Forum
Autore |
difformità tra scheda (e atti di fabbrica!) e stato di fatto |
mass
Iscritto il:
13 Maggio 2013 alle ore 18:44
Messaggi:
68
Località
|
Buonasera, espongo di seguito l'argomento. Villetta a schiera in Comune di Roma (Acilia). Il liente deve vendere! Le schede catastali e lo stato di fatto presentano diverse discrepanze. Mi soffermo su una in particolare: in scheda è presente box seminterrato con rampa (tutto entro il lotto di proprietà), mentre nello stato di fatto al posto della rampa, in area interna a giardino, c'è l'effettivo posto auto. Il box è ora diviso in un locale ripostiglio verso trincea esterna, e in un locale interno seminterrato (uso "interno"). Essendoci una difformità planimetrica macroscopica suppongo di dover presentare un P.d.C. in sanatoria con cambio di destinaione d'uso e realizzazione difforme dal progetto. 1) Ritenete strada corretta la strada prevista? 2) é possibile il cambio di destinazione previsto? e inoltre: potrebbero richiedermi oneri per l'eliminazione del box? tenete conto che pensavo diaccatastare lo spazio nel giardino come posto auto. Grazie in anticipo a tutti, come sempre. massimo
|
|
|
|
Autore |
Risposta |
knive
Iscritto il:
17 Gennaio 2015 alle ore 13:54
Messaggi:
6
Località
|
"Provo" a risponderti io, nella mia poca esperienza. Prima di tutto io procederei col verificare se le differenze tra scheda/realtà ci sono anche tra pratica edilizia/realtà. Mi spiego: controlla sul pdc, e relative varianti del caso, se i locali interrati corrispondono, può essere sbagliata anche solamente la scheda. Nel caso fosse cosi, indica gli estremi del pdc e fai la variazione. Per quanto riguarda gli oneri comunali non hai problemi in questo caso, per la diversa rendita catastale e relativa sanzione per dichiarazione tardiva la situazione è diversa. Ti daranno la sanzione, più interessi in base alla data di fine lavori. Occhio che in base all'art. 20 del Dlgs 427/97 questo tipo di sanzioni vanno in prescrizione dopo 5 anni. Se non fosse così devi ovviamente fare una pratica edilizia. Se sanatoria o una pratica "fittizia" dipende dal contesto in cui ti trovo, se fanno molti controlli o meno. Se è una zona tranquilla mi sentirei di consigliarti di fare una pratica indicando i lavori da fare (che in realtà solo le difformità che hai rilevato) e di chiuderla dopo un paio di settimane. Con i dati della pratica procedi alla variazione ed hai risolto. Per gli onerei comunali, potresti dover pagare qualcosa, questo dipende dalle norme urbanistiche, ma ovviamente lo saprai benissimo. Per quanto riguarda la rendita catastale, in questo caso, non potranno applicare sanzione alcuna se la dichiarazione la presenti entro i trenta giorni dalla fine lavori. Spero di non aver detto cavolate e di averti aiutato, ma questo è semplicemente come procederei io. Attendo di vedere cosa risponderanno gli altri colleghi per aver un riscontro.
|
|
|
|
|
Ultime guide:
Ricerca moderatori per il forum:
Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:
Grazie
Convertitore da PDF a libretto DAT:
Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.
SOLIDARIETA':
Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:
Ultimi termini
Amici:
Le nostre guide:
|
|