semplice, secondo me, è quella di allineare la mappa al terreni con la situazione del bene al catasto dei fabbricati. Nessuno può avanzare diritti su questa operazione perchè tu giustamente hai verificato che la cantina C non è di A, non avendola mai acquistata. Si potrebbe anche non modificare i contorni delle particelle attuali assegnando un subalterno a C e graffarlo con B, ma dipende da come sono messi i lotti nella realtà.

Saluti.

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 12:31

@Simba: La mappa d'impianto dei Fabbricati è identica ai Terreni e i successivi aggiornamenti non riguardano mai le due particelle.

@Totonno: Oggi ho due particelle Terreni di proprietà diverse, chiamiamole per mantenere il collegamento con la grafica, particella A e Particella B. Ho però due particelle Urbane A e B ciascuna di una sola u.i.u., che non corrispondono con quanto presente ai Terreni, differendo di quella cantina C.

Si, gli interventi possibili potrebbero forse anche essere due: uno ai Terreni, modificando la Mappa secondo i possessi attuali. Questa soluzione permette di avere atti di compravendita sempre in linea con gli identificativi urbani. E' quella che preferisco, perchè seppur senza prove forti (solo l'indizio della cediglia a matita proma della pubblicazione) è quella che sanerebbe il presunto errore d'impianto.

La soluzione Urbana, di cui non mi sono ancora ben chiari i passaggi (Istanza, Docfa), non mi convince molto. Però è interessante ragionare anche su questa se vuoi suggerire i passaggi tecnici e le valutazioni giuridiche.

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Salvatore_B.

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 13:01

samsung, con l'esperienza che ti ritrovi, ieri mi domandavo perché stai ad aggrovigliarti su questo problema.

Stante che la situazione tra le parti è pacifica, che nessuno ha contestato qualcosa all'altro.

E' il classico caso in cui occorre allinare la mappa dei terreni, rimasta ferma a dormire con quell'errore, così come la mappa urbana, alle planimetrie di impianto che danno ragione delle proprietà da antichissima data.

La mappa urbana fu copiata da quella dei terreni, e se per quei due lotti non c'è stato mai motivo di inserimenti o modifiche in mappa urbana, quest'ultima è rimasta a dormire come la copiarono (le copiarono verso il 1932-33, prima di attivare il NCEU).

Verò è che pubblicarono tutti i documenti di attivazione del catasto terreni, ma con tutto l'analfetismo e la fame che c'era, chi perveva un giorno di lavoro per andarseli a vedere? sapendo che non li avrebbero capiti?

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 14:37

Sono daccordo sull'azione sulla Mappa.

La mia prima opzione è stata quella di fare un TF stralciando l'ex C da A che oggi sono raccordati da un'ampliamento di vecchia data. Questo ampliamento però che unisce il vcchio corpo di fabbrica A con l'altrettanto vecchio C potrebbe essere inteso come una conferma degli interessi della proprietà A su C. ( Ecco perchè voglio ritornare in archivio e verificare reclami e che Tipo di Aggiornamento è stato e di che epoca.Se lo trovo.)

Questo TF, che produrrei io dando per scontato che non lo farà il Catasto, frazionando la particella A intestata ad A, dovrebbe contenere la firma oltre che di B, attore dell'intervento, e prossimo richiedente con istanza di accorpamento della nuova derivata alla particella B, anche di A per conoscenza e nulla osta. [sbaglio ?] .

Oppure, è meglio frazionare con lettera di incarico, senza la firma di A ?

Oggi ognuno sa di possedere ciò che ha acquistato e che nessuno sta usurpando diritti, ma sappiamo che si fa presto ad immaginare soprusi.

Ora, sappiamo che intervenire su di una particella altrui è cosa delicata, e volevo confrontarmi per conoscere altri pareri, potrebbero venir fuori spunti interessanti. Qualcuno può osservare la cosa da unìangolazione diversa dalla mia e suggerire qualcosa che mi sfugge. La scelta non è così banale.

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SIMBA964

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20 Marzo 2014 alle ore 17:05

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 14:46

Samsung, io ragionerei in modo differente, C vanta qualcosa sulla corte al quale risulta graffato?? Per quello che ho capito non vanta niente.

A sto punto non comprendo esattamente la tua domanda e la tua problematica, se C non ha alcun diritto sulla corte, a parere mio non devi fare nulla, redare un nuovo TF sarebbe una operazione superflua.

Anzi con un eventuale TF assegneresti a C un nuovo numero con l'obbligo per lo stesso di aggiornare la sua situazione all'urbano per modifica d'identificativo.

Resto in attesa di replica nella convinzione che mi sfugga qualcosa.



Saluti cordiali

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 14:55

Vedi Simba, io l'ho chiamato C, inducendo forse qualcuno in errore, per evidenziare il suo essere corpo di fabbrica a se stante, mentre catastalmente assieme ad A ed alla corte intermedia hanno lo stesso numero di mappale. Oggi, quella corte intermedia si è notevolmente ridotta per effetto di un ampliamento tale da unificare in un corpo solo il sedime di A+C (sempre stesso numero di particella). Sul posto, le caratteristiche architettoniche sono evidentemente diverse, ma sulla mappa A+C sono un unico fabbricato.

Io assegnerei un nuovo numero alla nuova derivata ex C che poi fonderei con istanza a B di modo che B+C abbiano lo stesso numero originario di B.

A questo punto mappa Terreni e planimetrie urbane corrisponderebbero.

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 15:26

Io punterei con una istanza per "rettifica errore pregresso".

Motiverei con le planimetrie del 1940. E se B avesse qualche perplessità a firmare, la farei firmare solo ad A.

Non ci vedo problemi; l'Ufficio è obbligato ad allineare i documenti. Qui comandano la vera proprietà e le planimetrie del 1940.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 16:13

"samsung" ha scritto:

Io assegnerei un nuovo numero alla nuova derivata ex C che poi fonderei con istanza a B di modo che B+C abbiano lo stesso numero originario di B.

A questo punto mappa Terreni e planimetrie urbane corrisponderebbero.



Perfetto. lo puoi fare con unico tipo di aggiornamento sia il frazionamento che la fusione, assegnando alla derivata l'identificativo B per allineamento con il catasto dei fabbricati. Senza ulteriore istanza. Ovviamente devi dimostrare i diritti del firmatario effettivo proprietario di B e C. Al catasto urbano la planimetria c'è già ed è intestata al firmatario del tipo di aggiornamento.

Saluti.

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jema

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2014 alle ore 18:18

"samsung" ha scritto:
...
Le prime schede di Impianto del 1940, però riportano il B assieme a C come una sola u.i.u. e l'A privo dell'annesso C. Si deduce che almeno a partire da quella data C era già nel possesso di B



Caro samsung,
a mio modesto avviso hai due diverse strade per uscirne.

Chiedendo (in prima istanza) che l'Ufficio provveda con l'allineamento censuario (per il passaggio ad EU) e cartografico CT / CF, allegando copia agli atti della planimetria dell'uiu che ricade sul lotto B, dove è palese che non esiste omogeneità nella forma dei due lotti urbani.

Nel caso in cui tale proposta, per qualche motivazione, non fosse accolta si potrà procedere con una denuncia di variazione con la quale attribuirai all'urbano una numerazione composta, ossia graffata, in maniera da individuare correttamente le due porzioni che compongono l'uiu, intestata alla ditta B.

Cordialmente

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 19 Novembre 2014 alle ore 19:34

"jema" ha scritto:

Chiedendo (in prima istanza) che l'Ufficio provveda con l'allineamento censuario (per il passaggio ad EU) e cartografico CT / CF, allegando copia agli atti della planimetria dell'uiu che ricade sul lotto B, dove è palese che non esiste omogeneità nella forma dei due lotti urbani.



Scusa Jema, quaesta istanza è funzionale a far modificare la mappa direttamente al Catasto? Lasciando l'archivio censuario immodificato.

E volevo precisare che si tratta già di due Enti Urbani.

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jema

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 0 -  0 - Inviato: 04 Dicembre 2014 alle ore 09:00

"samsung" ha scritto:
Scusa Jema, quaesta istanza è funzionale a far modificare la mappa direttamente al Catasto? Lasciando l'archivio censuario immodificato.


E volevo precisare che si tratta già di due Enti Urbani.



Nel momento in cui si dovesse dimostrare che l'errore esiste, considerato che qualunque mezzo di prova è opponibile, la Mappa potrà essere aggiornata direttamente dall'Ufficio.

Il fatto che la graffatura, per la porzione individuata come "corpo C", sia stata apposta con un segno a matita mi indurrebbe a pensare che l'archivio censuario non sia mai stato aggiornato; ma la certezza potrai averla solamente mediante un'attenta ricerca storica sui vecchi registri - Partitari.

Saluti

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