Salve a tutti, mi sono appena iscritta al forum......Prego chi di voi vorrà aiutarmi sulla procedura giusta da seguire per sanare la seguente situazione: trattasi di due appartamenti al sesto e settimo piano di un condominio al centro di Chieti, entrambi originariamente su due livelli, con certificato di abitabilità del 1966 esteso ad entrambi i piani ed accatastati come A2. Entrambi sono stati venduti circa 15 anni fa solo al sesto piano, quindi nel nuovo accatastamento non essendo stata indicata dal tecnico la classe di appartenenza, i locali al piano di sopra sono stati declassati a C2. Trattasi di un monolocale con bagno e un bilocale con bagno e terrazza che il proprietario ha sempre affittato con regolare contratto come abitazione pensando fossero rimasti A2. Il condomino al sesto piano che ha acquistato uno dei due appartamenti ha segnalato la cosa al proprietario, all'amministratore e al comune (aggiungendo tra l'altro calunnie e infamie verbali e non) e pretende gli aggiornamenti millesimali ( di cosa poi se non è stata variata né superficie né volume) e che non si affittino più i locali al settimo piano ad uso abitativo. Ora per sanare la situazione e tenere a bada il condomino è sufficiente presentare un Docfa attestando in una relazione allegata che i locali hanno sempre avuto l'abitabilità... e quali altri documenti è opportuno allegare? Se hanno già l'abitabilità non devono essere verificati ed adeguati eventualmente gli standard minimi a tal fine?
Ringrazio e saluto.

per il catasto puoi fare una variazione un docfa di variazione di destinazione d'uso da c2 ad a2 o simile, vedi che classamento automatico ti da.

come data di avveunuta vaiazione metti quella che il proprietario ti dichiara, occhio che oltre 30 gg c'è una multa, se ricordo bene, dell'ordine di migliaia di €.

se hai l'agibilità e lo stato di fatto corrisponde al progetto , urbanisticamente sei apopsto. l'unico problema è che potranno chiederti le tasse perchè effettivamente non era un c ma un a.