Il mio non voleva essere un j'accuse.
Però è bene chiarire che la procedura, anche in base alla normativa richiamata da Titan190, va affronatata con molta cautela e prudenza per non incorrere in passi falsi.
E a volte non è detto che questi non debbano essere fatti lo stesso, volontariamente.
Ho lavorato con diversi enti che preferiscono "rischiare" ma non fare il frazionamento "catastale" a preventivo.
Lo fanno sulla carta, determinano le superfici, fanno l'immissione in possesso, pagano l'80% delle indennità.
Perchè qual'è il rischio grosso?
E' che dietro l'angolo c'è il danno erariale.
Se tu paghi l'80% a preventivo e dopo la superficie espropriata è inferiore all'80% di quella calcolata commetti un danno erariale.
Perché hai pagato il terreno più di quanto esso valga.
Quindi, questi Enti, preferiscono fare preventivi bassi e trovarsi coperti a consuntivo con il frazionamento corretto.
D'altronde è difficile pensare che vengano costruite opere che occupano superfici esattamente uguali a quelle a preventivo.
Solo in un mondo virtuale si può pensare ciò.
Pertanto chi esegue come da normativa il frazionamento catastale preventivo quasi sempre ne fa due.
Il problema di Titan190, se ho caipto bene, è però diverso.
Lui non ha inquadrato bene l'oggetto del rilievo rispetto ai PF.
Se tutto l'oggetto è intrinsecamente corretto ma ruota rispetto ai PF non è detto che tu debba rimettere a posto l'oggetto ma puoi riposizionare correttamente i PF, rispetto all'oggetto, con un atto a rettifica.
Anche se i PF sono intrinsecamente corretti tra loro.
Oppure rifai un altro Tipo di Frazionamento.
Non credo ci siano altre soluzioni.
Cordialmente
Carlo Cinelli