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Autore Quote per stato di fatto non legittimato.

studioGC

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23 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 23 Maggio 2008 alle ore 19:21

Salve,
dopo tutti i post che ho letto riguardo all'argomento: intestazione pregeo per decesso proprietario, ho le idee ancora più confuse.
La mia situazione è questa...
Nuova costruzione su lotto di terreno di proprietà di 3 persone.
1) Tizio prop. 1/3
2) Caio prop. 1/3
3) Mario prop. 1/3

Muore Tizio e lascia a moglie e 3 figli
Muore moglie e lascia a 3 figli.
Il tutto senza fare mai successione.

Muore Caio e lascia a 3 figli
Non aprono successione.

Mario è in vita.

Il Pregeo lo intesto così:
Tizio de cuius
Figlio 1 di tizio .....che firma
Figlio 2 di tizio .....che firma
Figlio 3 di tizio .....che firma
Caio de cuius
Figlio 1 di Caio .....che firma
Figlio 2 di Caio .....che firma
Figlio 3 di Caio .....che firma
Mario .....che firma

Indico che La ditta dichiarata non coincide con quella iscritta al catasto terreni per stato di fatto non legittimato Informazioni, anche se molti dicono di no.
Di conseguenza indico le quote reali.
Ma quando faccio il docfa per nuova costruzione, devo indicare i 3 proprietari originari o gli attuali che hanno firmato?

Quando faccio la successione non posso trovarmi già tutti i nuovi proprietari, in quanto salto dei passaggi.

Se è giusto come ho proceduto, consiglierei di fare una faq sull'argomento
Saluti.

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Autore Risposta

gianco78

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04 Maggio 2007

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344

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 0 -  0 - Inviato: 24 Maggio 2008 alle ore 10:11

"studioGC" ha scritto:


Indico che La ditta dichiarata non coincide con quella iscritta al catasto terreni per stato di fatto non legittimato Informazioni, anche se molti dicono di no.



io invece farei una lettera d'incarico in cui spieghi la situazione, facendo firmare Mario e tutti gli eredi, la allego al tipo mappale che redigo come hai scritto, il docfa invece lo faccio con l'intestazione del c.t. e dopo aver fatto le dovute successioni faccio le volture.

saluti

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studioGC

Iscritto il:
23 Dicembre 2005

Messaggi:
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 0 -  0 - Inviato: 24 Maggio 2008 alle ore 11:04

Salve gienfranco78,
La lettera di incarico io la redigo ugualmente, in quanto la normativa la prevede, ma è un adempimento burocratico che tengo tra le mie carte, il file pregeo che invio non contiene la mia lettera di incarico, quindi dovrò far capire al tecnico la situazione in altro modo.

Il mio dubbio è se devo mettere o meno le quote e il fine che queste hanno. Purtroppo alla mia adt ci sono diverse scuole di pensiero e vedo che anche sul forum è così.. quindi volevo dei pareri.

L'altro dubbio è se sul docfa devo mettere la ditta vecchia come in visura o quella firmataria. Io personalmente credo sia corretto mettere la ditta in visura. Ma allora che senso ha mettere le quote?

Saluti

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geppo67

Iscritto il:
30 Novembre 2005

Messaggi:
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 0 -  0 - Inviato: 24 Maggio 2008 alle ore 20:46

L'intestazione dell'atto di aggiornamento la fai come hai scritto, all'interno della relazione tecnica fai una breve descrizione ove indichi i rispettivi eredi dei vari de cuius (come se fosse una lettera d'incarico). Secondo me non indicare le quote in quanto le successioni non sono state ancora definite e potrebbero essere diverse da quelle leggittime (rinuncia di eredita'). Nel docfa indica la ditta del catasto terreni (3 intestati) e lo fai firmare o dall'unico proprietario in vita oppure da qualche erede, poi fai tutte le opportune successioni e volture

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studioGC

Iscritto il:
23 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 26 Maggio 2008 alle ore 09:34

Salve geppo67,
sul non mettere le quote ti dò ragione, ma il pregeo le richiede per forza.
Anche se credo che se poi le quote sono diverse non succeda nulla.
Ci complicano la vita per nulla. Basterebbe scrivere tutto in relazione e no nella procedura.. che non ti fà andare avanti.
saluti

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pumama

Iscritto il:
16 Settembre 2008

Messaggi:
5

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 0 -  0 - Inviato: 15 Gennaio 2009 alle ore 10:09

Io ho un problema simile. Ho presentato un tipo mappale per nuova costruzione dell'abitazione di un uomo che è morto e non aveva mai accatastato la casa, costruita da oltre 50 anni. Si deve quindi procedere alla denuncia di successione. Il fabbricato ricade su due distinte particelle, appartenenti a ditte diverse tra loro e sconosciute. Ho quindi proceduto a presentare il tipo mappale con lettera d'incarico e stato di fatto non legittimato, mettendo anche gli eredi nell'intestazione. Poichè le due particelle però erano intestate a ditte diverse mi è stato impedito di fonderle e di formare lotto. Il tipo mappale è stato approvato.
Adesso ho un po' di dubbi per il docfa.
-Nella ditta da inserire nella procedura docfa devo mettere comunque il de cuius e gli eredi?
-In che modo devo presentere le planimetrie e l'elaborato planimetrico se l'abitazione ricade su due mappali distinti che non mi hanno fatto fondere?
Grazie

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lucanto

Iscritto il:
27 Giugno 2006

Messaggi:
551

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 0 -  0 - Inviato: 15 Gennaio 2009 alle ore 21:52

Rispondo a studio Gc, non capisco perchè devi mettere stato di fatto non legittimato nel pregeo.
Le quote per i de cuius è meglio metterle ma non obbligatorio.
L'intestazione è regolare, come da te scritta.
Le quote per i de cuius è meglio metterle ma non obbligatorio.
la lettera d'incarico è obbligatoria.
Nel docfa farai 3 proprietari, tizio, caio e Mario per 1/3 ciascuno.
La circ. 1/2007 mi sembra esplicativa in proposito.

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marra1

Iscritto il:
31 Marzo 2005

Messaggi:
389

Località
Provincia di Avellino

 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2009 alle ore 11:11

confermo quanto detto da Lucanto, la circolare 1/2007 e molto chiara in tal senso.

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