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Autore Approssimazione di curve e cerchi in Pregeo

ping_U

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28 Ottobre 2007

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2

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 0 -  0 - Inviato: 09 Gennaio 2015 alle ore 14:23

Buongiorno a tutti,

faccio riferimento a questa guida per segnalare un errore.

Ad un certo punto viene suggerito quanto segue:

"Un modo per collegare la "buona vecchia normativa del 1953" con l'attuale metodolgia d'aggiornamento delle mappe (per dati numerici) potrebbe essere una semplicissima formula trigonometrica, ovvero:

a[angolo al centro] = arcsin (c[corda di approssimazione]/r[raggio])

In tal modo, essendo noti a priori il valore di "c", ovvero:
0.20 m con scala di rappresentazione 1: 1000;
0.40 m con scala di rappresentazione 1: 2000;
0.80 m con scala di rappresentazione 1: 4000;
ed il valore di r, otterremo esattamente il valore dell'angolo che sottende la corda "c" desiderata."

Nella circolare citata si legge invece:

"Ad un tratto di curva si può sostituire la relativa corda quando la freccia non superi cm 80 nella scala 1:4000, cm. 40 nella scala 1:2000, cm. 20 nella scala 1:1000..........omissis"


Quindi il suggerimento di cui sopra è errato in quanto la formula riconduce al calcolo della corda mentre nella circolare, i valori rispettivamente di 20, 40, 80 cm si riferiscono alla freccia della corda.

Di seguito la formula per ricavare l'angolo al centro, noti il raggio di curvatura e la freccia di normativa.

r = raggio di curvatura

f = freccia della corda di circonferenza (max. 20, 40, 80 cm - vedere normativa)

a = angolo al centro

a = 2 arccos [(f/r)-1]

Ovviamente prestare attenzione a esprimere tutto in metri o tutto in centimetri!




Saluti

Roberto

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Autore Risposta

geo3gs

Iscritto il:
14 Giugno 2009

Messaggi:
13

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2015 alle ore 11:17

"ping_U" ha scritto:
Buongiorno a tutti,

faccio riferimento a questa guida per segnalare un errore.

Ad un certo punto viene suggerito quanto segue:

"Un modo per collegare la "buona vecchia normativa del 1953" con l'attuale metodolgia d'aggiornamento delle mappe (per dati numerici) potrebbe essere una semplicissima formula trigonometrica, ovvero:

a[angolo al centro] = arcsin (c[corda di approssimazione]/r[raggio])

In tal modo, essendo noti a priori il valore di "c", ovvero:
0.20 m con scala di rappresentazione 1: 1000;
0.40 m con scala di rappresentazione 1: 2000;
0.80 m con scala di rappresentazione 1: 4000;
ed il valore di r, otterremo esattamente il valore dell'angolo che sottende la corda "c" desiderata."

Nella circolare citata si legge invece:

"Ad un tratto di curva si può sostituire la relativa corda quando la freccia non superi cm 80 nella scala 1:4000, cm. 40 nella scala 1:2000, cm. 20 nella scala 1:1000..........omissis"


Quindi il suggerimento di cui sopra è errato in quanto la formula riconduce al calcolo della corda mentre nella circolare, i valori rispettivamente di 20, 40, 80 cm si riferiscono alla freccia della corda.

Di seguito la formula per ricavare l'angolo al centro, noti il raggio di curvatura e la freccia di normativa.

r = raggio di curvatura

f = freccia della corda di circonferenza (max. 20, 40, 80 cm - vedere normativa)

a = angolo al centro

a = 2 arccos [(f/r)-1]

Ovviamente prestare attenzione a esprimere tutto in metri o tutto in centimetri!




Saluti

Roberto



Ad integrazione e perziale correzione di ping U si riporta quanto segue:



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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
11938

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-

 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2015 alle ore 17:36

Riporto testualmente quanto stabilito dal paragrafo 6, capitolo I del D.M. 20 Gennaio 1953 (Istruzione per il rilevamento particellare):
"Rilevamento delle dividenti con andamento curvilineo - quando le linee, che delimitano particelle catastali o individuano altre particolarità da rappresentare in mappa, sono costituite da curve, se ne rileva l'andamento sostituendovi spezzate tali che, nella scala del disegno, possano sensibilmente confondersi con le curve stesse.
Ad un tratto di curva si può sostituire la relativa corda quando la freccia non superi :
cm 80 nella scala 1:4000,
cm. 40 nella scala 1:2000, c
m. 20 nella scala 1:1000
..........omissis".

Ovviamente, considerando che attualmente la costruzione della mappa avviene sulla base di dati numerici (punti effettivamente battuti o, comunque numericamente determinati - ad es. con allineamenti e squadri) e non costruiti graficamente sulla mappa stessa, basterà rilevare il manufatto circolare con una serie di punti - preferibilmente equidistanti tra loro - in modo da sostituire l'andamento curvilineo con delle spezzate, come sopra descritto.

Il problema l’ ho affrontato in passato utilizzando il seguente artifizio:
Considerando che la base del corpo cilindrico è un cerchio, ho individuato il centro del cerchio e l’ ho rilevato, dalla stazione 100 ho battuto il punto 114, poi nel libretto ho considerato il punto 114 in riga di tipo 1 come stazione fittizia, poi ho suddiviso in settori il cerchi attribuendo a ciascuno un arco fittizio esempio 25.0000 gradi centesimali ed il raggio del cerchio

es.: corpo cilindrico di raggio 1.50 m
1|114|stazione fittizia coincidente con il centro del silos|
2|115|0.0000|1.80|punto tangente silos|
2|116|25.0000|1.80| punto tangente silos|
2|117|50.0000|1.80| punto tangente silos|
e così via fino a chiudere il cerchio avendo l’accortezza di fermarsi a 375.0000, perché sul 400.0000 = 0.0000 la battuta l’avevo già fatta.
Quindi il cerchio è chiuso.

da: http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pregeo/cerchi-con-pregeo-2134/#sthash.LYWqfzLt.dpuf

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LOGICA

Iscritto il:
12 Novembre 2014 alle ore 23:14

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Piove di Sacco

 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2015 alle ore 21:25

Salve

Quoto Geoalfa.

cordialmente

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samsung

Iscritto il:
29 Ottobre 2005

Messaggi:
2612

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 0 -  0 - Inviato: 12 Ottobre 2015 alle ore 22:07

Ottimo artificio per manufatti regolari.

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geo3gs

Iscritto il:
14 Giugno 2009

Messaggi:
13

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 0 -  0 - Inviato: 13 Ottobre 2015 alle ore 19:52

"geoalfa" ha scritto:
Riporto testualmente quanto stabilito dal paragrafo 6, capitolo I del D.M. 20 Gennaio 1953 (Istruzione per il rilevamento particellare):
"Rilevamento delle dividenti con andamento curvilineo - quando le linee, che delimitano particelle catastali o individuano altre particolarità da rappresentare in mappa, sono costituite da curve, se ne rileva l'andamento sostituendovi spezzate tali che, nella scala del disegno, possano sensibilmente confondersi con le curve stesse.
Ad un tratto di curva si può sostituire la relativa corda quando la freccia non superi :
cm 80 nella scala 1:4000,
cm. 40 nella scala 1:2000, c
m. 20 nella scala 1:1000
..........omissis".

Ovviamente, considerando che attualmente la costruzione della mappa avviene sulla base di dati numerici (punti effettivamente battuti o, comunque numericamente determinati - ad es. con allineamenti e squadri) e non costruiti graficamente sulla mappa stessa, basterà rilevare il manufatto circolare con una serie di punti - preferibilmente equidistanti tra loro - in modo da sostituire l'andamento curvilineo con delle spezzate, come sopra descritto.

Il problema l’ ho affrontato in passato utilizzando il seguente artifizio:
Considerando che la base del corpo cilindrico è un cerchio, ho individuato il centro del cerchio e l’ ho rilevato, dalla stazione 100 ho battuto il punto 114, poi nel libretto ho considerato il punto 114 in riga di tipo 1 come stazione fittizia, poi ho suddiviso in settori il cerchi attribuendo a ciascuno un arco fittizio esempio 25.0000 gradi centesimali ed il raggio del cerchio

es.: corpo cilindrico di raggio 1.50 m
1|114|stazione fittizia coincidente con il centro del silos|
2|115|0.0000|1.80|punto tangente silos|
2|116|25.0000|1.80| punto tangente silos|
2|117|50.0000|1.80| punto tangente silos|
e così via fino a chiudere il cerchio avendo l’accortezza di fermarsi a 375.0000, perché sul 400.0000 = 0.0000 la battuta l’avevo già fatta.
Quindi il cerchio è chiuso.

da: http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pregeo/cerchi-con-pregeo-2134/#sthash.LYWqfzLt.dpuf



Salve,

credevo di non provocare equivoci con quanto da me pubblicato anche perché, seppur visitatore occasionale dei preziosi forum di GeoLIVE, mi sono sempre ritrovato d’accordo con quanto quotato da Geoalfa e da tanti altri illustri colleghi.

Orbene, mentre concordavo con quanto asserito da ping U sui dati necessari per il calcolo dell’angolo che sottende la corda, segnalavo un refuso sulla formula riportata:

Non a = 2 arccos [(f/r)-1]

bensì a = 2 arcos (1- f/r)

[size= 13.3333px; line-height: 15.3333px] [/size]

Per l’occasione ho voluto evidenziare come calcolare il numero minimo di punti (o di corde) equidistanti che soddisfano il valore della freccia prevista dal D.M. 20 gennaio 1953, Cap I, par. 6.

Condivido la proposta della “stazione fittizia” posta al centro della circonferenza che comunque rimane da calcolare ma nulla vieta di battere i punti da una stazione reale, quella per es. utilizzata per l’inquadramento cartografico.

Se in fase di rilievo, infine, si battono tre punti di contorno della circonferenza si può agevolmente ricavare il raggio del manufatto e procedere con l’integrazione simulata dei punti calcolati.



Clicca sull'immagine per vederla intera


Senza aver voluto trascendere.

Cordialità



AgrOmega

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geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 13 Ottobre 2015 alle ore 22:05

Geo3gs,

indiscutibilmente la tua ipotesi è anch'essa fattibilissima, così come lo è quella che propongono Udino detto Dioptra ed altri, compreso me!

Ogni operazione di rilievo, sia essa reale che fittizia, che porta porta alla rappresentazione di una forma circolare, rispettando sempre i canoni minimi previsti di cui si è parlato sopra, è valida e non mi sento di escludere nulla.

Però, ti voglio far notare che, se la stazione è lontana, ed il diametro esiguo bisognerà considerare i possibili errori ed anche le tolleranze che potrebbero rendere un rilievo sì fatto non ottimale se non si mettono in pratica altri artifizi, come correttamente hai indicato tu, perchè mentre nella proposta di rilievo fittizio, ricavando la posizione del centro della figura circolare lo si può rilevare per prolungamento di un allineamento fra due punti reali, ( per esempio di un punto tangente al diametro noto ed un altro punto, distante a sufficienza).

Poi da lì ricavare i punti sulla circonferenza a partire dal primo sull'orientamento verso la stazione d'origine e tenendo conto delle corde e frecce come da normativa per chiudere come indicato.

saluti

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