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Autore errore e0404 con quote di proprietà

geofab80

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2014 alle ore 18:50

Salve,

il mio problema è il seguente:

ho un fabbricato rurale da accatastare come unità collabente, ho fatto il pregeo ed è stato approvato, mentre con il docfa sto avendo dei problemi.

il bene oggetto di accatastamento dalla visura catastale ha la seguente intestazione:

soggetto A proprietario per 3/12 (senza codice fiscale)

soggetto B proprietario per 3/9

soggetto C proprietario per 1/9

soggetto D proprietario per 1/9

soggetto E proprietario per 4/9

Ovviamente quando vado ad inserire le ditte manualmente mi da errore al controllo formale.

Grazie.

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Autore Risposta

Salvatore_B.

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2014 alle ore 19:51

ho fatto la somma delle frazioni e a me risulta

9/9 + 3/12 = 1/1 + 3/12 = 1 + 1/4 = 1 + 0,25 = 1,25 che è maggiore di 1.

secondo me dovevi "sistemare" la ditta dei terreni prima di fare pregeo, prima che diventasse ente urbano senza ditta.

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geofab80

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 09:21

hai ragione, forse andava sistemato prima, però ormai mi trovo in questa situazione e non so come andare avanti.

Volendo sistemare adesso le cose cosa dovrei fare? una voltura? ma non avendo un atto traslativo di riferimento sulla base di cosa la faccio?

Da premettere che in ogni modo ricostruire tutti i passaggi sarebbe un impresa perchè tra gli eredi c'è anche qualcuno deceduto e non è mai stata fatta la successione, ed altri sono residenti all'estero.

Mi trovo di fronte al classico caso di rudere in campagna abbandonato da decenni, dove uno dei proprietari vuole sistemare le cose accatastandolo, ma che non ha nessun documento a riguardo che mi possa essere di aiuto.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 09:25

Ritengo che a questo punto è tuo dovere trovare l'origine dell'errore e provvedere di conseguenza.

(Sempre se avessi fatto la necessaria ricerca, anzichè postare), La soluzione l'avresti trovata qui:

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre...

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 09:49

Devi assolutamente trovare i titoli di provenienza, almeno trovare le volture che hanno generato la ditta in atti. Comincia dallo storico della visura al terreni e all'urbano, per poi risalire ai documenti di aggiornamento dei dati soggettivi ed oggettivi dell'immobile con l'accesso agli atti presso l'Agenzia provinciale di competenza.

Saluti.

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SIMBA964

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 09:51

Salve

Questo è un caso molto complesso, perchè già in sede di tipo mappale la ditta da dichiarare non era quella indicata, ma si doveva riportare un'altra ditta di difficile determinazione.

Infatti c'è una circolare del 2007 (che si trova in banca dati geolive.org) che parla in merito quando esistono successioni ancora da fare bisogna riportare nella ditta catastale del T.M. anche tutti gli eredi.

Questo argomento sarebbe da sviluppare bene e arrivare anche an una conclusione univoca, ma io vedo che non sia di facile determinazione.

La circolare del 2009 parla di rettificare la ditta con una istanza, ma quale ditta in questo caso complesso che ci sono tutti gli eredi che non si sa bene chi siano??

Vedremo come procederà la discussione.



Saluti cordiali

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geofab80

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 12:40

"geoalfa" ha scritto:
Ritengo che a questo punto è tuo dovere trovare l'origine dell'errore e provvedere di conseguenza.

(Sempre se avessi fatto la necessaria ricerca, anzichè postare), La soluzione l'avresti trovata qui:

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre...





Innanzitutto voglio premettere a geoalfa che avevo fatto le necessarie ricerche prima di postare un nuovo argomento, avevo visto l'altra discussione ma non mi sembrava lo stesso problema.

Sono un frequentatore assiduo di questo forum perchè lo trovo utilissimo e raramente apro nuovi post proprio per rispettare le regole.

Venendo a noi, forse non sono stato sufficientemente chiaro in precedenza, provo a spiegare meglio il mio problema.

Ho fatto il pregeo come conferma in mappa, in esso ho riportato tutti gli intestatari, ma con la firma del solo committente in qualità di proprietario e possessore dell'immobile (ovviamente dopo essermi fatto firmare la lettera di incarico).

Il committente quando si è rivolto a me, non era nemmeno a conoscenza dell'esistenza degli altri intestatari, alcuni non sapeva nemmeno chi fossero, un altro è deceduto ed altri residenti all'estero già da anni.

Di fatto il committente è l'unico possessore dell'immobile e dei terreni ereditati, da molti decenni.

Da quello che ho capito grazie al vostro aiuto e dalla circolare 3/2009, la prassi sarebbe quella di effettuare tutte le dovute ricerche, risalire a tutte le successioni effettuate negli anni, quelle non presentate e quelle errate, e sulla base di queste ricerche fare un'istanza in bollo all'egenzia del territorio per le dovute correzioni.

Ora dal momento in cui stiamo parlando di un ammasso di pietre senza tetto, ormai in totale stato di abbandono da molti decenni, mi chiedevo se ci fosse una strada più semplice, per sistemare le cose o comunque per lasciare le intestazioni così come erano al catasto terreni. Cosa che mi è stata espressamente chiesta dal committente.

Premetto che io non sono una persona che fa come molti colleghi che cerca la strada più breve, anzi preferisco sempre lavorare con chiarezza e professionalità, ma in alcuni casi è davvero complicato.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 12:52

Forse non ci siamo spiegati bene noi nelle risposte. Se una persona va da un professionista sostenendo che è proprietario di un immobile ancorchè rudere e in stato di abbandono dimostrando anche interesse nel regolarizzarlo quindi tanto abbandonato l'immobile non è, deve portare i titoli che lo dimostrano e se non ce li ha, a provvedere a proprie spese a produrli. Per il catasto, per il Notaio, per il professionista e per tutti quelli che devono intervenire sull'immobile non basta una lettera di incarico, ci deve essere il titolo di proprietà al fine di accertare lo stato di diritto del bene. Questo vale anche nello specifico caso, prima di eseguire qualsiasi pratica di variazione in catasto.

Saluti.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 12:57

Bene fai a fare così! E non mi fossilizzerei, perchè al tuo cliente devi fornire una prestazione corretta e completa, checchè lui possa avere o meno fretta!

Ma non avrei nemmeno tanta paura, perchè dalla visura storica potresti, con buone probabilità, accertare che nelle volture è stato commesso un errore banale, infatti potrebbe essere benissimo che le quote espresse in noni, in effetti avrebbero dovuto esprimerle in dodicesimi!

Allora i conti tornerebbero!

Comunque fare una visura allargata non è cosa difficoltosissima.

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geofab80

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 13:11

"totonno" ha scritto:
Forse non ci siamo spiegati bene noi nelle risposte. Se una persona va da un professionista sostenendo che è proprietario di un immobile ancorchè rudere e in stato di abbandono dimostrando anche interesse nel regolarizzarlo quindi tanto abbandonato l'immobile non è, deve portare i titoli che lo dimostrano e se non ce li ha, a provvedere a proprie spese a produrli. Per il catasto, per il Notaio, per il professionista e per tutti quelli che devono intervenire sull'immobile non basta una lettera di incarico, ci deve essere il titolo di proprietà al fine di accertare lo stato di diritto del bene. Questo vale anche nello specifico caso, prima di eseguire qualsiasi pratica di variazione in catasto.

Saluti.





Totonno io ho capito perfettamente quello che vuoi dire e ti ringrazio infinitamente per le risposte.

Però mi dà fastidio essere frainteso e passare dalla parte dello scansafatiche o dei furbetti che vogliono semplificarsi la vita magari chiedendo poi una parcella esagerata.

Posso assicurarti che il committente è un 82enne dove da piccolo abitava in quel rudere avuto dai genitori, e se lo vuole regolarizzare è soltanto perchè ha paura di un'eventuale sanzione e vuole stare tranquillo! Anche sullo stato di abbandono dell'immobile metti in dubbio la mia parola ma se vuoi sono disposto anche a mandarti la visura catastale e le foto per dimostrare in che stato si trova!

Comunque ho capito perfettamente e adesso farò tutti gli accertamenti necessari (anche se non so da dove cominciare). Tutto questo vorrà dire lavorare gratis, perchè a questo poveretto non è che posso farmi pagare tutto il lavoro extra. Scusate lo sfogo.

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 13:12

Tutti sbagliamo, io per primo, ma secondo me ha preso con troppa "leggerezza" la pratica, prima di presentare qualsiasi pregeo avrebbe dovuto fare le opportune ricerche e porvi, ove possibile, rimedio, se invece è impresa impossibile farlo presente al cliente,...facendo capire che "noi" non siamo i camerieri, se ordinano delle pietanze che è impossibile preparare o che non piacciono agl'altri commensali, o ancora ci vuole più tempo per prepararle, è inutile che insistano Soprattutto in questo caso, e quoto simba964, dove vi sono addirittura proprietari defunti e fuori Italia, con quale leggerezza si presenta un pur semplice mappale per conferma se le ditte son così ingarbugliate ? Ma anche ai fini di pratica di ristrutturazione, gl'eventuali altri proprietari si vedono ristrutturare l'immobile, è proprio il caso di dire, a loro insaputa - Vi saranno anche degl'eredi... mannaggia !!!!! Certo ora è chiedersi come risolvere il problema, facendo ora quello che non era stato fatto prima, una approfondita ricerca "storica" anche presso la Conservatoria e/o archivio notarile, per risalire ai veri proprietari,..l'unico dilemma è che il pregeo ormai è passato, a quel che ho capito -

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geofab80

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 13:14

ok grazie anche a te geoalfa

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Salvatore_B.

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 13:42

@geofab80

da quello che hai illustrato, il caso appare complesso da rettificare. una grande rogna... che nessuno corrisponderà in parcella.

Siccome il vecchietto ha paura di qualche sanzione, stavo a chedermi: ma se è un rudere ridotto a un ammasso di pietre forse non corre l'obbligo di accatastarlo (potresti chiedere l'annullamento del mapaple).

ad oggi le cose stanno come stanno; vedi tu come puoi addrizzare la baracca.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 13:54

"geofab80" ha scritto:

Totonno io ho capito perfettamente quello che vuoi dire e ti ringrazio infinitamente per le risposte.

Però mi dà fastidio essere frainteso e passare dalla parte dello scansafatiche o dei furbetti che vogliono semplificarsi la vita magari chiedendo poi una parcella esagerata.

Posso assicurarti che il committente è un 82enne dove da piccolo abitava in quel rudere avuto dai genitori, e se lo vuole regolarizzare è soltanto perchè ha paura di un'eventuale sanzione e vuole stare tranquillo! Anche sullo stato di abbandono dell'immobile metti in dubbio la mia parola ma se vuoi sono disposto anche a mandarti la visura catastale e le foto per dimostrare in che stato si trova!

Comunque ho capito perfettamente e adesso farò tutti gli accertamenti necessari (anche se non so da dove cominciare). Tutto questo vorrà dire lavorare gratis, perchè a questo poveretto non è che posso farmi pagare tutto il lavoro extra. Scusate lo sfogo.



Preciso che non posso mettere in dubbio se l'immobile sia diruto o meno, ci mancherebbe. E' semmai sull'abbandono che avanzavo dubbi fondati dal fatto che c'è una persona che se ne occupa.

A maggior ragione devi dire al cliente le cose come stanno, mica lo puoi illudere e creargli ulteriori casini solo perchè ti sei impietosito della sua situazione.

E' per tutelare la persona anziana o il cliente generico allo stesso modo che si deve procedere così.

Inutile regolarizzare il bene catastalmente se poi ha problemi ben più grossi di titolarità. Te lo immagini il guaio se da una ricerca ben più accurata venisse fuori che l'immobile in realtà non è suo dopo avergli intestato e censito catastalmente l'immobile? Se non hai i documenti che lo provano non puoi avere questa certezza.

Saluti

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SIMBA964

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2014 alle ore 15:35

Salve



Le poche volte che ho dovuto affrontare casi del genere per risolvere la questione sotto l'aspetto del diritto sono stato obbligato a rivolgermi ad un buon avvocato per portare a termine la pratica di usucapione.

Probabilmente catastalmente la questione si risolve ugualmente, basta far apporre la riserva 1 sulla ditta che si vorrebbe intestare.

Personalmente non mi piace ne la riserva 1 e nemmeno le soluzioni provvisorie, perchè a lungo andare i nodi vengono al pettine.

Saluti cordiali

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