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Argomento: Stazione fuori triangolo fiduciale

Autore Risposta

kimi83

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 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2014 alle ore 19:22

"Salvatore_B." ha scritto:
kimi, se fosse sempre la d1 (nel modo come hai posto la domanda, quel disegno) significherebbe che la 100 la potresti porre anche a 1 km (o anche a 10 km) dal triangolo fiduciale. Credo che questo basti per riassumere il dilemma.

E' d1 fino a quando il segmento d1 scorre ortogonale alla base; diventa d2 quando il segmento d1 non può toccare più la base.

La stazione non deve distare oltre il 30% della base che ha di fronte ortogonalmente e se di fronte non vede una base ortogonalmente ad essa, non deve distare oltre il 30% della base ad essa più vicina.

Se la 100 si fosse trovata più a destra, più vicina alla base PF07-PF02, avresti dovuto fare i conti con quest'altra base.



Caro collega, evitiamo le risposte banali...

Se la stazione la porto a 1 Km come dici tu non sono più in tolleranza con l'altro lato del triangolo. Non sono qui per imparare la geometria, ma per discutere su una interpretazione della normativa.

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kimi83

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 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2014 alle ore 19:27

In effetti pregeo ragiona nel modo corretto...

www.mat.uniroma2.it/mep/Demo/Euclide/DIS...

Sicuramente io e molti altri abbiamo sempre sbagliato nel considerare tale distanza. Altri ancora non si sono mai posti il problema ma quei 90 cm su 55 metri mi fanno incaxxare!!!

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Salvatore_B.

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2014 alle ore 19:28

Intendevo che potresti allontanarla a piacere tenendo costante d1, con d1 sempre minore del 30%... Cosa che non si può fare, cioè non ho detto che deve portarsi a 1 Km; era un esempio.

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2014 alle ore 19:29

Scusate l'ot, ma diciamo che kimi83 ha avuto anche una bella dose di sfortuna,..certo sarà stata una stazione strategica per osservare tutti e tre i pf,...ma per una manciata di metri, forse nemmeno, ... esce fuori sto benedetto 30% - Se la stazione era 90 cm più vicina al pf,..mannaggia,..no,...no,...non stò implicitamente suggerendo di spostare a tavolino la stazione, anche perchè dovrebbe fare troppi ricalcoli,... magari riandare sul posto cercando di "avvicinarsi" al pf,... purtroppo nella vita bisogna anche aver fortuna - buona serata



Complimentissimi per il link di sopra ....

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pzero

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 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2014 alle ore 20:51

C'è un po di confusione in materia, mi sembra..

le distanze e le tolleranze da considerare sono due in due diverse situazioni.

stazioni celerimetriche :

in caso di rilievo celerimetrico le stazioni devono essere disposte all'interno del triangolo fiduciale o marginalmente eccedenti il bordo di questo di una quantità inferiore al 30% della distanza fra i corrispondenti due punti fiduciali; a tal proposito si precisa che la stazione marginalmente eccedente non deve necessariamente essere situata in prossimità del medesimo lato del triangolo fiduciale interessante l'oggetto del rilievo;



oggetto del rilevo :

la distanza massima esterna fra l'oggetto del rilievo e il lato del triangolo fiduciale deve risultare inferiore al 30% della corrispondente distanza massima interna riferita al medesimo lato;
la superficie eccedente il singolo lato del triangolo fiduciale deve essere inferiore al 30% della superficie complessiva da rilevare.



Quindi, nel caso della stazione si traccia una specie di cerchio a partire dai bordi, mentre per quanto riguarda l'oggetto del rilievo si tirano le perpendicolari al lato dei punti interni ed esterni e si fanno le opportune valutazioni.

per risolvere, naturalmente, o si batte un ulteriore fiduciale, o si usa un punto ausiliario :

Al criterio generale di appoggio del rilievo al triangolo fiduciale è ammesso in deroga il caso in cui il collegamento di un punto agli altri due richieda una complessità di operazioni topografiche tali per cui la determinazione delle reciproche posizioni tra i punti stessi risulterebbe poco affidabile. In questo caso il tecnico potrà limitarsi ad utilizzare i soli due punti collegabili del triangolo fiduciale; dovrà però riferire le misure dell'oggetto del rilievo anche ad un terzo punto, opportunamente scelto sul terreno e costituito da un particolare topocartografico, di modo che il triangolo così definito possa contenere l'oggetto del rilievo ed essere soggetto alle medesime disposizioni impartite per i triangoli fiduciali.
Sussiste l'obbligo, in questi casi, che, venendo a mancare parzialmente il collegamento al triangolo fiduciale di primo perimetro, il professionista produca sovrabbondanza di misure ( come nel caso di due stazioni celerimetriche collegate fra di loro e con i due punti fiduciali di appoggio, Es.
1/A) per consentire gli opportuni controlli qualitativi dell'atto di aggiornamento. Il professionista dovrà giustificare le motivazioni del suo operato nell'elaborato "relazione tecnica".
Va precisato che il terzo punto sopra descritto non dovrà essere inserito nel catalogo dei punti fiduciali allestito per foglio di mappa ma dovrà, invece, essere opportunamente segnalato sul copione di visura con la stessa simbologia adottata per i punti fiduciali ma priva di numerazione.
Quanto sopra al fine di una eventuale successiva utilizzazione come terzo punto di appoggio per ulteriori rilievi (Es. 1/B).

saluti



paolo

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kimi83

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2014 alle ore 00:06

Per concludere, la stazione esterna al triangolo fiduciale dovrebbe ricadere all'interno dell'area tratteggiata indicata nell'immagine! Almeno credo...
Clicca sull'immagine per vederla intera

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kimi83

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08 Novembre 2013 alle ore 20:23

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2014 alle ore 00:25

"pzero" ha scritto:

Quindi, nel caso della stazione si traccia una specie di cerchio a partire dai bordi, mentre per quanto riguarda l'oggetto del rilievo si tirano le perpendicolari al lato dei punti interni ed esterni e si fanno le opportune valutazioni.



Credo che a volte un semplice disegnino aiuti molto di più rispetto a delle frasi scopiazzate e interpretate in maniera alquanto ambigua...

Chiedo scusa se il mio intervento può sembrare scortese ma date le circostanze mi sembra opportuno.

Saluti

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Salvatore_B.

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2014 alle ore 07:45

Riguardo la tolleranza della stazione fuori maglia quel disegno di kimi riassume sinteticamente il tutto.

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pzero

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2014 alle ore 08:26

"kimi83" ha scritto:
"pzero" ha scritto:

Quindi, nel caso della stazione si traccia una specie di cerchio a partire dai bordi, mentre per quanto riguarda l'oggetto del rilievo si tirano le perpendicolari al lato dei punti interni ed esterni e si fanno le opportune valutazioni.



Credo che a volte un semplice disegnino aiuti molto di più rispetto a delle frasi scopiazzate e interpretate in maniera alquanto ambigua...

Chiedo scusa se il mio intervento può sembrare scortese ma date le circostanze mi sembra opportuno.

Saluti



Faccio solo presente che le "frasi scopiazzate e interpretate in maniera alquanto ambigua" sono le norme tecniche in appendice alla circolare 2/88, che dovremmo tutti conoscere e che, fino dalla sua uscita, 1988, sono sempre stata applicate in quel modo perchè in un caso si parla di distanze tra punti ed in un caso di distanze rispetto ad un lato. quindi, nel tuo disegno, rispettivamente distanza d1 e distanza d2.

Mi dispiace ma non ho tempo per i disegni, in questo momento. Comunque, sempre in quelle norme, di disegni esplicativi ce ne sono diversi



saluti



paolo

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Salvatore_B.

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2014 alle ore 10:10

Condivido le perplessità di pzero nel leggere "frasi scopiazzate e interpretate in maniera alquanto ambigua..."

Per me era solo da plaudire lo sforzo che pzero ha erogato gratuitamente nel cercare di chiarire il dilemma del thread.

Anch'io non ho tempo e voglia di fare disegni da postare.

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kimi83

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2014 alle ore 10:45

Probabilmente in questo caso è entrata in gioco la mia "deformazione professionale" che abitualmente mi porta a esternare concetti ed idee con grafici e disegni. La mia risposta a tono, è dovuta al fatto che spesso molti interventi riportano interi stralci di normative e circolari che tutti dovremmo conoscere e sapere dove andarle a cercare. D'altro canto il quesito di base riguardava appunto l'interpretazione "grafica"di tali norme che come abbiamo potuto constatare dal dibattito ha portato ad esprimere pareri contrastanti. Credo inoltre che spesso quattro linee possono dire più rispetto alle 43 righe di Pzero che in ogni caso lasciavano ampio spazio all'insorgere di altri dubbi. Mi riferisco in particolare alla frase: "si traccia una specie di cerchio". Io specie di cerchi ne conosco solo una, non so voi...

Per concludere la divagazione, visto che si è parlato di tempo e voglia da dedicare all'esaustività degli interventi, penso che quando una cosa si fa con passione e con spirito di approfondimento, chiunque sia in grado di dedicargli il dovuto tempo.

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Salvatore_B.

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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2014 alle ore 11:12

Beh, se passiamo a leggere con rigore si dovrebbe precisare che non si tratta nemmeno di tracciare un cerchio, ma degli archi di cerchio.

Ripeto, se i discorsi di pzero (ed eventualmente altri) sono stati utili per arrivare a tracciare quello schema grafico riassuntivo, quindi non resta che plaudirlo il pzero.

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