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Autore Siete d'accordo sull'abolizione degli ordini professionali?

EFFEGI
f.g.

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16 Dicembre 2008

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1921

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2014 alle ore 23:49

Cosa ne pensate dell'abolizione degli ordini professionali?

www.change.org/it/petizioni/renzi-matteo...

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Autore Risposta

robertopi

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16 Dicembre 2004

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NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2014 alle ore 12:04

Ho impiegato un po' di tempo.....ma oggi sono convinto più che mai, che gli ordini professionali non servono ad una beata mazza, ovvero così come sono non servono......... potrebbero servire....... ma siccome sono proprietà privata servono solo per il beneficio di pochi (cioè presidenza, consiglio e qualche amico).

Quindi aboliamoli, almeno risparmiamo qualcosa e qualche castina se ne torna a lavorare e.......a cercarselo il lavoro.

Saluti

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vordcienpion

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02 Giugno 2008

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Località

 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2014 alle ore 15:45

Mah...

pretenderei almeno che un'ordine mi garantisse almeno:

- la formazione professionale continua in maniera gratuita, visto che tra una cosa e l'altra tra 2 anni ci ritroveremo a pagare circa 5.000 € di fisso annuo, a cui aggiungere ogni anno spese per raggiungere i crediti, le spese per tenere lo studio aperto, le spese per la strumentazione, le spese per il diesel e per l'auto, etc...



- la reintroduzione dei minimi tariffari, cosi la smettiamo di sentire la solita cantilena " tizio mi fa il lavoro a X", "Caio mi fa il lavoro ad Y".



- una contribuzione meno esasperata! Non è normale pagare di contribuzione più di un'iscritto all'inarcassa che so, salvo rettifiche, paghi circa 2.700 € annui a fronte dei nostri annui 3.200, e considerando che l'Ing. può, e aggiungo giustamente, spaziare molto più di noi nle campo lavorativo.



- la garanzia che la mia professione tra 5 anni non sparisca, soppiantata ormai da tutti i laureati (e io a dirvi la verità a 30 ci sto facendo più di un pensierino ad investire dei soldi per una laurea nonostante il lavoro non vada diciamo "molto male), in quanto ogni giorno ne viene fuori una nuova: e non si può più timbrare questo, e il geometra non è più competente in quest'altro etc...!



- una partecipazione attivà affinchè non ci sia la guerra tra i poveri nelle varie categorie professionale: l'ing. deve fare l'ing, l'Arch. deve fare quello per cui ha studiato, e io geometra devo avere la possibilità di fare quello per cui ho studiato!



Saluti

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pitagora74

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04 Dicembre 2007

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737

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Padova

 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2014 alle ore 16:36

Quoto, riquoto, straquoto, sopratutto in merito al percorso di laurea pur avendone io 40 di anni.



"vordcienpion" ha scritto:
Mah...

pretenderei almeno che un'ordine mi garantisse almeno:

- la formazione professionale continua in maniera gratuita, visto che tra una cosa e l'altra tra 2 anni ci ritroveremo a pagare circa 5.000 € di fisso annuo, a cui aggiungere ogni anno spese per raggiungere i crediti, le spese per tenere lo studio aperto, le spese per la strumentazione, le spese per il diesel e per l'auto, etc...



- la reintroduzione dei minimi tariffari, cosi la smettiamo di sentire la solita cantilena " tizio mi fa il lavoro a X", "Caio mi fa il lavoro ad Y".



- una contribuzione meno esasperata! Non è normale pagare di contribuzione più di un'iscritto all'inarcassa che so, salvo rettifiche, paghi circa 2.700 € annui a fronte dei nostri annui 3.200, e considerando che l'Ing. può, e aggiungo giustamente, spaziare molto più di noi nle campo lavorativo.



- la garanzia che la mia professione tra 5 anni non sparisca, soppiantata ormai da tutti i laureati (e io a dirvi la verità a 30 ci sto facendo più di un pensierino ad investire dei soldi per una laurea nonostante il lavoro non vada diciamo "molto male), in quanto ogni giorno ne viene fuori una nuova: e non si può più timbrare questo, e il geometra non è più competente in quest'altro etc...!



- una partecipazione attivà affinchè non ci sia la guerra tra i poveri nelle varie categorie professionale: l'ing. deve fare l'ing, l'Arch. deve fare quello per cui ha studiato, e io geometra devo avere la possibilità di fare quello per cui ho studiato!



Saluti

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geoalessandro

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 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2014 alle ore 18:28

Ma vi rendete conto di cosa significhi € 5000,00 di contribuzione? Ci stanno massacrando nella più totale indifferenza di tutti gli iscritti.
Gli ordini professionali sono INUTILI, e io continuo a rimanere sbalordito nel vedere i geometri inermi e passivi di fronte a questa follia senza fine che sta portando la categoria nel baratro.
Secondo voi, invece di unirsi e lottare per qualcosa in cui crediamo e per cui ci siamo sacrificati, pensate di risolvere il problema sperando che cambi qualcosa, o magari, tornando a studiare a 40 o 50 anni, con famiglia a bordo? Boh! Siamo proprio dei tonti, e mi includo anch'io.
Se ciò fosse accaduto in un altro paese, i "colletti bianchi" sarebbero già saltati.
Forse molti non hanno ancora compreso che la barca sta affondando. Chi vivrà vedrà.

Viva la libertà.

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vordcienpion

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02 Giugno 2008

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 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2014 alle ore 18:43

Nel 2017 saranno precisamente € 3.250,00 di contributo soggettivo minimo, più € 1.625,00 di contributo integrativo minimo, + il 15% di percentuale sul soggettivo.



Io, poco ma sicuro, faccio l'anno prossimo poi bye bye timbro.

Perchè non ci tengo proprio a regalare 5.000 € all'anno ad un ente privato.

E come me, tanti geometri si stanno riunendo, tengono 1 timbro e gli altri si iscrivono all'inps che costa sicuramente meno dell'attuale cassa.



Saluti

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geoalessandro

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 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2014 alle ore 18:54

Concordo pienamente quanto affermi, e credo che sia inevitabile. Comunque già l'anno prossimo saranno € 4100,00 se non sbaglio. E non è cosa da poco.

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superpippo

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Napoli

 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2014 alle ore 23:02

Tutto condivisibile.

Domanda: Ma, di contro, cosa facciamo per cambiare le cose?

Risposta: Ci lamentiamo e poi rimettiamo sempre le stesse persone ai vertici degli ordini professionali.

Qual'è l'età media dei presidenti e dei consiglieri? Da quanti anni od elezioni si trovano sempre lì?

Io li vedo sempre lì, da anni; stanno dietro alle società di formazione (la formazione è diventata un bel business), quando noi (imbecilli) facevano le lunghe file agli sportelli del catasto, loro arrivavano con il solito stuolo di .... e, passavano avanti a tutti, non parliamo degli incarichi, bla, bla, ........ ecc.....

Interessante come rispondiamo: li rivotiamo.

Non esistono scuse: se ci tenete al cambiamento, candidatevi ed una volta eletti proponete pure l'eliminazione degli albi. Magari introduciamo un elenco dei geometri unico nazionale, con accesso solo dopo aver superato prove più rigorose. Corsi di formazione fatti meglio, con valutazioni finali degne di tale nome (oggi paghi e ritiri l'attestato), con punteggio attribuito solo dopo aver dimostrato, con prove scritte e, successive orali, l'acquisizione delle competenze.

Di conseguenza ne guadagnerà la professionalità, l'etica, scompariranno le offerte da hadr discount, ecc.

Siccome ci troviamo in Italia, appena si proporrà una cosa del genere avremo migliaia di obiezioni: ma io lo faccio da 6 anni ed un giorno, qundi ho diritto a .....; io l'ho sempre fatto, quindi sono esonerato; ....... io ho capelli rossi e ricci ..., ecc...


Ognuno vuole il cambiamento ed allo stesso tempo avoca a se l'esonero dello scotto da pagare. Il cambiamento è possibile, in tutti i sensi, ma ha un prezzo. Chi è disposto a pagarlo? E perché non vuol pagarlo? La risposta non l'accenno neanche, tant'è banale.

Per quanto riguarda i contributi: i 5.000 Euro, non sono troppi, è troppo poco quanto prendiamo o chiediamo al cliente (i motivi vanno ricercati nelle righe precedenti). Pensate a quanto versa l'azienda di trasporti pubblici per un suo autista e a quanto prede di pensione questo. Raffrontatelo con quanto versiamo noi e quanto prendiamo di pensione (con tutte le considerazioni del caso).

Tanto di rispetto per la categoria degli autisti, che non demerita, ma che ho citato solo come esempio di immediata comprensione; il concetto potrebbe essere esteso a qualsiasi altro tipo di lavoratore dipendente, non parliamo poi di quelli indipendenti: quanto chiede l'artigiano che viene a controllare la caldaia a casa vostra? Qual'è la sua dotazione strumentale (normalemnte non supera i 1.000 Euro) e quante ore ci vogliono per impararla ad utilizzare ( 15-20 minuti max)?

Credo di non dovervi suggerire altro.

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geoalfa

(GURU)

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-

 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2014 alle ore 07:47

SuperPippo,

hai fatto un'analisi dettagliata ed un esame di coscienza impeccabile, che può sicuramente anche essere ampliata!

complimenti a te

Gianni detto geoalfa

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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2014 alle ore 09:02

"geoalessandro" ha scritto:
Forse molti non hanno ancora compreso che la barca sta affondando. Chi vivrà vedrà.



L'intervento di Superpippo (è un pensionato?) ne è la dimostrazione. Ci porteranno a Genova per smaltire questo relitto?

Saluti.

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geoalessandro

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 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2014 alle ore 11:40

€ 5000,00 non sono troppi? Mah!

Tale spesa, oltre a tutti gli altri fardelli, è sostenibile solo se c'è lavoro costante. Perchè dovrei pagare in un momento in cui tutto è diventato difficile per mancati introiti?

Se uno dimostra la difficoltà a sostenere tutte le spese per un calo vertiginoso di lavoro, perchè deve essere costretto a scegliere soluzioni drastiche, come la cancellazione?

Evidentemente, per chi afferma questo la ruota gira ancora, magari lentamente, ma gira. Contenti voi.

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2014 alle ore 12:12

"geoalessandro" ha scritto:
€ 5000,00 non sono troppi? Mah!

Tale spesa, oltre a tutti gli altri fardelli, è sostenibile solo se c'è lavoro costante. Perchè dovrei pagare in un momento in cui tutto è diventato difficile per mancati introiti?

Se uno dimostra la difficoltà a sostenere tutte le spese per un calo vertiginoso di lavoro, perchè deve essere costretto a scegliere soluzioni drastiche, come la cancellazione?

Evidentemente, per chi afferma questo la ruota gira ancora, magari lentamente, ma gira. Contenti voi.



E' proprio questo che dovrebbero capire i signori alla Cassa Geometri, se gli incassi calano non e' possibile che i contributi aumentino!

Cosa aspettano a prendere i dovuti provvedimenti ?



Saluti.

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superpippo

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17 Marzo 2006

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Napoli

 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2014 alle ore 15:30

Purtroppo, al di là di geoalfa e totonno, vedo che quanto ho detto non è stato compreso, anche perché toccava troppe cose senza dettagliarle (più versanti differenti, ma della stessa montagna, la professione). A tal proposito vorrei esplicarne almeno uno con un esempio chiedendo preventivamente scusa per la sua banalità.

Un impiegato con moglie e due figli a carico ha uno stipendio netto mensile di circa 1.800 Euro, per 13 mensilità = 23.400 Euro/anno, tra ferie, festività soppresse ed amenità simili, lavora 10 mesi all’anno, che moltiplicati per i 22 giorni mensili, fanno 220 giorni/anno, cui corrispondono 106 euro per giorno. Lo so! Quello dell’impiegato è un lavoro durissimo, logorante, avrebbero diritto ad indennità per sollevamento di cestino, indennità per lavoro in quota (per salire sulla sedia e recuperare fascicoli), e tanto altro. In breve sono malpagati, vessati, maltrattati, a fronte di una professionalità più unica che rara, ………. un giorno ci arriverò anch’io a comprenderla.

Bene veniamo a noi, partendo da un esempio facilmente riscontrabile. Pratica DOCFA:

I giorno – si riceve il proprietario nel proprio studio (che nella migliore delle ipotesi, tra affitto, corrente, telefono, condominio e varie costa 30 Euro/giorno) che ci illustra la problematica; una volta inquadrato il problema, magari facendo qualche visura, leggendo un atto e spendendo qualche quarto d’ora, si pianifica il sopralluogo, concordano gli orari e, si recupera l’attrezzatura (che abbiamo pagato noi) ci si mette in macchina (che paghiamo noi) e si va a fare il rilievo, tra chiacchiere con il proprietario, domande varie e qualche tentativo di ingenua furberia, del tipo quello non misuratelo, non serve o è condominiale ecc….., tra ritrosie, contrattazioni e spiegazioni varie, si completa il rilievo, spendendo più di mezza giornata (equivalente alla giornata lavorativa di un impiegato, 106 Euro). Si ritorna allo studio (minimo 30 Euro/giorno, ricordate) si riproduce la pianta col cad (che avrete pagato almeno 500 Euro) si allestisce la pratica, tutto di routine, perché avete già verificato l’esistenza dell’elaborato planimetrico, l’elenco dei subalterni ed altro, …….., caricate il castelletto e la inviate. Il tutto è confrontabile a due giornate lavorative di un impiegato, che dalla sua ha il vantaggio di non dover fronteggiare ad eventuali errori di distrazione. Noi dobbiamo essere più responsabili, porre più attenzione, rispettare i tempi, ecc…… Quindi al netto delle tasse dovrebbero restarci 212 Euro, se vogliamo essere considerati alla stregua degli impiegati.

Purtroppo qualche orchide antropomorfo per le denunce DOCFA prende 250 Euro omnia comprensivi, suggestionando la collettività locale costringendo all’emulazione gli altri tecnici; bene, tolti i diritti, restano 200, tolto il 22% di IVA (fatturarli di meno è “rischioso” in sede di accertamento, come qualcuno ha già sperimentato) restano 163,95, tolto il 27% per le tasse, scendiamo a 129,10, tolte le 30 Euro per lo studio, tolto il costo della macchina, ……..

Un altro esempio: lo scorso anno, su insistenza ed invito di un mio amico, ho presentato l’offerta per la ristrutturazione delle facciate del condominio dove abita, in seno al nostro buon rapporto di amicizia ho chiesto, per la sola direzione dei lavori il 4,8% dell’importo contabilizzato, oltre la relazione, il computo preventivo e SCIA. Bene, la “gara” l’ha vinta un architetto con un’offerta del 1,8%.

Dove vogliamo arrivare? A questo punto conviene andare a fare gli impiegati!

Il succo del mio ragionamento è questo: se “collettivamente” ci comportiamo da de********, di conseguenza non riusciamo a pagare 3500 Euro/anno e, continuando su questa strada, domani non riusciremo a pagare neanche 1.000 e dopodomani neanche 500 Euro/anno.

Sono fermamente convinto che, contro l’ignoranza, la stupidaggine ed altri fenomeni umani analoghi, non esistono cure o leggi che tengano. E’ inutile gridare o fare, non la si può debellare, la si può limare, limitare facendo selezione con la scuola, con esami seri, corsi seri ……….. Il problema riguarda anche la professione degli ingegneri ed architetti.

Concordo sul fatto che la cassa vada riformata, che va cambiato qualcosa, non voglio dilungarmi su cose ovvie. Ma il rimedio che si propone non mi sembra adeguato. Questa è una conseguenza della nostra arretratezza culturale, quella di pensare di risolvere il problema sempre alla stessa “vecchia” maniera, non guardiamo alle altre mille soluzioni, perché ci impongono di cambiare, quello di cui tutti abbiamo paura. Lo stesso ragionamento che vedo fare dagli imprenditori incapaci: per non ridurre i margini bisogna ridurre la paga ed aumentare le ore giornaliere, non si pensa ad investimenti volti a migliorare la qualità e la produttività; analogamente sul fronte opposto, gli operari sono irrigiditi nelle loro arcaiche posizioni (io so saldare e mi spetta tot/ora – ora che le macchine a controllo numerico lo fanno meglio!).

Non si cercano altre soluzioni, non perché non esistono, ma perché comportano dei cambiamenti che non tutti sono in grado o hanno voglia di affrontare.

Quelli che ho fatto sono esempi, non voglio colpevolizzare alcuna categoria in particolare, al contrario, tutte, in quanto il problema è trasversale.

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2014 alle ore 16:30

"superpippo" ha scritto:
Purtroppo, al di là di geoalfa e totonno, vedo che quanto ho detto non è stato compreso, anche perché toccava troppe cose senza dettagliarle (più versanti differenti, ma della stessa montagna, la professione). A tal proposito vorrei esplicarne almeno uno con un esempio chiedendo preventivamente scusa per la sua banalità.

Un impiegato con moglie e due figli a carico ha uno stipendio netto mensile di circa 1.800 Euro, per 13 mensilità = 23.400 Euro/anno, tra ferie, festività soppresse ed amenità simili, lavora 10 mesi all’anno, che moltiplicati per i 22 giorni mensili, fanno 220 giorni/anno, cui corrispondono 106 euro per giorno. Lo so! Quello dell’impiegato è un lavoro durissimo, logorante, avrebbero diritto ad indennità per sollevamento di cestino, indennità per lavoro in quota (per salire sulla sedia e recuperare fascicoli), e tanto altro. In breve sono malpagati, vessati, maltrattati, a fronte di una professionalità più unica che rara, ………. un giorno ci arriverò anch’io a comprenderla.

Bene veniamo a noi, partendo da un esempio facilmente riscontrabile. Pratica DOCFA:

I giorno – si riceve il proprietario nel proprio studio (che nella migliore delle ipotesi, tra affitto, corrente, telefono, condominio e varie costa 30 Euro/giorno) che ci illustra la problematica; una volta inquadrato il problema, magari facendo qualche visura, leggendo un atto e spendendo qualche quarto d’ora, si pianifica il sopralluogo, concordano gli orari e, si recupera l’attrezzatura (che abbiamo pagato noi) ci si mette in macchina (che paghiamo noi) e si va a fare il rilievo, tra chiacchiere con il proprietario, domande varie e qualche tentativo di ingenua furberia, del tipo quello non misuratelo, non serve o è condominiale ecc….., tra ritrosie, contrattazioni e spiegazioni varie, si completa il rilievo, spendendo più di mezza giornata (equivalente alla giornata lavorativa di un impiegato, 106 Euro). Si ritorna allo studio (minimo 30 Euro/giorno, ricordate) si riproduce la pianta col cad (che avrete pagato almeno 500 Euro) si allestisce la pratica, tutto di routine, perché avete già verificato l’esistenza dell’elaborato planimetrico, l’elenco dei subalterni ed altro, …….., caricate il castelletto e la inviate. Il tutto è confrontabile a due giornate lavorative di un impiegato, che dalla sua ha il vantaggio di non dover fronteggiare ad eventuali errori di distrazione. Noi dobbiamo essere più responsabili, porre più attenzione, rispettare i tempi, ecc…… Quindi al netto delle tasse dovrebbero restarci 212 Euro, se vogliamo essere considerati alla stregua degli impiegati.

Purtroppo qualche orchide antropomorfo per le denunce DOCFA prende 250 Euro omnia comprensivi, suggestionando la collettività locale costringendo all’emulazione gli altri tecnici; bene, tolti i diritti, restano 200, tolto il 22% di IVA (fatturarli di meno è “rischioso” in sede di accertamento, come qualcuno ha già sperimentato) restano 163,95, tolto il 27% per le tasse, scendiamo a 129,10, tolte le 30 Euro per lo studio, tolto il costo della macchina, ……..

Un altro esempio: lo scorso anno, su insistenza ed invito di un mio amico, ho presentato l’offerta per la ristrutturazione delle facciate del condominio dove abita, in seno al nostro buon rapporto di amicizia ho chiesto, per la sola direzione dei lavori il 4,8% dell’importo contabilizzato, oltre la relazione, il computo preventivo e SCIA. Bene, la “gara” l’ha vinta un architetto con un’offerta del 1,8%.

Dove vogliamo arrivare? A questo punto conviene andare a fare gli impiegati!

Il succo del mio ragionamento è questo: se “collettivamente” ci comportiamo da de********, di conseguenza non riusciamo a pagare 3500 Euro/anno e, continuando su questa strada, domani non riusciremo a pagare neanche 1.000 e dopodomani neanche 500 Euro/anno.

Sono fermamente convinto che, contro l’ignoranza, la stupidaggine ed altri fenomeni umani analoghi, non esistono cure o leggi che tengano. E’ inutile gridare o fare, non la si può debellare, la si può limare, limitare facendo selezione con la scuola, con esami seri, corsi seri ……….. Il problema riguarda anche la professione degli ingegneri ed architetti.

Concordo sul fatto che la cassa vada riformata, che va cambiato qualcosa, non voglio dilungarmi su cose ovvie. Ma il rimedio che si propone non mi sembra adeguato. Questa è una conseguenza della nostra arretratezza culturale, quella di pensare di risolvere il problema sempre alla stessa “vecchia” maniera, non guardiamo alle altre mille soluzioni, perché ci impongono di cambiare, quello di cui tutti abbiamo paura. Lo stesso ragionamento che vedo fare dagli imprenditori incapaci: per non ridurre i margini bisogna ridurre la paga ed aumentare le ore giornaliere, non si pensa ad investimenti volti a migliorare la qualità e la produttività; analogamente sul fronte opposto, gli operari sono irrigiditi nelle loro arcaiche posizioni (io so saldare e mi spetta tot/ora – ora che le macchine a controllo numerico lo fanno meglio!).

Non si cercano altre soluzioni, non perché non esistono, ma perché comportano dei cambiamenti che non tutti sono in grado o hanno voglia di affrontare.

Quelli che ho fatto sono esempi, non voglio colpevolizzare alcuna categoria in particolare, al contrario, tutte, in quanto il problema è trasversale.





Caro Superpippo condivido le tue sacrosante osservazioni che pero' a mio avviso non centrano il problema, o meglio sono una parte del problema:

corretto come tu dici farsi pagare il giusto compenso per un lavoro, ma se in precedenza c'erano da fare tot lavori in un anno mentre adesso in un anno di lavori da fare ce ne sono meno, allora anche facendosi pagare il giusto ogni pratica gli introiti calano.....quindi per questo ritengo sia necessario che la Cassa prenda provvedimenti per fermare gli aumenti dei contributi...

chiaramente ci saranno molti colleghi fortunati a cui gli incarichi non mancano e non sono diminuiti nemmeno gli introiti e beati loro, ma vedendo quante pratiche vengono presentate negli uffici e parlando con altri colleghi percepisco un altro andazzo...

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vordcienpion

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02 Giugno 2008

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 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2014 alle ore 16:41

Caro superpippo, il pensiero che volevi far passare gia con il tuo primo post, per me, era chiarissimo! E con il secondo post non hai fatto altro che darmene conferma. E da una parte, come Gianni (che a memoria mia ci ha sempre indicato a noi giovani di non svenderci), non posso che darti man forte!

Quello che però traslasci nel tuo sacrosanto ragionamento, è che molti di noi giovani non possiamo pretendere ne di farci pagare quanto un geometra navigato (non perchè ci manchino di certo le professionalità ma solamente perchè i clienti preferiscono un professionista d'esperienza allo stesso prezzo), e ne tantomeno ci possiamo permettere a 30 anni di mettere da parte € 450 circa/mensili solo per pagarci la contribuzione. A questi 450 €/mese, devi sommare l'elenco delle spese che hai dettagliato in precedenza (ufficio, auto, plotter, stampanti, assicurazione professionale, etc...etc...) .

Quindi per me, i 5.000 € annui sono tanti! Ah aggiungi pure il 15% del fatturato!

Discorso pensionistico: non me lo sto ponendo nemmeno e ti spiego perchè:

A) Quanti nuovi geometri si stanno iscrivendo annualmente ?

B) Chi mi paghera i contributi che serviranno per pagare la mia pensione se non c'è un ricambio continuo generazionale per tanti motivi tra cui, in primis, quello dovuto a tutte le competenze che ci stanno togliendo?
Permetti che preferirei accantonarmi qualcosa adesso, e godermi un pò la mia giovane età, che non dissanguarmi e rischiare di arrivare a 70 anni e sentirmi dire: mi dispiace la Cassa Geometri non ha più le risorse per poter pagare le pensioni!

Ecco perchè dico che, per me, l'ordine professionale OGGI non è utile!

Sarebbe stato utile se mi garantisse le poche cose che ho elencato sopra, a partire dalla reintroduzione dei tariffari minimi, perchè al cliente non interessa che il mio GPS costi 10.000 €, a lui interessa pagare poco perchè tanto firmo io, continuando con la garanzia che non mi siano levate ogni giorno 2 competenze !!!

La butto li e faccio per un attimo il facilone; Tariffario minimoocfa da 50 mq minimo € 500,00! Chi fattura sotto soglia deve darne apposita giustificazione al Collegio.

Altra cosa che mi viene in mente: perchè il Collegio non ci tutela per i mancati pagamenti? Ogni giorno una marea di colleghi si lamentano che hanno pagamenti arretrati anche di due anni! Basterebbe che il collegio sia informato di tutte le pratiche presentate, e ci chiedesse giusitifcazioni, un pò come fossimo dei dipendenti!



Saluti!

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