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Fusione di due unità immobiliari |
Agronomist
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20 Settembre 2012 alle ore 09:21
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Salve a tutti, sono nuovo del forum e anche agli inizi della mia libera professione e gentilmente volevo chiedere come procedere per l'unione in un unica U.I. di due appartamenti posti sullo stesso piano e comunicanti tramite porta. La proprietà è unica e vorrebbe riunirli sotto un unica unità immobiliare poichè una parte era sfruttata comeufficio-studio professionale e l'altra come abitazione. Grazie infinite a tutti i colleghi.
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pozzilli
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Provincia di Isernia
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Salve. La proprietà è unica. Ok. La categoria catastale? Uno e appartamento e l'altro ufficio? Comunque devi fare un DocFa per fusione e, se le categorie sono diverse. cambio di destinazione d'uso. Buon lavoro.
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Agronomist
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"pozzilli" ha scritto: Salve. La proprietà è unica. Ok. La categoria catastale? Uno e appartamento e l'altro ufficio? Comunque devi fare un DocFa per fusione e, se le categorie sono diverse. cambio di destinazione d'uso. Buon lavoro. grazie per la risposta innanzitutto e buongiorno, perfetto...chiarissimo il tuo consiglio. Tornerò spesso su questo forum per confrontarmi con la vostra esperienza per me preziosissima dato che sono alle prime armi....grazie ancora e a presto.
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geomal
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Ricorda, è fondamentale, se scrivi in alto a destra fusione ti escono tutti i topic sull'argomento. se non trovi la risposta ti accodi... Ps: è la prima cosa che mi è stata detta quando ho cominciato a scrivere sul forum, si crea così una banca dati su quel determinato argomento. Ciao e buon lavoro...
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"geomal" ha scritto: Ricorda, è fondamentale, se scrivi in alto a destra fusione ti escono tutti i topic sull'argomento. se non trovi la risposta ti accodi... Ps: è la prima cosa che mi è stata detta quando ho cominciato a scrivere sul forum, si crea così una banca dati su quel determinato argomento. Sacrosanto consiglio, difficilmente recepibile da un nuovo utente, poichè, nell'aprire un nuovo messaggio, non appare nessun "avvertimento" che lo indirizzi in tal senso. Ben hai fatto Geomal, con cortesia, ad intervenire per "ricordare" ... nell'attesa che Jarod-Tony sistemi anche questa incongruenza. Ciao, buon lavoro.
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Agronomist
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"dado48" ha scritto: "geomal" ha scritto: Ricorda, è fondamentale, se scrivi in alto a destra fusione ti escono tutti i topic sull'argomento. se non trovi la risposta ti accodi... Ps: è la prima cosa che mi è stata detta quando ho cominciato a scrivere sul forum, si crea così una banca dati su quel determinato argomento. Sacrosanto consiglio, difficilmente recepibile da un nuovo utente, poichè, nell'aprire un nuovo messaggio, non appare nessun "avvertimento" che lo indirizzi in tal senso. Ben hai fatto Geomal, con cortesia, ad intervenire per "ricordare" ... nell'attesa che Jarod-Tony sistemi anche questa incongruenza. Ciao, buon lavoro. Grazie mille ragazzi, mi devo un po' evangelizzare ma con il vostro aiuto ce la farò!!
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Arald
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La procedura indicata è corretta, però occorre prima fare una pratica edilizia di fusione delle unità immobiliari. Ciao
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Agronomist
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"Arald" ha scritto: La procedura indicata è corretta, però occorre prima fare una pratica edilizia di fusione delle unità immobiliari. Ciao Ciao Arald ma la pratica che dici tu trattasi per caso di SCIA o Permesso a costruire? Grazie per la precisazione.
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Arald
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"Agronomist" ha scritto: "Arald" ha scritto: La procedura indicata è corretta, però occorre prima fare una pratica edilizia di fusione delle unità immobiliari. Ciao Ciao Arald ma la pratica che dici tu trattasi per caso di SCIA o Permesso a costruire? Grazie per la precisazione. Non conoscendo la casistica nello specifico, ho genericamente detto pratica edilizia, ma molto probabilmente basta una CIL, oppure, se i lavori sono stati già fatti, occorre una CIL in sanatoria. In ogni caso se da 2 u.i.u. ne crei solo una, occorre prima regolarizzare la cosa col Comune, poi aggiornare il Catasto ed infine presentare scheda tecnica inComune (ex abitabilità). Naturalmente occorre depositare in Comune anche le certificazioni degli impianti che hai modificato. Ciao
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Marlin
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Torremaggiore (FG)
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"Agronomist" ha scritto: Salve a tutti, sono nuovo del forum e anche agli inizi della mia libera professione e gentilmente volevo chiedere come procedere per l'unione in un unica U.I. di due appartamenti posti sullo stesso piano e comunicanti tramite porta. La proprietà è unica e vorrebbe riunirli sotto un unica unità immobiliare poichè una parte era sfruttata comeufficio-studio professionale e l'altra come abitazione. Grazie infinite a tutti i colleghi. Quoto la precisarione di Arald riguardo alla pratica urbanistica prima di quella catastale. Lo dico anche perchè da poco ne ho presentata una per lo stesso motivo. La fusione non prevedere il rilascio di titolo abilitativo e può essere espletata con una Comunicazione Inizio Attività Libera ai sensi dell'art. 6 del DPR 380/2001 Importante per la fusione è: -le due singole parti devono avere stessa categoria catastale -stesse quote di proprietà Ti invio un link del comune di Bari dove puoi vedere le varie casistiche (nel tuo caso "manutenzione straordinaria") ed i corrispondenti titoli previsti (con i riferimenti normativi). Potrai verificare quanto detto. http://www.comune.bari.it/portal/pls/p... Buon lavoro Giovanni
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Agronomist
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"Marlin" ha scritto: "Agronomist" ha scritto: Salve a tutti, sono nuovo del forum e anche agli inizi della mia libera professione e gentilmente volevo chiedere come procedere per l'unione in un unica U.I. di due appartamenti posti sullo stesso piano e comunicanti tramite porta. La proprietà è unica e vorrebbe riunirli sotto un unica unità immobiliare poichè una parte era sfruttata comeufficio-studio professionale e l'altra come abitazione. Grazie infinite a tutti i colleghi. Quoto la precisarione di Arald riguardo alla pratica urbanistica prima di quella catastale. Lo dico anche perchè da poco ne ho presentata una per lo stesso motivo. La fusione non prevedere il rilascio di titolo abilitativo e può essere espletata con una Comunicazione Inizio Attività Libera ai sensi dell'art. 6 del DPR 380/2001 Importante per la fusione è: -le due singole parti devono avere stessa categoria catastale -stesse quote di proprietà Ti invio un link del comune di Bari dove puoi vedere le varie casistiche (nel tuo caso "manutenzione straordinaria") ed i corrispondenti titoli previsti (con i riferimenti normativi). Potrai verificare quanto detto. http://www.comune.bari.it/portal/pls/p... Buon lavoro Giovanni Mille grazie sia ad Arald che a Marlin per le risposte. forse ho tralasciato di precisare che i due appartamenti posti sullo stesso piano e appartanenti ad un unico proprietario sono stati messi in comunicazione tra loro tramite una porta e basta senza modificare null'altro. Il proprietario vuole un unica abitazione, un unico SUB per intenderci ma non ha fatto nessuna modifica di niente, ha solo , ripeto, aperto una porta su un muro comunicante. Suppongo che la faccenda dell'impianto elettrico sia collegata al fatto che dovrà riunire tutto sotto un unico contatore e quindi voi ritenente che dovrà fare modifiche in quel senso? Grazie colleghi.
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dado48
(GURU)
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Agronomist" ha scritto: Il proprietario ... non ha fatto nessuna modifica di niente, ha solo , ripeto, aperto una porta su un muro comunicante Mi sono riletto l'Art. 5 del D.Lgs në 380/2000, convertito in Legge 22/05/2010 nº 73, e non mi sembra che l'intervento edilizio descritto da Agronomist sia compreso tra quelli di "Attività edilizia libera" per i quali non è necessario il Titolo abilitativo. Ma non lo riscontro neppure tra gli interventi descritti nel Paragrafo 2 dello stesso Articolo, poichè in questo si parla di "Manutenzione straordinaria" come " l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne ..." con obbligo di "Comunicazione di inizio lavori ... Relazione tecnica provvista di data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali, a firma di un tecnico abilitato ....." Ora se ho ben inteso le norme anzidette, l'intervento in esame rientra tra quelli per i quali non è ammissibile la CIA (infatti tra gli interventi di Manutenzione Straordinaria descritti alla lettera b), 1º Comma, art. 3 del D.Lgs citato si legge "... sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari ..." Altre considerazioni ? Ciao, buon lavoro.
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jema
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in giro in giro creek
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"dado48" ha scritto: "Agronomist" ha scritto: Il proprietario ... non ha fatto nessuna modifica di niente, ha solo , ripeto, aperto una porta su un muro comunicante Mi sono riletto l'Art. 5 del D.Lgs në 380/2000, convertito in Legge 22/05/2010 nº 73, e non mi sembra che l'intervento edilizio descritto da Agronomist sia compreso tra quelli di "Attività edilizia libera" per i quali non è necessario il Titolo abilitativo. Ma non lo riscontro neppure tra gli interventi descritti nel Paragrafo 2 dello stesso Articolo, poichè in questo si parla di "Manutenzione straordinaria" come " l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne ..." con obbligo di "Comunicazione di inizio lavori ... Relazione tecnica provvista di data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali, a firma di un tecnico abilitato ....." Ora se ho ben inteso le norme anzidette, l'intervento in esame rientra tra quelli per i quali non è ammissibile la CIA (infatti tra gli interventi di Manutenzione Straordinaria descritti alla lettera b), 1º Comma, art. 3 del D.Lgs citato si legge "... sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari ..." Altre considerazioni ? Ciao, buon lavoro. Ciao Claudio, anch'io sono convinto che per l'intervento edilizio ipotizzato sia più congeniale una SCIA, ma vorrei spostare l'attenzione ritornando sul tema principale della discussione, ossia, quello della Denuncia di Variazione per fusione e cambio di destinazione d'uso. Secondo quanto dichiarato da Agronomist, " ... i due appartamenti ... sono stati messi in comunicazione tra loro tramite una porta .. senza modificare null'altro": alla luce di tale informazione appare evidente che la modifica rappresenti una variazione che non incide sul concetto di "ordinarietà" nel senso che le due UI ora agli atti mantengono, di fatto, le loro caratteristiche di indipendenza e quindi, dal punto di vista catastale, possono continuare ad essere autonome. Nulla toglie al ragionamento la tesi che le due porzioni siano di fatto utilizzate in modo congiunto, poiché sappiamo bene che le logiche catastali quasi mai convengono con quelle urbanistiche; infatti, le prime continuano a fondarsi su principi esclusivamente estimativi, valutando i beni immobili secondo il famoso principio di ordinarietà. Non è da escludersi, pertanto, che l’Ufficio possa ripristinare le vecchie Unità Immobiliari, attribuendo le categorie che saranno ritenute più appropriate, una volta che la denuncia sia stata registrata. Saluti
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Agronomist
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Roma
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"jema" ha scritto: "dado48" ha scritto: "Agronomist" ha scritto: Il proprietario ... non ha fatto nessuna modifica di niente, ha solo , ripeto, aperto una porta su un muro comunicante Mi sono riletto l'Art. 5 del D.Lgs në 380/2000, convertito in Legge 22/05/2010 nº 73, e non mi sembra che l'intervento edilizio descritto da Agronomist sia compreso tra quelli di "Attività edilizia libera" per i quali non è necessario il Titolo abilitativo. Ma non lo riscontro neppure tra gli interventi descritti nel Paragrafo 2 dello stesso Articolo, poichè in questo si parla di "Manutenzione straordinaria" come " l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne ..." con obbligo di "Comunicazione di inizio lavori ... Relazione tecnica provvista di data certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali, a firma di un tecnico abilitato ....." Ora se ho ben inteso le norme anzidette, l'intervento in esame rientra tra quelli per i quali non è ammissibile la CIA (infatti tra gli interventi di Manutenzione Straordinaria descritti alla lettera b), 1º Comma, art. 3 del D.Lgs citato si legge "... sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari ..." Altre considerazioni ? Ciao, buon lavoro. Ciao Claudio, anch'io sono convinto che per l'intervento edilizio ipotizzato sia più congeniale una SCIA, ma vorrei spostare l'attenzione ritornando sul tema principale della discussione, ossia, quello della Denuncia di Variazione per fusione e cambio di destinazione d'uso. Secondo quanto dichiarato da Agronomist, " ... i due appartamenti ... sono stati messi in comunicazione tra loro tramite una porta .. senza modificare null'altro": alla luce di tale informazione appare evidente che la modifica rappresenti una variazione che non incide sul concetto di "ordinarietà" nel senso che le due UI ora agli atti mantengono, di fatto, le loro caratteristiche di indipendenza e quindi, dal punto di vista catastale, possono continuare ad essere autonome. Nulla toglie al ragionamento la tesi che le due porzioni siano di fatto utilizzate in modo congiunto, poiché sappiamo bene che le logiche catastali quasi mai convengono con quelle urbanistiche; infatti, le prime continuano a fondarsi su principi esclusivamente estimativi, valutando i beni immobili secondo il famoso principio di ordinarietà. Non è da escludersi, pertanto, che l’Ufficio possa ripristinare le vecchie Unità Immobiliari, attribuendo le categorie che saranno ritenute più appropriate, una volta che la denuncia sia stata registrata. Saluti Accidenti!! Devo dire che questa branca professionale mi appassiona ancora di più, soprattutto quando la discussione è fonte di preziosissime informazioni. Innanzitutto grazie per i consigli che giungono per dare una soluzione a questa mia prima pratica...poi volevo solo ripetere che in questi due appartamenti non è stato fatto nessun lavoro edile..sono così, comunicanti tra loro da anni tramite questa porta di servizio (una normale porta ordinaria) ma distinti come due case differenti (stesso foglio stessa particella differenti SUB). Il padrone (forse per una ragione di ICI ed IMU?) vuole riunirli sotto un unico appartamento. Cioè se prima erano 100 mq e 120 mq ora lui vuole riunirli in un appartamento da 220 mq.Tutto qui.Scusate se vi ho dato pochi elementi ma essendo un novello sto iniziando a capire piano piano come essere più preciso e chiaro.Un saluto a tutti.
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dado48
(GURU)
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Jema" ha scritto: Non è da escludersi, pertanto, che l’Ufficio possa ripristinare le vecchie Unità Immobiliari, attribuendo le categorie che saranno ritenute più appropriate, una volta che la denuncia sia stata registrata. Ciao Emanuele, a ben risentirci dopo un ... "digiuno forzato", ma indispensabile, nell'attesa che Tony/Jarod riesca a restituirci il Forum in tutta la sua ... " Potenza". Non puoi che trovarmi d'accordo con quanto chiaramente hai scritto in relazione al "mondo catastale" ... io mi ero soffermato solo sul "mondo urbanistico", inteso che le due realtà spesso e volentieri divergono (divergenze parallele). Ciao, buon lavoro.
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